Ritorno a casa

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BrightBlade
00venerdì 17 novembre 2006 11:48
OT: Per ulteriori informazioni su questo racconto, leggete il post di presentazione di Aryot ai Cancelli. Per il momento, è "funzionale alla storia" che partecipiamo solamente Aryot, io ed Eruner. In seguito, se anche i miei due compagni di viaggio sono d'accordo, chiunque volesse potrà unirsi alla ricerca della patria di Aryot.
**********


Uscito dalla taverna, BrightBlade si diresse a lunghi passi verso il parco del Regno, mentre mille pensieri affollavano la sua mente. La sua patria perduta, il Diadema, il Distruttore, Sir James ed Arynn... quanti ricordi di quella avventura che aveva cambiato molto il Paladino di Atlantide.
E poi, Syrienne...
Ogni notte il Paladino sognava i suoi occhi azzurri, i lunghi capelli neri, la carnagione pallida ricoperta da un intrico di tatuaggi, quasi una sontuosa veste di pizzo che ricamava la pelle della Sacerdotessa...
Da quanto non tornava al Tempio? Non era possibile inviare alcuna missiva, considerato dove si trovava la dimora di Syrienne, tuttavia tra il Paladino e la Sacerdotessa c'era uno strano legame, qualcosa che varcava la grande distanza che li separava.
Sì, Syrienne sapeva che presto il Paladino di Atlantide sarebbe tornato.
BrightBlade si riscosse, ritrovandosi all'ombra delle immense querce che svettavano per decine di metri oltre la sua testa. Erano alberi così imponenti, così grandi e rigogliosi, che persino gli elfi ne rimanevano ammirati.
Incamminandosi nel parco lungo un sentiero secondario, BrightBlade si guardava attorno pensoso, cullato dal respiro del vento tra i rami dei grandi alberi.
Ben presto, raggiunse la meta: un piccolo albero di corbezzolo. Era un autunno caldo e sulla pianta, ancora verde, sfavillavano i piccoli frutti rossi e arancioni.
Avvicinatosi all'arbusto, BrightBlade ne staccò un piccolo ramo, carico di bacche; lo avvolse delicatamente in un panno (dono di un elfo e ricordo del suo viaggio per raggiungere il Regno).
Quindi, si voltò indietro e ripercorse questa volta un'altro sentiero, fino a sbucare tra le case del Regno a pochi passi dalla Gilda dei Paladini.
Raggiunto il suo studio, BrightBlade smontò l'armatura e la lucidò pezzo a pezzo, ripetendo quindi il procedimento sulle sue due spade. Quindi indossò nuovamente la corazza, allacciò le spade alla cintura, si mise l'arco a tracolla e sollevò con la mano sinistra il pesante scudo che mille volte lo aveva protetto.
Uscito, raggiunse in fretta la stalla, dove il suo destriero, Tame, lo attendeva.
"Preparati, vecchio mio. Tra poco si parte!"
Riposte le sue armi (ad eccezione della Lama di Atlantide, dalla quale non si separava mai) sul destriero, BrightBlade fece ritorno allo studio.
Dal momento che né Eruner né Lady Aryot si facevano ancora vivi, il Paladino estrasse alcune mappe del Continente Centrale e si mise a studiare il tragitto da seguire.

[Modificato da BrightBlade 17/11/2006 11.51]

Eruner
00venerdì 17 novembre 2006 15:05
Eruner si alzò dalla sedia di legno dove era seduto e riallacciò alla cintola Drath'Kahn. Voltandosi verso Aryot, fece un leggero inchino.

- Lady Aryot, provvederò immediatamente a trovarvi un destriero. Nel frattempo, sarebbe il caso vi preparaste per partire. Quando sarete pronta, dite al locandiere di portare il cavallo di Eruner, lui saprà cosa fare. Ora perdonatemi, ma resta molto da fare. I miei ossequi...

Ripetè l'inchino e si avvicinò al locandiere, dicendogli di dare il cavallo che sarebbe giunto poco dopo alla giovane seduta con cui aveva parlato poco prima. Una volta che l'uomo disse di aver compreso, uscì veloce dalla locanda, dirigendosi immediatamente verso le stalle. Il penetrande odore investì i sensi dell'elfo in modo violento, lasciandolo leggermente stordito per alcuni istanti. Appena si riprese, si diresse direttamente dal mastro stalliere e gli chiese di preparare il suo cavallo per partire entro un'ora e portarlo alla locanda. Inoltre, aggiunse di sellarlo con ciò che era necessario a una dama, senza aggiungere altro. Appena l'uomo fece cenno di aver inteso, il Guerriero di Atlantide uscì di gran carriera dalle stalle e si diresse verso varie botteghe del Regno, acquistando tutto ciò che BirghtBlade gli aveva richiesto, per poi dirigersi verso la Gilda dei Paladini.
Appena fu in camera, sistemò i rifornimenti in due sacche e iniziò a prepararsi: sganciata l'armatura dal suo sostegno, la lucidò, pulendo anche Drath'Kahn e la Templare e, una volta finito, indossò il tutto, appuntando sopra la corazza il mantello dei Sin Fein. Portando seco i due sacchi, si diresse verso lo studiò del maestro e bussò, attendendo risposta.


OT Scusa, non ho letto che eri tornato allo studio... [SM=x92713] ot

[Modificato da Eruner 21/11/2006 18.12]

BrightBlade
00venerdì 17 novembre 2006 23:44
OT: Devo supporre che sei atterrato con il drago DENTRO IL MIO STUDIO???
[SM=x92708][SM=x92707][SM=x92710]
OK, apparte questo... aspettiamo che ci raggiunga anche Lary Aryot e poi si parte!
PS per Lady Aryot: vi descriverò brevemente dove stiamo andando, altrimenti per voi sarà difficile partecipare attivamente.
La meta è un tempio sottomarino che si trova a nord, oltre il Gran Massiccio. Per arrivarvi ci recheremo alla Baia della Luna (una piccola baia semicircolare lungo la costa) e da lì vi guiderò io. Lungo la strada, come ho già detto, faremo almeno una sosta, e in ogni caso attraverseremo le stesse terre descritte dall'RPG, quindi sentitevi libera di far succedere o di scrivere qualsiasi cosa!
Fornirò ulteriori dettagli "in racconto" durante il viaggio, per il momento credo che questo sia sufficiente! In ogni caso, se serve qualche informazione aggiuntiva, chiedetemi pure!
/OT
Aryot
00lunedì 20 novembre 2006 11:38
I paladini erano già usciti della locanda quando Aryot fece portarsi ancora due anfore di vino ed un altro vassoio con le specialità della casa, al arrivo del locandiere con l'ordine, la maga si mise in piede e dissi ai commensali - Mi rincresce doverVi lasciare, spero possiate capire che ho un'opportunità che non devo lasciarmi sfuggire, ma Vi prego di continuare a goderVi la serata, Mi auguro anche di potere godere nuovamente della Vostra compagnia al mio ritorno-
I presenti capivano perfettamente la situazione e si limitarono ad augurarle buon viaggio alla nuova Aspirante Vassalla, Aryot fece un inchino e andò al banco.
Dal locandiere chiese una stanza per rinfrescarsi in fretta, sapeva che non aveva tanto tempo a sua disposizione, fece tutto velocemente senza dare spazio a pensieri, andò dal locandiere e dopo pagare il conto chiese le fosse portato il cavallo di Eruner come aveva detto il paladino, fino adesso non si era concessa tempo per capire quali erano i suoi sentimenti, adesso che era lì, sola, in attesa dei compagni, sentiva una gran confusione fra l'enorme desiderio di tornare a casa e la forte paura di che c'era la possibilità che il "suo mondo" fossi distrutto, il semplice pensiero le faceva rabbrividire, pero non poteva vivere nel mistero, era sommersa nei sui pensieri - …è peggio vivere tutta la vita domandandomi cosa è accaduta, devo farmi coraggio… al meno sono certa che Baldr è ancora vivo e questo è più che sufficiente per andare fino in fondo…
OT Per BrightBlade -Ok! non c'è problema, anche se non mi dici le cose con anticipazione è comunque divertente ed interessante apportare alla storia, certo è un po' più difficile, pero meglio così, alla fine io "non conosco nulla", sono una straniera e Voi le mie "guide" [SM=x92702] [SM=x92705]-
OT per Eruner - Ti prego di avere un po' di pazienza con me [SM=x92713] non ho tanta fantasia come Voi [SM=x92707] inoltre non è tanto semplice scrivere "correttamente" un fantasy servono molti termini e concetti nei quali non sono tanto prattica [SM=x92712] allora ... pazienzia [SM=x92705] -

