Personalmente sono affezionata a un racconto che sto scrivendo solo per me stessa e che non intendo pubblicare. Cronologicamente ha una data d'inizio e si dipana fino alla vecchiaia dei protagonisti. In mezzo? Tutto il loro mondo; ed io che mi diverto a scrivere capitoli finiti che saltano nel tempo e che raccontano di oggi, di ieri e di quello che accadrà tra vent'anni. Insomma, ho creato un contenitore che, letteralmente, non ha fine.
Tra le storie che ho pubblicato ne ho di preferite ma nulla di più: mi piacciono così come sono.
Ho un'idea per te che non ti costringerà a rinunciare alla tua storia: un reboot.
Un reboot ti permette di RIscrivere la tua storia che sta lì da anni ad aspettare una conclusione. Quella che tieni in mente e nel tuo cuore, portala a termine e pubblicala se vuoi. Dopo la parola fine, ti fai un bel pianto emozionale che si porti via tutta la tristezza, tiri su col naso e riparti con la tua storia.
Con un reebot puoi riscriverla con una nuova veste, magari più moderna, e nuovi personaggi o nuovi scenari. Sarà sempre lei, però, la tua innamorata che cambia vestito davanti ai tuoi occhi ma resta sempre lei: bella e amata come non mai.
Dai, Claudio, provaci.
Per la miseria, sono una genia!