Successo dei concorsi

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Matilde di Shabran
00venerdì 20 novembre 2015 17:52
Dubito fortemente che questa sia la sezione adatta per questo mio discorso, quindi mi scuso fin da ora con gli amministratori e i lettori che autorizzo a darmi della rincitrullita.

Veniamo alla mia domanda, o, meglio, riflessione.
Questo forum ospita una frequentatissima sezione dedicata a concorsi indetti da noi utenti a cui possono partecipare altri utenti come noi.
(Parentesi: faccio questo discorso soprattutto da organizzatrice di contest, anche se, in alcune occasioni, sono anche stata concorrente, sia qui che in altri siti, e mi riferisco principalmente ma non esclusivamente alla sezione di Harry Potter, che è quella che frequento maggiormente).
Il numero di visualizzazioni molto alto che hanno le varie discussioni lascia intendere che l'interesse sia alto ma spesso, nel mio caso, ma non solo, il numero di iscritti alla fine risulta basso (qualche volta non si iscrive addirittura nessuno!) e a questo si aggiungono i quasi inevitabili ritiri.
Però poi leggo i bandi di certi altri giudici e vedo che ci sono molti iscritti (per darvi un'idea, i miei contest hanno in media 4/5 iscritti, se va bene, mentre ne vedo altri con 15/20) e mi domando: perchè?
Da questo discorso vanno tolti, ovviamente, i concorsi che ammettono edite, a cui, chiaramente, è più facile partecipare, visto che si può "riciclare" qualcosa di già pronto.
Intendiamoci, non sono venuta qui a frignare: io sono contenta dei miei 4/5 iscritti, che negli anni mi hanno consegnato, in alcuni casi, dei piccoli capolavori, ma sono curiosa di capire quali siano, a vostro avviso, i motivi ed i meccanismi che spingono i concorrenti a scegliere un contest piuttosto che un altro.
I premi? La grafica del bando? La presenza o meno di pacchetti? Il tema inusuale? Oppure, al contrario, un tema molto comune? Paletti rigidi o ampia libertà? La lunghezza minima/massima delle storie influisce? Che il giudice abbia poche/molte stelle è importante?
Sono curiosa: a voi la parola!
Avenal
00sabato 21 novembre 2015 02:46
Ciao, ti parlo da neo-concorrente, nel senso che ho cominciato da poco a inscrivermi a contest.
Prima cosa che mi sento di dire è che ho scelto di far partecipare le mie storie a dei contest per avere un giudizio, quindi lo ammetto, quando decido di partecipare ad un contest controllo la scheda del giudice per capire se è affidabile, come giudica etc. ...quando entro in un contest non noto la grafica ma una spiegazione chiara del regolamento del contest di sicuro ha il suo peso :)
...la prima cosa che faccio in assoluto comunque è controllare i fandom che il giudice conosce. Questo è il primo elemento. Escluso un caso negli altri ho sempre partecipato a contest con fandom su cui volevo già scrivere quindi diventano un' occasione per mettere su carta storie che magari avevo già in mente.
Seconda cosa che controllo sono gli accetto e i non-accetto più ampio è il margine più sono contenta perchè mi da molto spazio di manovra mentre scrivo.
Poi controllo il tema portante del contest..preferisco di gran lunga quelli con cui si possa giocare e avere più soluzioni, piuttosto che quelli troppo limitanti (ad esempio un contest che ha come tema portante il Natale...anche se c'è il mio fandom non so se lo farei).
Mentre per contro i pacchetti (quindi prompt, immagini, citazioni ettc) per me devono essere chiari e con paletti evidenti(nascosti, esclusivi o altro è indifferente). Comunque trovo che sia questo l'elemento importante perche deve stimolare la tua fantasia di scrittore. Scrivere la storia che avresti voluto scrivere e sfruttare l'occasione di quei "pacchetti" per raccontarla. I premi francamente mi interessano relativamente, mi basta che magari il giudice decida di lasciare il suo giudizio anche sul sito di EFP come commento alla storia.


