Haiti

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Vinyadan
00venerdì 15 gennaio 2010 20:40
Penso sappiate tutto cosa è avvenuto ad Haiti. Apro questa pagina per informare tutti sullo stato delle cose e aggiornarla mano a mano, appena ho un minimo di tempo.

L'informazione importante, in questo momento, è il numero cui mandare sms, che è il 48541.

Chiunque possa fornire informazioni utili in supporto di chi è stato colpito è pregato di farlo.
Vinyadan
00sabato 16 gennaio 2010 10:57
Cosa è successo esattamente

Alle ore 16 e 53,in Italia 22 e 53, Haiti è stata scossa da un terremoto di magnitudo 7 nella scala Richter. Le scosse sono continuate per una decina di minuti, distruggendo completamente la capitale, Port au Prince. Se le stime iniziali erano di 100.000 morti, ora sono raddoppiate. La situazione è tremenda: Haiti è uno dei luoghi più poveri nel mondo e la popolazione, già normalmente in condizioni di insicurezza, è ora totalmente allo sbando. Mancano le cure mediche e, ormai, perfino gli edifici in cui far rifugiare i feriti. Si parla di tre milioni di sfollati. Fra i morti c'è anche l'arcivescovo cattolico di Haiti. Mancano ancora all'appello decine di italiani.

Cosa possiamo fare noi

Questa tragedia che ha colpito gente tanto lontana da noi è simile a quella che ha colpito l'Italia poco tempo fa. Tutti noi siamo chiamati a dare secondo le nostre possibilità in aiuto di chi sta soffrendo tanto.

Cito da questa pagina del Corriere della Sera: www.corriere.it/esteri/10_gennaio_13/haiti-macchina-aiuti_6f61e3c2-004d-11df-b35f-00144f02aa...

Corriere e Gazzetta - Un aiuto subito per Haiti con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport: è possibile effettuare donazioni sul conto corrente di Banca Intesa "Un aiuto subito", Iban IT86 R030 6909 4000 0000 0111 105. In alternativa è possibile usare la carta di credito tramite il numero verde 800.132.870 o effettuare un versamento sul conto corrente postale intestato ad Agire 85593614, causale "Un aiuto subito per Haiti". Infine con un sms al numero 48541 da cellulari Tim, Vodafone o da rete fissa Telecom Italia si donano 2 euro. Agire onlus è il coordinamento di alcune tra alcune delle più autorevoli ong italiane (ActionAid, Amref, Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Gvc, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes e Vis) che hanno unito le forze per intervenire in modo tempestivo sulle grandi emergenze umanitarie. È possibile effettuare donazioni anche sul sito www.agire.it.

Caritas - La Caritas ha lanciato un appello per contribuire alla realizzazione del piano d'emergenza. Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite c/c postale 347013 specificando nella causale "Emergenza terremoto Haiti". Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui Unicredit Banca di Roma, via Taranto 49, Roma - Iban IT 50 H 03002 05206 000011063119, Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban IT 19 W 03069 05092 100000000012, Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban IT 29 U 05018 03200 000000011113. CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06.66177001.

Unicef - Anche l'Unicef lancia una raccolta fondi. Si possono effettuare donazioni tramite: c/c postale 745.000, causale "Emergenza Haiti"; carta di credito online su www.unicef.it, oppure chiamando il numero verde 800745000; c/c bancario Banca Popolare Etica Iban IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051; i comitati locali dell’Unicef presenti in tutta Italia (elenco sul sito www.unicef.it).

Croce Rossa Italiana - Queste le coordinate per la raccolta fondi della Croce Rossa in favore delle popolazioni colpite dal terremoto ad Haiti: numero verde tel. 800.166.666; donazione online www.cri.it; bonifico bancario causale "Pro emergenza Haiti", Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020. Per donare 2 euro alla Croce Rossa "Pro emergenza Haiti" è possibile inviare un sms da numero Wind e 3 al 48540. Il numero sarà attivo fino al 27 gennaio. Inoltre il Comitato internazionale della Croce Rossa ha attivato uno speciale sito Internet per aiutare gli haitiani ad avere notizie dei propri cari: l'indirizzo è www.icrc.org/familylinks.

