NBA 2016/2017

Iniziata la Regular Season, che prevede 1230 gare e terminerà il 12 aprile 2017.

Da segnare sul calendario alcuni match da non perdere: il 4 novembre Derrick Rose sarà con i Knicks a Chicago contro i Bulls, il 10 novembre prima volta di Dwyane Wade a Miami da avversario degli Heat, l'11 febbraio 2017 l'attesissimo ritorno di Kevin Durant a Oklahoma City in maglia Warriors. Ricchissimo inoltre il programma di Natale: 5 gare il 25 dicembre, il match clou alle 20.30 ora italiana a Cleveland tra Cavs e Golden State Warriors, rivincita dell'ultima finale. Pochissime le pause: non si giocherà il 24 novembre, il Ringraziamento, il 24 dicembre e il 3 aprile, giorno della finale NCAA; dal 17 al 22 febbraio ci sarà la sosta per l’All Star Weekend.

datasport.it

Possiamo dire che Durant non ha la sindrome dell'ex? e ne sono proprio felice


NBA - Durant trascina i Warriors a schiantare OKC

Kevin Durant incontra Russell Westbrook per la prima volta da avversario e sfodera all'Oracle Arena un'altra delle sue migliori esibizioni di sempre. Eppure la partenza della gara vede il Thunder esplodere sul duo Westbrook-Adams il vantaggio esterno 9-18. Steve Kerr sbuffa, vede un fallo non fischiato su Curry, si becca un tecnico: il coach riesce a risvegliare i Warriors che chiudono 31-32 il primo quarto. Nel secondo la difesa si registra, concedendo a Oklahoma appena 11 punti, e il break 22-3 favorisce la fuga di Golden State che non sarà più ripresa. All'intervallo nel carniere di Durant ci sono già 29 punti, e il secondo tempo conferma che nella Western Conference non ci sono più squadre imbattute. Finisce 122-96. Boxscore: Durant 39, Curry 21, Thompson 18, Green D. 9p+10r, PAchulia 8p+10r per Golden State; 21 Oladipo, 20p+10as Westbrook, 13 Sabonis, 11 Adams per Oklahoma City.

pianetabasket.com

Ohhh! Un post di Laura sull'NBA e c'è Curry... strano!

P.S. Dopo l'inaugurazione della nuova versione di FFZ spolliciate a tutto spiano!

Curriana della prima ora, l'ha scoperto lei

Durant nel 2010 contestava la scelta di James di andare ad affiancare Wade e Bosh e tutti i big che flirtavano con Kobe, c'ha ripensato. Purtroppo lo sport è cambiato, inutile fare la morale specie se è rivolta solo agli altri e non vale per te.

I Thunder hanno avuto la chance di avere un big three, bruciata da una difficile convivenza in squadra con Harden, che andò ad assecondare il suo ego a Houston. Per me l'anello è svanito lì, giusto cambiare aria.

Ho visto molto bene i Knicks contro i Bulls, con un redivivo Derrick Rose. Se starà bene è fondamentale per guidare una squadra di grandi tiratori. Porzingis viene su bene.

SteveH, 11/5/2016 1:25 PM:

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Curriana della prima ora, l'ha scoperto lei

Durant nel 2010 contestava la scelta di James di andare ad affiancare Wade e Bosh e tutti i big che flirtavano con Kobe, c'ha ripensato. Purtroppo lo sport è cambiato, inutile fare la morale specie se è rivolta solo agli altri e non vale per te.

I Thunder hanno avuto la chance di avere un big three, bruciata da una difficile convivenza in squadra con Harden, che andò ad assecondare il suo ego a Houston. Per me l'anello è svanito lì, giusto cambiare aria.

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Mitico Steve.
Se si va sulla cronologia dei tweet si possono trovare di quelle cappelle incoerenti pazzesche, specialmente dei politici.

Davide, 04/11/2016 15.33:

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Ohhh! Un post di Laura sull'NBA e c'è Curry... strano!

