Prova di MXU300 e Quadlander250

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mariofer
00mercoledì 11 gennaio 2006 19:28
Prova di MXU 300 e QuadLander250
Ho parcheggiato a questo indirizzo
un articolo apparso su Le Monde du Quad, alla faccia, come sempre,
di tutte le leggi sul copyright, sperando possa interessare.
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Mario

inserimento articolo e traduzione:






Traduzione di MarioFer

Prova comparativa di SYM QUADLANDER 250 e KYMCO MXU 300
Libera traduzione, senza impegni, di Mario A. Ferrero dal n°26 - Ottobre 2005 di
"Le Monde du QUAD" edito in Francia da Franco-Quebecoise Edition s.a.

MEZZO ANGELO e MEZZO DIAVOLO
Dall'arrivo del SYM Quadlander 250 sul mercato, tutta la stampa del mondo dei quad insiste a profondersi in elogi, sino ad affermare che è il miglior mezzo della categoria. Abbiamo colto l'occasione per confrontarlo al suo avversario più prossimo: il nuovo Kymco MXU300 che viene a rimpiazzare l'MXU250.

DUE SCUOLE DI STILE
L'apparizione del Quadlander250 non è stata un colpo di fulmine dei dirigenti taiwanesi, ma piuttosto uno specifico disegno per attaccare il concorrente di sempre, Kymco.
Nel loro paese d'origine, concorrente sul mercato degli scooter, anche se lo stesso non si può dire riguardo il mercato di esportazione, in quanto Kymco si era già preso un ragguardevole vantaggio commercializzando per prima dei quad omologati; dunque SYM, abbreviazione di San Yang Motor, non poteva restare a guardare un mercato fiorente nel quale il nemico si era guadagnata la sua nicchia. Non fu il caso di fare una banale copia, che non avrebbe portato nulla di nuovo; bisognava distinguersi per attirare l'attenzione, spingendo il concetto di SUV (veicolo utilitario) molto più avanti di quanto fosse stato realizzato al momento.
Da parte sua, Kymco ha presentato per la prima volta l'anno scorso il suo MXU250, derivato dal KXR250. A quell'epoca era il primo quad taiwanese che osasse avventurarsi verso delle linee meno squadrate, più "design", più gradevoli, divenendo di fatto un punto di riferimento nel campo delle piccole cilindrate.
Le sue griglie portapacchi anteriori e posteriori, la sua carenatura integrale, il supporto per la sfera di traino ed il sistema di avviamento d'emergenza facile da usare ne hanno fatto un buon piccolo veicolo utilitario.
Col Quadlander abbiamo l'impressione che si sia voluto costruire più un oggetto piacevole da guardarsi piuttosto che un quad. In assenza di portapacchi anteriore, il muso ornato dai grandi fari che richiamano certe automobili, e le linee generali non aggressive, invitano a sedersi senza particolari apprensioni su una sella grande e confortevole.
La posizione del pilota è molto buona, non ci sono problemi per ospitare un passeggero ed il manubrio è abbastanza rialzato.
Alla guida, al contario di Kymco, non ci viene neppure in mente di fare dei traini o trasporti: siamo subito invitati a fare delle escursioni piuttosto che dei lavori.
Sull'MXU300 ci ritroviamo seduti un po' più in alto, su di una sella rigida dall'imbottitura sottile: ne risulta un comfort ben inferiore al concorrente, argomento che non lascierà insensibile il pubblico femminile.

FILOSOFIE DIVERSE
Entrambi i quad sono propulsi da un monocilindrico 4T raffreddato ad acqua, con variatore automatico di velocità. Sull'MXU i progettisti si sono presi la briga di aggiungere una posizione di rapporti corti, ben utile nel caso volessimo operare a bassa velocità o disporre del massimo della coppia. Tra MXU250 e 300 la cilindrata è cambiata di poco, passando a 275cc. Il Quadlander, coi suoi 249cc può sembrare meno potente sulla carta, ma è ben in grado di tener testa al Kymco, anche quando è nei rapporti lunghi.
Per quanto la potenza alla ruota sia di 11,9Cv a 2803giri/min, contro i 13,5Cv a 4018giri/min per il Kymco, riprende meglio da più bassi giri ed offre una guida piacevole.
Sullo sterrato non si nota alcuna differenza di potenza, per quanto si possa notare che il motore del SYM è più fluido, meno brutale, meno rumoroso e con molte meno vibrazioni.
Grazie all'opzione delle marce corte, l'MXU si trova in lieve vantaggio, anche per via di una coppia lievemente superiore a quella del suo rivale. In definitiva offre un campo di utilizzazione più vasto e la velocità di punta risulterà di poco più elevata.
Riguardo alla trasmissione finale, Kymco guadagna dei punti per via dell'adozione del cardano, ora che il Quadlander mantiene la catena. Tra i due sistemi non c'è questione: il cardano non richiede alcuna manutenzione e garantisce di disporre sempre di tutta la potenza al posteriore. Inutile dire che per l'utente è un grande vantaggio dimenticarsi della manutenzione della catena, cosa che in casa Kymco sembra piuttosto frequente.
Dal punto di vista dinamico, il cardano comporta una maggior difficoltà nel far scivolare il retrotreno a causa di un maggior peso e dell'effetto giroscopico che tende a tenere le ruote più incollate al suolo. Alcuni potranno considerarlo un vantaggio per lavorare, mentre altri considereranno che va a discapito della piacevolezza di guida e preferiranno il Quadlander che peraltro derapa con molta facilità.

