L'Ultima Partenza

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Gianlu79
00lunedì 9 aprile 2007 15:53
Ormai l'alba si avvicinava, anche se fuori il buoi era totale, rotto solo dalla pallida luce lunare e dal flebile chiarore delle stelle.
La Gilda dei Paladini era immersa nel silenzio piu totale, solo i guardmen di turno vegliavano nelle ampie sale e alla porta d'ingresso, benchè, anche quella notte come tante altre, non vi erano certo pericoli, là, nel cuore del Regno di Blue Dragon.
Eppure, le sentinelle, non erano le uniche ad esser sveglie a quell'ora, un altra figura, si aggirava con passo tranquillo, un armatura lucente indosso a cui faceva da contrasto un vecchio mantello logoro ed anonimo, senza stemmi, dall'aria di aver visto molte battaglie.
Sotto il braccio dell'uomo, si notava un fagotto, accuratamente ripiegato, mentre sulla spalla destra, una semplice sacca.
Lentamente scese le scale che portavano al tempio dei Templari Sin Fein e le guardie lo lasciarono passare, avendo riconosciuto in lui, quello che ormai da alcune ore, era l'ex Vassallo Gianlu di Casahirta.
Giunto che fù nella sala principale del tempio, sull'altare principlae, depose ciò, che ora non gli era piu consentito avere:
La Spada dei Sin Fein, il Mantello ed il Guanto.
Rimase un attimo a guardarli, poi uscì ed imbocccò il corridoio principlae, fino alla porta della Gilda, l'attraversò e si ritrovò all'esterno, due cavalli, uno montato dal suo fido consgliere, Tancredi, giunto apposta da lontano per accompagnare il suo signore.
Gianlù salì a cavallo, senza proferire parola, non aveva altri bagagli al di fuori della semplice sacca, come del resto erano avezzi i cavalieri erranti, a viaggiare senza comodità ed altri pesi inutili.

"E il momento di chiudere il cerchio"...mormorò mentre si apprestavano a percorrere la strada principale che portava alle Sacre Mura.
Il cerchio, quel cerchio che era stato iniziato dieci anni prima, un alba di sangue, nel villaggio di Kell, quando il giovane Gianlù, da poco inesperto comandante della guarnigione di Casahirta, aveva commesso un tragico errore di valutazione.
Quel cerchio che lo aveva portato, per espiare le sue colpe, ad abbandonare la sua casa ed intraprendere l'erranza, che lo aveva portato fino al Regno di Blue Dragon e di là, poi piu lontano, convintyo da Eruner, fino a Theniyen al servizio della regina Aleeyssia.
E proprio a Theniyen, alla corte di Alaemos, una notte di orrore e di morte, il Cavaliere Errante, aveva riscattato il suo debito col destino, placando i fantasmi che sempre lo avevano tormentato e chiudendo una volta per tutte, quel tragico capitolo del suo passato, lasciando a ricordo di ciò, una cicatrice mai sanata, sul suo ventre.

Ed ora, si chiudeva anche il cerchio, ormai, lui, vecchio rottame di un epoca passata, si faceva da parte, la seconda era del Regno di Blue Dragon, si era conclusa da tempo e non c'era spazio per lui nella Terza Era e Casahirta, la sua patria lontana ed agognata, lo attendeva, per esser ciò a cui era stato destinato dalla nascita:
Signore e Comandante della Rocca!

Avanzavano lenti i cavalli, passando davanti la cattedrale, da dove un giorno lontano di primavera, il Priore Ikarus era uscito, dando il via a quella che sarebbe poi diventata la ricerca della Reliquia di Heiran; Passarono davanti la casa di Lord Alkor e Dama Aleena, finalmente ricongiunti dopo essersi ritrovati in un altra grande ricerca; Rivide la casa, ormai abbandonata di Night Lord, da cui erano stati spediti a RedKnife, ora ribattezzata Nova Pax, nella più terribile e difficile missione che mai avesse affrontato.
Tanti luoghi ttraversarono, ognuno dei quali, gli ricordava un avvenimento, un episodio, un incontro particolare, fino alla locanda dei cancelli, il primo luogo ove i viaggiatori arrivavano, e dove lui e tanti altri, avevano trascorso tante serate scanzonate.
Un sorriso, dolce e amaro allo stesso tempo, gli si dipinse sulle labbra, mentre i Guardman ai cancelli li salutavano e lie vedevano imboccare la pista del sud.
Proprio in quel momento, le ultime stelle tramontavano, mentre i primi raggi del sole, facevano capolino da est.
Gianlù fermò il cavallo, si voltò un ultima volta verso il Regno, prese una fiaschetta e apertela, rovesciò tutto il contentuto a terra, dopo averla prima alzata verso il Castello, quasi un ultimo tributo a Colui che era stato per tanto tempo il suo sovrano.

