Questa fan fiction non s'ha da fare...

Titolo manzoniano a parte, quali sono le basi per iniziare a scrivere una fan fiction?
Vediamo un po'...
-fandom: scelto,
-protagonista: scelto,
-mezza idea sulla trama: c'è,
-ispirazione: presente (e già qui si potrebbe gridare al miracolo),
-fonti dove potersi togliere qualche dubbio: ci sono,
-foglio bianco di word: c'è...
bisogna solo iniziare a buttare giù la storia e qui iniziano i dolori: a parte i primi problemi e le diverse stesure, prima in prima persona, poi, a metà storia si decide di passare dalla prima alla terza, risistemato il punto di vista si decide che i flashback inseriti non convincono e si decide di rendere più lineare la storia, modificandola in un nuovo documento (giusto per non cancellare tutto il lavoro fatto, col rischio di non ricordarsi più le battute scritte in precedenza che tanto ci piacevano e che vogliamo riutilizzare). Risolti questi problemi arrivano una serie di contrattempi che si susseguono con incredibile tempismo, giusto quando voi avete deciso di mettere mano alla vostra storia: dalla sorella che deve ripassare la lezione, al pc che decide di riavviarsi (ovviamente senza avvisarti!) per caricare alcuni aggiornamenti che state rimandando da due settimane (e puntualmente il salvataggio automatico tiene in memoria tutte le vecchie edizioni della storia, tranne quella su cui si stava lavorando, ma che non si era salvato!), dalla nonna che chiama a cena, al tizio che ti chiama al telefono e ti fa saltare i nervi affermando che non vuole venderti nulla ma ti manda il tecnico a casa per una prova gratuita ( ma allora mi prendi per fesso!!!), si potrebbero aggiungere altri mille imprevisti.
Cosa fate in questi casi? Rinunciate a scrivere quella determinata storia, facendola cadere nel dimenticatoio, o lasciandola in lista d'attesa, oppure continuate imperterriti nella vostra, ormai eroica, missione?
E per curiosità, quali sono stati gli imprevisti più "buffi" che vi sono capitati? E quelli che vi hanno fatto mettere le mani nei capelli?

L'imprevisto più difficile da superare è l'ispirazione che, puntualmente, arriva sempre quando hai altro da fare e mai quando hai carta, penna e tanta voglia di scrivere.
Io sto cercando di portare a termine una long, ma è un'impresa a dir poco impossibile... Ho scritto minimo diecimila volte il primo capitolo, e (incredibile ma vero!) c'è sempre qualcosa che non va e che è impossibile da aggiustare se non si cancella tutto e si ricomincia da capo.
Non sono la persona più paziente di questo mondo, lo ammetto, ma ne ho abbastanza da poter scrivere.
Cosa sarebbe uno scrittore senza pazienza? XD

Io non riscrivo mai la stessa scena due volte. Se viene male alla prima, sistemo il sistemabile, ma solitamente aspetto il momento in cui ho davvero voglia di scrivere quella scena e non altre...ho sempre voglia di scrivere su personaggi che mi piacciono, e in una long non possono essere che i protagonisti. I dialoghi ok, ma le descrizioni degli stati d'animo o le introspezioni non sempre vengono giù con facilità se non c'è l'ispirazione...che poi non è altro che la voglia, ripeto... Comunque io divento isterica quando scrivo e vengo interrotta. Naturalmente succede in continuazione ;)

Tipo il gatto che miagola, la bambina al piano di sopra che strilla o mia madre che entra in camera cantando (magari mentre il mio protagonista è assalito da diecimila Inferi ululanti o sta avendo una conversazione di vitale importanza con qualcuno o il suo amante lo sta per uccidere...oh, povero Harry, non gliene faccio andare bene una...)

