per la felicità è fatta di sensazioni momentanee e fortissime anche nella loro semplicità, che mi colgono sempre di sorpresa nonostante siano frequenti.
girare per la città da sola e fare foto.... vedere gli amici sorridere sinceri, notare come i tuoi si amino ancora alla follia dopo 27 anni di matrimonio e mille battaglie, passare la notte a parlare VERAMENTE con quelle poche meravigliose persone che sento possono capirmi sul serio... la natura... il primo bacio con una persona che ti ha fatto perdere la testa... viaggiare... sognare ad occhi aperti... l'oceano. I ricordi.
La felicità per me è mille piccole cose, ma al tempo stesso...
il romanticismo è felicità, la poesia da trovare nelle minuscole situazioni quotidiane.
quando inizi a scoprire di amare qualcuno, amico o ragazzo che sia (parlo di amore in senso ampio del termine), e senti che quella persona ti da qualcosa di sè in maniera spontanea e sentita, ed avverti quella leggera ma irreversibile fitta alla stomaco... quella è felicità.
vedere i film francesi degli anni '60 in bianco e nero, è felicità.
andare ai concerti è felicità.
restare sotto il piumone quando fuori fa freddo.
aspettare l'alba sulla spiaggia.
aprire il cassetto strapieno di sogni e tirarne fuori qualcuno.
pure aspettare rende felici, secondo me.
le attese spasmodiche regalano l'adrenalina della felicità.
l'amore vero che non provo ahimè da secoli, è fonte di felicità.
un momento felice da raccontare... (mmm cito il più recente, di circa un mese fa).
il giorno in cui ho capito che il mio sogno mi stava portando avanti di un altro passo imponente di un lunghissimo e personale cammino.
il giorno in cui mi hanno promossa aiuto-regista al lavoro. l'inizio di un nuovo percorso che ora so di poter continuare finchè vivrò. le parole di una persona anziana che là dentro ha visto qualcosa in me, ed ha deciso di puntare su quel "qualcosa". in un mare di altre persone purtroppo precarie o licenziate.
ho sentito l'orgoglio e la fierezza. la soddisfazione vista la mia ancora giovane età di fronte ad un ruolo importante e forse prematuro. ho sentito di conseguenza l'ansietta delle aspettative nei miei confronti. altra botta allo stomaco.
sono uscita fuori dallla sala montaggio e ho ripreso la via di casa, che ancora non ci credevo, ed in metro sorridevo come un idiota a tutte le persone che incrociavano il mio sguardo.
sono corsa a casa a raccontare questa cosa alle due persone a cui so importasse veramente ora. ed ho pianto dalla gioia. ho condiviso con loro. ricordi che porterò con me nella tomba, credo.