"E così giunge il momento dell'addio" mormorò Tancredi in disparte.

Il Cavaliere fece un sorriso, senza distogliere lo sguardo alla Reggia, a quelle parole e poi disse "Si dice addio solo quando si muore amico mio e forse neppure allora..."

Poi si voltò verso il suo compagno e aggiunse

"Andiamo, si torna a casa!"





Odius
00lunedì 9 aprile 2007 17:12
OT
al dolore del cuore non si può rispondere
Eruner
00lunedì 9 aprile 2007 21:03
Eruner era in piedi lungo la strada, senza armatura, senza armi, senza nulla che dimostrasse il suo stato, il suo rango, alcunchè. Era lui. Solo lui. Mentre l'amico passava, gli vennero in mente miriadi di ricordi, ricordi dolorosi, ricordi di sangue e ricordi di risa, moltissime risa. Gianlu non si fermò, così come Eruner non gli chiese di fermarsi. I due si guardarono, uno sguardo che parve lunghissimo, infinito. Lo sguardo di due amici, anzi di due fratelli, che si salutano. Un forte dolore attanagliava il cuore del giovane elfo e lui lasciò che le lacrime sincere gli rigassero il volto, sorridendo subito dopo, come era solito fare, per non rifuggire dal guascone che era, come l'aveva definito proprio quel compagno che ora se ne stava andando. Alzò il braccio, quando l'ex-vassallo lo superò, senza proferir parola, senza altro gesto se non quello semplice di un amico che saluta l'altro. Appena abbassò l'arto, si voltò verso il Regno. I pensieri vagavano nella sua mente, indecisa, combattuta, incerta, come quando vi era entrato la prima volta. Dopo un lungo sospiro, ritornò al Regno a grandi passi, salendo sulle mura e mettendosi a guardare le stelle e riflettere.
"Un altro pezzo del mio cuore e del mio animo se n'è andato... Cosa resterà ora di me?"
Morgan Melnarmor
00lunedì 9 aprile 2007 21:08
Morgan e Ohtar erano in disparte, in un angolo buio, ad osservare la scena. Il cappuccio era calcato sulla testa dell'elfa, e solo i suoi occhi di ghiaccio brillavano alle prime luci dell'alba. Brillavano di una luce di tristezza. Nel silenzio più totale, il suo lupo nero tirò indietro la testa, e rivolto al cielo ancora buio lanciò uno straziante ululato, nell'assistere alla dipartita di Gianlù, colui che Morgan e Ohtar avrebbero sempre considerato il valoroso Vassallo del Regno di Bluedragon.
"Arrivederci, Gianlu" mormorò Morgan, il viso pallido. Una lacrima scivolò sulla guancia, ma non toccò mai terra perchè lei l'asciugò. "So che questo non è un addio"
Detto ciò, accarezzando il folto pelo del suo lupo, si diresse verso il bosco dei Druidi, e sparì nell'ombra.

OT Valutato che la tua richiesta era più che sensata e che in effetti hai ragione, Eruner, e per sottilineare che il mio, come il vostro, era un saluto che veniva davvero dal cuore, ho modificato questo "off topic" adeguandolo alla tua richiesta.OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 10/04/2007 10.31]

Eruner
00lunedì 9 aprile 2007 21:16
ot
Vi pregherei, dal profondo del cuore, di non "rovinare" il post di addio di un amico e di un Grande Vassallo con richieste di ripensamento e cose simili. Gian ha certamente riflettuto molto sulla sua scelta e non cambierà idea. Se non volete scrivere in gdr, fatelo in off topic, ma che siano saluti veri, non tentativi di farlo tornare sui suoi passi.
Non prendetelo come un ordine o altra roba simile, è una richiesta dal cuore.
Grazie a tutti.
Odius
00lunedì 9 aprile 2007 21:22
Odius si avvicinò alla fanciulla, mettendole una mano sulla spalla e guardando l'amico che si allontanava disse:
-I grandi se nè vanno Morgan e man mano restano solo i falsi, i cinici, i fanulloni e i deboli....Pochi sono rimasti della vecchia guardia e i giovani non hanno più la stessa voglia di coloro che hanno aiutato a rendere grande il Regno...spero che il tempo mi dia torto...- dopo di che si diresse verso la foresta,la giovane neppure si era voltata,sapeva che non poteva intromettersi tra il pretoriano e il suo dolore