[Modificato da Aryot 20/11/2006 11.43]

BrightBlade
00martedì 21 novembre 2006 23:36
I tre compagni di viaggio si riunirono nella piazza antistante la Taverna del Regno. Mentre il sole del meriggio splendeva alto nel cielo, la piccola comitiva si lasciò alle spalle i Cancelli e prese il sentiero verso nord, che li avrebbe condotti al tunnel sotto il Gran Massiccio e quindi alla grande pianura che si stendeva oltre i monti.
"Eruner, precedeteci oltre le montagne" disse BrightBlade, quando i tre raggiunsero l'entrata del condotto.
Il giovane cavaliere annuì sorridendo: in un attimo, il drago prese il volo e si spinse su nel cielo con pochi, possenti colpi di ala.
"Che magnifiche creature..." mormorò il Paladino di Atlantide, guardando l'allievo scomparire nel cielo azzurro in sella alla sua superba cavalcatura.
Quindi, scrollò il capo.
"Vi precedo, Lady Aryot. Il tunnel è sicuro, ma non si è mai troppo prudenti...".
Sguainando la Lama, il Paladino spronò Tame e si inoltrò nell'antro, seguito da vicino dalla maga.
In poco meno di mezz'ora, i due emersero dall'altro lato della catena montuosa, dove trovarono Eruner ad attenderli.
"Mi sono preso la libertà di prenotare per noi delle camere alla locanda di Vetoio", annunciò soddisfatto.
"Ben fatto, Eruner" annuì il Paladino, rinfoderando la spada.
"A quanto dista la taverna?"
"Non più di mezz'ora, andando con calma. Io ci ho messo dieci minuti, e non abbiamo volato così in fretta".
Il Paladino annuì ancora.
"Domani ci attende il grosso del viaggio. Oggi sarà meglio conservare le forze. Per voi va bene, Lady Aryot?".
La ragazza annuì, e i tre si diressero verso il vicino villaggio di Vetoio, costeggiando il fiume che scorreva lungo la valle.
Era davvero una bella giornata, soleggiata e ventosa. I tre viaggiatori decisero così di deviare dal sentiero e salire su una piccola collina per ammirare il panorama. Ad est, si stendevano gli alberi del Bosco di Vetoio; a nord, si intravvedevano già i tetti del paese e, lontanissimo, il mare.
Ad ovest, la grande foresta che occupava gran parte della pianura sembrava un oceano verde, messo in ombra dal fulgore del sole che si abbassava sull'orizzonte.
Bright si voltò indietro: la catena del Gran Massiccio, imbiancata dalla neve caduta in abbondanza nonostante l'insolita mitezza di quell'autuno, sembrava incorniciare quel paesaggio mozzafiato.
"Erano anni che non capitava un cielo così terso" mormorò il Paladino. "Sembra quasi di poter scorgere Crelia, a nord!"
Ancora una volta, i suoi pensieri tornarono a Syrienne e all'indimenicabile avventura vissuta tra i ghiacci perenni, ben oltre la città un tempo dominata da Groen.
Eruner si voltò verso la loro compagna di viaggio, cercando di immaginare cosa stesse pensando.
Chissà com'era la terra da dove veniva...
Riscuotendosi, il Guerriero di Atlantide tirò un lungo sospiro.
"Forse è meglio incamminarci, se vogliamo arrivare in locanda per cena...".
Mezz'ora dopo, quando ormai il sole stava svanendo oltre l'orizzonte, i tre viandanti entrarono nel piccolo paese di Vetoio.

OT: Non preoccupatevi troppo della forma, Aryot, né di rispondere subito. Non abbiamo fretta!
Eruner, per non confonderci diciamo che io sono il Paladino di Atlantide e tu il Guerriero di Atlantide, come da te scritto nell'ultimo post (e in ogni caso, cerchiamo di evitare questi appellativi, confondono anche me! [SM=x92706])
Eruner
00giovedì 23 novembre 2006 00:30
ot Guarda che me l'hai dato tu il titolo, sai? Rileggiti l'investitura, mio smemorato maestro... [SM=x92710] ot

Eruner congiunse le mani appena il locandiere portò il cibo, recitando una bassa e incomprensibile litania. Una volta finito, mangiò con gusto l'ottima zuppa, accompagnandola con un vino rosso della casa, tutto sommato niente male, seppur non elfico...
Terminata la cena, guardò di sfuggita Lady Aryot, sempre più curioso di vedere la sua patria, per poi spostare lo sguardò su BrightBlade. Quasi il Paladino di Atlantide gli avesse letto nella mente, sorrise e disse


- Và bene, ma non esagerate come al solito!

Sorridendo a sua volta, Eruner staccò Drath'Kahn dallo schienale della sedia e l'agganciò nuovamente alla cintola, uscendo dall'edificio. Il vassallo, notando l'espressione dubbiosa della maga, si limitò a dire con voce atona

-Allenamenti.

[Modificato da Eruner 23/11/2006 17.44]

Aryot
00venerdì 24 novembre 2006 00:13
In breve il Guerriero trovo un posto ideale per esercitarsi, Aryot si mese sotto l’ombra d’un albero e passo leggermente la mano destra sulla spala sinistra tirando la tunica, per un instante il tessuto sembrava una delicata seta viola, quasi liquida che scivolava giù accarezzando il corpo della donna, per finalmente posarsi a terra. La maga indossava un vestito violetto in un tessuto morbido e delicato con due spacchi laterali che lasciavano vedere le cosce, una cintura in cuoio con tante piccole borsette legate e dei delicati sandali allacciati quasi fino il ginocchio, pero niente arme, solo un enorme tatuaggio d’una spada sulla coscia destra, la donna mese una mano sopra il tatuaggio e i colori cominciarono a cambiare diventando più reali e la spada comincio a prendere volume uscendo della sua pelle, la prese del manico fino a che la spada usci completamente della sua carne, era ancora piccola per essere una spada, sembrava un buffo pugnale, la maga alzo la spada e questa comincio a crescere fino ad essere una spada degna di rispetto, la impugnatura aveva un drago come tema, fra le ali e la testa c’era incastrata un grande Ametista che luccicava con la luce della luna.

