Lo sciopero dei minatori inglesi

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jules maigret
00lunedì 8 gennaio 2018 15:05
stimolato da un post di GF ho voluto ricordare questa triste pagina di storia recente. una sconfitta non solo per i minatori inglesi ma per tutti i lvoratori. Una sconfita che ha dato il via libera al peggior liberismo le cui conseguenze paghiamo tutti noi tuttora. [SM=x875367]
jules maigret
10lunedì 8 gennaio 2018 15:08
una breve nota tratta da wikipedia
Lo sciopero dei minatori britannici del 1984-1985 (in inglese UK miners' strike) fu un'azione di lotta sindacale condotta dall'Unione Nazionale dei Minatori (NUM) di Arthur Scargill tra il marzo 1984 e il marzo 1985.

La disputa iniziò quando il governo conservatore guidato da Margaret Thatcher annunciò la chiusura della miniera di carbone di Cortonwood, nello Yorkshire, come primo atto dello smantellamento di venti siti estrattivi, che avrebbe comportato la perdita di 20.000 posti di lavoro. A tale annuncio, il NUM rispose proclamando uno sciopero nazionale.

Lo sciopero coinvolse fino a 165.000 minatori, che furono appoggiati da gente di tutto il mondo. Il governo dispiegò ingenti forze di polizia intorno alle miniere di carbone, e numerosi furono gli scontri violenti.

Dopo oltre 51 settimane di lotta, durante le quali tra i lavoratori si registrarono due morti, 710 licenziamenti e 10.000 procedimenti giudiziari, un congresso straordinario del NUM votò a stretta maggioranza (98 a 91) la ripresa del lavoro. Il sindacato uscì fortemente indebolito dallo scontro, mentre Margaret Thatcher poté consolidare il proprio programma neoliberista
jules maigret
00lunedì 8 gennaio 2018 15:11
ecco invece un interessante approfondimento con traduzioni di numerosi articoli apparsi sulla stampa britannica
Stand by me
00lunedì 8 gennaio 2018 15:42
a proposito di sostegno
gran parte del mondo musicale inglese e non solo si schierò con i minatori.
Non sono sicuro che il testo della canzone sia attinente ma il video dei boomtown rats risale proprio a quel periodo e non credo che l'ambientazione sia casuale
Jetro mano di ferro
00lunedì 8 gennaio 2018 21:14
Re:
jules maigret, 2018/01/08 15:05:

stimolato da un post di GF ho voluto ricordare questa triste pagina di storia recente. una sconfitta non solo per i minatori inglesi ma per tutti i lvoratori. Una sconfita che ha dato il via libera al peggior liberismo le cui conseguenze paghiamo tutti noi tuttora. [SM=x875367]


e te conta che in quell'anno, in Italia, perdemmo anche il referendum sulla scala mobile. TEMPACCI!!!

ugo.p
00martedì 9 gennaio 2018 06:34
Re: Re:
Jetro mano di ferro, 2018/01/08 21:14:


e te conta che in quell'anno, in Italia, perdemmo anche il referendum sulla scala mobile. TEMPACCI!!!


on me ne parlare. ci rimasi malissimo. fu una sconfitta drammatica, paragonabile a quella dei minatori inglesi, da allora in poi pensioni sanita' e sicurezza sul e del posto di lavoro sono diventate chimere.


cari@tide
00martedì 9 gennaio 2018 19:10
sulle conseguenze di quella sconfitta
ossia della politica della Lady di ferro sulle miniere, vale la pena di guardare un bel film di alcuni anni fa: Grazie, signora Thatcher
ugo.p
00mercoledì 10 gennaio 2018 11:52
Re: sulle conseguenze di quella sconfitta
cari@tide, 2018/01/09 19:10:

ossia della politica della Lady di ferro sulle miniere, vale la pena di guardare un bel film di alcuni anni fa: Grazie, signora Thatcher


se non sbaglio parla di una banda musicale di minatori destinata a chiudere assieme alla loro miniera. molto bello e molto triste.
Il garfagnin fuggiasco
10mercoledì 10 gennaio 2018 23:12
Della sconfitta dei minatori.