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SteveH, 05/11/2016 13.25:

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Curriana della prima ora, l'ha scoperto lei

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Bravo Steve, ricordalo a tutti!! Io credevo già in lui quando nessuno lo conosceva ancora!!
E intanto mentre noi stiamo qui a cincischiare, il MIO Steph ha battuto un nuovo record: 13 triple in una partita, 46 punti finali.
E stavolta c'è anche un testimone oculare, Zuna era lìììììììììììì!! Beato lui!

Intanto oltreoceano...Steph Curry era in forse per la partita contro i Clippers, problemi muscolari. Poi invece ha giocato...43 punti no ma stava male, poverino.
Stanotte invece stava male sul serio, non ha giocato. Ma che problema c'è? Con Durant e Thompson, diciamo che se la cavano
113-111 contro i Blazers.

Il "derby" italiano lo ha vinto Belinelli. Per quanto riguarda i play-off le loro squadre sono ai margini della zona qualificazione. Charlotte (36-41) a Est è a una lunghezza di distanza dall'ottava Miami (37-40), mentre ci sono meno possibilità a Ovest per Denver (36-40) dopo la fila di vittorie di Portland (38-38).

Westbrook sfiora la 42^ tripla doppia stagionale (record assoluto superando Oscar Robertson) ma si assicura la tripla doppia di media come dato statistico. Anche qui l'unico altro a riuscirci fu The Big O.

Corsa play-off: Denver vince (con schiacciatona del Gallo) ed è ancora in corsa a tre gare dalla fine della RS, ad una sola lunghezza di distanza da Portland. Ad Est invece regna l'incertezza, dove si giocano gli ultimi tre posti Milwaukee (40-39), Chicago (39-40), Indiana (39-40) e Miami (38-41).

Serata importante quella appena trascorsa, ora mancano solo due partite al termine della Regular Season.

Storica rimonta di 26 punti nel quarto quarto di Atlanta su Cleveland, che mette a rischio il primo posto nella Eastern (record di 51-29 al pari di Boston).



Russell Westbrook entra nella storia mettendo a referto la 42^ tripla doppia della stagione, nella gara vinta su Denver e decisa proprio da un suo buzzer beater. Non bastano i 34 punti di Gallinari ai Nuggets, che devono così dire addio alle speranze di play-off, con l'ultimo posto ad Ovest che va a Portland (suggellato da una vittoria con un Lillard da 59 punti, record della franchigia).





Per quanto riguarda la corsa ai play-off ad Est restano due poltrone per tre: Indiana (40-40), Chicago (39-41), che paga una sconfitta allo scadere contro i derelitti Nets, e Miami (39-41), che invece trova un importante successo sui Wizards.

