Italiano decente=storia decente?

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Evil Lady Nanto
10giovedì 26 maggio 2022 18:40
Fino a poco tempo fa, io credevo che la grammatica e la sintassi costituissero una garanzia di storia quantomeno decente, ma ho riletto alcune storie, anche apprezzate, e mi sono accorta che non è così.
Non sempre almeno.
Puoi scrivere fesserie di concetto con la miglior sintassi e grammatica, ma resteranno sempre fesserie di concetto. La grammatica non cambia la realtà delle cose.
Ricordo una storia originale dove un ragazzo scopriva che il suo fidanzato veniva abusato dal padre e la madre, campionessa di empatia e amore genitoriale, definiva tali affermazioni fantasie malate.
Una cosa simile potrebbe trasformare chiunque in una sorta di Punitore e, all'inizio, il nostro protagonista vuole fare questo.
Poi, però, si ferma perché non vuole abbassarsi al livello dei due. Fin qui, potrebbe anche starci.
Però, poi, dopo un'invettiva in cui li condanna, citando a ramengo "angeli e demoni", se ne va a caso.
Scusa? Tu hai il diario del tuo fidanzato, sai di queste violenze e non provi una denuncia?
Cioè, stai permettendo a quei due di continuare a fare il cavolo che vogliono. Che ne sai che altri bambini non possano essere stuprati? Boh?
Strano che questi due non abbiano chiamato la polizia, denunciando una aggressione ad opera di un folle che blatera di angeli e demoni.
E non era neanche scritta male questa storia. Anzi, l'italiano era (ed è) buono.
Altra storia, più leggera.
Tre maschi copulano allegramente su un letto, che, si presume, sia ad una certa altezza da terra. Altrimenti, sarebbe il futon.
Fin qui, nulla di male.
Uno dei tre ha i capelli lunghi fino a metà schiena, che, non si sa bene come, mentre sta orgasmando, gli cadono a terra.
Come è possibile? E' diventato Sindel di Mortal Kombat?
Questi sono i due esempi che mi sono rimasti impressi.
A voi è mai capitato di trovare italiano buono, ma castronerie concettuali assurde?
SPmp210717
00venerdì 27 maggio 2022 06:51
Hai ragione, a volte alcune persone scrivono delle storie senza pensare al senso della trama!

Sono contenta di non essermi imbattuta nella prima storia che hai usato come esempio, altrimenti credo sarei impazzita! È terribile quello che è successo!
Mari Lace
00domenica 29 maggio 2022 13:28
Re:
Evil Lady Nanto, 26/05/2022 18:40:

Fino a poco tempo fa, io credevo che la grammatica e la sintassi costituissero una garanzia di storia quantomeno decente, ma ho riletto alcune storie, anche apprezzate, e mi sono accorta che non è così.
Non sempre almeno.
Puoi scrivere fesserie di concetto con la miglior sintassi e grammatica, ma resteranno sempre fesserie di concetto. La grammatica non cambia la realtà delle cose.
Ricordo una storia originale dove un ragazzo scopriva che il suo fidanzato veniva abusato dal padre e la madre, campionessa di empatia e amore genitoriale, definiva tali affermazioni fantasie malate.
Una cosa simile potrebbe trasformare chiunque in una sorta di Punitore e, all'inizio, il nostro protagonista vuole fare questo.
Poi, però, si ferma perché non vuole abbassarsi al livello dei due. Fin qui, potrebbe anche starci.
Però, poi, dopo un'invettiva in cui li condanna, citando a ramengo "angeli e demoni", se ne va a caso.
Scusa? Tu hai il diario del tuo fidanzato, sai di queste violenze e non provi una denuncia?
Cioè, stai permettendo a quei due di continuare a fare il cavolo che vogliono. Che ne sai che altri bambini non possano essere stuprati? Boh?
Strano che questi due non abbiano chiamato la polizia, denunciando una aggressione ad opera di un folle che blatera di angeli e demoni.
E non era neanche scritta male questa storia. Anzi, l'italiano era (ed è) buono.
Altra storia, più leggera.
Tre maschi copulano allegramente su un letto, che, si presume, sia ad una certa altezza da terra. Altrimenti, sarebbe il futon.
Fin qui, nulla di male.
Uno dei tre ha i capelli lunghi fino a metà schiena, che, non si sa bene come, mentre sta orgasmando, gli cadono a terra.
Come è possibile? E' diventato Sindel di Mortal Kombat?
Questi sono i due esempi che mi sono rimasti impressi.
A voi è mai capitato di trovare italiano buono, ma castronerie concettuali assurde?