Comunque i momenti migliori per non essere interrotti sono la sera o la mattina, ma non è detto che le abbia libere, anzi... Meglio mettermici quando la casa è deserta, i gatti e i bambini dormono e sono di umore sereno e volenteroso. Bisogna avere tanta pazienza, in teoria, soprattutto per scrivere quelle dannatissime 15 pagine word a botta quando so perfettamente di essere in ritardo nei tempi di pubblicazione ma nonn voglio comunque "andare di fretta". Esempio: avrei dovuto pubblicare ieri e sono ancora a una scena su due o tre che devo farci stare...e il bello è che sono pure su internet a leggermi ff nel mio unico pomeriggio settimanale libero in cui ho volontariamente deciso di stare a casa per scrivere... -.-''

Quesito interessante.
Per quanto mi riguarda, l'ispirazione può essere un bel problema. Io ho sempre difficoltà a decidere la conclusione di una fanfiction... quali saranno gli avvenimenti su cui metterò la parola fine. Adesso sto lavorando a un progetto che si compone di tre long-fiction, e il finale dovrebbe portare un grande sconvolgimento nell'universo della saga da cui è tratta la ff... per dare un'idea, è come se in Harry Potter i Babbani scoprissero l'esistenza della magia. Dal momento che si tratta di una cosa grossa, ci penso e ci ripenso e cambio idea di continuo su come arrivare a quel punto, perchè ovviamente il percorso che conduce a quella conclusione deve essere credibile...
Da un punto di vista strettamente pratico, anche per me gli impegni quotidiani sono sempre un problema... L'università, la palestra, gli amici, commissioni da sbrigare, tua madre che ti chiama urlando perchè devi lavare i piatti o correre a prenderle qualcosa al supermercato, cose da comprare subito se no poi finisce che non le trovi più... e magari, quando trovi mezz'ora di calma per sederti alla scrivania, impugnare la penna e buttare giù qualcosa... ecco che non ci riesci! xd Proprio in quel momento ti viene un blocco e così... E' una bella seccatura, però io dico sempre che scrivere è un ugual misura un grandissimo piacere e un grandissimo lavoraccio xd. Penso sia la vita di tutti gli scribacchini impenitenti come me xd, che devono dividersi tra la noiosa e indaffarata real life e il mondo delle loro fanfiction...

Io sono impulsiva e a volte scrivo fanfiction che neanche pubblico e cancello. Ok,è capitato una volta ma piuttosto di scriverla e riscriverla poi l'ho cancellata.
perchè non avevo tempo.
Ci sono molte fanfiction che non ho mai scritto,o scritto solo sui miei quaderni quindi nessun problema.

Guarda io sto scrivendo una mini-long da un anno e due mesi, te lo dico con certezza perchè allo scattare dei dodici mesi ho mangiato una pizza con le mie amiche per commemorare l'evento, ho un altra storia lasciata lì a se stessa da più di un anno ma con questa è diverso. Ogni dannatissima volta che apro il file word la rileggo e man mano che la rileggo cambio cose ( una parola lì, una battuta qui, una descrizione di la e un interna scena perchè sì) e cambiando delle cose ne devo per forza di cose adattarne altre che con il cambiamento stonerebbero, quindi la rilettura finisce per prendermi mezz'ora ( o anche molto di più), ma una volta finita devo andare avanti, e lì inizia il vero dramma, perché ci tengo così tanto al fatto che venga in un certo modo che ci metto ore per scrivere solo venti righe ( non scherzo). Questa storia la continuo solo il Sabato notte ( più o meno tra le 11.00 all 1.00) propio per non essere interrotta, mi ci manca solo quello...

Invece quando scrivo altre cose regolarmente il mondo decide che non posso stare traquilla, perchè sarebbe troppo facile e non va bene, sulle interruzioni spazio dall'amica che mi telefona per le cavolate ai genitori che improvvisamente hanno bisogno di avere contatti umani con me e entrano continuamente in camera o il cane che impara ad aprire la porta di casa entra e si sdraia sul divano, mia mamma che mi chiama per farlo scendere, solo che è un maremmano di 7 mesi che già pesa la bellezza di 36 kili, Tra le più "belle":

- Mia mamma che entra in camera e inizia a fare il cambio di stagione pretendendo che io mi provi tutti i miei vestiti per vedere se mi stanno ancora (grazie madre ma sai..oramai non cresco più e se stai insinuando che sono ingrassata beh ho la bilancia alla mia parte!)
- Un'amica fanwriter che mi chiama disperata dicendomi " Oddio aiutami non so come continuare la storia!" e io che avevo appena trovato l'ispirazione per una nuova scena...