Il guerriero rimase immobile a godersi lo spettacolo che non si sarebbe mai aspettato, era una magia che non aveva visto prima, era un po’ incuriosito di sapere che altre cose straordinarie potevano trovarsi alla fine del suo viaggio pero troppo orgoglioso per domandare qualcosa a "la maghetta".

Aryot impugno la spada, passo l’indice su tutta la lama facendo una magia per proteggere il filo – Meglio non ferirci prima di arrivare in destinazione- disse. L'elfo rimase molto sorpreso della maga. Quando era un mago lui stesso, era raro che trovasse qualche altro incantatore arcano che usasse armi normali e anche da paladino gli era capitato ben poche volte.

Aryot si affiancò al guerriero guardando Drath'Kahn e domando – Posso? – Lui mostro la spada alla maga che fece lo stesso incantesimo su Drath'Kahn.

–Allora sono pronta, non so se sarò alla altezza, comunque allenarmi mi fa bene, non si sa cosa ci aspetta- e con un sorriso aspetto che Eruner prendesse posizione. Il Guerriero di Atlantide era forte, molto forte, l’idea di allenarsi con la donna non lo entusiasmava particolarmente pero anche lui sapeva che avere una lama in più all’ora della battaglia era sempre buono e decise di fare un po’ di movimento.

Curioso di provare a combattere con qualcuno di un'altro piano, estrasse la Signora dei Draghi con un movimento fluido, tenendo lo spadone nella mano destra, la punta rivolta verso l'alto.

La luce della Luuna scivolava sulla lunga lama argentea ricoperta di incomprensibili rune e si rifletteva sulla candida armatura da cavaliere, mentre un fresco venticello faceva muovere il mantello blu scuro. Il paladino inspirò profondamente, quindi scattò verso Lady Aryot e menò un fendente dell'alto verso il basso, senza imprimergli molta forza, Aryot riuscì ad schivare il colpo, lei era più agile di quello che si sarebbe aspettato, e così anche lui comincio a prendere più sul serio il combattimento, la maga era brava a parare gli attacchi e cercava spesso di infliggere qualche colpo, ma Eruner era più forte e resistente di lei, dopo una serie di colpi Aryot era distesa a terra con la lama di Drath'Kahn a un paio di millimetri della gola…

[Modificato da Aryot 27/11/2006 14.55]

Eruner
00venerdì 24 novembre 2006 00:32

[Modificato da Eruner 27/11/2006 14.20]

BrightBlade
00venerdì 24 novembre 2006 16:00
Due Paladini che conoscono la magia arcana e una maga che sa usare la spada. Molto interessante.
BrightBlade sorrise, quindi tirò le tende e si gettò sul giaciglio.
Per un po' ancora, si udì in lontananza il rumore delle spade, quindi il silenzio si unì al buio della sera.
"Speriamo di non dover ricorrere alle armi" pensò il Paladino. Quando viaggiava da solo, non si preoccupava minimamente. Tuttavia, da quando aveva acconsentito ad accompagnare Lady Aryot ed Eruner, si sentiva vagamente preoccupato di loro. Non c'era alcun motivo per esserlo, tanto più in quella parte del viaggio. Il Paladino conosceva perfettamente il valore dell'allievo, e riteneva che Aryot fosse tutt'altro che da sottovalutare. Tuttavia...
"Vigilanza" mormorò il cavaliere. Una delle virtù più difficili da padroneggiare: la capacità di prevedere ogni pericolo per sé e per gli altri. Non intuito, ma consapevolezza della situazione. Il solo avere davvero "sotto controllo" la sua stessa camera, pensò il Paladino, richiedeva un certo sforzo.
"Calma. Non c'è nulla da temere..." si disse il Paladino.
Proprio in quel momento, qualcosa lo insospettì.
Eruner aveva trovato soltanto due camere libere, per cui i due cavalieri si erano sistemati in una e avevano lasciato l'altra ad Aryot.
BrightBlade allacciò la spada sopra la tunica ed uscì dalla stanza. Raggiunto l'uscio della camera di Aryot, bussò sommessamente.
Nessuna risposta, nessun rumore dall'interno.
"Magari si sono fermati a chiacchierare al chiaro di luna..." pensò il Paladino. "Non essere apprensivo...".
Mentre diceva ciò ad alta voce, però, il cavaliere era già al pian terreno, e si dirigeva risoluto verso l'esterno...

OT: Tanto per movimentare la cosa... ah, lascio a voi decidere se vi eravate fermati a chiacchierare o se siamo stati assaliti da uno stormo di demoni inviato dagli assalitori della città natale di Aryot, o chissà cos'altro.
In ogni caso, tenete conto che io sono un po' un "maniaco della "vigilanza", quindi è più che plausibile che io mi preoccupi per nulla (e che magari non mi preoccupi l'unica volta che dovevo farlo)!
[SM=x92702]
Eruner
00lunedì 27 novembre 2006 14:57
Il paladino rinfoderò subito la spada e, tendendo una mano verso la maga, l'aiutò ad alzarsi, sorridendole.
I marroni occhi dell'elfo l'osservarono attentamente mentre riportava la strana spada nella coscia, quindi le raccolse la tunica e gliela porse.
Mentre Aryot si rivestiva, il Guerriero di Atlantide guardò la Luna, socchiudendo leggermente le palpebre. Quanto amava la notte...
Una volta che l'umana ebbe terminato di rivestirsi, riportò la sua attenzione su di lei.


- Combattete molto bene per essere un'incantatrice arcana, i miei più vivi complimenti! Siete stanca? Siccome eravamo tranquilli, volevo cogliere l'occasione per conoscervi meglio, ma se volete andare a riposarvi non importa... Non fraintendetemi, semplicemente dovremo passare diverso tempo insieme e mi farebbe piacere sapere con chi lo trascorrerò, tutto qui.
L'elfo sorrise nuovamente, mentre attendeva la risposta della giovane.

[Modificato da Eruner 27/11/2006 14.59]

Aryot
00lunedì 27 novembre 2006 16:06
Il respiro affannoso della maga era passato mentre indossava la tunica, sentiva il discreto sguardo del elfo, sapeva che era incuriosito e poteva capirlo perfettamente, anche lei voleva sapere più sul mondo dove si trovava e soprattutto su quel strano elfo che era stato un drago, forse perché da dove lei veniva i Draghi erano venerati quassi come dei e onorati per il forte legame che avevano con la Natura.