Severia85
00sabato 21 novembre 2015 12:48
Ciao,
ti do il mio parere da partecipante (in quanto non sono giudice).
Io frequento quasi esclusivamente la sezione di Harry Potter e quando vedo un nuovo bando lo leggo sempre. La grafica o il titolo non sono particolarmente importanti, per me.
Io, personalmente, preferisco i contest a pacchetti perchè preferisco avere dei parametri più rigidi, ma non disdegno anche altri tipi di contest. Quello che fa la differenza è l'ispirazione: con alcuni contest / pacchetti mi capita di avere un'illuminazione e di vedere chiaramente come sviluppare la storia. In quel caso, mi iscrivo e mi impegno a partecipare, scrivendo la storia (mi sono ritirata solo una volta, proprio perchè l'ispirazione se n'era andata). Inoltre, mi iscrivo solo se penso di avere il tempo sufficiente per scrivere (a certi contest flash ho dovuto rinunciare proprio per mancanza di tempo).

Credo che, a volte, quando i pacchetti sono esclusivi, la gente tende a iscriversi al volo per occupare il posto, ma poi alla fine non scrive la storia e si ritira. E questo porta ad un alto numero di ritirati.

Il nome del giudice non è la cosa più importante, ma se è un nome conosciuto e affidabile dà sicuramente una motivazione in più. I premi sinceramente non mi interessano particolarmente (scrivo per piacere, non per ricevere premi).

Ben, spero che il discorso sia chiaro (scusa le ripetizioni). Non so se la mia esperienza ti possa aiutare, comunque non demoralizzarti!

A presto
Severia85
erzsi
00sabato 21 novembre 2015 15:05
Ciao!
Come dicevo nel contest, a volte gli impegni quotidiano possono ritardare, se non compromettere, la partecipazione ai concorsi, oltre che all'eventuale consegna dei propri lavori. Non che questo sia una giustificazione, certo. I periodi no possono capitare a chiunque, stessa cosa per la mancanza cronica di tempo libero, però sono convinta che bisognerebbe (molte volte, mentre altre questo non avviene affatto) perlomeno valutare, appunto, il proprio tempo a disposizione. È inutile iscriversi a mille e passa contest, se poi alla fine non se ne rispetta nemmeno uno. Non solo come tempistica di consegna, dato che mi è capitato varie volte, in passato, di indirne alcuni con la durata di mesi, ma soprattutto credo sia fondamentale il rispetto degli altri partecipanti. Ok, ti iscrivi, provi a buttare giù qualcosa ma vedi che, alla fine, proprio non ci riesci e sei al limite della scadenza? Sarò inflessibile, forse, ma mi chiedo davvero cosa ci voglia a mettere un semplice messaggio di avvertimento del ritiro.
Mi sa che sono andata lievemente in off topic, per cui torno alle domande che, giustamente ti sei/hai posto.
Non credo ci sia una spiegazione logica, alla mancanza di iscritti ai vari concorsi. È vero, a volte se ne apre uno e si leggono una miriade di partecipanti, mentre per altri, seppur interessanti, non lo metto in dubbio, questi stessi sono minimi, se non nulli.
Vedi il tuo ultimo contest. Forse da effettiva partecipante il mio parere non conta, eppure, appena l'ho visto in elenco, mi sono subito iscritta.
Non credo, quindi, che sia per il tema proposto, in molti casi talmente libero da permettere di immaginarsi le storie più disparate; e, forse, nemmeno per la grafica. Voglio dire, un bando è un bando... non dev'essere preso come se fosse un'opera d'arte.
Da giudice novella, e altrettanto da partecipante, in special modo nel fandom di Harry Potter, ammetto che è il titolo, ad avere importanza, nel senso che scorro gli elenchi, ed apro quelli con un titolo che maggiormente mi colpisce. Cioè, in realtà li leggo tutti, i bandi, ma sono pochi quelli a cui mi iscrivo.
Per mio conto, i premi non dovrebbero avere tutta questa importanza. Sì, ok, è bello ricevere premi su premi (a chi non piacerebbe, d'altra parte?), ma sarebbe da sciocchi iscriversi, magari occupando pacchetti che non si ha affatto l'intenzione di usare, solo per... ripicca, ecco. Forse il termine che ho usato è errato, ma varie volte mi è capitato di inserire una persona come partecipante, e ricevere mp tramite i quali mi si diceva di "essermi iscritta/o solo per il podio".
Ok, sto nuovamente andando in off topic, e dato il lungo papiro che avrebbe dovuto essere meno della metà... forse è meglio chiudere il post :)
Matilde di Shabran
00sabato 21 novembre 2015 18:44
Grazie a tutti voi che avete risposto! Mi avete fornito degli spunti interessanti.
Quelli che mi sembrano dei punti fermi sono che la "reputazione" del giudice sia importante e che viceversa i premi lo siano molto poco.
Sono pianamente in linea con voi sul discorso pacchetti: possono essere i più belli o brutto della storia, ma se non ti fanno accendere la lampadina sono "inutili" allo stesso modo.
Il punto che propone Severia sui pacchetti esclusivi lo condivido in pieno: spesso vengono "prenotati" più per paura di farseli scappare che per reale interesse a scrivere. Scelta legittima, per carità, ma magari, se si finisce per ritirarsi, magari all'ultimo, si rischia di togliere il posto ad altri che volevano partecipare. Io, come giudice, fino ad ora ho fatto la scelta di non proporre mai pacchetti esclusivi perché mi pare più democratico. E' vero, capita di avere più storie con lo stesso pacchetto, ma a me personalmente piace vedere come due o più autori gestiscano, talvolta in modo diametralmente opposto, gli stessi elementi.