OT concordo con Eruner OT

[Modificato da Odius 09/04/2007 21.29]

Gianlu79
00lunedì 9 aprile 2007 21:49
Sorrideva lungo la strada l'errante.
Sorrideva, finchè scoppiòà a ridere di gusto, sotto lo sguardo attoito di Tancredi.
Riprese fiato il guerriero e poi disse

"Eruner non ha ancora trovato il pacco che gli ho lasciato nel suo alloggio....cosa darei per vedere la sua epressione, quando troverà gli stivali con la punta di ferro rinforzato che il suo fondoschiena ben conosce ahahahahahahahahah"

OT
Suvvia bando alla tristezza, se ne và il PG, non il player, se ne và il Vassallo, non il viandante.
La vita non è che una lunga strada fatta di incroci e bivi, a volte si incontrano persone con cui si condivide un pezzo di cammino, e a volte purtroppo arrivano i momenti della separazione.
Ma come dice il mio PG, non si dice mai addio [SM=x92705]
Morgan Melnarmor
00martedì 10 aprile 2007 10:18
Re:
Morgan riflettè sulle parole del Pretoriano, mentre se ne stava seduta per terra, la schiena appoggiata al tronco di un grande abete. Ohtar le stava affianco. Possibile che stesse succedendo davvero quello che lui aveva detto? I grandi sarebbero tutti andati via?
"Spero anch'io che il tempo ti dia torto, amico..."

[Modificato da Morgan Melnarmor 10/04/2007 10.27]

.Silente
00martedì 10 aprile 2007 11:30
Silente si avvicinò ai due che confabulavano
-capisco bene cosa provate Odius ma fate male a parlare così, un uomo deLo Re non può che avere fiducia nei vassalli perchè chi ne dubita dubita anche dell'operato dei Sommi


ot-Gianlù ha ragione, non c'è più il compagno di avventure ma resta quello di bevute [SM=x92705]
Mariuccia5
00martedì 10 aprile 2007 11:47
Una figurina esile uscì da un vicolo e velocissima corse fino a Gianlu, in sella al suo cavallo.
Mariuccia si palesò alla debole luce, i capelli biondi sciolti sulle spalle e la semplice tunica bianca a coprire il fisico di ragazzina.
Sorrise. Non un sorriso triste né falso, un sorriso del cuore, un sorriso sincero, tutto per l'amico che li lasciava.
E con quel sorriso, una lacrima scese incerta da un occhio smeraldo dell' alchimista.
"A presto" si mossero le sue labbra. Non un addio, perché non voleva darlo.
Senza smettere di sorridere, si alzò sulle punte dei piedi per dare una pacca leggera sulla spalla di Gianlu.
Poi, le mani giunte in grembo, lo guardò serena.
Gianlu79
00martedì 10 aprile 2007 11:51
Sorrise anche lui, scompigliandole i capelli.

"Ogni giorno che passa, diventi sempre piu bella nipotina mia.
Se avessi dieci anni in meno, ti chiederei di sposarmi"

Le disse ridendo con gusto, poi le sussurrò nelle orecchie

"Sei sempre stata una ragazza dolcissima e meravigliosa, non cambiare mai"

e le diede un bacio sulla fronte
Odius
00martedì 10 aprile 2007 11:57
-Non dubito dei Sommi, Silente amico mio, ma del cambiamento che non sempre, purtroppo, porta buoni frutti. Allo stesso modo non dubito dei vassalli e degli aspiranti, ma vedere grandi persone come Gianlù andarsene mi fa nascere nel cuore un brutto presentimento, che tuttavia combatterò con tutto me stesso-
Mariuccia5
00martedì 10 aprile 2007 12:00
Mariuccia abbracciò Gianlu chino su di lei, lo strinse forte.
Si separò da lui con un nuovo sorriso e chinò il capo, come un saluto.

"Non cambierò" disse in un soffio.
"E tu rimani sempre un buon compare di bevute, mi raccomando!"

