La compagnia (Templari Sin Fein, brevissimo racconto)

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Eruner
00giovedì 27 gennaio 2011 21:32
La notte stava cedendo il posto alla luce, mentre un'ombra si muoveva leggera e senza alcun rumore per le strade del Drago Blu, avvicinandosi verso una zona che sembrava disabitata da molto tempo. Fra le case vuote, in attesa di padroni che non sarebbero tornati o dei primi abitanti che vi avrebbero costruito la loro famiglia, v'era una cappella perennemente chiusa, che nessuno aveva visto aperta da molto tempo, ma che un tempo era sede di una grande compagnia di guerrieri, dicevano ai propri figli qualcuno degli adulti, indicando il grande blasone con la chimera che campeggiava sopra il portale. Guerrieri impavidi, ammantati di blu e dalle più disparate capacità, che entravano in battaglia come fratelli e ne uscivano insieme o nulla, le cui gesta sfociavano nella leggenda, storie grandi persino in un regno di eroi come quello dove avanzava indisturbata l'ombra.
Essa si avvicinò ai portoni della cappella e tirò fuori dalle tasche del grande soprabito dai colori indistinguibili una chiave, grande e semplice. Infilitala nella toppa, fece scattare il meccanismo e aprì senza sforzo uno dei battenti, per poi richiuderselo dietro.
Eruner avanzava senza timore fra le panche del piccolo luogo santo, ogni passo che alzava una piccola nuvoletta di polvere, lo sguardo fisso sull'altare dove anni addietro aveva posto i simboli della sua appartenenza dalla compagnia: il mantello blu con la maestosa chimera, la spada di mytrill e i guanti magici. Giacevano ancora lì, in attesa che il loro proprietario venisse a reclamarli, sotto un leggero strato di polvere che li sbiadiva un poco. Non era cambiato nulla, sembrava che il tempo si fosse arrestato a quella notte.
Mentre si accingeva a toccarli, gli sovvennero i ricordi di ciò che lo aveva allontanato da tutto quello: amici cacciati, fratelli ripudiati e grandi onde di terremoto per la furia, sua e di altri. Quanto dolore...
Una volta di fronte a ciò che era stato suo, capì che colui che raccoglieva le spoglie del passato non era chi le aveva abbandonate.
Il Paladino di Atlantide si inginocchiò e prese a salmodiare nella sua lingua il giuramento della compagnia, di nuovo ,come aveva fatto un altro Eruner, più giovane, più impulsivo ed enormemente più stupido.
Una volta terminato, si alzò e accadde qualcosa di magico, in quel luogo colmo di magia e fratellanza: i tre simboli presero a brillare e si levarono in aria da soli, ripulendosi della polvere del ciò che fu, andando a vestirlo come un tempo, come a dirgli che lui era ancora un Templare Sin Fein, che lo riconoscevano nuovamente e che come sempre lo avrebbero aiutato nelle sue battaglie, seguendolo anche nella morte.
Poi, sulla cappella tornò il silenzio. Improvvisamente, l'elfo capì di non essere solo: voltandosi, vide che altre tre ombre attendevano la fine di quel rituale privato, in disparte, silenti. Avvicinandosi, l'Aspirante riconobbe i pochi fratelli rimasti della grande compagnia: Otrebmu, Enricus e Jekyll. Nessuno parlò, semplicemente si avvicinarono all'elfo e lo abbracciarono come fratello, riconoscendolo a loro volta come loro pari e come membro del gruppo.

ot
Mi sembra il caso che nel Nuovo Regno torni parte di ciò che era e visto che i Sin Fein sembrano assopiti, è giunto il momento di ridestarli. Se vgli altri Templari vogliono, posso aggiungere qualcosa, chiaramente!

P.S. Stò realizzando un' idea di simbolo della compagnia, appena pronta ve la stottoporrò. Chi è bravo con photoshop (vista la mia nulla conoscienza) può anche darmi una mano, soprattutto per la scritta sotto lo scudo...
Claudium
00mercoledì 16 febbraio 2011 17:44
OT- Per la Biblioteca Arcana ho realizzato delle copertine dove in ciascuna è contenuta un'immagine del racconto. Sui racconti che riguardavano I Sin Fein ho sempre aggiunto l'immagine di una chimera. Se vuoi mi puoi dare la tua mail così te la passo e magari la usi come disegno dello stemma. -OT
@Jekyll@
00mercoledì 16 febbraio 2011 20:55
ot-Caspita, mi sono accorto solo ora del tuo racconto!!! Bellissimo, Eruner! Direi toccante, complimenti! Per quanto mi riguarda, beh, puoi certamente aggiungere altro: scrivi bene e, naturalmente, se la cosa rientra nel tuo progetto, disponi di Jekyll e di Eoden come meglio credi! [SM=x92702] Complimenti ancora!!-OT
Otrebmu Ittoram
00giovedì 17 novembre 2011 04:12


I quattro rimasero alcune ore a parlare nella cappella, delle imprese del passato e della nuova che stava per iniziare e che li avrebbe impegnati per alcuni anni. Non sapevano cosa li attendeva ne cosa avrebbero avuto contro, ma la cosa rendeva tutto più misterioso e divertente.
Alla fine quando il sole era ormai alto decisero di andare a fare colazione in Locanda, poco dopo infatti erano li a mangiare, dopo un mezz’ora si erano saziati, ma continuarono a parlare per altre due ore. Otrebmu e Jekyll dovettero lasciare i due compagni per ultimare i preparativi della missione, il giorno dopo sarebbero partiti con altri Vassalli, Aspiranti e altri ancora per compiere una grande impresa per il Regno di Blue Dragon.

OT--La missione di cui si parla è quella del racconto per tutti i player 2 e ho dovuto anticipare questo racconto di più di 3 anni --OT
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