Il discorso di erzsi sul titolo mi ha fatta riflettere. Ammetto che io sono negata per i titoli e negli anni li ho buttati un pochino lì pensando che, non essendoci 496736 concorsi nuovi al giorno, gli eventuali interessati avrebbero letto il mio bando lo stesso. Questo è sicuramente un aspetto che cercherò di migliorare!
Benio Hanamura
00domenica 22 novembre 2015 00:25
Anch'io partecipo da poco a concorsi, però non l'ho ancora mai fatto qui perché finora non ci avevo fatto molto caso, dato che leggo le storie che mi interessano per fandom e personaggi, senza soffermarmi sulla dicitura "storia vincitrice di".
Perciò purtroppo solo ieri ho visitato la sezione dedicata ai concorsi e mi sono mangiata le mani quando ne ho trovato uno a cui mi sarebbe piaciuto partecipare ma che era già terminato (sui missing moments dei film di Miyazaki e Takahata [SM=g28000] ). [SM=g27992]
Comunque per me conta ovviamente il fandom: deve essere uno che mi piaccia e che io conosca bene, meglio ancora quindi se il concorso è su un certo tema ma con la massima possibilità di scelta per il fandom e senza pacchetti esclusivi, per non essere costretta a scegliere frettolosamente.
Non importa se si accettano storie edite (se il tema mi interessa sono ben lieta di scrivere qualcosa di nuovo), mentre non mi interessano concorsi con troppi paletti, perché non sempre quando inizio a scrivere so dove voglio andare a parare e spesso alcuni elementi inseriti sono per me troppo disturbanti; fra l'altro non ne vedo la necessità.
Per quanto riguarda le stelline di un giudice, non so nemmeno cosa siano, ma non le considero: chiunque mi proponga una storia che stuzzichi la mia ispirazione per me va benissimo! [SM=g27985]
Nuel2
00martedì 24 novembre 2015 13:05
Come giudice non ho mai avuto grandi numeri di iscritti.
Credo che il contest col maggior numero di partecipanti che ho indetto sia stato l'ultimo: 8 iscritti, di cui 5 hanno consegnato.
Si è trattato di un multifandom e, salvo un paio di titoli, tutte le mie proposte erano rivolte a fandom piccoli, semisconosciuti o lontani nel tempo, quindi sono contenta comunque.
Però ho indetto anche contest che hanno avuto 1 o nessun partecipante e, se da un lato è "facile" correggere un solo racconto, dall'altro è un po' deludente dopo che ci si è dati da fare per preparare il bando.
Cosa determini il successo di un contest piuttosto di un altro non lo so, anche se una volta mi è stato detto che "io intimorisco perché sono severa"... mah ^^'