Poi si voltò agitando la mano, e tornò nel Regno.
Morgan Melnarmor
00martedì 10 aprile 2007 12:37
seduta per terra, Da sola con Ohtar, sotto il grande abete, Morgan raccolse un piccolo sassolino da terra, e l'osservò con attenzione. Il suo spirito di Druida sentiva che in esso scorreva la forza del mondo, della natura. Con rapidi gesti, la Druida pronunciò oscure parole, e dopo avervi soffiato sopra sul sassolino comparve una piccola runa d'argento. Era Algiz, la runa della solidarietà, e dello spirito di gruppo.
"Tieni Ohtar" disse al lupo. "Portala a Gianlu, come mio dono e ricordo."
ed il lupo corse verso i cancelli, la Runa tra i denti.
.Markox.
00martedì 10 aprile 2007 13:04
Mentre l'Errante si allontanava dietro di lui sul suo cavallo apparve una figura immateriale che Gianlu riconobbe senza neanche il bisogno di voltarsi a guardarla.
La figura cominciò a parlare
-Perdervi mi rattrista...anche se può sembrare strano che un Mago dica queste parole ad un Paladino è così...inutile che vi ricordi che ci sarà sempre un posto alla mia Torre per voi...verrò a trovarvi a Casahirta se mi ospiterete-
Detto questo scomparve com'era apparsa.
BrightBlade
00martedì 10 aprile 2007 13:24
"A presto".
Ancora diviso tra rabbia e tristezza, BrightBlade non aggiunse altre parole. Gli sembrava così stupido lasciare il Regno per simili ragioni! No, forse c'era qualche altro, più profondo motivo... una cosa era certa: l'atlantideo non solo non condivideva, ma neppure capiva quella scelta. Forse la sua armatura scintillante, la sua grande spada e il suo bianco destriero lo rendevano meno capace di comprendere gli altri... Traendo un lungo respiro, entrò nel torrione a destra dei Cancelli e ne raggiunse la vetta; quindi, abbassato lo sguardo, osservò le strade del Regno, le carovane di uomini e donne che lasciavano il Regno per far ritorno alla loro dimora in campagna o lo raggiungevano, attraversando l'imponente arcata di pietra in uno o nell'altro senso.
La fortezza sembrava quasi un cuore che ritmicamente aspira il sangue e poi lo spinge fuori a portare ossigeno e vita fino alle più remote estremità del corpo.
Un sorriso amaro increspò le labbra del Vassallo.
Il sangue torna al cuore, ma chi parte da qui spesso non fa ritorno. Un cuore malato? Cattivo sangue?
Il Paladino si appoggiò alla merlatura della torre, guardando Gianlu, molti metri più in basso, mentre riceveva gli ultimi saluti prima della partenza. Neppure da quella distanza le cose gli apparivano più chiare. Forse avrebbe dovuto porla direttamente, quella fatidica domanda: perché?
Ma forse non sarebbe valso a niente: forse, era davvero incapace di comprendere gli altri, o forse una vera risposta - coerente, non dettata dall'impulso del momento - non la aveva nessuno.
Morgan Melnarmor
00martedì 10 aprile 2007 13:42
Ohtar correva a più non posso, il sassolino con la runa Algiz stretto tra i denti. Poco dopo, scorse due figure a cavallo che stavano per varcare i Cancelli; uno dei due era Gianlu.
Il grande lupo nero gli si affiancò, ed emise un leggero brontolio per attirare la sua attenzione. I suoi occhi di un azzurro chiarissimo scintillavano come pietre preziose. Dilatò la propria mente per comunicare con il cavaliere, una cosa che non aveva mai fatto con nessuno all'infuori di Morgan.
"Gianlu, vogliate accettare questo umile dono della mia padrona, Morgan. Non è un semplice sasso, bensì una magica Runa, simbolo di solidarietà ed amicizia. Portatela con Voi, ed una piccola parte di noi Vi accompagnerà sempre"
Detto ciò, il lupo si sporse col muso verso il cavaliere, in attesa che questi accettasse il piccolo dono.
Eruner
00martedì 10 aprile 2007 14:25
Eruner si trovava ancora sulle mura quando, esplorando il cielo, gli occhi marrone scuro incontrarono una figura sul torrione difensivo del cancello esterno. BrightBlade. Lo sguardo malinconico del giovane elfo rimase a lungo sul maestro, rimuginando sul valore dei Vassalli, sulle affinità che li accomunavano e sulle immense differenze che li rendevano distanti gli uni dagli altri.
Erano davvero infallibili e "perfetti", per quanto un mortale possa esserlo? No, decise l'aspirante, erano umani, come tutti. Certo, un po' migliori, ma accalappiati dagli stessi difetti e dagli stessi pregi, non troppo diversi da qualsiasi altro.
Con questa nuova consapevolezza nel cuore, si alzò dalla merlatura a cui era appoggiato e prese a scendere le scale, lentamente. Incontrò con lo sguardo Silente e Odius che discorrevano, ma li ignorò, passando oltre e dirigendosi verso la Gilda dei Paladini. Una volta in camera, prese l'equipaggiamento dei Sin Fein e andò al loro Tempio, avvicinandosi all'altare. Gli oggetti di Gianlu erano ancora lì, nessuno aveva provveduto a toglierli e sistemarli nella stanza in cui erano quelli di tutti gli altri Templari che se ne erano andati. Il paladino di Atlantide appoggiò il mantello, la spada e il guanto al fianco di quelli dell'ormai ex-vassallo, mormorando a bassa voce, con tono stanco.
"Questa compagnia, negli anni, ha perso sempre più membri. Uno dopo l'altro ce ne stiamo andando tutti, chi in silenzio e chi con clamore, ma raggiungendo la stessa conclusione. Ormai il nostro sogno di unità è morto, poichè in tre siamo rimasti di coloro parteciparono alla grande ricerca..."
Voltando le spalle al luogo sacro, uscì dall'edifcio e raggiunse il maestro sulle mura, sentendo il bisogno della sua vicinanza in quel momento triste.