Medici Senza Frontiere - Medici Senza Frontiere lancia una raccolta fondi straordinaria. Si può contribuire tramite carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario Iban IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale "Terremoto Haiti"; online sul sito www.medicisenzafrontiere.it.

Anpil – Si muove anche l'Anpil con una raccolta fondi in favore dei bambini vittime del terremoto: orfani e dispersi. L'associazione Anpil opera in Haiti da oltre 20 anni con progetti interamente dedicati all'infanzia. Per donazioni immediate: beneficiario Anpil-onlus; Iban IT49A 03069 09465 000026291186 (banca Intesa Sanpaolo) oppure conto corrente postale 42136200; causale "Emergenza Haiti". Per contatti diretti www.anpil.org, tel. 026701633 o 3381201353 (dr. Grazioli).

WFP - Per aiutare il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) a fornire assistenza alimentare alle vittime del terremoto si possono inviare offerte tramite: internet (www.wfp.org/it); bonifico bancario, causale "Emergenza Haiti", c/c 6250156783/83, Banca Intesa Iban IT39 S030 6905 1966 2501 5678 383; versamento su conto corrente postale 61559688 intestato a Comitato Italiano per il Pam, Iban IT45 TO76 0103 200 0000 6155 9688.

Fondazione Rava - La Fondazione Francesca Rava è un'organizzazione umanitaria internazionale presente ad Haiti da 22 anni con numerosi progetti in aiuto all’infanzia. Gestisce l’ospedale pediatrico Saint Damien, l’unico dell’isola e il più grande dei Caraibi, gravemente danneggiato dal sisma. Servono urgentemente fondi per sostenere i soccorsi medici d’emergenza, organizzare gli scavi delle macerie per salvare i dispersi, ricostruzione dell’ospedale. Si può sostenere la fondazione attraverso bollettino postale su c/c postale 17775230; bonifico su c/c bancario Banca Mediolanum, Ag. 1 di Basiglio (Mi), Iban IT 39 G 03062 34210 000000760000, causale "Terremoto Haiti"; carta di credito su www.nphitalia.org o chiamando lo 02.54122917.

Misericordie - Le Misericordie Italiane hanno aperto una sottoscrizione in favore delle popolazioni colpite dal terremoto di Haiti. È possibile fare una donazione sul c/c 000005000036, Monte dei Paschi di Siena, Firenze Agenzia 6, Iban IT 03 Y 01030 02806 000005000036; oppure sul conto corrente postale 000021468509, Firenze Agenzia 29, Iban IT 67 Q 07601 02800 000021468509 entrambi intestati a Confederazione Nazionale con causale "Pro Haiti".

Ucodep - Ucodep (Unity and cooperation for the development of peoples) lancia una raccolta fondi per sostenere i primi interventi di post emergenza, che svolgerà in loco con Oxfam. Le donazioni si possono effettuare sul sito www.ucodep.org con carta di credito, o telefonando al numero verde 800.99.13.99. In alternativa si può effettuare un versamento sul c/c postale 14301527 intestato a Ucodep, con causale "Emergenza Haiti". Ucodep, impegnata in un progetto di sviluppo rurale ad Haiti, è parte della rete di Oxfam International.

Contro la fame nel mondo - Il Movimento per la lotta contro la fame nel mondo (Mlfm) opera nella costruzione di progetti idrici in Africa e ad Haiti. È possibile donare a: conto corrente postale 13688205 intestato a Movimento Lotta Fame nel Mondo, via Cavour, 73, 26900 Lodi, causale "Terremoto Haiti"; oppure Banca Popolare Etica, agenzia Milano, Iban IT91 R 05018 01600 000000 540540 intestato a Movimento Lotta Fame nel Mondo, causale "Terremoto Haiti".

Associazione calciatori - L'Associazione italiana calciatori ha aperto una sottoscrizione tra tutti i calciatori delle squadre professionistiche di serie A, B e Lega Pro per raccogliere fondi da destinare ai sopravvissuti. Le donazioni possono essere versate con bonifico bancario intestato ad "Associazione Italiana Calciatori pro terremotati Haiti" presso la«Cassa di Risparmio del Veneto, filiale di Vicenza, Iban IT74 Z062 2511 8051 0000 0002 955.