- nessun fraintendimento, può stare tranquillo…- dopo una piccola pausa mentre faceva l’ultimo nodo al cordone del vestito aggiunse – anzi, sono lieta di potere godere accanto a Voi questo spettacolo celeste- disse la maga con un sorriso sulle labbra – Comunque grazie per i complimenti, so che non sono tanto brava nel combattimento con armi normali, alla fine ho scelto la strada della magia, pero poso dire che più di uno ha bagnato con il suo sangue “Ametist”. Invece Voi siete grandioso, sarò tranquilla combattendo al Vostro fianco- disse con espressione di orgoglio, sapeva di aver trovato un valido compagno di viaggio-… chi sa quante battaglie avete vissuto prima d’ora…- per un’instante lo sguardo della maga era perso fra le stelle, come se cercassi qualche punto di riferimento per scoprire una costellazione a lei familiare, poi i suoi grandi occhi verdi andassero incontro agli occhi leggermente “mandorlati” del elfo – allora cosa mi proponete messere? -
Eruner
00lunedì 27 novembre 2006 23:27
- Non esageriamo, diciamo che posso sopravvivere a qualche orco, ma non sono poi così potente... Il mio maestro, BrightBlade, è decine di volte più forte di me! Potrebbe tranquillamente annullare diversi avversari della mia forza con un paio di attacchi.

L'elfo si guardò un secondo intorno, in cerca di un posto dove sedersi, individuando un masso dall'aria comoda. Indicandolo, proseguì a parlare

- Direi che per prima cosa dovremmo sederci...

Aspettò che la maga si sedesse, quindi si avvicinò a sua volta alla pietra rischiarata dalla luce delle stelle. Sganciando Drath'Kahn dalla cintola, si sedette a gambe incrociate ai piedi del piccolo masso, appoggiando la schiena alla superficie muschiosa, a pochi centimetri dalle gambe dell'umana. Rimasero entrambi in silenzio per qualche istante, assaporando il frescore portato da un piacevole venticello che aveva iniziato a soffiare in quel momento.
Lo sguardo di Eruner era perso tra le stelle da qualche minuto, quando si ridestò improvvisamente, rompendo il silenzio che era caduto.


- Perchè avete scelto la via della magia?

Aryot
00martedì 28 novembre 2006 14:43
Aryot abbassò lo sguardo per osservare Eruner con stupore, non le pareva vero che proprio un elfo che era stato drago chiedesse il perché, come se per Lei fosse troppo ovvia la scelta, talmente ovvia di sentirsi un po’ offesa, ma si presse un paio di secondi per rispondere, cercando di mettere in ordine le idee. L’elfo continuava a guardare le stelle mentre aspettava la risposta, osservandolo la maga capi che era una domanda come qualsiasi altra per conoscersi, e che non tutti avevano le stesse motivazioni per fare loro scelte di vita.

- Per che la magia è tutto, possiamo usarla solo quando siamo in armonia con noi stessi, non importa se è mago o stregone deve esistere una perfetta armonia fra noi e la natura per riuscire a compiere incantesimi, il potere viene misurato nella capacita di comprendere la esistenza in se e il nostro rapporto con essa, per gli essere magici è più facile l’uso della magia per che non l’hanno mai rinnegata, invece per gli uomini non è così, dobbiamo cercare profondamente e con dedicazione prima di riuscire a fare un semplice incantesimo, forse la vera ragione che mi spinge a seguire questo percorso è il mio amore per la vita e la mia utopia di che c’è la possibilità di vivere in armonia tutti e con tutto- fece un sospiro, torno a guardare le stelle come faceva il suo ascoltatore aggiungendo in tono scherzoso con l’intenzione di rompere quello che poteva essere un momento troppo solenne ed intimo per lei -inoltre sono nata in una famiglia di Maghi e sotto la stella di un Drago, allora la via della magia mi toccava per forza! Per fortuna sono più che convinta e contenta del percorso che faccio!- tornando a un tono più serio, mentre scendeva del masso per sedersi accanto al guerriero con l’intenzione di non perdersi nessun particolare continuo - pero non voglio annoiarvi con tutta la storia, invece adesso tocca a voi dirmi quale può essere il motivo valido per lasciarsi la magia alle spalle – e rimasse immobile guardandolo con grande interesse l’elfo in attesa di risposta.
Eruner
00martedì 28 novembre 2006 20:01
Eruner pensò un secondo alle parole che avrebbe usato, quindi iniziò a parlare.

- Dite che per le creature magiche è più facile usare la magia, ma vi sbagliate. Non è più facile, è obbligatorio. Noi non abbiamo la libertà di scegliere se praticarla o meno, lo dobbiamo fare e basta, perchè essa è parte di noi. Seguire un altra via significherebbe andare contro la nostra stessa natura... E venire distrutti.

Un'ombra scura attraversò il volto dell'elfo, svanendo subito dopo. Distogliendo l'attenzione dalla volta celeste, guardò Aryot dritto negli occhi, prima di proseguire.

