Solo qualche consiglio per il meeting 2008

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=frangelo=
00martedì 18 settembre 2007 22:39
Premetto che io non parteciperò con piante mie al prossimo meeting europeo, [SM=x349151] , però un consiglio spassionato mi sento di darvelo, anche perché mi farebbe piacere venire a trovare gli amici nel 2008 e fermarmi per i giorni della durata della manifestazione e potermi deliziare gli occhi con delle belle e rare piante che ci sono, anche se non molto numerose, nelle collezioni di voi tutti. [SM=x349153] .


Il problema dell’olimpiade diventa secondario, anche perché mi è parso che lo spazio per queste piante, un’unica stanza, fosse già abbastanza ben stipato.


Visto le bellezze che c’erano a Praga, Bonn e Leiden è perfettamente inutile pretendere di mostrare a persone che verranno dall’estero le solite capensis, dionee typical, purpuree venose , chelsonii e ibridi da garden center anche se grandi, [SM=x349163] ed anche piante grasse, si rischiano solo brutte figure, bisogna invogliare le persone a portare le loro piante più belle e per farlo penso ci sia un’unica soluzione.


Innanzitutto ci vuole più spazio coperto, che a Carceri di certo non mancava sotto il colonnato, non si possono di certo portare le migliori piante e poi lasciarle lì 3 gg e 2 notti nei gazebo alle intemperie, temporali, vento, etc. etc., nessuno penso sia disposto a correre questo rischio con tutto quello che sono costate e con la fatica di anni e anni per rimediarle, altro che stress qui si rischia di perdere dei pezzi unici da collezione, non so quanti sarebbero disposti a farlo. [SM=x349191]


Oltre allo spazio coperto che è indispensabile, almeno io la penso così, si devono mettere a disposizione dei 10/15 coltivatori/collezionisti che vorranno partecipare dei tavoli esclusivivamente per loro, di modo che possano sistemarli come meglio desiderano e con le piante che decidono di portare e con le composizioni che a loro giudizio siano le migliori [SM=x349162] e più presentabili. E’ beninteso che le piante non dovranno essere assolutamente poste in vendita e non credo assolutamente che qualcuno lo voglia fare con le sue piante migliori. [SM=x349186]


Quando una persona decide di portare le piante a queste condizioni, sono sicuro che sarà ben contento ed orgoglioso di dare tutte le spiegazioni e delucidazioni necessarie a chi eventualmente fosse interessato ed il problema delle visite guidate si riduce al minimo.


Poi c’è il problema della vendita o cosa acquistare e da chi, se manca questo presupposto alla fine penso manchi quasi tutto, cosa ci va a fare uno se poi non può acquistare una bella pianta???? [SM=x349164]
Vanno benissimo gli stranieri che vanno per la maggiore, ma guardate che anche in Italia ci sono persone che hanno piante o divisioni di piante anche migliori [SM=x349173] da poter eventualmente vendere, il problema è che non lo possono fare.
Questo problema se c’è la volontà è facilmente risolvibile, basta delegare un venditore che abbia tutti i requisiti in regola, di prendersi in carico le eventuali piante che le persone hanno disponibili e venderle assieme alle proprie che porterà, sono sicuro che le piante messe a disposizione saranno le prime ad essere vendute.


Poi un’altra cosa vorrei aggiungere, le piante che eventualmente uno/tanti decide di donare all’AIPC dovranno essere presentabili ben tenute e curate e non come quelle viste quest’anno che avevano più ascidi secchi che verdi, cocciniglie ed afidi e [SM=x349164] , altro che il degrado che si è voluto affibbiare a Carceri. [SM=x349186] [SM=x349186] [SM=x349186]


Altra considerazione da fare è che le piante dell’asta, devono assolutamente avere i requisiti necessari di bellezza e rarità per invogliare la gente a partecipare, altrimenti è inutile farle. [SM=x349169]

Spero di non aver detto nessuna cretinata e di trovare l’approvazione di molti.

In bocca al lupo a tutti per il meeting 2008
Er Biconzo
00martedì 18 settembre 2007 23:23
Quoto in toto!!

Quello dell'anno prossimo sarà 1 meeting europeo, dove verranno tutti o quesi i migliori coltivatori d'europa.....e non penso che, dopo quanto visto negli scorsi meeting esteri, qui in italia sarebbe dignitoso rispondere a suon di ibridi da garden center e drosere capensis....ci vuole anche qualche pezzo unico, qualche pietra miliare!

Ed in questo possiamo farci aiutare dai grandi d'italia, ma tutti cmq dovrebbero partecipare nel loro piccolo....certo non si chiede ad 1 neo coltivatore di portare la sua capensis appena presa dal garden, si rischierebbe solo 1 brutta figura agli occhi degli stranieri, xke ricordiamolo, il meeting dell'anno prossimo non sarà solo 1 meeting x noi italiani, ma 1 meeting x gli stranieri, che tornando a casa dovranno dire: "però, bravi sti italiani"....penso che x i tedeschi che 2 anni fa hanno fatto 1 meeting a detta di moltissimi, deludente, non sia stata 1 grande soddisfazione.....e noi quindi dovremo fare meglio, meglio anche degli olandesi!

E già quest'anno si è sentita la mancanza di pezzi grossi come la coppia Franz/Paolone Calzimitto, che non dimentichiamolo, l'anno scorso hanno portato capolavori come la loro rodidula gorgonias, che molti in vita loro non ne hanno vista e non ne vedranno di più grandi....x l'anno prossimo, che vogliamo fare?

Cerchiamo di dare tutti il massimo!!