A quanto pare il forum è ripartito. E ripartono i commenti su questo o quel fatto. Ottimo.
Vediamo dunque di non lasciar passare questo momento favorevole e semmai stimolare la ripresa, dopo anni di esistenza vegetativa. Torneremo ad essere un forum di dibattito e confronto? Riusciremo ad attrarre nuova linfa vitale che ci tenga in moto? Sarà l'inizio di una nuova stagione? Ai posteri eccetera eccetera.
Per quel che mi riguarda, inizierò questa nuova epoca con due parole sullo sciopero dei minatori inglesi del 1984/85, che diversi commenti ha già, chissà perché, generato. Si trattava di un post di molti anni fa ma evidentemente il soggetto è sentito tra gli utenti e sarà quindi d'uopo parteciparvi in qualche modo.
Delle ragioni della sconfitta epocale dei minatori tanto è già stato detto. Il rifiuto di tenere una votazione preliminare, che permise al governo di dichiarare lo sciopero illegale e sequestrare i beni del sindacato minatori. La scarsa combattività del Trade Union Council (centrale sindacale britannica), la già avviata “blairizzazione”, con Neil Kinnock, del Labour Party, la militarizzazione della polizia (non più i simpatetici “bobbies” di quartiere ma braccio armato dell'esecutivo), il ruolo destabilizzante e provocatorio dei servizi segreti, la rivoltante parzialità (per una volta) della BBC e tante altre.
Epperò il fattore decisivo, a mio modesto avviso, fu la divisione operata (astutamente ed efficacemente) dal governo tra i minatori stessi. Il governo conservatore, deciso a risolvere una volta per tutte il conflitto con quei sindacati forti che già in passato avevano sconfitto i Tories, applicò con successo la verbo del divide et impera. La creazione del sindacato scissionisti UDM (Union of Democratic Mineworkers) nel Nottinghamshire tramite aiuti e pressioni governative, spezzò in due il fronte dei minatori generando frizioni e lotte fratricide nel momento di maggior difficoltà del conflitto. I crumiri dell'UDM tennero aperti i pozzi che la NUM (National Union of Miners, rappresentante della maggioranza) cercava presidiare, lanciando una fune di salvataggio al governo. I dirigenti del sindacato “giallo” davano persino suggerimenti ai ministri su come battere le tattiche degli scioperanti. Fu una grande tragedia fratricida, dalla quale tutti uscirono sconfitti. Anche gli scissionisti, ai quali erano stati promessi aumenti salariali e la sicurezza del posto di lavoro, ricevettero la giusta paga anni dopo quando, nel 1991/1992, il governo conservatore procedette alla definitiva svendita e chiusura degli ultimi pozzi. Spero i crumiri si stiano ancora mangiando le mani dalla rabbia.
Aveva ragione Jules Maigret quando, aprendo il post, che allora mi sfuggì, dichiarava testualmente “Una sconfita che ha dato il via libera al peggior liberismo le cui conseguenze paghiamo tutti noi tuttora”. Una sintesi ineccepibile. Dopo, con Tony Blair, il Labour Party diventò il miglior sostenitore del liberismo e del “Washington consensus” che portò a compimento la rivoluzione neo-liberista sotto la quale, nonostante crisi, ineguaglianze, povertà ed esclusione, ancora stiamo vivendo. Spero il nuovo Labour Party di Jeremy Corbin vada presto al potere per spostare il pendolo di nuovo a sinistra. Ma questo, purtroppo, è argomento OT ...

ugo.p
00giovedì 11 gennaio 2018 10:51
Re: Della sconfitta dei minatori.
Il garfagnin fuggiasco, 2018/01/10 23:12:

...
Epperò il fattore decisivo, a mio modesto avviso, fu la divisione operata (astutamente ed efficacemente) dal governo tra i minatori stessi. Il governo conservatore, deciso a risolvere una volta per tutte il conflitto con quei sindacati forti che già in passato avevano sconfitto i Tories, applicò con successo la verbo del divide et impera. La creazione del sindacato scissionisti UDM (Union of Democratic Mineworkers) nel Nottinghamshire tramite aiuti e pressioni governative, spezzò in due il fronte dei minatori generando frizioni e lotte fratricide nel momento di maggior difficoltà del conflitto. I crumiri dell'UDM tennero aperti i pozzi che la NUM (National Union of Miners, rappresentante della maggioranza) cercava presidiare, lanciando una fune di salvataggio al governo. I dirigenti del sindacato “giallo” davano persino suggerimenti ai ministri su come battere le tattiche degli scioperanti. Fu una grande tragedia fratricida, dalla quale tutti uscirono sconfitti. Anche gli scissionisti, ai quali erano stati promessi aumenti salariali e la sicurezza del posto di lavoro, ricevettero la giusta paga anni dopo quando, nel 1991/1992, il governo conservatore procedette alla definitiva svendita e chiusura degli ultimi pozzi....



il fattore della divisione sindacale fu decisivo anche per la sconfitta del referendum sulla scala mobile. CGIL contro CISL e UIL.
cari@tide
00giovedì 11 gennaio 2018 14:25
Re: Re: Della sconfitta dei minatori.
ugo.p, 2018/01/11 10:51:


il fattore della divisione sindacale fu decisivo anche per la sconfitta del referendum sulla scala mobile. CGIL contro CISL e UIL.


Sono sicuro che anche i "sindacalisti gialli" nostrali si siano poi mangiati le mani come i sindacalistti gialli inglesi.

Jetro mano di ferro
00giovedì 11 gennaio 2018 15:05
il mi' zio
diceva sempre che il partito socialdemocratico e la UIL li aveva creati la CIA per indebolire i lavoratori italiani "troppo rossi" [SM=x875378]
Il garfagnin fuggiasco
00giovedì 11 gennaio 2018 16:11
Perche' siamo bischeri ...

... e ci lasciamo dividere dai potenti e dai ricchi. Lo sciopero dei minatori di rame e dei camionisti apri' le porte al caos economico ed al golpe di Pinochet. Quante volte e' successo!
grognard
00giovedì 11 gennaio 2018 19:49
e quante volte è successo
che Ugo chiudesse un topic per "deriva" politica.
mi sorprendo che non l'abbia ancora fatto. [SM=x875378]
dello sciopero dei minatori ricordo poco, mi pare di ricordare che quell'anno gli spandau salirono sul palco del festival di Sanremo con il pugno chiuso per solidarietà con i minatori.......o forse mi confondo?
Il garfagnin fuggiasco
00venerdì 12 gennaio 2018 10:51
Re: e quante volte è successo
grognard, 11/01/2018 19:49:

che Ugo chiudesse un topic per "deriva" politica.
mi sorprendo che non l'abbia ancora fatto




Non osera'!
Stand by me
00venerdì 12 gennaio 2018 11:21
Re: Re: e quante volte è successo
Il garfagnin fuggiasco, 2018/01/12 10:51:


Non osera'!


un tempo non avrebbe avuto remore. [SM=x875378]


Il garfagnin fuggiasco
00venerdì 12 gennaio 2018 12:05
Re: Re: Re: e quante volte è successo
Stand by me, 12/01/2018 11:21:


un tempo non avrebbe avuto remore. [SM=x875378]






Ma ormai e' vecchio ...
ugo.p
00venerdì 12 gennaio 2018 15:16
Re: Re: Re: Re: e quante volte è successo
Il garfagnin fuggiasco, 2018/01/12 12:05:




Ma ormai e' vecchio ...


se continuate lo chiudo per OT


Il garfagnin fuggiasco
00venerdì 12 gennaio 2018 15:20
Re: Re: Re: Re: Re: e quante volte è successo
ugo.p, 12/01/2018 15:16:


se continuate lo chiudo per OT






OOPS! Se n'e' accorto...
ugo.p
00domenica 28 gennaio 2018 11:13
Re: a proposito di sostegno
Stand by me, 2018/01/08 15:42:

gran parte del mondo musicale inglese e non solo si schierò con i minatori.
Non sono sicuro che il testo della canzone sia attinente ma il video dei boomtown rats risale proprio a quel periodo e non credo che l'ambientazione sia casuale


l'ho notato solo oggi postandolo nel gioco dei video.
guardate le immagini nel murales alle spalle dei cantanti



Il garfagnin fuggiasco
00domenica 28 gennaio 2018 13:39
Non so.