[Modificato da Eruner 10/04/2007 14.27]

Vinyadan
00martedì 10 aprile 2007 16:52
“Cosa sta attraversando il Regno?”, si chiese Vinyadan. Aveva assistito alla partenza dell'ex Vassallo, fuori dai cancelli, senza dire nulla. C’era forse qualcosa che potesse dire, del resto? Alzò gli occhi a guardare il cielo. Le stelle stavano ormai retrocedendo di fronte al Sole nascente. Solo Venere continuava a resistere ad est, ma, molto presto, sarebbe stata anch’essa inghiottita dal giorno.
Desiderò che la notte potesse non finire mai, per nascondere le lacrime che scorrevano sulle sue guance.

Ot - Tutto questo mi addolora. - Ot
Aryot
00martedì 10 aprile 2007 19:00
Aryot guardava dalla Torre dell’Alta Magia la triste scena, anche lei si sentì avvolta della malinconia, sarebbe stato bello poter conoscere di più al Paladino, magari aver vissuto qualche avventura con lui, adesso era troppo tardi, il cavaliere aveva deciso di tornare a casa... guardando tutti quei vecchi amici che salutavano affettuosi al exVasallo un sorriso malizioso illumino il volto della maga, ma, forse non è tutto perduto, il destino non è ancora scritto – Non si sa mai caro Gianlu, non si sa mai! Ma per adesso ti auguro un Buon Viaggio e che la luce di Blue Dragon continue a brillare in te – dicendo questo prese un pizzico di polvere da uno dei suoi sacchetti e fece un semplice incantesimo per mandare a Gianlu una piccola fiamma volante che illuminasse le sue notti di viaggio.

Ot- Ah! [SM=x92708] Abbiamo perso il pervertito del Regno [SM=x92706] ... e io che cominciavo ad abituarmi [SM=x92707]-
Otrebmu Ittoram
00martedì 10 aprile 2007 21:08
OT-- Alla prossima volta e mi spiace se il tuo PG ci lascia, ora rimangono 2 amigos [SM=x92707] , scrivo in ot per il poco tempo, sono da mio zio e deve chiudere l'ufficio, quando avro' di nuovo il computer modifichero' in gdr --OT
Otrebmu Ittoram
00lunedì 24 marzo 2008 06:08
Era l'alba, Otrebmu stava rientrando dalla sua ronda notturna, tutto era andato bene, ma mentre tornava il magus gli aveva mandato un messaggio telepatico. Ittoram in sella al suo cavallo, era su una collina e vide Ser Gianlù allontanarsi, pensò che era inutile scendere al galoppo per fargli cambiare idea, sicuramente aveva già riflettuto molto prima di prendere quella decisione.
Il Vassallo piantò la lancia nel terreno erboso, sguainò la spada alzandola di fronte a se, e ricordando la sua investitura a Templare Sin Fein affinché l'errante lo sentisse gridò:
- Da fratello a fratello, cosi nella vita come nella morte -
Mentre gridava, tirò le briglie con la mano sinistra che reggeva anche lo scudo e il cavallo si impennò alzandosi sulle zampe posteriori.
Ser Gianlù vide Otrebmu sulla collina e sorrise, continuando il suo cammino.
Rinfoderando la spada e ripresa la lancia, che teneva bassa, quasi a sfiorare il terreno, Ittoram si avviò verso i cancelli.

Quando arrivò, fu contento che il suo elmo fosse completo e che i Guardman non potessero vedere le sue lacrime, anche se qualcuno disse di averlo sentito sussurrare:
- Anche se coloro, che erano qui da più tempo si allontanano, chi rimane non deve dimenticarli, e deve continuare a fare grande questo Regno -


OT-- Ci ho messo quasi un anno [SM=x92707] ma meglio tardi che mai [SM=x92713] e sopra non mi faceva modificare ancora [SM=x92704] --OT
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com