Il numero 23 è sbottato a fine gara a causa delle discutibili decisioni arbitrali arrivate nel finale, costretto a uscire prima per raggiunto limite di falli: “L’ultimo fallo che mi è stato fischiato non era di certo da sanzionare”, commenta James a caldo dopo essere stato costretto a tornare in panchina a 1:52 dalla fine dell’overtime. “Sapevo benissimo di averne già commessi cinque, e sapevo che quel rimbalzo sarebbe stato lungo. Posso avere in qualche modo toccato Millsap, ma sono cose che in una partita e in un momento del genere succedono molto spesso. Non l’ho spinto né fatto qualcosa di lontanamente avvicinabile a un fallo”. è sbottato a fine gara a causa delle discutibili decisioni arbitrali arrivate nel finale, costretto a uscire prima per raggiunto limite di falli: “L’ultimo fallo che mi è stato fischiato non era di certo da sanzionare”, commenta James a caldo dopo essere stato costretto a tornare in panchina a 1:52 dalla fine dell’overtime. “Sapevo benissimo di averne già commessi cinque, e sapevo che quel rimbalzo sarebbe stato lungo. Posso avere in qualche modo toccato Millsap, ma sono cose che in una partita e in un momento del genere succedono molto spesso. Non l’ho spinto né fatto qualcosa di lontanamente avvicinabile a un fallo”.
“Abbiamo avuto ovviamente dei passaggi a vuoto, ma nel caso della palla contesa che ha portato poi il match all’overtime, c’erano ben due giocatori degli Hawks con i piedi sulla linea mentre cercavano di strappare il pallone a Kyrie”, commenta LeBron. “E inoltre, mentre Irving era all’angolo accerchiato, io mi sono avvicinato agli arbitri chiedendo ripetutamente un timeout e la spiegazione che mi è stata data per il mancato fischio è una cosa che davvero non avevo mai sentito in 14 anni di carriera. Mai. Questo di certo non toglie nulla al fatto che avevamo un enorme vantaggio e ci siamo fatti rimontare, ma ogni giocata conta. Ogni decisione può essere decisiva”. LeBron ha poi raccontato la spiegazione che Jason Richardson gli ha dato riguardo al mancato fischio: “Mi ha detto che non ero autorizzato a chiamare timeout perché non sapeva chi fosse in possesso del pallone, quando in realtà ero stato io a battere la rimessa e a passarla a Kyrie. E appena ho visto il raddoppio di Millsap, mi sono lanciato verso di lui, chiamando almeno per due volte il timeout, senza che lui mi degnasse di un minimo di attenzione. E mentre si preparavano a saltare per la palla a due, mi sono avvicinato chiedendo ‘perché’, ricevendo in risposta quelle parole. Ho detto che ero stato io a battere la rimessa pochi istanti prima della mia richiesta, che non aveva alcun senso la sua giustificazione. Avendo battuto io la rimessa, ero autorizzato a chiederlo nel momento in cui ho visto Kyrie in difficoltà. Davvero non avevo mai sentito una cosa simile prima d’ora”.
sport.sky.it

Troppo italiano

Cleveland lascia il primo posto nella Eastern Conference ai Boston Celtics, perdendo all'OT contro Miami con le seconde linee, seppur di lusso come Deron Williams. Gli Heat sono ancora in corsa per l'ottavo posto, ma oltre a vincere nell'ultima gara contro Washington devono sperare in una improbabile sconfitta dei Bulls contro Brooklyn.

Indiana e Chicago come previsto vincono e agguantano gli ultimi due posti per i play-off ad Est.

OKC ha un problema chiamato Abrines, e uno chiamato Beverly.
Thunder giustamente pronti su Harden, meno sulle incursioni di Beverly.
Dall'altro parte i problemi iniziano con un attacco molto prevedibile, che vive e muore di Rusell, e che ha bisogno di qualcuno che dia una mano sugli scarichi.

Marc Gasol che te possino... video.sky.it/sport/nba/memphis-grizzlies-san-antonio-spurs-110-108-ot/v33...

Incredibile il risveglio dei Grizzlies dopo la mourinhata di coach Fizdale. Un 2-2 inaspettato che lascia dubbi sulle ambizioni degli Spurs nonostante super Leonard. Pesa l'età di alcuni elementi anche se Memphis con Carter e Randolph non scherza

L'ultimo tiro in "stile mucca", comunque efficace.

L'ignoranza del finale di gara 4 (e in generale della serie) tra Thunder e Rockets è una delle ragioni per cui vivere. video.sky.it/sport/nba/okc-thunder-houston-rockets-109-113/v33...

Pensa il cazziatone che avrebbe fatto ad Adams se si fosse azzardato a rispondere lo stesso

Popovich nel post-partita: “Leonard secondo me è il miglior giocatore della Lega” - www.basketuniverso.it/popovich-nel-post-partita-leonard-secondo-miglior-giocatore-del...

Come dargli torto? Da tifoso Spurs sono di parte ma Leonard è mostruoso sui due lati del campo. Ha aggiunto alla difesa granitica una varietà di movimenti d'attacco immarcabili.