- Voi umani siete molto più fortunati di noi. Avete la libertà di decidere cosa fare della vostra vita senza altra costrizione se non la morte! Vi assicuro che dovreste essere felici della vostra situazione, siete la forma esistente più libera in assoluto, capaci dei sogni più belli e degli incubi più terrificanti. Da quando ho raggiunto questa consapevolezza, cerco in ogni modo di diventare un vostro simile, ma finora, questo è il massimo che ho ottenuto...
Aryot
00mercoledì 29 novembre 2006 11:00
Il freddo sguardo del elfo fece sentire colpevole alla maga, Aryot inchino leggermente la testa e con tono sincero rispose – Mi dispiace!… sono stata imprudente, Vi prego di perdonare la mia curiosità – Prima di che l’elfo potesse aggiungere qualcosa, continuo il discorso con un tono di voce che dimostrava era convinta delle sue parole – Io non so niente del vostro passato come voi non sapete niente del mio, so che le circostanze portano a fare delle scelte, io no so perché voi rinnegate la magia ma non mi permetto di giudicarvi per questo, avete ragione, gli essere umani possiamo scegliere, ma siamo ugualmente infelici quando ci sentiamo limitati nelle nostre scelte, io non so cosa sentono le migliaia di essere umani che esistono e non pretendo mettermi nei loro panni, solo vi posso parlare di me stessa, e d’una scelta che ho fatto per le mie convinzioni, io non ho mai rinnegato il fatto d’essere umana, solo ho detto che a me piace la magia, la sua maestosità, tutto qui … - Poi guardando Eruner con quello stesso sguardo addolorato che aveva avuto prima da parte del elfo – Io come umana ho fatto la mia scelta, ma come voi andare contro natura mi distruggerà se non rientro a casa in tempi brevi, in fondo, la differenza non è poi così grande fra di noi, adesso vi prego di scusarmi ma penso sia tardi e domani dobbiamo partire presto – la donna si alzo in fretta, fece un inchino educato a maniera di saluto e si dirigi verso la locanda. Non era arrabbiata, solo che le parole del guerriero le ricordavano che il tempo cominciava a stringere, non sapeva quando comincerebbe a sentire i sintomi della sua decadenza, non considerava opportuno preoccupare i gentili compagni di viaggio che si erano offerti ad aiutarla, per evitarsi di dover dare spiegazioni aveva scelto scappare prima che le venissero fate domande.
Eruner
00giovedì 30 novembre 2006 21:56
L'elfo tornò a guardare la volta celeste, mentre le parole di Aryot gli risuonava nella mente...
Cosa avrà voluto dire con quell'ultima frase? Che gli stesse nascondendo qualcosa? Forse non aveva detto tutta la verità sul perchè di tanta urgenza... Evidentemente, aveva le sue ragioni per farlo e non spettava a lui domandarlo. Quando e se avesse voluto, gli avrebbe parlato lei.
Appena terminò di prendere quella decisione, un sorriso gli si disegnò sul volto... Era veramente cambiato dal mago di un tempo. Fino a un anno prima avrebbe fatto di tutto per comprendere meglio la situazione, ma ora capiva che l'animo mortale era molto più sfaccettato e complesso di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Alzandosi dal terreno erboso, si accorse che era ormai umido e che di lì a poco la rugiada sarebbe apparsa sui minuti steli del prato, come una miriade di goccie d'argento fuso. Quanto era rimasto a pensare? Non avrebbe saputo dirlo...
Dopo aver ripreso Drath'Kahn, si avviò verso la locanda per andare a dormire, ma quando passò davanti la porta di Aryot, vi lanciò una fugace occhiata e nuovamente le domande assalirono la stanca mente del paladino.
Rendendosi conto che era molto tardi e che comunque non avrebbe chiuso occhio, si tolse l'armatura e la lsciò di fronte l'uscio del maestro, quindi uscì e si diresse verso una quercia. Appena vi fu sotto, si arrampicò su uno dei grandi rami dell'albero e vi si distese.
Dopo essersi avvolto nel mantello dei Sin Fein, chiuse gli occhi e cercò di immaginarsi ciò che sarebbe successo nel loro prossimo futuro, ascoltando il silenzio della notte.
BrightBlade
00venerdì 1 dicembre 2006 19:56
BrightBlade sospirò. Il Vassallo si era diretto verso la foresta in cerca dei compagni di viaggio, e solo tornando indietro aveva scorto Lady Aryot tornare verso la Taverna ed Eruner sdraiarsi a terra.
"Visto?" disse a se stesso. "Non c'è nulla da temere".
Eppure... quella sensazione di lieve disagio che aveva provato non era passata, vedendo che Eruner ed Aryot erano perfettamente al sicuro.
Scrollando la testa, come per scacciare i cattivi pensieri, il Paladino tornò a sua volta alla locanda.
L'indomani, i tre compagni di viaggio si alzarono all'alba. Consumata una frugale colazione e regolati i conti con l'oste, i tre ripresero il loro viaggio attraverso la pianura.
"Se vogliamo arrivare alla Baia entro oggi, dovremo galoppare tutto il giorno. Procedendo con più calma, impiegheremmo almeno due giorni a coprire la distanza" calcolò BrightBlade,
mentre il gruppo si avviava verso nord est.
"Lady Aryot, ve la sentite di viaggiare a una simile andatura?"
La maga annuì risoluta: "Non c'è problema".
BrightBlade si voltò sulla sella.
"Eruner, volate basso quest'oggi. Non perdeteci mai di vista".
Il Guerriero di Atlantide annuì, mentre il drago che cavalcava attendeva con ansia il momento di spiccare il volo.
"D'accordo, e dunque... si parte!".
Senza bisogno di alcun comando, Tame si lanciò al galoppo, imitato dal destriero di Eruner, cavalcato da Lady Aryot.
Sopra di loro, con un balzo il drago prese quota e, battendo le ali, si alzò a un centinaio di metri da terra, per poi seguire i due cavalieri a terra descrivendo ampi semicerchi nel cielo.
Qua e là, i contadini erano intenti a curare la terra: molti di loro rimasero sorpresi al passaggio di un cavaliere e una dama lanciati al galoppo in quei sentieri poco frequentati: qualcuno, riconoscendo il Vassallo, salutava col cappello; qualcun'altro, levando gli occhi al cielo, indicava il drago ai nipoti, che inseguivano correndo la sua ombra prima di far ritorno, ridendo, alle proprie case.
Più di una volta, BrightBlade chiese ad Aryot se volesse fermarsi: ogni volta, la ragazza scuoteva il capo.
"Sarà in ansia per la patria" si diceva il Paladino, ma quel piccolo campanello d'allarme nella sua testa non smetteva di trillare.
Quando il sole scomparve oltre l'orizzonte, i tre si trovavano ormai a poche miglia dal mare.
BrightBlade tirò le redini: Tame arrestò la sua corsa, che durava ormai da ore.
"Ormai siamo vicini, e i cavalli sono stremati: possiamo fermarci qui per la notte, e raggiungere il Tempio domani" annunciò il Paladino, mentre il drago di Eruner atterrava poco distante.
Aryot annuì, scendendo lentamente da cavallo.
Il Paladino smontò a sua volta con un balzo: a differenza dell'incantatrice, era abituato a quelle stremanti cavalcate.
"Voi riposatevi, io ed Eruner provvederemo a montare le tende".
Eruner però stava già sguainando la spada: "niente allenamento?" domandò.
"Dopo cena, ora prepariamo un fuoco e stendiamo i giacigli" rispose il Paladino.
Annuendo, Eruner rinfoderò la spada, e i due combattenti si misero al lavoro.
Eruner
00sabato 2 dicembre 2006 13:31
L'elfo mandò Nerue verso la foresta e le chiese di raccogliere quanta pi legna da ardere poteva, quindi provvedette a montare la tenda di Aryot. Lui non usava simili ricoveri, in quanto aveva scoperto che da elfo amava molto di più dormire all'aria aperta che non in ripari artificiali. Al massimo poteva trovare asilo sotto le ali di Nerue...
Una volta terminato, attese paziente il ritorno della dragonessa, che non tardò molto a tornare. Quando atterrò, Nerue aveva le zampe anteriori ingombre dal tronco secco di un albero, che fece cadere sull'erba smeraldina con molti schiocchi di rami spezzati. Leggermente alterato, il Guerriero guardò l'arbero che giaceva sul terreno.


- Potevate prendere dei rami, no? Ora dovrò tagliarla a mano...

- Allora la prossima volta ci andrete voi! Non mi metto a cercare ramoscelli, io...

Quindi si andò a stendere all'ombra di un albero. Eruner, sempre più sconsolato, andò a predere dalla sella di Gixorn l'accetta e cominciò a tagliare. Dopo una quarantina di minuti aveva finalmente terminato, ma quando si apprestò ad accendere il fuoco, Aryot si propose di farlo al posto suo. In un lampo di luce, la magia incendiò la legna. Eruner, sogghignando, disse in tono ironico.

- Ecco cosa rimpiango della magia... La semplicità!

[Modificato da Eruner 03/12/2006 11.52]

Aryot
00domenica 3 dicembre 2006 19:31
Aryot smonto lentamente stando attenta di non cadere, era esausta, come se avesse fatto a piede tutti quei chilometri, fortunatamente BrightBlade le propose di riposare, si limito a dire grazie ma in realtà era in pensiero, il paladino riusciva a percepire che lei non era in ottime condizioni oppure era talmente visibile la sua stanchezza che risultava inutile dissimulare?
La maga si appoggio leggermente sul tronco di un vecchio e grosso albero al quale aveva appena legato il cavallo di Eruner, guardava i due abitanti di Atlantide al lavoro, anche se scambiavano poche parole si vedevano molto affiatati, più che altro discutevano su dove montare le tende e qualche battuta scherzosa fra di loro.
C’era la luna piena che illuminava la notte stellata, il canto dei diversi insetti e uccelli notturni dello sfondo faceva capire che la foresta era sicura, una atmosfera molto rilassante, forze anche a causa della fatica l’incosciente sguardo di Aryot era ipnotizzato dalla figura di Eruner, mentre lo guardava ricavare la legna del tronco portato da Nerue cominciava a fantasticare sul quale poteva essere il passato del elfo, senti un rumore al suo fianco e improvvisamente si accorse che era stata scoperta da di BrightBlade che aveva finito di montare la sua tenda da un pezzo, e adesso cercava di prendere le provviste dal suo destriero, Aryot un po’ sconvolta per essere stata scoperta fece solo un sorriso al paladino e visto che le forze l’erano tornate anche se non del tutto decise di farsi utile e dare una mano a Eruner per accendere il fuoco.