Da partecipante ai contest, comunque, ammetto che la prima cosa che guardo è il fandom.
Seguono il tema del contest e il bando: se un argomento mi interessa, mi stuzzica, mi fa venire qualche idea, presto maggiore attenzione al bando in sé: se è scritto male, se ci sono errori o se il giudice si perde in troppe chiacchiere o se fa troppo il simpaticone, vado oltre.
Solo a questo punto guardo chi è il giudice: non bado al numero di stelline o ad eventuali feedback lasciati da altri utenti; se è qualcuno che ho già conosciuto in veste di giudice decido subito se partecipare o meno, altrimenti, se fin qui mi ha convinta, mi iscrivo, senza preconcetti.
Se un giudice che ho già "provato" ha impiegato troppo tempo a consegnare i giudizi, se ha dato giudizi a mio avviso poco precisi, se non mi ha dimostrato una buona conoscenza di grammatica e lessico, non mi iscrivo più ai suoi contest.
Per ultimo, guardo le scadenze: se i tempi di consegna sono lunghi, il più delle volte lascio perdere. Potrei iscrivermo comunque se il contest mi piace davvero o se il giudice mi ispira molta fiducia, ma se la scadenza va oltre i due mesi... preferisco evitare perché non posso programmare i miei impegni per scadenze tanto lunghe (e se l'ispirazione è stata il flash di un attimo, nelle lunghe scadenze potrei perderla del tutto).
Preferisco scadenze ravvicinate ed eventuale proroga di una o due settimane, anche se per principio sono contraria alle proroghe, ma so che servono.
Tutto il resto, commenti premio, banner... vengono per ultimi.
Fanno piacere, ma non sono indispensabili.
l@dyriddle
00martedì 24 novembre 2015 13:16
Parlo sia come giudice che come concorrente.

sono giudice da pochi mesi, ma ho già concluso più di un contest (sia di edite che di inedite) solo sul Fandom di HP, che di per sé è molto frequentato, e devo dire che i miei contest hanno sempre un buon richiamo: ci sono sempre i ritiri, è inevitabile, ma raramente ho avuto meno di 5-6 consegne, l'ultimo 7, quello prima 6, quello prima ancora 15, questi tre erano contest per sole inedite.
Credo che il segreto, se così posso chiamarlo, sia il fatto che i miei contest sono molto ''liberi'', con pochissime limitazioni e, soprattutto, che abbracciano tante tematiche, che magari danno solo uno spunto generale e lasciano a chi scrivere tanto spazio.
Parlo come concorrente. Non mi piacciono i contest a pacchetti, in primis perché sono sfigata, poi perché non mi piace dover scrivere con dei paletti preimposti, so che per molti è un esercizio di scrittura, per me è come tarparmi le ali.
Personalmente, evito tutti quei contest troppo specifici e scelgo solo quelli con temi generali, che non escludono lo slash e soprattutto gli OC, i personaggi secondari, l'introspezione e il Missing Moment. A volte mi piacciono i contest più specifici, parto entusiasta, ma poi non riesco a rispecchiare quello che vuole la giudicia, mi è capitato con l'ultimo contest a cui volevo partecipare: l'idea mi piaceva da morire, ma poi, mentre scrivevo, mi sono discostata da quello che voleva la giudicia. Lo stesso, non mi piace quando mi obbligano a inserire un elemento perché spesso non ''ci sta'' con quello che poi mi esce fuori. Le mie storie cambiano mentre le scrivo e spesso, anche a malincuore sono costretta a ritirarmi. I contest più belli a cui ho partecipato, sono quelli che, a prescindere dalla posizione in classifica, erano quelli in cui la tematica era, tipo 'le stagioni', 'l'attrazione', 'la nuova generazione', e allora mi sono divertita, tanto che il contest è passato in secondo piano per il semplice fatto che la storia è diventata più importante
questa è la mia opinione ^^
WhatHasHappened
00martedì 24 novembre 2015 19:34
Parlo sia da giudice che da partecipante, anche se mi occupo quasi solo di originali e anche nei contest multifandom partecipo solo con quelle, quando è possibile.
Secondo me, l'importanza del titolo e del contenuto del bando è cruciale, più dei premi in palio e dell'impaginazione.
Insomma, il bando deve essere accattivante e l'argomento proposto non deve essere troppo "di nicchia" né tanto banale da risultare deprimente.
Ad esempio, se scegli come argomento qualcosa di molto complicato o settoriale avrai quasi sicuramente pochi partecipanti, che però potrebbero darti tante soddisfazioni. Se invece proponi un tema troppo semplice, quasi banale, non verrà l'ispirazione e le persone non si iscriveranno, se non magari con edite che rispettino i "paletti".
Personalmente amo i pacchetti, ma solo se contengono indicazioni interessanti, perché se hanno solo un'immagine a caso e un avvertimento/genere da inserire mi passa un po' la voglia.