Piccola analisi sulla serie Rockets-Thunder:
- Doveva essere la sfida fra le due superstar, fra i due probabili MVP e invece decisivi si sono rivelati i supporting cast, quello di Houston benissimo, con una panchina leader in NBA per fatturato, quello dei Thunder, a partire dal secondo per arrivare a Donovan, malissimo, con Westbrook lasciato solo a tenere avanti i suoi per 3/4 salvo tornare in campo con la squadra in svantaggio e giocare 1 vs 5, frustratissimo aldilà dell'intervista, forzando e risultando decisivo in negativo per i suoi;
- Come detto male Donovan, tolta gara 1, i parziali dei rockets sono sempre arrivati quando Russell si sedeva a cavallo fra terzo e quarto quarto. Doveva cambiare le rotazioni, far riposare Russell piuttosto in concomitanza con il timeout tecnico a metà 4/4 così da lasciare gli altri in campo nel momento in cui la difesa Rockets risultava più debole, ovverosia con Harden in campo.
- D'altra parte bene D'Antoni, nella serie i suoi hanno tirato male ma ha svoltato gara 4 andando contro i suoi principi, ovverosia facendo l'hacka Andre su Robertson, disastroso dalla lunetta (mi pare abbia chiuso 3/22, roba che neanche gli aquilotti fanno)
- Si possono discutere le scelte di Westbrook, ma non si può discutere il modo in cui ha giocato, non mollando mai, nemmeno quando la partita era persa, mettendoci la faccia sempre e provandoci in ogni modo. MVP.

Sono d'accordo. Houston è costruita decisamente per arrivare lontano, credo che il miracolo di Westbrook sia stato quello di portare le gare a finali punto a punto, poi non so dire se si potevano fare scelte migliori per vincerle, sia nella gestione di Westbrook da parte del coach sia nella gestione dei palloni dello stesso giocatore. Anzi, per aver giocato uno contro tutti è stato fin troppo efficace...

La differenza tra OKC e Houston era principalmente negli esterni. I Thunder non hanno una brutta batteria di lunghi, ma sicuramente i Rockets hanno qualcosa di più.
Abbiamo avuto una serie perchè i tiratori di Dantoni sono stati arginati molto bene, altrimenti le partite sarebbero finite con scarsi ben superiori.

Ricapitoliamo: hanno chiuso la serie Cleveland e Golden State (agevolmente), Houston, Toronto, San Antonio, Washington, Boston (qui avrei scommesso il 3-3). Si va quindi a gara 7 solo tra Clippers e Utah, che non sfrutta il match ball in casa. Diciamo che la sicurezza di Paul di tornare a L.A. era fondata.

Rodman86, 29/04/2017 13.26:

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La differenza tra OKC e Houston era principalmente negli esterni. I Thunder non hanno una brutta batteria di lunghi, ma sicuramente i Rockets hanno qualcosa di più.
Abbiamo avuto una serie perchè i tiratori di Dantoni sono stati arginati molto bene, altrimenti le partite sarebbero finite con scarsi ben superiori.

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Vero, ma erano tutti lunghi che facevano fatica a stare in campo contro una squadra di D'Antoni. Kanter praticamente non ha potuto giocare, quindi l'unico tuo punto di forza dalla panchina è venuto a meno.

Ovviamente i lunghi dei Thunder erano buoni a livello di nomi, ma assolutamente disfunzionali, e soprattutto senza una cittadinanza in questa serie. Soprattutto se il piano partita è corriere dietro i tiratori di Houston, lasciando tutto il peso offensivo sulle spalle di Harden.
Senza Westbrook, OKC tankava da febbraio.

Warriors – Blazers, le pagelle: Lillard e McCollum non bastano, Golden State mostra tutta la profondità del suo roster

Brava Ilaria vista la tua passione per i Golden State, vieni a farmi compagnia qui sul forum, almeno la smetteranno di prendere in giro solo me per la Curry-mania

Avremmo un'altra presenza femminile molto competente. Sono troppo buono?