Aryot non era completamente d’accordo con il commento di Eruner, ma preferì non aggiungere niente, già faceva fatica a dissimulare la sua stanchezza, lamentarsi d’una piccola magia poteva costarle una marea di domande che fino adesso era riuscita ad evitare. I tre avventurieri si sedessero intorno al fuoco, non faceva freddo, ma il fuoco dava quella sensazione di sicurezza alla quale difficilmente si rinuncia, mentre BrightBlade distribuiva le razioni di pane elfico e del formaggio fresco presso a Vetoio, Aryot serviva del vino sui piccoli calici in legno e fece la domanda al paladino di Atlantide
–Meser, se non sono inopportuna mi piacerebbe sapere qual’è il vostro piano per raggiungere Caxim, il mio mondo-

[Modificato da Aryot 03/12/2006 19.33]

[Modificato da Aryot 03/12/2006 19.36]

[Modificato da Aryot 04/12/2006 8.27]

BrightBlade
00domenica 3 dicembre 2006 21:33
Il Paladino si sedette accanto al fuoco.
"Dal momento che non sappiamo nulla del vostro mondo - cominciò il Paladino - ho pensato di chiedere aiuto a... a una mia vecchia conoscenza, Lady Aryot.
Si chiama Syrienne, ed è una potente Sacerdotessa. Il suo sguardo si spinge nel passato, nel presente... e a volte anche nel futuro. Sono certo che lei sappia indicarci il cammino".
BrightBlade fissò meditabondo le fiamme che crepitavano davanti a lui. Era evidente che c'era un legame particolare tra il cavaliere e la misteriosa veggente di cui aveva parlato.
"E se la Sacerdotessa non potesse aiutarci?" domandò Aryot.
Il Paladino alzò lo sguardo.
"Non temete. La Sacerdotessa probabilmente sa già del nostro arrivo. Ella... legge il cuore degli uomini, se posso usare questa metafora. Lei saprà senz'altro cosa fare" ribadì il Vassallo.
"Ora vi prego, riposatevi. La cavalcata è stata dura, e voi sembrate molto stanca. Perdonatemi se vi ho costretta a una simile fatica, ma... sembrate così anziosa di tornare nella vostra terra che ho dimenticato le buone maniere...".
Aryot fece per protestare, ma poi si morse le labbra. Il Vassallo non notò quella reazione, e proseguì: "Domani ci attende un viaggio inusuale, e sarà bene che recuperiate le forze. Approposito, Eruner: sarà bene che vi accordiate con il vostro drago. Lui non può seguirci, dove stiamo andando".
Eruner annuì silenzioso.
"In ogni caso, Lady Aryot, ora riposate. Io ed Eruner andiamo ad allenarci qua vicino, per non disturbare il vostro sonno".
"Potete restare?" chiese allora la maga. "Vorrei vedervi combattere".
Il Vassallo ci pensò un attimo, quindi annuì.
"Benissimo. Eruner... quando siete pronto, cominciamo!" disse poi, sguainando la spada e attendendo in silenzio.
"Volete che incanti le vostre lame?" chiese Lady Aryot.
BrightBlade sorrise leggermente, mentre l'allievo prendeva a sua volta posizione di fronte a lui, e disse:
"Vi ringrazio, ma non è il caso. Un Paladino deve saper disarmare il proprio avversario senza torcergli un capello, all'occasione. Chi è capace soltanto di uccidere, impugnando una spada, non è degno di chiamarsi davvero guerriero".
Subito dopo, i due cominciarono a duellare.
Eruner
00domenica 3 dicembre 2006 21:56
Dopo un'ora o forse due di allenamento, BrighBlade decise che era abbastava per quella sera e diede licenza a Eruner di riposarsi.
L'elfo lo ringraziò e dopo aver rinfoderato la spada, senza notarlo, iniziò a passeggiare, allontanandosi dal bivacco.
Aryot non stava bene, l'aveva notato, e di certo non era stata una semplice cavalcata, per quanto dura, a renderla così debole. Aveva letto su qualche tomo della Torre dell'Acqua di organismi che, se allontanati dal loro piano, iniziavano a deperire velocemente, ma non aveva mai avuto molti riscontri nella realtà, quindi non aveva mai dato peso a quella "leggenda"... Fino a quel momento almeno... Probabilmente stava esagerando ed era effettivamente solo stanca, ma quel dubbio gli si era insinuato nella mente e come un tarlo, rosicchiava ogni suo pensiero, facendo capolino quando meno se lo aspettava.
Riflettendo, continuava a camminare nella notte, in una prateria immersa nel silenzio più totale, senza neanche rendersi conto di dove realmente stesse andando.
Dopo un po', Nerue lo cercò mentalmente, preoccupata: non aveva detto a nessuno dove andasse e BrightBlade iniziava a essere nervoso.
Rassicurandola, le mostrò dove si trovava il luogo e attese il suo arrivo. Quando la dragonessa bianca lo raggiunse, montò in sella e si fece riaccompagnare dai compagni di viaggio. Per un istante lo sguardò si posò su Aryot, ma poi diresse l'attenzione sul Vassallo.


- Scusate se non vi ho avvertito, ma non mi ero neanche reso conto di cosa facessi... Non accadrà più. Andate a riposare, maestro, farò io la guardia questa notte. Non sento il bisogno di dormire e vorrei continuare a meditare su una cosa, se non vi dispiace...
Aryot
00lunedì 4 dicembre 2006 13:17
I due compagni si ritirarono nelle loro rispettive tende ed Eruner decise di accomodarsi su uno dei rami più distanti dove potesse godere della solitudine, ma dal quale poteva controllare senza ostacoli il sogno degli umani, dopo un po’ l’elfo era perso fra i suoi pensieri.

Erano passate un paio di ore quando un’ombra si girava in mezzo al bosco non tanto lontana delle tende, Eruner si era distratto un attimo fra i suoi pensieri e non sapeva se si trattasi di uno dei compagni, allora decise di scendere dal ramo senza fare rumore, con movimenti lenti e cauti per scoprire chi era che girovagava vicino a loro, allontanandosi non più di una decina di metri dal campeggio trovo la silueta, la luce della luna era stata molto utile per scoprire senza fatica che si trattava di Aryot, guardava verso Nerue che dormiva profondamente, Eruner si avvicino senza fare rumore, voleva capire che non ci fossero problemi, appena diede un passo la maga senza girarsi a guardarlo disse a bassa voce – è bellissima, guarda come dorme senza problemi, veramente è una cucciolota-

-Ah lo so!- in tono leggermente lamentoso ricordando la “legna” portata da la bianca dragonessa.

