Benitez usa il metodo che portò lo scudetto al Valencia

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peppino de filippo
00venerdì 6 febbraio 2015 23:10
Una volta a Valencia persi una partita togliendo Aimar e Vicente. Mi ammazzarono, però, vinsi il campionato". Tra parole sparse di questo momento positivo azzurro, c'è da focalizzarsi su questa frase pronunciata dal tecnico prima e dopo la gara con l'Inter. Il tecnico azzurro, dopo i rinforzi di gennaio, è sempre più convinto di poter effettuare quella rotazione che permette alla squadra di avere sempre uomini lucidi ed al massimo in campo. Il discorso di Benitez, interessante sotto ogni punti di vista, è di più ampio raggio. Non c'è solo la necessità di una fisiologica rotazione per provare ad essere competitivi in ogni competizione.

La crescita qualitativa della rosa determina una crescita della competizione interna, imponendo ad ogni elemento di essere sempre stimolato e sulla corda. Lavorare sodo, per vincere la concorrenza e ritagliarsi spazio in campo. Non a caso Benitez nei giorni scorsi ha fatto riferimento al dualismo che coinvolgeva Insigne e Mertens - sia lo scorso anno che in questa stagione, prima dell'infortunio di Lorenzo -e che adesso investe anche uno che, fino a dicembre, era intoccabile in quanto mancava una vera alternativa. L'arrivo di Manolo Gabbiadini, infatti, per il tecnico Benitez è importante proprio perchè permette di avere un'alternativa anche al numero 7, che vive un calo fisiologico dopo una prima parte di stagione eccezionale. "Per me far giocare Gabbiadini a Verona e Callejon con l'Inter non è un problema, ma se sbaglia il gol voi direte perchè non ha giocato quello o quell'altro. Solo ruotando potremo arrivare alla spiaggia nuotando, senza morire". Più chiaro di così?.

Competizione interna e risorse ottimizzate anche a costo di qualche scatto di nervosismo. E' successo proprio a Callejon dopo la sostituzione con l'Inter, ma per Benitez - ed appoggiamo questa tesi - è solo un buon segno. "Quando uno esce deve essere un pò arrabbiato" ha sentenziato il tecnico alle domande sullo scatto di nervosismo del suo esterno. Come dare torto a Benitez. Le alternative faranno la differenza. Da qui in poi, il Napoli sarà chiamato a giocare in tre competizioni e l'abilità nelle rotazioni del tecnico potrà davvero fare la differenza. L'innesto di Strinic a sinistra, che non può giocare in Europa League, ha risolto il problema a sinistra e lotterà con Ghoulam per una maglia da titolare sull'out mancino. L'arrivo di Gabbiadini regala alternative - con l'Inter ha dimostrato di poter far bene anche alle spalle di Higuain - in tutti e quattro gli slot offensivi. L'intuizione di Koulibaly laterale basso a destra, poi, è una carta in più da giocarsi nel caso in cui Zuniga non fosse a disposizione a breve termine per far rifiatare Maggio. Tutte tessere di un unico puzzle che si incastrano e riescono a dare maggiore luce all'opera complessiva. Tanto ossigeno per portare al cervello idee sempre chiare. Tante alternative per tenere sempre alta l'attenzione in allenamento e la voglia di migliorarsi. Tante braccia per nuotare veloce ed arrivare alla spiaggia senza morire. Parola di Rafa
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