Io x conto mio porterò sicuramente almeno 7-8 sarracenie tra le migliori che ho, cercando di abbellire e dare professionalità al meeting....ma da sole certo non bastano....quindi ognuno dia fondo a qualcosa di veramente bello preso dalla propria growlist, e la porti al meeting....se ha bisogno di pareri o consigli, può postare delle foto qui sul forum e farsi aiutare dagli altri utenti nella scelta delle piante!!

Damose da fa, e volemose bene regà, è x il meeting di tutti noi, ed io a fare brutte figure con gli europei nun ce sto!! [SM=x349153]

Quindi Paolone, Franz, datece na mano pure voi l'anno prossimo, abbiamo bisogno di voi! [SM=x349168]
davide91plus
00martedì 18 settembre 2007 23:46
[SM=x349158] Speriamo sia davvero degno di essere ricordato! [SM=x349154]
S.Simone
00mercoledì 19 settembre 2007 01:31
Mi dispiace ma io non sono daccordo con l'idea che il meeting debba essere solo un modo per vantarsi delle proprie piante.

A Leiden è stata la cornice ambientale che ha fatto la differenza, visto
che era uno degli orti botanici più antichi del mondo e veramente ben
curato, di piante private in mostra non ce ne erano ed anche la collezione
che si trova nella serra grande era in condizioni pietose e con cartellini messi
un pò a caso; mentre mi ha detto gente che è stata a Bonn nel 2006,
che il meeting europeo è stato veramente pessimo.

Non mi sembra che vantarsi delle proprie piante incarni del tutto lo
spirito associativo dell'Aipc, così si escludono a priori tante, troppe
persone che non si reputano all'altezza e non potranno mai sapere ed
avere dal vivo consigli sul perchè la sua pianta cresce meno forte
e meno bella di un'altra in esposizione.
Ci sono tanti modi per dimostrare agli stranieri che siamo bravi
in quello che facciamo, sicuramente una sarracenia di un metro quadrato
sarà splendida nella sua imponenza e nei suoi colori, ma anche
la nepenthes di Andrea Amici non era da meno per la sua difficoltà
di coltivazione e vedere Wistuba stupito delle dimensioni raggiunte
deve essere stata una bella soddisfazione per Andrea, e non a caso ha
vinto anche un premio.
Non penso neanche che l'olimpiade sia la cosa principale da dover migliorare
per rendere un meeting migliore dell'anno precedente...
mi sembra che fin'ora quasi nessuno abbia avuto parole di critica o di
elogio per le conferenze che dovrebbero essere il primo strumento di
divulgazione e conoscenza a nostra disposizione.
E poi ci metto l'organizzazione nella sua interezza, per la location,
per la pubblicità, per i servizi in tv e radio, per l'ospitalità ecc...,
è ovvio che ogni cosa è migliorabile e i pareri di tutti sia
negativi che positivi credo siano utili per farlo.
Bruna.Boxer
00mercoledì 19 settembre 2007 09:01
ciao a tutti, io volevo proporre o comunque chiedere se fosse possibile, per il prossimo anno, dividere le olimpiadi per "categorie" di coltivatori, nel senso che farei una olimpiade per coltivatori esperti e che hanno già partecipato o comunque che hanno anni di esperienza, e un'altra per i principianti. Io propongo questo perchè essendo una principiante, mi "vergognerei" molto di meno a portare le mie piante (o anzi, meglio, un mini terrario che ho in mente di creare) in una competizione di pari livello mio, piuttosto che mettere le mie piante in mezzo a "mostri sacri" come ho visto in questa olimpiade. Cioè, è normale che chi ha piante semplici, diciamo anche banali, non le porta, sa già che non vincerano mai. E non perchè sia indispensabile vincere, ma io credo che sia importate capire se si sta coltivando bene o meno. In una competizione di principianti ci si sentirebbe più normali, e anzi, i principianti che vincono (e anche quelli che non vincono) secondo me prenderebbero il coraggio di andare avanti e continuare, migliorandosi sempre di più. No? Ecco, sinceramente, io in una olimpiadi principianti parteciperei, a quella dei professionisti no....... forse ci sarebbe ancora più lavoro e necessità di spazi, però io credo che ne valga la pena.
giupe77
00mercoledì 19 settembre 2007 10:37
non male l'idea dei tavoli per coltivatore, però... mah, sarei indeciso fra questa oppure sul fatto di suddividere le piante per genere/spece.

per lo spazio, quello della serra dove s'è tenuta l'olimpiade non mi sembra poco, considerando il fatto che la mostra fotografica si può spostare in un altro luogo.
bisognerà capire quali locali si potranno usare perchè purtroppo io la villa non sono riuscito a girarla molto.

sul vantarsi delle proprie piante, avete ragione tutti e due.
(per quel che ho capito io...) è vero che portare le proprie piante da molta soddisfazione ed avere una fra le migliori piante, non ci da il diritto di vantarci (nel senso di pavoneggiarsi), ma ci rende orgoliosi, un sacco orgoliosi ed è bello poter dire, quella è la mia pianta.
è altresì vero che un meeting non deve essere solo legato ad una mostra o ad un'olimpiade.
ma forse tutti voi avrete certo notato che purtroppo, o per fotuna, al meeting la coltivazione delle piante è stata messa in secondo piano rispetto alla coltivazione di un altra cosa ben più importante (si, esiste qualcosa di più importante delle nostre piante), la coltivazione delle amicizie.
ho visto persone abbracciarsi, ridere, stare assieme, parlare di tutto e di cosa fosse successo durante quest'ultimo anno e solo poche parole rivolte alle piante, "come stanno le tue?" "abbastanza bene e le tue?" "bene." per poi riprendere discorsi su eventuali ritrovi per cene, per escursioni e salutarsi con la speranza di ritrovarsi presto in qualsiasi occasione.