Continuando in tono sereno -So che avete notato che ero stanchissima, mi rincresce mettervi in pensiero… non pensavo di essermi stancata così, ma adesso sto benissimo, dopo solo un paio di ore di sogno sono come nuova, sembrerebbe che la stanchezza di ieri era passeggera… ormai è meglio che voi lo sappiate, non so cosa mi può accadere e quanti o quali sbalzi di forza possa avere e non è giusto mantenervi allo scuro di quello che mi succede…-
Aryot si giro a guardare l’elfo che si era avvicinato da quando aveva iniziato a parlare e lo guardo direttamente agli occhi sperando che lui potessi capire quello che stava per dirle.
- vi ricordate della mia scelta della magia?… - senza aspettarsi una risposta, la maga prosegui – quando sono nata si sono verificati una serie di circostanze celesti e di fenomeni che si danno molto raramente, quassi ogni diecimila anni… una di queste circostanze e che nel momento che io nascevo nasceva anche un drago molto particolare di nome Baldr, siamo cresciuti assieme imparando il mondo dell’alta magia, e fin qui tutto è relativamente normale, per noi è facile trovare umani o elfi che crescono con i draghi per poi diventare cavalieri, ma nel nostro caso le particolare circostanze ci diedero un’altra possibilità… quella di unire le anime, fare una sola, inseparabile, i Maghi del Consiglio erano curiosi di sapere se veramente si poteva fare questa incredibile fusione menzionata nei manoscritti antichi, così quando abbiamo compiuto 20 anni decisero di proporci sottometterci al loro sperimento, noi ci trovavamo così bene insieme che senza tante meditazioni abbiamo scelto di fare il rituale di fusione delle anime, quando mai saremmo separati? Pensavamo, così sono diventata una maga molto potente grazie alla sua magia e anche longeva come voi, non abbiamo pensato le possibile conseguenze… non possiamo essere lontani per troppo tempo, perché l’anima ha le sue pretese e adesso comincerà a cercare la metà che le manca, infatti se uno dei due muore l’anima di questo passerà al corpo del altro fino che non muoia anche quest’ultimo, ma adesso che siamo separati da due dimensioni diverse, deve essere ancora vivo perché io mi sto debilitando, la cosa più probabile è che come lui ha molta più energia e potenza di me, sia io a morire per potere raggiungerlo e anche se il processo non si era ancora verificato ieri mi sono stancata ingiustificatamente e adesso sto benissimo come se niente fosse, allora ho capito che il tempo lontana da Baldr è scaduto ma non so come accadranno gli eventi, se potrò ancora usare la magia per molto, se invecchierò o se sparirò d’un momento al altro
La maga abbasso lo sguardo con rassegnazione - Ben Eruner adesso sai che anche potere scegliere porta le sue conseguenze…

[Modificato da Aryot 04/12/2006 13.23]

Eruner
00martedì 5 dicembre 2006 17:10
Al paladino quasi gelò il sangue nelle vene sentendo quelle parole, dette con naturalezza, quasi senza dar loro peso, e solo il ferreo addestramento di BrightBlade gli permise di non far trapelare le proprie emozioni.
Ecco perchè aveva tanta fretta di tornare sul suo piano... Il paladino sospirò, abbassando il capo. Che fare? Nerue poteva portare entrambi e ridurre immensamente i tempi di spostamento, ma senza avere idea di come raggiungere il suo mondo, non sarebbe servito a molto... Un'idea sovvenne all'elfo, quasi come un fulmine. Aveva però una scelta! Appena possibile lo avrebbe proposto al maestro.
Intanto, si girò verso Aryot e la guardò negli occhi, senza ombra di rimprovero, ma con aria preoccupata e quasi, almeno così poteva sembrare, dolcezza.


- Dovevate dircelo prima, avremmo fatto molto più in fretta... I maghi del Regno avrebbero potuto teleportarci molto vicino alla nostra meta e avremmo ridotto i tempi di viaggio enormemente. Ora però è inutile perdersi in vuote supposizioni. Venite, andiamo ad avvertire Maestro Bright... Oramai è una lotta sul filo dei secondi, dobbiamo muoverci il più velocemente possibile.

[Modificato da Eruner 07/12/2006 14.06]

Aryot
00giovedì 7 dicembre 2006 08:51
Ogni volta che Aryot guardava Eruner, cercava il drago in lui, solo adesso capiva che non era più un drago, anzi, quello sguardo era così umano da farla rabbrividire, prima d'ora non aveva mai trovato particolarmente attraente nessun elfo, ma questo elfo era diverso, i lineamenti del suo viso erano più mascolini rispetto a quelli tendenzialmente femminili dei comuni elfi, la sua corporatura era più muscolosa grazie al mancato uso della magia per sbrigare le faccende quotidiane, e adesso, era lì di fronte a lei con i raggi argentei della luna che si riflettevano su suoi spettinati capelli neri, con quella espressione quasi tenera del suo viso, una marea di sensazioni insospettate travolse la maga, per un instante dimenticò tutto, e le parole appena pronunciate smezzerò di avere importanza, era incantata di una magia fino adesso a lei sconosciuta…

[Modificato da Aryot 07/12/2006 8.52]

[Modificato da Aryot 07/12/2006 9.11]

Eruner
00giovedì 7 dicembre 2006 15:15
I due rimasero a osservarsi ancora per qualche istante. il paladino sospirò qualche sillaba incomprensibile, poi però si zitti, dicendosi che non era il momento giusto.
Non avrebbe voluto muoversi, ma la fretta era incombente, quindi si voltò e con rammarico si avviò verso il campo, subito seguito da Aryot.
Appena arrivarono, l'elfo andò verso il Vassallo, con un'espressione che esprimeva tutta la gravità del momento.


- Maestro, abbiamo un problema. Un'enorme problema. Forse però, è meglio che ve ne parli Lady Aryot...
BrightBlade
00giovedì 7 dicembre 2006 19:36
Quando la ragazza ebbe finito di spiegare la sua situazione, BrightBlade aveva un'espressione... No, non sembrava arrabbiato, pensò Eruner, e neppure in preda al panico. Il termine esatto era "accigliato". L'atlantideo restò a osservare la loro compagna di viaggio in quell'atteggiamento pensieroso, quindi, all'improvviso, spostò lo sguardo sull'allievo.
"Scommetto che avete un'idea da proporre" disse il Vassallo.
Eruner
00venerdì 8 dicembre 2006 02:47
- A dire la verità, sì. Senza mettere in dubbio le capacità di Tame, ritengo che il viaggio sarebbe troppo lento se proseguissimo a cavallo. Inoltre, Lady Aryot si stancherebbe molto e viste le nuove informazioni rivelateci da lei stessa, è decisamente meglio non fiaccare la sua già precaria condizione fisica. Se poi teniamo in conto che...

Eruner avrebbe continuato a rivoltare tutti i pro e i contro, ma lo sguardo del maestro gli fece capire di abbreviare i tempi del discorso.

- EHM... In sintesi, volare su Nerue dimezzerebbe i tempi di viaggio, senza contare che ridurrebbe al minimo l'affaticamento della Lady. Il fatto è che tutti e tre non riuscerebbe a portarci, o comunque andrebbe molto meno veloce, per questo propongo che voi due voliate sino dalla sacerdotessa Syrienne sulla mia dragonessa, mentre io tornerò al Regno per avvertire il Sommo delle ultime informazioni. Ci metterò quattro giorni ad andare e tornare, periodo che impiegherete voi, almeno credo... Quindi ci ritroveremo qui. A ogni modo, la scelta spetta a voi due...