Creval - Il Gruppo Creval ha attivato una raccolta fondi su un apposito conto corrente (Fondazione Gruppo Credito Valtellinese - Emergenza terremoto Haiti. Iban: IT 40 M 05216 11010 000000020200). La donazione può essere effettuata presso tutte le filiali delle banche del gruppo (Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Credito Siciliano, Banca dell'Artigianato e dell'Industria, Credito Piemontese, Carifano, Banca Cattolica) e per i clienti tramite bonifici online all'indirizzo www.creval.it. Sulle operazioni non verrà applicata alcuna commissione. I fondi raccolti verranno utilizzati per gli interventi di emergenza di Caritas e Avsi.

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Drago.89
00domenica 17 gennaio 2010 14:21
Non appena ho visto la notizia al tg mi sono infuriato non poco...sapete mi fà rabbia vedere quella povera gente che soffre anche a causa del terremoto...e poi guardate un po'dove è andato a piombare il terremoto,giusto lì...d'altronde questi fenomeni ci dimostrano che la nostra terra è un pianeta ancora giovane e vivo, ma questa spiegazione razionale non può mai colmare il dolore di coloro che hanno subito una tale forza della natura.
Gli aiuti ora come ora si sta constatando che ci sono e stanno per arrivarne altri (tra cui l'America prima di tutto e l'Italia).
Si può anche fare la donazione tramite cellulare, che se non sbaglio è di due euro.
Ultimamente si è anche saputo della morte di un italiana, pace all'anima sua e di tutti coloro che ne hanno subito le conseguenze...
Vinyadan
00lunedì 15 febbraio 2010 21:55
Visto che i giornali hanno deciso che non bisogna più parlare di Haiti e che la notizia è sorpassata, aggiorno questa discussione.

Informazioni da beta.unicef.it/doc/976/haiti-emergenza-terremoto.htm aggiornate al 10 febbraio.


Il terremoto di grado 7 che ha devastato Haiti il 12 gennaio, classificato dagli esperti come il settimo più disastroso della storia recente, ha messo in ginocchio un paese che versava già in condizioni disastrose,

Il bilancio non ancora definitivo del sisma è di almeno 212.000 morti e oltre trecentomila feriti. Oltre un milione i senzatetto. Sono circa 1,8 milioni i bambini nelle zone coinvolte dal disastro, numerosi quelli sopravvissuti ai propri genitori. Tutte queste cifre sono da considerare ancora fortemente approssimative.

Conclusa la fase della prima emergenza (quella focalizzata sul salvataggio dei superstiti e sull'allestimento delle infrastrutture di rifugio), oggi l'UNICEF e le altre agenzie umanitarie si trovano nel pieno della fase 2 - la gestione di medio periodo dei bisogni di un'immensa popolazione rimasta priva di tutto e completamente dipendente dagli aiuti internazionali.

Garantire un flusso costante di risorse economiche è essenziale per assicurare ai bambini di Haiti la continuità dell'assistenza finora prestata e per procedere alla terza fase della crisi: la ricostruzione.

Haiti è il paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell'intero emisfero occidentale (è al 149° posto su 182 Stati nella graduatoria dello sviluppo umano dello UNDP) e ha una lunga storia di tragedie naturali e violenza politica alle spalle. Circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi.