per questo dico che avete ragioen tutti e due, almeno ripeto, per quel che ho capito io dalle vostre parole e per quel che ho potuto provare/vedere al meeting.

sono contento di leggere così tanti spunti e tante idee.
se si riuscisse magari a racchiuderle tutte in un unica discussione (ce ne sono già 3 o 4 aperte e si rischia di ripetere le stesse cose o di perdere importanti suggerimenti) sarebbe meglio.

anche per quel che riguarda le conferenze vorrei poter sentire qualche parere/idea in più.
non è che il prossimo anno ci sarà qualche conferenza di qualche coltivatore italiano??

ciao a tutti
andrea
S.Simone
00mercoledì 19 settembre 2007 12:37
Per Frangelo:

personalmente non mi sono lamentato della pochezza e lo sapevo
perfettamente che quest'anno per vari motivi (tanti hanno preferito
rinunciare a questo per esserci l'anno prossimo) l'olimpiade sarebbe
stata decisamente inferiore a quella di Carceri.
E' troppo facile lamentarsi e poi non aver portato nessuna pianta
per pigrizia o per non rischiare (non ce l'ho con te
frangelo, visto che tu non ti sei espresso in questi termini), se uno
ha una pianta rara e pensa che portarla 2 giorni al meeting possa in
qualche modo danneggiarla è meglio che non la porti e portare
qualcosa di più "convenzionale".
Mi ripeto, quanti saranno i coltivatori che hanno preso piante da te,
da Furio, da Amici, da Erby da almeno 2 anni? Credo parecchi e penso
che una divisione anche piccola coltivata per 2 anni sia decente per
essere portata al meeting, ma questo non è recepito; è normale che
vedere la gulf breeze di Giulia possa farci cadere in depressione,
ma lo scopo dell'olimpiade non è quello di vincere, poi ci sono le altre
specie tipo le drosere e dionee che sono belle anche di dimensioni
ridotte e presentabili ad una manifestazione.

Per Bruna:

ciao prima di tutto;
non credo che possa esserci una distinzione del genere visto che siamo
tutti appassionati, e poi professionisti di cosa?
E' solo una questione di volontà e vergogna, il professionismo non fa
parte di un gruppo di appassionati.

Queste sono sempre idee mie personali.
Bruna.Boxer
00mercoledì 19 settembre 2007 13:50
è vero che siamo tutti appassionati, ma c'è chi coltiva da anni e chi ha cominciato da pochissimo; non si misura e premia la passione, ma la bravura, si correggono gli errori, ed i principianti, come me, hanno bisogno di capire e imparare. Allora, come principiante porto una mia "creautura", se sono stata brava e attenta vinco, se non lo sono stata posso chiedere e guardare dove ho sbagliato o come posso migliorare, per poter poi arrivare a livello dei "professionisti". Che poi magari professionisti non è il termine giusto, ma comunque sia c'è per forza una distinzione fra un principiante e uno che invece sono anni che coltiva. Esperienza, successi ma anche insuccessi rendono una persona più brava. Ripeto, io come principiante non parteciperei mai ad una olimpiade dove le piante portate sono 10 volte più grandi, più belle e magari più rare delle mie. Come principiante sì, invece, perchè mi misurerei con persone del mio livello di esperienza; sarebbe un incentivo a migliorare, ad imparare e nel corso del tempo fare il "salto di qualità" partecipando alle olimpiadi "senior". Ma ripeto, è solo un mio parere da inesperta, quello che vorrei io come novellina.
Amelia Strega
00mercoledì 19 settembre 2007 14:07
Mi sento molto molto vicina a Bruna perchè anch'io sono una principiante e non mi sognerei di partecipare assieme a persone che coltivano da anni e sono bravissimi.
Non per vergogna, non perchè non vincerei, ma perchè per l'inesperienza non potrei neppure avvicinarmi a risultati degni...
Facevo equitazione e avevo il primo grado.. prima la patente A, arrivata al primo grado non partecipavo più con la patente A, ma neppure col secondo grado..
Occorre misura nelle cose e si imapra piano piano con l'esperienza e con gli errori.
Si può aprire l'olimpiade a tutti o decidere di dare spazi diversi...
Mi sentirei più a mio agio potendo presentarmi al giusto livello.
Potrebbe essere una buona idea.. [SM=x349151]
giupe77
00mercoledì 19 settembre 2007 14:09
bruna, io lo scorso meeting ho portato un vaso di byblis, niente a che fare con le piante in concorso, tanto che non ho vinto niente.
però sono arrivato 4° alla votazione dei non soci.
e niente di fenomenale, un vaso di byblis liniflora in fiore ed era il primo anno che coltivavo.
non so se ero più felice io con il mio 4° posto al primo anno di coltivazione o chi è arrivato 2° dopo anni d'esperienza...

come vedi gli anni di coltivazione contano e si e no.
e se avessi visto l'indica di andrea997 alta 70cm l'avrei sicuramente votata!
poi magari per chi non è del settore sembra solo una pianta qualsiasi ma sapendo che è annuale e quanto cresce a me... due voti gli davo!!