CICLISTICA: LIEVE VANTAGGIO PER SYM
Sul piano delle sospensioni, entrambi i modelli dispongono di doppi triangoli anteriori con ammortizzatori regolabili in precarico, e di un braccio oscillante al posteriore con mono ammortizzatore egualmente regolabile in precarico molla.
Si avverte comunque una certa differenza tra gli avantreni: il SYM ha un'incidenza più importante (angolo di caster n.d.t.) e la carreggiata più larga il che comporta una direzionalità più leggera. Malgrado il raggio di sterzata lievemente superiore, la maneggevolezza rimane migliore di quella del Kymco.
Nei sentieri ad alta velocità i due quad hanno la medesima stabilità, ma non appena il terreno si movimenta, il SYM prende del vantaggio grazie ad una sospensione più morbida che limita i rimbalzi. La medesima superiorità si manifesta anche in curva, perchè si richiede meno sforzo al pilota per mantenere tutte le ruote al suolo.
Al contrario, questo tipo di sospensione perde dei punti riguardo al Kymco che si rivela più preciso nelle porzioni più sinuose del percorso.
Nell'atterraggio dai salti il Kymco prende un ulteriore vantaggio grazie alla compressione degli ammortizzatori che favorisce un miglior controllo dell'avantreno. Malgrado tutto converrà regolare l'ammortizzatore posteriore più sul morbido per evitare troppo frequenti tamponamenti.
Per riassumere, il SYM sarà nella maggior parte delle situazioni, più confortevole, in quanto ci si ritroverà quasi sempre seduti, allora che sul Kymco si sarà più spesso in piedi.
Comprovata da già più di un anno, questa rigidezza del Kymco si rivela un indice di longevità, cosa che non possiamo valutare oggi sul SYM vista la sua troppo recente immissione sul mercato.
Per il superamento di ostacoli, grazie al franco da terra del Kymco più alto di 3cm, è indubbio il vantaggio: i 13cm del Quadlander porteranno spesso ad urtare il minimo ostacolo; peraltro il centro di gravità più basso aiuterà nelle pendenze laterali.
Per arrestare entrambi i veicoli non ci sono problemi: in qualsiasi situazione l'efficacia dei freni è all'appuntamento. Entrambi hanno due dischi a comando idraulico all'anteriore ed un disco più grande al posteriore. Da notare sul Kymco la presenza di due pinze al posteriore, una delle quali serve unicamente per il freno di parcheggio.
Sul Quadlander, grazie all'impiego completo di tuberia idraulica con treccia metallica, si nota un po' più di mordente e di immediatezza nella frenata.

PER CONCLUDERE
Anche se i due modelli sono di fatto in concorrenza, non si rivolgono allo stesso tipo di utenza.
SYM, innovatore, non si è accontentato di un prodotto solo bello ma si è concentrato sulla possibilità di interessare un più gran numero di utenti. Sarà dunque una buona scelta per chi cerca una macchina bella a vedersi, facile da guidare, divertente e confortevole per delle passeggiate anche in due, senza necessariamente ricercare delle grandi sensazioni.
Per 500€ in più (attenzione: in Francia!! n.d.t.) abbiamo invece a disposizione una macchina più da lavoro, più rigida, più solida, con cardano e rapporti corti che saranno apprezzati, per esempio, per dei piccoli lavori in campagna.
I professionisti delle escursioni apprezzeranno l'assenza di manutenzione della trasmissione a cardano. Non da ultimo, l'MXU300 si rivelerà divertente grazie al motore brillante, sempre che siamo abbastanza robusti per tenere il manubrio, e che ci siamo allenati il pollice per un manettino del gas piuttosto duro.
Il tempo ci saprà dire dell'affidabilità del Quadlander; in ogni caso sarà più indirizzato verso un utenza a livello di principianti, mentre il Kymco sarà più a suo agio nelle mani di un pilota lievemente più esperto.
Non si può dunque dichiarare un vincitore di questa sfida, considerando le diverse specificità dei due mezzi. Tutto dipende, come sempre, da quanto il proprietario si aspetta dal proprio veicolo.

[Modificato da ilfero 19/04/2006 1.43]

-CB-
00venerdì 13 gennaio 2006 12:45
.. mitico Mario!

Non è che me lo traduci pure??? [SM=g27828] [SM=g27828]
mariofer
00sabato 14 gennaio 2006 21:20
E VA BENE!!!
Ma insomma, non siete mai contenti [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
Eccovi la traduzione, solo dell'articolo, non delle
didascalie, sempre QUI
MA NON PRENDETELO COME ABITUDINE [SM=g27826] [SM=g27826]
[SM=x544954] [SM=x544954] [SM=x544954]
Mario
Cecco
00sabato 18 marzo 2006 23:19
Utilissima la lettura della prova e voglio anche sottolineare la davvero ottima traduzione in Italiano.

Complimenti e grazie

Cecco
ilfero
00mercoledì 19 aprile 2006 01:45
giusto un piccolo aiutino ...
Sempre con i complimenti a Mario, mi sono permesso di aggiungere le immagini delle scansioni ricampionate per una visualizzazione a 1024 e la traduzione nel post iniziale di Mario.

Un saluto a tutti

[SM=x544941]
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