La canzone dei Boomtown Rats e' troppo recente. Quella degli Style Council e' invece di quell'anno 1984 e il dipinto rappresenta invero lo sciopero dei minatori. Il testo, pero', non ne parla.
Forse un riferimento criptico?
cari@tide
10domenica 28 gennaio 2018 17:46
Re: Non so.
Il garfagnin fuggiasco, 2018/01/28 13:39:



La canzone dei Boomtown Rats e' troppo recente. Quella degli Style Council e' invece di quell'anno 1984 e il dipinto rappresenta invero lo sciopero dei minatori. Il testo, pero', non ne parla.
Forse un riferimento criptico?


Scusa GF ma anche il video dei Boomtown rats risulta essere di quel periodo, Ho dato un'occhiata a wikipedia ed ho visto che l'album dove è contenuta la canzone drag me downè del 1984

it.wikipedia.org/wiki/In_the_Long_Grass

cari@tide
00domenica 28 gennaio 2018 18:02
le canzoni precedenti si limitano
ad un sostegno potremmo chiamarlo subliminale.
Invece i redskin presero decisamente posizione con questa
Keep on Keepin on dove invitano i minatori a tener duro

cari@tide
00domenica 28 gennaio 2018 18:05
ho trovato la foto di una locandina
di un loro concerto di appoggio ai minatori
Il garfagnin fuggiasco
00domenica 28 gennaio 2018 22:30
Re: Re: Non so.
cari@tide, 28/01/2018 17:46:


Scusa GF ma anche il video dei Boomtown rats risulta essere di quel periodo, Ho dato un'occhiata a wikipedia ed ho visto che l'album dove è contenuta la canzone drag me downè del 1984

it.wikipedia.org/wiki/In_the_Long_Grass





Giusto. Mi sono confuso con una canzone omonima dal gruppo One Direction, del 2015. Quella dei Boomtown Rats è, appunto, del 1984. Anche in quel caso però, il testo non fa alcun cenno alla disputa. Forse anche in questo caso era un sostegno, implicito se non diretto, ai minatori.

jules maigret
00lunedì 29 gennaio 2018 15:04
comincio a preoccuparmi
va a finire che Cariatide mi soffia il posto di commissario. [SM=x875370]
Ottima indagine vecchio mio
ugo.p
10domenica 10 gennaio 2021 07:08
gli style council (Paul Weller) scrissero una canzone legata alla lotta dei minatori
a stone is throw away



certo anche se si tratta di due paesi diversi non posso non notare la differenza fra il comportamento di questi poliziotti davanti a lavoratori che difendono il posto di lavoro e il comportamento della polizia di Washington nei confronti dei seguaci di Trump

F.Clara.Dulcamara
10giovedì 14 gennaio 2021 18:25
a stone's throw away - a un tiro di sasso (di schioppo)
Per la liberta' c’e' un prezzo: crani fratturati e manganelli di cuoio,
Dai ragazzi in uniforme – ora sai da che parte stanno -
Con il sostegno – con la benedizione,
Da dèi terreni non dal cielo,
A un tiro di schioppo da tutto. Da chiunque tragga piacere dallo spogliare la pelle con la frusta di rinoceronte,
Sono i tipi che devono essere fermati prima che i loro simili prendano tutto quello che abbiamo
Con l’amore – con l’affetto,
Molto orgogliosi di lavorare,
Le pietre tirano via da tutto. Ogni volta che l’onestà persiste, sentirai lo schiocco di costole rotte,
Di chi non vuole più i ruggiti dei bastardi bugiardi -
In Cile – In Polonia,
Johannesburg – South Yorkshire,
A un tiro di schioppo: Ora ci siamo.
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