ciao ciao
andrea
Bruna.Boxer
00mercoledì 19 settembre 2007 15:42
io ho avuto l'impressione, parlando con nuovi soci e con persone che ci capiscono poco di coltivazione, che lo scoglio più grande da superare sia proprio il confronto con piante sicuramente e indubbiamente più importanti delle nostre. Non è vincere o non vincere il nocciolo, ma trovare i nostri spazi, trovare il modo di venir fuori dalla timidezza e dalla incertezza. Metti che arrivo con un mini terrario con 3 piante neanche particolari, magari ci ho messo un anno a farlo, con fatica, dedizione e pazienza, ma non sarà mai paragonabile a terrari enormi o con piante particolari. Perdo fiducia immediatamente, mi rintano nell'angolo e parlo con chi come me ha iniziato da poco e ci ha messo lo stesso impegno e fatica, ma non ho il coraggio di presentarmi agli altri, non me la sentirei. Non per il premio o la posizione a cui si vuole arrivare, ma per la soddisfazione che il mio piccolo terrario o pianta o composizione possa essere valutata nel giusto contesto. La tua biblys già di partenza non è una pianta tanto comune, tanti di noi hanno solo dionee, sarracenie o nep "comuni", niente di particolare, ma alle quali dedichiamo passione e tempo. Non vogliamo vincere, ripeto, ma solo poterci confrontare in un contesto più basso, diciamo così.
AndreaC_new
00mercoledì 19 settembre 2007 18:35
Volevo dire la mia anche se non sono potuto venire neanche al meeting di questo anno:

- possono dare tutti un contributo alla olimpiade, però per il meeting europeo possono dare un contributo significativo sopratutto quelli che coltivano da anni e anni che sembra strano ma ce ne sono tanti e sopratutto a quanto si vede dalle piante in foto ce ne sono tanti che non partecipano più...

- anche io sono dell'idea che le mini bancarelle con piante riprodotte da coltivatori amatoriali arricchiscano di molto una manifestazione, capisco lo spirito associativo però purtroppo c'è da fare la scelta migliore:
io ho paura che se si vieta la vendita ai meeting (a parte che da quanto si è potuto leggere sul forum e ho sentito lo hanno fatto tutti, di nascosto ma lo hanno fatto tutti) uno invece che scambiare piante evita proprio di fare talee e riprodurre piante. Anche a me piacerebbe che la gente si scambi di più piante ma ormai è una cosa che si è un pò persa, se uno ha una Sarracenia enorme di 5-6 anni dove va a trovare una pianta equivalente per lo scambio? Anche più in piccolo, io ho provato un mucchio di volte ultimante di scambiare piante senza riuscirci, o uno compra o uno vende o tuttalpiù regala, anche sul forum quanta gente c'è che scambia?

Io vedrei bene tante micro bancarelle con tante piante a prezzi inferiori dei coltivatori ufficiali... [SM=x349151]
S.Simone
00mercoledì 19 settembre 2007 19:33
Re:
AndreaC_new, 19/09/2007 18.35:

Volevo dire la mia anche se non sono potuto venire neanche al meeting di questo anno:

- possono dare tutti un contributo alla olimpiade, però per il meeting europeo possono dare un contributo significativo sopratutto quelli che coltivano da anni e anni che sembra strano ma ce ne sono tanti e sopratutto a quanto si vede dalle piante in foto ce ne sono tanti che non partecipano più...

- anche io sono dell'idea che le mini bancarelle con piante riprodotte da coltivatori amatoriali arricchiscano di molto una manifestazione, capisco lo spirito associativo però purtroppo c'è da fare la scelta migliore:
io ho paura che se si vieta la vendita ai meeting (a parte che da quanto si è potuto leggere sul forum e ho sentito lo hanno fatto tutti, di nascosto ma lo hanno fatto tutti) uno invece che scambiare piante evita proprio di fare talee e riprodurre piante. Anche a me piacerebbe che la gente si scambi di più piante ma ormai è una cosa che si è un pò persa, se uno ha una Sarracenia enorme di 5-6 anni dove va a trovare una pianta equivalente per lo scambio? Anche più in piccolo, io ho provato un mucchio di volte ultimante di scambiare piante senza riuscirci, o uno compra o uno vende o tuttalpiù regala, anche sul forum quanta gente c'è che scambia?

Io vedrei bene tante micro bancarelle con tante piante a prezzi inferiori dei coltivatori ufficiali... [SM=x349151]




Mi ripeterò alla noia ma il meeting Aipc non è un mercato
e non lo sarà mai perchè è nato, cresciuto ed è in continuo divenire
come un momento d'incontro e confronto fra appassionati di piante
carnivore.
La vendita tra privati è stata proibita anche perchè è una struttura pubblica
e i responsabili non volevano problemi per eventuali controlli, nessuno
però ha vietato alle persone che si sono messe d'accordo in privato di
fare compravendita, l'importante è stato non vedere passaggio di denaro
all'interno della struttura o mettere dei prezzi sulle proprie piante
esposte in mostra.
Penso che con regolare documentazione chi vuole vendere all'interno
del meeting può farlo senza problemi e se magari c'è qualcuno con
i documenti giusti gli si possono affidare tutte le piante dei
privati e fargliele vendere.

Nel 2008 ci saranno comunque tanti venditori qualcuno con banconi
veramente grandi e piante di diverse tipologie (ibridi, rarità ecc.).

Secondo me il fatto che nessuno scambi più potrebbe anche avere
un'inversione di tendenza, basta che inizi qualcuno e magari inserire
sul forum una sezione scambi che non c'è.

Khore
00mercoledì 19 settembre 2007 19:40
Re:
AndreaC_new, 19/09/2007 18.35:

Volevo dire la mia anche se non sono potuto venire neanche al meeting di questo anno:

- possono dare tutti un contributo alla olimpiade, però per il meeting europeo possono dare un contributo significativo sopratutto quelli che coltivano da anni e anni che sembra strano ma ce ne sono tanti e sopratutto a quanto si vede dalle piante in foto ce ne sono tanti che non partecipano più...