Penso che nei contest multifandom tirino molto di più i fandom molto frequentati che quelli semisconosciuti, del resto è ovvio.

Per quanto riguarda gli avvertimenti, invece, sicuramente più paletti inserisci più è probabile che qualcuno non possa partecipare, ma secondo me in quella sezione devi comunque essere irremovibile perché se il risultato è leggere cose che non ti piacciono non so quanto convenga avere due/tre iscritti in più.

Ricapitolando, cerca di organizzare contest che siano stimolanti (per l'argomento o per le caratteristiche) e che abbiano allo stesso tempo delle indicazioni non troppo limitanti o complicate.

Un'ultima osservazione riguardo i premi: io a volte li metto e a volte no e non ho notato moltissime differenze per quanto riguarda l'affluenza, mentre in un paio di contest ho notato che se subentrava un giudice sostitutivo che voleva in qualche modo ridurre i premi qualcuno se la prendeva un po' a male, quindi non saprei dire. Forse tirano un po', ma non penso che la cosa sia degna di attenzione più di tanto, visto che se il contest non ispira non ci si iscrive nemmeno se vengono promesse 100 recensioni.


Matilde di Shabran
00martedì 24 novembre 2015 23:57
La questione fandom, onestamente, l'avevo lasciato da parte perché io davo per scontato che un autore che non ama/conosce un certo argomento non si metta a gareggiare su quell'argomento. A meno che non sia masochista... :P

Da queste vostre risposte mi pare di capire che il "modo di porsi" (lo so, è poco efficace, ma non trovo un termine migliore) di ogni autore nei confronti dello scrivere cambi di molto la sua percezione dei bandi dei concorsi: alcuni amano i paletti e delle tematiche precise perché, spesso, partecipano ai contest proprio per trovare idee e le proposte dei giudici sono, per loro, un modo per "indirizzare" la propria creatività. Viceversa altri prediligono temi "vaghi" e meno paletti possibile. Quindi, fermo restando che tematiche ed eventuali pacchetti debbano essere il più interessanti e curati possibile, si potrebbe concludere che, ai fini del successo del concorso, la scelta di impostarlo più o meno "rigido" non sia particolarmente influente.

Continua, invece, ad essere comune in tutti voi che avete risposto lo scarso interesse nei confronti dei premi.

Non mi aspettavo affatto il commento fatto da Nuel 2 sul tempo. Credevo che dare ampi margini per scrivere fosse un incentivo, invece per lei è un deterrente. E' un punto di vista che davvero non avevo tenuto in considerazione e su cui mi riprometto di riflettere attentamente quando compilerò il mio prossimo bando.

WhatHasHappened ha usato una frase che mi ha colpita molto: "il bando deve essere accattivante". Concordo. Negli anni ho visto tanti bandi che, in fondo, proponevano belle idee, ma che erano troppo dispersivi, troppo schematici o troppo freddi. un buon bando dovrebbe attirare l'attenzione esponendo in modo attraente le idee dell'organizzatore.

Concorso anche sul discorso sugli avvertimenti: magari scoraggerò qualcuno, ma se l'Mpreg non mi piace affatto e non lo segnalo, poi rischio di ritrovarmelo e dover quindi leggere una storia a me "indigesta", con conseguenti difficoltà nel giudicarla equamente.

