@Il messo@
00lunedì 5 dicembre 2016 18:01
Nelle terre di Ascalith e Mor quelle che erano voci, diffuse ma voci, sono diventate fatto di cronaca:
Molte persone testimoniano di persona, alcune raccontano episodi avvenuti ad amici conoscenti o parenti.
Si parla di guarigioni, miracoli veri e propri si dice, avvenuti con preghiere o imposizioni delle mani dell'Araldo Divino, Abel Septim.
"Le mani di Re sono mani di Guaritore" si dice, o anche
"Ha ereditato il tocco divino dei genitori".
Samuel lo zoppo ha cambiato felicemente nome. La gamba perduta in un incidente di caccia in gioventù è riapparsa.
Checco lo Stagnaro ha potuto ricominciare a lavorare da quando Abel gli ha ridato la vista, perduta a causa di uno schizzo di metallo fuso in un occhio.
Ramona di Fosso Secco è tornata a casa dalla famiglia dopo il trauma di sette anni di separazione dai figli, dovuti alla Lebbra che la divorava...finchè Abel non le ha imposto le mani.
Viviana la Tessitrice ha concepito un figlio a sessanta anni, dopo una vita di sterilità, grazie alla preghiera del Re di Mor.
Damon di Stepparsa era cieco dalla nascita, e il Re lo ha graziato carezzandogli le palpebre: adesso ha fatto richiesta di farsi addestrare dai suoi Paladini di Septim come ringraziamento.
Doni vengono portati dalle campagne e dalla gente semplice a corte, e come ci sono processioni di postulanti per la giustizia dal Demiurgo, ci sono processioni decisamente più imponenti di disgraziati, malati e infortunati che sperano di incontrare il Divino Abel di Mor e supplicarlo per una grazia o, come hanno iniziato a definirli tutti, uno dei suoi miracoli.
Guaritori ambulanti e venditori di rimedi vengono assaliti al grido di "ciarlatani!" dai postulanti e allontanati dalle strade principali della città.