- anche io sono dell'idea che le mini bancarelle con piante riprodotte da coltivatori amatoriali arricchiscano di molto una manifestazione, capisco lo spirito associativo però purtroppo c'è da fare la scelta migliore:
io ho paura che se si vieta la vendita ai meeting (a parte che da quanto si è potuto leggere sul forum e ho sentito lo hanno fatto tutti, di nascosto ma lo hanno fatto tutti) uno invece che scambiare piante evita proprio di fare talee e riprodurre piante. Anche a me piacerebbe che la gente si scambi di più piante ma ormai è una cosa che si è un pò persa, se uno ha una Sarracenia enorme di 5-6 anni dove va a trovare una pianta equivalente per lo scambio? Anche più in piccolo, io ho provato un mucchio di volte ultimante di scambiare piante senza riuscirci, o uno compra o uno vende o tuttalpiù regala, anche sul forum quanta gente c'è che scambia?

Io vedrei bene tante micro bancarelle con tante piante a prezzi inferiori dei coltivatori ufficiali... [SM=x349151]



Andrea, il fatto è che NON si possono fare banchetti perchè è ILLEGALE.

Per vendere ci vuole la partita iva o un permesso speciale della camera di commercio di Venezia, con un iter burocratico che puoi immaginare.

In più siamo ospitati in una struttura della Provincia, con sindaco di Mira&co che vengono a vedere la manifestazione...

Il singolo cittadino può vendere di nascosto nel parcheggio, ma l'AIPC non può farlo all'interno della manifestazione.

AndreaC_new
00mercoledì 19 settembre 2007 19:57
Non vi arrabbiate era solo una considerazione [SM=x349151] penso solamente che la vendita possa portare i coltivatori a moltiplicare più piante, pensiamo ai Cephalotus, sono tanti i nuovi coltivatori che lo vorrebbero e nessuno li vende o li scambia, invece sarebbe bello dare la possibiltà a tutti di coltivarlo, se si possno vendere al meeting, tanti possono fare talee da portare per vendere, però era solo una mia idea... [SM=x349151]

X simone: comunque io per spirito associativo intendo anche scambiare magari smenandoci un pochino anche con gente nuova che non conosco, io tante volte negli scambi con sconosciuti ho preso una pianta per un altra ma non mi interessa perchè a mè piace tanto scambiare con tutti e non solo con gli amici, ci sono tanti clan che si scambiano le piante tra di loro, però siamo tutti un associazione [SM=x349151]
Tante volte sembra strano ma è più democratico vendere piante, perchè tutti possono comprartele che scambiare perchè tanti sono tagliati fuori...
Come ho appena spiegato qualche anno fa mi sarebbe piaciuto coltivare una purpurea particolare e avevo chiesto i semi a un noto coltivatore di cui non farò mai il nome, ne aveva tanti ma gli scocciava (probabilmente) privarsene anche di uno, però mi ha risposto che me ne avrebbe dato qualcuno, dopo non mi ha più risposto, ma dai...tanti parlano bene ma piuttosto di darti una foglia si tagliano un braccio [SM=x349151]
oliomar
00mercoledì 19 settembre 2007 21:05
Re:
Bruna.Boxer, 19/09/2007 15.42:

io ho avuto l'impressione, parlando con nuovi soci e con persone che ci capiscono poco di coltivazione, che lo scoglio più grande da superare sia proprio il confronto con piante sicuramente e indubbiamente più importanti delle nostre. Non è vincere o non vincere il nocciolo, ma trovare i nostri spazi, trovare il modo di venir fuori dalla timidezza e dalla incertezza. Metti che arrivo con un mini terrario con 3 piante neanche particolari, magari ci ho messo un anno a farlo, con fatica, dedizione e pazienza, ma non sarà mai paragonabile a terrari enormi o con piante particolari. Perdo fiducia immediatamente, mi rintano nell'angolo e parlo con chi come me ha iniziato da poco e ci ha messo lo stesso impegno e fatica, ma non ho il coraggio di presentarmi agli altri, non me la sentirei. Non per il premio o la posizione a cui si vuole arrivare, ma per la soddisfazione che il mio piccolo terrario o pianta o composizione possa essere valutata nel giusto contesto. La tua biblys già di partenza non è una pianta tanto comune, tanti di noi hanno solo dionee, sarracenie o nep "comuni", niente di particolare, ma alle quali dedichiamo passione e tempo. Non vogliamo vincere, ripeto, ma solo poterci confrontare in un contesto più basso, diciamo così.



cara Bruna,
la mia composizione non ha proprio niente di particolare: drosere aliciae,capensis, binata e rotundifolia, 6 o 7 dionee, 1 o 2 fili di byblis e sarracenie psittacina, purpurea e rubra e un po di sfagno.
non mi sono inventato chissà quali tecniche di coltivazione, mi sono soltanto ispirato a foto viste in rete un paio d'anni fa che ritraevano piante carnivore in natura, nient'altro.
quella composizione (che avrebbe potuto essere stata fatta da ognuno di noi con le piante del supermercato) ha vinto 3 premi.
3 premi vuol dire che è piaciuta a tutti: da chi le carnivore non le aveva mai viste a chi è stato sul monte Roraima ad ammirare dal vivo le heliamphore.




oliomar
00mercoledì 19 settembre 2007 21:18
proseguendo nel discorso della vendita fra privati, io sono favorevole e indubbiamente il fatto di vendere (senza diventare esosi)è molto piu democratico che scambiare.
il problema principale non è però solo quello di avere permessi locali per poter commerciare, è quello molto piu scottante del CITES: non dimentichiamoci che quasi tutte le piante carnivore sono in lista CITES B e qualcuna addirittura in CITES A, sapete cosa vuol dire?
vuol dire che se arriva al meeting un controllo della forestale, fioccano multe dai 2000€ in su (ho sentito parlare di 15000€...!)quasi tutte le piante delle nostre collezioni andrebbero denunciate e accuratamente registrati scambi donazioni e quant'altro.