La gente sta ancora malissimo, cerchiamo di non dimenticare chi soffre solo perché il TG non ne parla più.
Drago.89
00martedì 16 febbraio 2010 10:23
Vinyadan ti rispondo con un semplice interrogativo.
Come si potrebbe mai dimenticare una catastrofe di proporzioni immani?A parer mio...un terremoto così devastante avvenuto per giunta in un territorio povero è una mazzata stratosferica. Non credo che si possa dimenticare così su due piedi questo evento. Per il tg meglio lasciar stare, quelle informazioni che noi sentiamo non rispecchieranno mai la verità, almeno su certi episodi e qui è meglio chiudere senò potrei aprire un'altra discussione.
Vinyadan
00martedì 16 febbraio 2010 11:26
Non so se la domanda è retorica o no, comunque una risposta io la do lo stesso.
Gli esseri umani tendono essenzialmente a rispondere agli stimoli, indipendentemente che siano il notiziario o una donna nuda. Se mancano gli stimoli, è facile che non ci siano conseguenze a una nozione che si ha; io mi limito a fornire i suddetti stimoli, attraverso questa discussione.
Certo, uno non dimentica mai che si è verificata una tragedia del genere; ma dimentica che gli effetti sono ancora in atto, o semplicemente non ci pensa. Data l'estrema povertà della zona, se venisse a mancare l'idea dell'emergenza che vi persiste, facilmente la catastrofe diverrebbe ancora peggiore.
Vinyadan
00lunedì 6 febbraio 2012 11:56
Visto che il tempo è passato, c'è la possibilità di esaminare gli effetti. Il testo è tratto dalla pagina dell'unicef dedicata ad Haiti. Su di essa potete trovare altre risorse.


Emergenza terremoto, il quadro della situazione

Il terremoto di grado 7 che ha devastato Haiti il 12 gennaio, classificato dagli esperti come il settimo più disastroso della storia recente, ha messo in ginocchio un paese che versava già in condizioni disastrose,

Le vittime del sisma sono 222.517, mentre i feriti sono 310. 928. Oltre 900.000 gli edifici distrutti

Circa 1,5 milioni i bambini colpiti nelle zone coinvolte dal disastro, numerosi quelli sopravvissuti ai propri genitori, mentre sono 1,3 milioni i senza tetto, di cui 302.000 sono bambini

Conclusa la fase della prima emergenza (quella focalizzata sul salvataggio dei superstiti e sull'allestimento delle infrastrutture di rifugio), oggi l'UNICEF e le altre agenzie umanitarie si trovano nel pieno della fase 2 - la gestione di medio periodo dei bisogni di un'immensa popolazione rimasta priva di tutto e completamente dipendente dagli aiuti internazionali.

Garantire un flusso costante di risorse economiche è essenziale per assicurare ai bambini di Haiti la continuità dell'assistenza finora prestata.

Haiti è il Paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell'intero emisfero occidentale (è al 149° posto su 182 Stati nella graduatoria dello sviluppo umano dello UNDP) e ha una lunga storia di tragedie naturali e violenza politica alle spalle. Circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi.

L'azione dell'UNICEF

Qui il dettaglio dell'azione umanitaria dell'UNICEF in cifre

L'UNICEF, presente nell'isola caraibica con una sede operativa permanente. Attualmente è presente uno staff di 215 operatori, in gran parte specialisti internazionali, molti dei quali, a fronte dell'emergenza, sono costretti a dormire in tende temporanee .

All'UNICEF è stato dato incarico di coordinare tutte le attività umanitarie (agenzie ONU e principali ONG) nei settori dell'acqua e dell'igiene e della nutrizione, e - insieme ad altre organizzazioni - nel settore della protezione dell'infanzia.

A Port-au-Prince, Leogane e Jacmel, l'UNICEF continua a rifornire regolarmente più di 1,3 milioni di persone in 341 siti.

Ad oggi sono decine i voli umanitari dell'UNICEF carichi di acqua, tende, alimenti per l'infanzia e altri beni di primo soccorso che hanno raggiunto Haiti. Altri aiuti sono giunti via nave o tramite aerei offerti in prestito gratuito da compagnie commerciali.

Obiettivi primari in questa fase della crisi sono garantire l'accesso all'acqua potabile, ripristinare servizi igienici di emergenza, per prevenire le temute epidemie, identificare e proteggere da abusi e traffico i tanti bambini rimasti orfani o separati dai familiari nel caos della crisi: leggi più sotto la posizione dell'UNICEF sul tema dell'adozione internazionale per i bambini di Haiti.

Il 18 febbraio le Nazioni Unite hanno presentato l'apello di raccolta fondi aggiornato per il 2010, il cui ammontare è di oltre 1,4 miliardi di dollari.

La quota necessaria per gli interventi d'emergenza dell'UNICEF ha superato 170 milioni di dollari, che grazie alle donazioni risultano comunque già coperti.