Detto questo, e, voglio precisarlo, parlo per me, quando indico un concorso non lo faccio perché voglio avere diecimila partecipanti. Quello che mi spinge è vedere come altre persone realizzerebbero una mia idea. Che poi sia 50 o una sola poco cambia. Certo, più sono le storie, più ne ho da leggere e sono sempre felice di confrontarmi con gli autori. Poi, ovvio, c'è l'umana delusione di vedere che il proprio concorso, a cui si è dedicata tanta cura per ideare un bando interessante, e magari comporre dei pacchetti validi, viene poco considerato, ma alla fine di certo non me la prendo, soprattutto alla luce del fatto che negli anni le soddisfazioni sono state ben più numerose delle delusioni.
Rosmary
00mercoledì 25 novembre 2015 12:03
Da partecipante, sono tre gli elementi che mi influenzano maggiormente nella scelta di un contest: il tema, la data di scadenza e il giudice.

In primis, deve ovviamente interessarmi il tema su cui si è chiamati a scrivere. Non fa molta differenza che ci siano o meno pacchetti (però ammetto che i pacchetti mi piacciono molto! Mi spingono a confrontarmi con situazioni di cui normalmente non scrivo).
Quanto alla data di scadenza, valuto semplicemente se sia o meno adatta ai miei impegni.
In ultimo, il giudice, che è forse il fattore più importante per me. Mi iscrivo ai contest soprattutto per avere un parere costruttivo e oggettivo sui miei scritti, quindi ha grande valenza il metodo di valutazione del giudice e la sua affidabilità. Per valutare questi due aspetti mi affido ai contest portati a termine dello stesso giudice; nel caso di primo contest, invece, mi baso molto sull'impressione avuta leggendo il bando e do un'occhiata alla pagina efp per farmi un'idea. Non mi interessano, invece, stelline e simili, per il semplice motivo che ognuno di noi ha preferenze diverse - quello che per me è il giudice migliore del forum, per un altro utente potrebbe essere il peggiore.

Da giudice, invece, mi è capitato sia di avere tanti iscritti e tante storie consegnate, che di avere tanti iscritti e tanti ritiri (al punto di dover annullare il concorso).
Nel complesso, comunque, cerco sempre di proporre temi interessanti da sviluppare, di essere chiara nel bando e di essere presente, sperando in tal modo di invogliare gli autori ad iscriversi al mio contest :)

Matilde di Shabran
00mercoledì 25 novembre 2015 18:29
Re:
RosmaryEFP, 25/11/2015 12:03:

Da partecipante, sono tre gli elementi che mi influenzano maggiormente nella scelta di un contest: il tema, la data di scadenza e il giudice.

In primis, deve ovviamente interessarmi il tema su cui si è chiamati a scrivere. Non fa molta differenza che ci siano o meno pacchetti (però ammetto che i pacchetti mi piacciono molto! Mi spingono a confrontarmi con situazioni di cui normalmente non scrivo).
Quanto alla data di scadenza, valuto semplicemente se sia o meno adatta ai miei impegni.
In ultimo, il giudice, che è forse il fattore più importante per me. Mi iscrivo ai contest soprattutto per avere un parere costruttivo e oggettivo sui miei scritti, quindi ha grande valenza il metodo di valutazione del giudice e la sua affidabilità. Per valutare questi due aspetti mi affido ai contest portati a termine dello stesso giudice; nel caso di primo contest, invece, mi baso molto sull'impressione avuta leggendo il bando e do un'occhiata alla pagina efp per farmi un'idea. Non mi interessano, invece, stelline e simili, per il semplice motivo che ognuno di noi ha preferenze diverse - quello che per me è il giudice migliore del forum, per un altro utente potrebbe essere il peggiore.

Da giudice, invece, mi è capitato sia di avere tanti iscritti e tante storie consegnate, che di avere tanti iscritti e tanti ritiri (al punto di dover annullare il concorso).
Nel complesso, comunque, cerco sempre di proporre temi interessanti da sviluppare, di essere chiara nel bando e di essere presente, sperando in tal modo di invogliare gli autori ad iscriversi al mio contest :)


So benissimo cosa sai fare con un pacchetto, cara Rosmary. Continuo a rileggere periodicamente il tuo splendido "il trionfo della menzogna", che ha vinto uno dei miei concorsi :).