in italia, come per molti altri campi, c'è una normativa molto nebulosa e si attende una sanatoria per chi detiene piante e animali in lista CITES, non dimentichiamoci che il nuovo direttivo AIPC, al punto 8 del programma, parla di questo argomento.
giupe77
00giovedì 20 settembre 2007 00:42
in effetti questo del CITES è uno dei problemi che l'AIPC, assieme ad altre associazioni ed al corpo forestale sta cercando di risolvere, in modo che attuando una specie di sanatoria poi la situazione possa partire da zero e che tutte le piante siano quindi registrate.

in particolare non saprei bene e quindi i fermo prima di dire spropositi, comunque so che non è una cosa ne semplice ne immediata.
S.Simone
00giovedì 20 settembre 2007 09:49
Re:
AndreaC_new, 19/09/2007 19.57:

Non vi arrabbiate era solo una considerazione...



Tranquillo Andrè non mi sono arrabbiato con te, è che se n'è discusso
tanto prima del meeting di questa storia e le motivazioni sono state
spiegate 100 volte sia qui che dalle comunicazioni dell'associazione.

Secondo me, a parte tutti i problemi legati ai permessi, al CITES ecc..che non sono da poco, dovremmo cominciare a dare il buon esempio
tutti, del tipo mettere una lista di post in cui ognuno di noi inserisce
le piante in growlist disponibili allo scambio e se a uno interessa una
pianta, prima di spulciare i siti di vendita, andare a spulciare le
tantissime e fornitissime growlist del forum e proporre lo scambio
a chi è disposto.

Io propongo per quanto mi riguarda le mie poche piante per lo scambio,
ovviamente ci sono piante adulte che posso dividere altre ancora no, ma
chi vuole può chiedere senza problemi e posso segnarmi una lista delle
richieste per soddisfarle quando faccio divisioni, talee o semine.

Sono proprio curioso di vedere in quanti aderiscono a questa iniziativa,
perchè è facile parlare ma poi di fatti se ne vedono pochi.
kalte-sterne
00giovedì 20 settembre 2007 10:28
Dal basso del mio essere neofita vorrei anche io dire la mia su queste argomentazioni.

Olimpiade:
mi vedo ad esempio con la mia adelae che a me piace da morire e ogni volta che butta fuori una nuova foglia mi riempio di soddisfazione ... bene, dicevo, mi vedo partire da casa mia, e arrivare a Mira trovandomi di fronte quella leuco stupenda. mi sarei sotterrato penso.
quindi sono d'accordo che non si dovrebbe fare tutto un calderone. è bella l'idea di dividere per tipologia di pianta, ma sono più d'accordo con il fare due categorie di partecipanti tipo "amatoriali" e "esperti". sicchè quelli come me sanno che non troveranno la leuco di prima ma più o meno piante a pari livello (vabbe poi ci può essere quello che dopo 3 mesi si è comprato una pianta alta 1 metro e la porta, ma questo è un altro discorso).
E tutto questo attenzione, NON per vincere o che, chisse ne frega, ma per sentirsi PARTE DI QUALCOSA. arrivare li vedere tutte le piante esposte e dire "la mia è quella là". "ogni giorno la vedo sul balcone ed ora è li sul tavolo sotto gli occhi di tutti."

Concorso fotografico.
bellissimo l'anno prossimo mi iscrivo di fisso. (ma perchè cavolo non mi sono iscritto anche quest'anno!?). li non ci sono problemi. una foto può essere stupenda anche fotografando un sasso. quindi non c'è il problema della pianta grande, piccola, rara o scontata.

Mercato/vendita.
Lo so che un "meeting" è un "incontro", ma ammetto che immagino anche una serie di banchetti a disposizione di chi ha piante, divisioni, talee ... le porta e le vende. non mi immagino nella parte del venditore, quanto in quella del compratore !! penso che ci lascerei giù lo stipendio. si capisco problemi di permessi ecc ecc.
però lasciate che vi dica una cosa. per due anni ho fatto i mercatini di hobbistica, dove vendevo (poco) le mie xilografie. beh era vietato esporre prezzi, ma potevi vendere tranquillamente, passava anche il vigile e non diceva niente. quindi non vedo perchè non possa essere la stessa cosa anche con le piante. (però ammetto la mia ignoranza su permessi forestale ecc ecc).

ecco ho detto anche io la mia.
e qui, in questa mattinata di settembre a 15°, con le tropicali già in terrario serene e le sarre che si preparano per l'inverno e le dionee che cacciano gli ultimi trappolini, e quella lucertola che continua a passeggiare tra i vasi ...
vi mando un grande saluto e i migliori auguri per l'edizione 2008, a cui vorrò essere di certo più presente che quest'anno per, nel mio piccolo, renderla migliore.

beppe

oliomar
00giovedì 20 settembre 2007 14:13
tutto giusto Beppe, concordo su tutto a parte una cosa:
chi decide chi è un neofita e chi un esperto? cosa è che rende una persona piu brava di un'altra?
-una pianta enorme ma facile?
-una pianta piccola ma difficile?
-gli anni di coltivazione?
-tecniche di coltivazione particolari?
e cosi via....
tutto insomma, dipende da come si vede la cosa, può essere relativo.

e per esempio io dove dovrei stare? nella categoria degli esperti o in quella dei neofiti? ricordo che o cominciato a dedicarmi seriamente alle carnivore nella primavera del 2005, non sono nemmeno 3 anni, e quindi...?