Gli ulteriori fondi che saranno ricevuti verranno indirizzati agli interventi di ricostruzione per il lungo periodo (2010-2012)

Il 16 gennaio scorso L'UNICEF appello umanitario per garantire beni di sopravvivenza ai bambini di Haiti per i sei mesi successivi al sisma.

Come puoi aiutare


Un accorato appello per la raccolta di fondi è stato lanciato dal presidente dell'UNICEF Italia, Vincenzo Spadafora. Guarda anche i videoappelli di Francesco Totti, di Lino Banfi e di Patrizio Rispo.

Il Comitato Italiano per l'UNICEF ha trasferito ad Haiti 420.000 euro per le operazioni di primo soccorso e sta trasferendo altri 500.000 € per l'assistenza ai bambini affetti da malnutrizione grave. Ma occorre fare molto di più. e per questo è indispensabile l'aiuto di tutti. Si possono effettuare donazioni all’UNICEF tramite:

c/c postale 745.000, causale: ‘Emergenza Haiti’;
carta di credito online su questo sito oppure chiamando il Numero Verde UNICEF 800-745.000;
cc bancario Banca Popolare Etica IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051”
i Comitati locali dell’UNICEF presenti in tutta Italia (qui l'elenco completo)

Puoi aiutarci anche stampando e diffondendo le locandine che trovi a fondo pagina.

I fondi raccolti con questo appello sono destinati ai bambini di Haiti. Qualora i fondi raccolti fossero superiori a quelli necessari per questa emergenza, l'UNICEF li destinerà a interventi nelle emergenze sotto-finanziate.




Nota dell'UNICEF sull'adozione per i bambini di Haiti

Apprezziamo la generosità di chi si propone per adottare i bimbi di Haiti, ma al momento questa non è la priorità per chi lavora con i sopravvissuti della catastrofe

Migliaia di persone da tutto il mondo stanno esprimendo il loro desiderio di accogliere nelle loro case bambini di Haiti e fornire loro assistenza e affetto. L’UNICEF ringrazia tutte queste persone per la loro disponibilità e premura.



Affido familiare e adozione internazionale saranno probabilmente tra le misure che saranno intraprese per garantire un futuro ai bambini di Haiti le cui famiglie e comunità sono state distrutte dalla violenza del terremoto.



Tuttavia, il dibattito su queste possibilità è prematuro.



È assai probabile che un numero elevato di bambini sia rimasto separato dai propri genitori o tutori per effetto del sisma. Questi bambini sono esposti più di altri al rischio di malnutrizione, malattie, danni psicologici permanenti, sfruttamento sessuale o traffico.



Dobbiamo trovare questi bambini, registrarli, assicurare loro beni per la sopravvivenza: cibo, cure mediche, un rifugio sicuro.



Questo processo è iniziato grazie al lavoro di tante organizzazioni: il Governo haitiano, l’UNICEF, Save the Children,

la Croce Rossa Internazionale, ma occorre ancora fare molto.



Il prossimo passo sarà tentare di ricongiungere i bambini rimasti soli ai loro parenti, ogni volta che ciò sarà possibile.



Per coloro per cui la riunificazione familiare non sarà possibile saranno trovate forme alternative di tutela. L’adozione è una di queste opzioni alternative.



Al momento attuale, comunque, non stiamo considerando queste soluzioni. Siamo tutti concentrati sulla priorità assoluta: fornire rapidamente aiuti di emergenza e protezione a questi bambini nei luoghi in cui essi si trovano.



Teniamo questa posizione molto chiara perchè già in altre emergenze umanitarie abbiamo constatato come essa sia la più valida e rispettosa verso i bambini e le loro famiglie.



Ora dobbiamo fare il massimo per identificarli e proteggerli fino a quando non sarà possibile prendere una decisione definitiva.





Riteniamo utile proporre sull'argomento un testo redatto dal quotidiano "La Stampa", specificando che il suo contenuto non va in alcun modo confuso con la posizione ufficiale dell'UNICEF sul tema delle adozioni ad Haiti, per la quale fa fede esclusivamente quanto scritto sopra.




L'articolo de "La Stampa" (non riesco a caricarlo)


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