In effetti un giudice che esprime pareri sinceri, ben motivati e costruttivi sia molto importante, soprattutto per chi scrive non tanto per vincere un premio, quanto per confrontarsi con gli altri e cercare di migliorare grazie ai suggerimenti che vengono da una persona estranea. Nella mia esperienza da scrittrice (anche se ormai non scrivo praticamente più nulla) i pareri esterni sono stati importantissimi per farmi notare difetti che neanche mi accorgevo di avere.


NeuPreussen
00sabato 28 novembre 2015 11:40
Ciao,
proverò a darti il mio parere anche se sono giudice solo da pochi mesi [SM=g28002]
Tralasciando i bandi che accettano edite, che come hai detto tu sono logicamente più "gettonati", penso che innanzitutto abbiano un peso fondamentale il fandom e l'argomento.
Ci sono fandom che contano un maggior numero di "adepti" rispetto ad altri ed è molto probabile che, per tanto, il numero di iscritti al contest sia maggiore anche se magari ci sono molti paletti da rispettare o l'argomento trattato è banale. Ci sono fandom che invece contano quattro gatti, quindi anche se ci sono bandi validi e interessanti nessuno si iscrive (ti faccio un esempio: io seguo diversi fandom, fra cui Psycho-Pass che, sfortunatamente, è poco frequentato, infatti lo si trova al massimo nei contest "multi fandom" e io, come giudice, potrei anche provare ad indire un contest su questo bellissimo anime, ma probabilmente non ci sarebbero iscritti).
Penso che la libertà lasciata dai giudici sia un altro elemento importante. Personalmente, sia come giudice che come partecipante, tendo a creare e a cercare contest che lasciano maggiore libertà (a volte ci sono bandi che sciorinano una lista infinita di regole o impongono determinati standard o limiti da rispettare o, direttamente, assegnano prompt ai quali si è indissolubilmente legati, e nel novantanove per cento dei casi non incontrano mai il mio gusto personale. Francamente quando vedo contest pieni di limitazioni mi passa pure la voglia di scrivere, ecco).
Ovviamente conta anche ciò che chiedi di scrivere.
Nel mio caso, il primo contest che ho indetto si basava sulla scrittura di quattro flashfic per concorrente e ho avuto un totale di diciassette iscritti perché, ovviamente, le flashfic sono piuttosto veloci e semplici (certo, può dare molti grattacapi limitare qualcosa alle cinquecento parole, ma sicuramente è meno impegnativo che scrivere una one shot o una long); subito dopo ho organizzato un contest basato su una ship specifica richiedendo o long o one shot e mi sono ritrovata con soltanto quattro concorrenti (e attualmente ha consegnato soltanto uno e fra pochi giorni scadrà la proroga), quindi in sostanza penso che conti in primis il fandom, poi la libertà che il giudice lascia nell'argomento e nel bando.
Il numero di stelline invece, almeno secondo il mio punto di vista, non conta nulla. Quando ho indetto il primo contest ne avevo due e hanno aderito in tantissimi, ora ne ho sette e invece l'affluenza è diminuita. Ci sono giudici che di stelline ne hanno molte più di me ma spesso non hanno concorrenti, altri che magari hanno appena cominciato e invece ricevono un sacco di iscrizioni.
Per quanto riguarda la grafica e la presentazione del bando, certo, fa piacere vedere una presentazione curata, ma alla fine ciò che conta è il contenuto [SM=g27987]
Avenal
00sabato 28 novembre 2015 15:30
Re:
[QUOTE:131817474=NeuPreussen, 28/11/2015 11:40
Penso che la libertà lasciata dai giudici sia un altro elemento importante. Personalmente, sia come giudice che come partecipante, tendo a creare e a cercare contest che lasciano maggiore libertà (a volte ci sono bandi che sciorinano una lista infinita di regole o impongono determinati standard o limiti da rispettare o, direttamente, assegnano prompt ai quali si è indissolubilmente legati, e nel novantanove per cento dei casi non incontrano mai il mio gusto personale. Francamente quando vedo contest pieni di limitazioni mi passa pure la voglia di scrivere, ecco).