io vedo molto bene il fatto di dividere le piante per generi: una dionaea è una dionaea, ma vincerà la ciotola di dionee typical di 30cm o la rarissima e introvabile cultivar nel vasetto del 9 ?
oppure è preferibile un bel tappeto di pigmee a una citolona di capensis?
vista in quest'ottica anche chi ha iniziato ieri a coltivare carnivore(perchè se ne è innamorato al meeting) può partecipare all'olimpiade del prossimo anno!
Bruna.Boxer
00giovedì 20 settembre 2007 15:23
Re:
oliomar, 20/09/2007 14.13:

tutto giusto Beppe, concordo su tutto a parte una cosa:
chi decide chi è un neofita e chi un esperto? cosa è che rende una persona piu brava di un'altra?
-una pianta enorme ma facile?
-una pianta piccola ma difficile?
-gli anni di coltivazione?
-tecniche di coltivazione particolari?


noi stessi, i partecipanti. Io mi vedo benissimo nella categoria "principianti". Credo che con onestà e umiltà ognuno di noi possa decidere a quale categoria partecipare. Io mi ritengo principiante per X motivi e partecipo da principiante. Poi chi riceve le piante può capire se la persona ha "peccato" di modestia e spostare la pianta di diritto nella categoria professionisti. Sarebbe oltretutto, comunque, un riconoscimento, al di là dell'eventuale vittoria!

kalte-sterne
00giovedì 20 settembre 2007 15:35
esatto. chi si iscrive deciderà se mettersi nei "principianti" o negli "esperti".
concordo con Bruna !!
una cosa è certa, a livello numerico ci sarà da organizzarsi perchè credo saranno di gran lunga i "neofiti olimpionici" che gli esperti. per ovvie ragioni di numero.
giupe77
00giovedì 20 settembre 2007 21:19
Re:
oliomar, 20/09/2007 14.13:


chi decide chi è un neofita e chi un esperto? cosa è che rende una persona piu brava di un'altra?
-una pianta enorme ma facile?
-una pianta piccola ma difficile?
-gli anni di coltivazione?
-tecniche di coltivazione particolari?
e cosi via....
tutto insomma, dipende da come si vede la cosa, può essere relativo.



cakkio mi sono giocato la boccia di grappa.
stavolta marco proprio te la meriti.

ma fatemi capire una cosa, ma voi con una d.indica di mezzo metro partecipereste all'olimpiade?
l'indica è annuale vi ricordo...
si può fare un olimpiade per gli esperti...
spiegatemi prima però cosa vuol dire perchè anch'io sono molto confuso... ho la p.heterophylla in fiore per il secondo anno, ho fatto il mio ibrido di pinguicula (sto aspettando che fioriscano per decidere cosa fare) ho delle flave con opercoli grossi come la mia mano... sono un esperto?? cakkio... eppure la pianta più da principiante del mondo, la capensis mi crepa sempre!
allora ditemi se sono un neofita che non sa crescere una capensis o un esperto coltivatore con l'heterophylla in fiore.



una cosa è certa, a livello numerico ci sarà da organizzarsi perchè credo saranno di gran lunga i "neofiti olimpionici" che gli esperti. per ovvie ragioni di numero.


ma chi mi da il diritto di decidere se una pianta va messa fra gli esperti o no?
si può fare un olimpiade per gli esperti ok ed una per i neofiti, poi a quella per i neofiti arriva quello con il vaso appena più piccolo di quello di giulia perchè sa che così farà bella figura e allora gli altri sono al punto di partenza...
chi decide quali piante vanno di qua e quali di la?
allora l'anno dopo ancora facciamo 3 olimpiadi, poi 4, poi 4 ma divise per genere...

io non voglio dire che non sia giusto esser... come dire... timorosi, quasi direi, di portare le proprie piante in mezzo ad altre più grandi... tornando al discorso byblis, quelle che ho portato io erano liniflora, praticamente erbacce perenni che nascono anche per dispetto... nascerebbero pure al mio cane...
non sapevo cosa mi aspettava, non c'ero mai stato e forse se non fosse stato per la spinta di aga (non fraintendiamo) non le avrei portate... eppure sono arrivato 4° (posizione più scagata xkè non sei ne di qua ne di la...)

poi ripeto e ripeterò sempre, ognuno è liberissimo di far quel che vuole.
io ho solo portato quella che ai miei occhi sembrava il vaso più bello fra tutti i miei.

portate le vostre piante in mostra, prendete la più bella e portatela all'olimpiade, magari non vincerete ma sicuramente avrete delle soddisfazioni.
magari wistuba non vi farà i complimenti ma qualcuno che ve li farà lo troverete sicuramente e sicuramente troverete qualcuno a cui la vostra pianta piacerà un sacco, come piace un sacco a voi, perchè sapete l'impegno che ci avete messo.
se poi invece tutto si riduce ad una questione di dimensione del vaso e della pianta... della sua rarità... del suo esser coltivata da xxxx...
allora non portatele.
S.Simone
00venerdì 21 settembre 2007 10:03
Purtroppo sono molto daccordo con Andrea a Marco e dico
"purtroppo" perchè penso che di fondo ci sia un gran
timore di confrontarsi con gli altri che non ha nessuna
giustificazione plausibile.
Penso che l'olimpiade, che in europa non propone nessuna
associazione, e la mostra, debbano essere parte di un meeting
aipc su cui confrontare le proprie piante ma soprattutto
i propri metodi di coltivazione e di sperimentazione, la parte della
votazione la lascerei alla giuria "tecnica" che sa le difficoltà nel
coltivare una determinata pianta e la giudica per questo e alla
votazione popolare che non sapendo certe cose vota la
pianta più accattivante e bella che non necessariamente
debba essere la più rara e difficile (vedi sfagnera
di oliomar con semplici dionee tipical), la più grande
e la più vecchia in concorso.