L'aspirante aveva finito. Lo sguardo era risoluto, sicuro che la sua idea fosse buona. Nerue stessa era d'accordo, siccome aveva sentito l'intera conversazione tramite il legame mentale col suo cavaliere. Restava solo il consenso dei due interessati...

[Modificato da Eruner 08/12/2006 19.19]

Aryot
00venerdì 8 dicembre 2006 19:30
Aryot era dispiaciuta nel guardare la reazione di BrightBlade, forze non aveva torto Eruner, doveva dire prima come stavano le cose, ma non si la sentiva di andare in giro dicendo la sua situazione, solo si augurava che il Paladino potessi capire che no era mancanza di fiducia, ma semplicemente la stessa maga cercava di sfuggire alla realtà, evitava di pensare sperando di arrivare in tempo, solo gli ultimi eventi la avevano spinto a parlare.

BrightBlade continuava a tacere; il solo pensiero di accorciare il tempo di attesa per vedere la sacerdotessa gli illuminò gli occhi cambiando notevolmente su espressione di prima.

Aryot era d’accordo con la decisione presa dal Vassallo: l'idea di salire su un Drago dopo tanto tempo era entusiasmante, inoltre essere con BrightBlade la faceva sentire più tranquilla, anche se era un po’ intimidita dal Paladino preferiva non restare da sola con Eruner dopo l’accaduto, al meno mentre riusciva a contenersi, visto che si era praticamente paralizzata di fronte a lui…

[Modificato da Aryot 08/12/2006 19.32]



NdBright: chiedo scusa, ma ho dovuto modificare in qualche parte il post (il perché si deduce dal mio prossimo)

[Modificato da BrightBlade 10/12/2006 0.21]

BrightBlade
00domenica 10 dicembre 2006 00:46
"Sarebbe un'ottima idea" disse BrightBlade.
"Purtroppo, il Tempio non è raggiungibile a dorso di drago. Seguitemi, vi spiegherò il mio piano mentre cavalchiamo".
I tre viandanti si lanciarono al galoppo, diretti verso la costa.
"Vedete, Lady Aryot... sto conducendovi al Tempio delle Sirene. Come potrete immaginare, si trova sott'acqua, e per giunta in fondo a un crepaccio abbastanza stretto da impedire il passaggio di un drago.
In ogni caso, non preoccupatevi". Il Vassallo sorrise.
"Non appena raggiunto il mare, chiamerò immediatamente il Guardiano dei Flutti".
Il Paladino non aggiunse altro, così Eruner si sporse dalla sella e spiegò alla maga: "E' un antichissimo drago marino. Il mio maestro lo ha sconfitto come prova per divenire Paladino di Atlantide".
Nel frattempo, i tre viaggiatori entrarono in una piccola baia a forma di mezzaluna, culminante con una ripida scogliera. Nessuno sapeva quanto fosse profondo il mare, nella Baia della Luna. Di sicuro, abbastanza da rendere inutili i normali scandagli utilizzati dalle navi.
BrightBlade balzò giù dal cavallo e corse fino all'orlo del dirupo, quindi, protese le mani verso i flutti, cominciò a mormorare alcune strane formule.
Lady Aryot ed Eruner si avvicinarono a loro volta. Quando furono a pochi passi dal Paladino, però, fecero un salto all'indietro: all'improvviso, dal basso emerse la gigantesca testa di un drago marino.
Eruner conosceva già il Guardiano, ma ogni volta rimaneva stupefatto dalla sua bellezza. Per Lady Aryot, che non aveva mai visto una simile creatura, lo spettacolo era ancora più straordinario. Le scaglie del drago sfumavano dal blu all'azzurro, al bianco, al verde; gli occhi sembravano due gemme preziose incastonate nel muso del drago.
Il mostro marino chinò la testa, subito ricambiato dal Paladino di Atlantide, quindi parlò.
"Cosa desiderate, Figlio del Mare?"
La sua voce sembrava essere un'eco profonda, come se salisse dagli abissi del mare.
L'atlantideo rispose in una lingua che Aryot non aveva mai sentito; il drago, a sua volta, parlò alla stessa maniera.
"Lady Aryot" disse BrightBlade, rivolgendosi alla ragazza.
"Il drago marino dice che correte un grave pericolo. Tuttavia, la Sacerdotessa aveva previsto il nostro arrivo, e lo ha inviato con un sigillo".
"Un sigillo?" chiese Eruner, anticipando la maga.
"Si tratta di un incantesimo che imprigiona l'essenza di una creatura nel suo corpo. Normalmente è utilizzato dai chierici malvagi per costringere alla non-morte i loro avversari, tuttavia il sigillo preparato dalla Sacerdotessa è temporaneo.
Ella ritiene che sia più sicuro utilizzare su di voi questo incantesimo, almeno fino a quando non saremo al Tempio: purtroppo, non sa prevedere con certezza il vostro futuro".
Il Paladino fece una pausa, quindi aggiunse:
"Il drago marino lancerà su di voi il sigillo soltanto se lo vorrete. Essere soggetti a un sigillo non è per nulla un'esperienza che si desidera ricordare, e d'altro canto il rischio che vi accada qualcosa di ben peggiore è imminente. Non so giudicare quale sia la scelta migliore" concluse il Paladino, "ma la prudenza mi invita a consigliarvi di assecondare la Sacerdotessa".
Il drago si ergeva paziente, gli occhi adamantini fissi sulla giovane maga...

[Modificato da BrightBlade 10/12/2006 0.53]

Aryot
00martedì 12 dicembre 2006 09:48
Sentire la parola sigillo fece capire ad Aryot la gravità della sua situazione… in passato aveva fatto una ricerca sui sigilli utilizzati dai necromanti, sapeva dei devastanti effetti che potevano avere su chi veniva sottomesso a tale incantesimo, nel suo particolare caso le sofferenze fisiche erano secondarie, il fatto di trattenere forzatamente l’anima poteva non solo danneggiare la sua mente, ma anche quella di Baldr facendoli perdersi negli abissi della pazzia e della oscurità. La maga guardava freddamente il Paladino e il maestoso Guardiano, come se cercassi spiegazioni più approfondite sulle loro intenzioni, non era per niente convinta di portare un sigillo, era troppo pericoloso, d’altra parte, se l’amica di BrightBlade le aveva fatto questa proposta significava che il tempo era esaurito, forze questa era la sua unica possibilità di guadagnare il tempo strettamente necessario per raggiungere suo caro Drago… era una decisione difficile da prendere… dopo un instante di silenzio per meditare, finalmente la maga chinò leggermente il capo e rispose – Voi mi chiedete troppo… potete salvarmi o condannarmi con quel sigillo che mi proponete di accettare … - alzo il capo e con uno sguardo freddo e deciso fissò il paladino direttamente agli occhi – ...Voi mi chiedete di mettere nelle vostre mani la mia vita e la mia anima, siete voi a chiedermi di assecondare la sacerdotessa, sono conscia della situazione, ma posso accettare solo ad una condizione… dovete darmi la vostra parola, se le cose vanno storte, sarete voi stesso a darmi la morte, non posso permettermi di sacrificare a Baldr per una mia scelta- …

[Modificato da Aryot 12/12/2006 9.50]

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