È vero, a me è capitato di scegliere di non partecipare ad alcuni contest perchè i giudici erano troppo pignoli...specialmente nella parte non prettamente inerente alla storia...tipo grandezza carattere, tipo di carattere, specifiche scelte suoi codici html o persino sull'impaginazione e la grafica dei banner...insomma anche sulla presentazione.
Sebbene cerchi di fare attenzione comunque gli errori grammaticali sono dietro l'altro e vedere che storie anche di valore venivano pesantemente penalizzate per dei refusi ...beh mi lascia un po' perplessa. Un conto la grammatica di base (potrei diventare satana in persona se leggessi storie senza congiuntivi) ma ad esempio i pignoli anche su scelte stilistiche ben precise e accettate normalmente nell' editoria ...beh non sono il massimo e, sebbene il contest possa essere interessante...preferisco tenermi alla larga. Non sempre ho la possibilità di far betare le mie storie.

WhatHasHappened
00domenica 29 novembre 2015 11:01
Devo ammettere che questa parte della pignoleria nel regolamento per me non influisce più di tanto.
Non condivido l'idea di dare una dimensione del carattere o pretendere il banner o cose simili, perché poi penso che la valutazione si sposti su cose che con la storia c'entrano poco, ma se un bando mi ispira tanto mi iscrivo lo stesso e sto alle regole, al massimo modifico alla fine del concorso.
Riguardo i refusi, non credo che sia giusto penalizzare moltissimo perché sono solo distrazioni, ma penso anche che una storia che pubblichi debba essere curata anche sotto quell'aspetto e che quindi si debba rileggere per vedere quegli errori, che sia tu o un beta a farlo. Insomma, per due o tre refusi in una storia di dieci pagine ok, possono scappare, ma se inizio a vederne spesso capisco che l'autore non ha neanche riletto e a quel punto mi sento di penalizzare anche se gli errori sono solo distrazioni, perché non è bello che una storia sia così poco curata.
Riguardo il bando sono d'accordo con Matilde: per "deve essere accattivante" intendo anche nella forma, non solo per il tema. Ad esempio, ci sono bandi interessantissimi, ma scritti in modo contorto, poco chiaro, magari non sono nemmeno esaustivi e in quei casi un po' mi passa la voglia.
In effetti poi ho notato che i bandi troppo lunghi e contorti vengono ignorati (immagino che il potenziale concorrente si stanchi di leggere e passi oltre), quindi cerco di non impiegare mai più di 1000 parole con i miei e di scrivere le cose in modo semplice, senza troppi giri di parole.
Una cosa che ho dimenticato di dire è che evito i contest che impongano limiti sotto le 3.000 - 4.000 parole, a meno che non si tratti di drabble e flashfic: magari sono anche in grado di rispettarli, ma mi fanno pensare che devo contenermi e quindi un po' mi passa la voglia, visto che le mie storie a volte tendono a crescere su se stesse.
Poi non so, forse è perché mi sta passando un po' la voglia di partecipare ai contest, ma non riesco nemmeno ad arrivare alla fine di tanti bandi che penso "no, questo non fa per me" e chiudo la pagina.
Matilde di Shabran
00domenica 29 novembre 2015 22:53
Tirando nuovamente le somme, i punti su cui tutti concordate sono il bando interessante e ben strutturato e un giudice attento (non necessariamente stellato). Concordate anche sul poco rilievo dato ai premi.

Tutti gli altri punti, mi è parso ci capire, assumono valore diverso a seconda dei gusti del singolo.
Quindi, come sospettavo, non esiste la formula per il concorso perfetto, ma contano le idee e, in una certa misura, la fortuna di proporre il concorso giusto nel momento giusto.

Non posso fare altro che ringraziarvi di cuore per avermi concesso i vostri pareri: vi assicuro che mi sono stati molto utili!
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