Posto una foto di una sarracenia che al mio ritorno da
Mira mi ha regalato questo spettacolo, bè la piantina
ha messo la sua prima foglia adulta (solo 25 cm) che
se si fosse aperta prima del meeting avrei sicuramente
portato, senza pensare "oddio ha una sola foglia ma
dove vado?"

Sarracenia Leucophylla Pink, divisone 2007


By ssimone at 2007-09-21


By ssimone at 2007-09-21
davidefa
00venerdì 21 settembre 2007 13:52
vorrei fare 2 considerazioni:
a) 'il servizio interpreti' andrebbe organizzato in anticipo: se gli interpreti professionisti costano si possono rimpiazzare con 'volontari capaci' informati e preparati sul materiale in anticipo, con turni ragionevoli ( mi pare che in genere si alternino ogni 20' )
b) mi domando se il posto al coperto a Mira non sia pochino: la serra ( era piena con la mostra fotografica e l'olimpiade ), la sala conferenze... e i gazebo

Non ho idea di quanta gente attiri, ma essendo meeting europeo...
follett@
00venerdì 21 settembre 2007 15:44
Re:
davidefa, 21/09/2007 13.52:

vorrei fare 2 considerazioni:
a) 'il servizio interpreti' andrebbe organizzato in anticipo: se gli interpreti professionisti costano si possono rimpiazzare con 'volontari capaci' informati e preparati sul materiale in anticipo, con turni ragionevoli ( mi pare che in genere si alternino ogni 20' )



[SM=x349152] ti stai proponendo come volontario per il servizio interpreti?



b) mi domando se il posto al coperto a Mira non sia pochino: la serra ( era piena con la mostra fotografica e l'olimpiade ), la sala conferenze... e i gazebo

Non ho idea di quanta gente attiri, ma essendo meeting europeo...



Magari molti guardando da fuori non possono saperlo, ma AIPC aveva già preso contatti per coprire tutta l'area antistante l'olimpiade con una tensostruttura richiudibile e a prova di maltempo, solo che le piante in olimpiade e quelle in mostra non erano certo sufficienti a giustificare tale struttura e soprattutto la spesa che ne sarebbe derivata: tutti hanno dovuto rendersi conto con i propri occhi che per fare un bel meeting ogni socio dovrebbe fare la sua parte, non aspettarsi sempre che facciano gli altri anche per lui.

[SM=x349153] il prossimo anno mi aspetto il capannone pieno!!!!
AndreaC_new
00venerdì 21 settembre 2007 16:38
Re:
S.Simone, 21/09/2007 10.03:

Purtroppo sono molto daccordo con Andrea a Marco e dico
"purtroppo" perchè penso che di fondo ci sia un gran
timore di confrontarsi con gli altri che non ha nessuna
giustificazione plausibile.
Penso che l'olimpiade, che in europa non propone nessuna
associazione, e la mostra, debbano essere parte di un meeting
aipc su cui confrontare le proprie piante ma soprattutto
i propri metodi di coltivazione e di sperimentazione, la parte della
votazione la lascerei alla giuria "tecnica" che sa le difficoltà nel
coltivare una determinata pianta e la giudica per questo e alla
votazione popolare che non sapendo certe cose vota la
pianta più accattivante e bella che non necessariamente
debba essere la più rara e difficile (vedi sfagnera
di oliomar con semplici dionee tipical), la più grande
e la più vecchia in concorso.

Posto una foto di una sarracenia che al mio ritorno da
Mira mi ha regalato questo spettacolo, bè la piantina
ha messo la sua prima foglia adulta (solo 25 cm) che
se si fosse aperta prima del meeting avrei sicuramente
portato, senza pensare "oddio ha una sola foglia ma
dove vado?"

Sarracenia Leucophylla Pink, divisone 2007




Capisco il tuo discorso, anche a mè piacerebbe portare una delle mie Sarracenie all'olimpiade, ma ci sono dei coltivatori che coltivano da 10 anni in su e hanno delle piante enormi irraggiungibili, non c'è confronto... [SM=x349173]
Mi dico "posso partecipare anche io" però senza dubbio è importante che i coltivatori con le piante enormi continuino a esporle! Ci sono 2 categorie secondo mè, i comuni mortali e gli extraterrestri... [SM=x349178]


S.Simone
00venerdì 21 settembre 2007 17:13
Re: Re:
AndreaC_new, 21/09/2007 16.38:


ma ci sono dei coltivatori che coltivano da 10 anni in su e hanno delle piante enormi irraggiungibili, non c'è confronto... [SM=x349173]




Bè quest'anno se ne sono viste poche di piante grandi di grandi
coltivatori, ed infatti ha vinto la stessa pianta che ha vinto nel 2006,
quindi più che l'esperienza e la dimensione penso ci voglia anche un pò
di impegno a portarle, io non ne conosco tante di persone che coltivano
da tanti anni, ma se ce ne sono parecchie è ora che ci facciano vedere
le loro delizie [SM=x349157]
AndreaC_new
00venerdì 21 settembre 2007 17:40
Ma a parte quelli che si sentono ancora io mi ricordo che una volta si sentivano coltivatori come Cristiano Perucci, Filippo Tassara, Sergio Cecchi, Furio Ersetti ma anche altri che non ricordo i nomi che purtroppo non si sentono più, non so che fine hanno fatto ma è un peccato [SM=x349165]
Uno volta avevo tutti i vecchi bolettini aipc, e quelle pagine rappresentano la storia della coltivazione carnivora Italiana ...
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