Per come la vedo io, grammatica e sintassi sono una base su cui costruire: per scrivere una buona storia è necessario padroneggiarle, ma non sono una garanzia di per sé.
Swan.79
00lunedì 30 maggio 2022 22:38
Una storia non deve solo essere scritta bene, ma deve avere dei contenuti ed uno spessore, unitamente ad un lavoro sui personaggi. Io ho appena finito "Eleanor Oliphant sta benissimo" ad esempio e non vi è una grande trama, gli eventi sono abbastanza semplici, ma tutto si basa sulla forza della protagonista. Scritto in maniera semplice e lineare, ma al tempo stesso coinvolgente è stato davvero un buon libro.
Felinala
00martedì 31 maggio 2022 20:53
Diciamo che la sintassi e la grammatica buone ti permettono di "vendere" bene anche trame non particolarmente articolate o complesse, quindi una sorta di base è "vantaggio" : scrivi bene e corretto più facilmente il lettore si fermerà! Per i concetti, andrò contro corrente ma non mi sento di lapidare nessuno a meno che non scada totalmente nell'assurdo/ridicolo (ancor di più nelle scelte psicologiche dei personaggi e nelle loro azioni, essendo il mondo molto molto vario, mai dire mai) e anche in quel caso, non essendo infallibili ci vedrei della semplice Distrazione (vedi il secondo esempio portato da Evil: a volte anche se creature di norma intelligenti e di buon senso si esprimono concetti "per sbaglio" che se qualcuno te li fa notare la prima reazione è "ma che diamine ho scritto? Sul serio ero io?" come appunto 'sti capelli che magari l'autore credeva di aver espresso decentemente una cosa che nella sua testa poteva starci benino e invece era una castronata letta con la testa di qualcun altro o con la lucidità di un paio di giorni in più di pausa è rilettura prima della pubblicazione)
Evil Lady Nanto
00mercoledì 1 giugno 2022 16:08
Attenzione, io non sto accusando le "storielle semplici". Ognuno scrive quel che vuole, nei limiti delle sue possibilità. Inoltre, anche una storiella può essere gradevole, se scritta senza eccessive forzature.
E' vero, l'italiano buono, non farcito di errori, consente una migliore vendita della storia. Su questo, sono d'accordo.
Ma fino a che punto arriva tale opera di "accecamento"?
Prendendo il primo esempio, non dovrebbe saltare all'occhio l'assurdità di tale scelta narrativa? Non dovrebbe colpirti come un cazzottone in faccia?
E, attenzione, mi ci metto anche io negli "accecati dal buon italiano".
thors
00sabato 4 giugno 2022 18:38
Evil, spiegheresti in base a quale ragionamento assoceresti la padronanza della grammatica alla capacità di scrivere belle storie? Perché che ne sia un elemento, ok, ma da qui a ipotizzarla come una garanzia di tutti gli elementi...
Earth
00mercoledì 8 giugno 2022 11:51
Ciao,
Sinceramente la cosa che mi viene da pensare è un problema riguardo l'implicazione logica (bug che trovo estesissimo in un sacco di persone... Quindi parlo in generale).

Diciamo che è molto facile che una storia bella abbia una grammatica buona. Ma questa implicazione non è un uguaglianza, è solo in un verso: "storia bella allora grammatica buona".
e non è neanche sempre vero.

E è questo non implica affatto che: "grammatica buona allora storia bella".
questa seconda implicazioni in realtà a non è da considerarsi vera solo perché è vera quella precedente.

Come è stato detto sicuramente una buona padronanza dell'italiano facilita ad avere una racconto gradevole alla lettura ma ovviamente da sola non basta. Ma come non basta avere una buona trama E non bastano dei buoni personaggi. Sappiamo che una storia che funzioni nella sua completezza è un insieme di tantissime caratteristiche che devono andare a combaciare.
Ovviamente per avere una buona storia non è necessario che tutte le sue caratteristiche siano perfette, basta averne qualcuna di buona e qualcuna di meno buona e poi nella somma delle cose il risultato finale sarà piacevole a vari livelli (tenendo ovviamente sempre conto dei gusti personali perché non ci dimentichiamo che bello o brutto sono concetti estremamente soggettivi).

:-)
Felinala
00sabato 11 giugno 2022 01:18
Concordando con Earth quando dice che perché una storia funzioni occorre un buon mix di tanti fattori/caratteristiche affinché il risultato finale sia gradevole (grammatica, stile, idea....), riflettevo che il "bug dell'inferenza grammatica bella=storia bella" è comune ed è tale perché spesso è vero anche se in realtà è solo un aiuto (e non basta ovviamente di per sé).
È interessante anche notare che la buona "base" stimola a volte a proseguire o a iniziare una lettura che magari sulle prime un lettore non si sarebbe mai soffermato (perché magari (esempio) l'argomento non era di suo interesse ma "tizio sembra scrivere bene proviamo") La grammatica volendo fare un paragone (azzardato forse?) è un po' come nel parlato la capacità di tenere un buon discorso in pubblico: giusto di idee o sbagliato che sia è più facile che qualcuno ascolti Tizio, anche solo per ribattergli che ha idee del cavolo, sia chiaro, non solo per essere d'accordo, se Tizio sa come mettere in fila le parole, scegliere quelle giuste, le pause al momento opportuno e così via; viceversa se a una conferenza Tizio sbagliasse il ritmo del discorso inciampasse nelle parole ne sbagliasse metà, al di là dei suoi concetti probabilmente più che validi magari, avrebbe sbagliato metodo comunicativo perché non riuscirebbe ad avere la presa dell'attenzione necessaria per far arrivare il proprio messaggio ai destinatari.

Resto comunque d'accordo che no, la grammatica non è tutto, anzi, è appunto una base, se manca il resto del "mix di fattori adatti a rendere una storia gradevole" la storia non decollerà comunque o se lo farà non lascerà un "buon" ricordo di sé ai lettori immagino.
MelanyMICHAELSON
00mercoledì 11 ottobre 2023 20:15
Secondo me non bastano sintassi e grammatica per rendere una storia una bella storia. La trama e lo spessore dei personaggi hanno un ruolo chiave ben più importante.
Allo stesso tempo, però, credo che non possa esistere una bella storia scritta in modo sgrammatico. Gli errori e le ripetizioni toglierebbero scorrevolezza e non farebbero che distrarre (parlo quanto meno per me). Per non parlare del fatto che potrebbero proprio non far capire il senso di alcune frasi.

Insomma, la grammatica non è sufficiente per fare una bella storia, ma una bella storia non si può fare senza grammatica.
Cos'era, una specie di proprietà transitiva? No, forse no... speriamo che me la cavo meglio con l'italiano che non con la matematica
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