TdG rapiti in Mali

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Scibbolet
00sabato 21 maggio 2022 10:54
dietro il rapimento potrebbe esserci un gruppo jihadista
Rocco e Giovanni Langone e Donatella Caivano: chi sono i tre italiani rapiti in Mali

Non erano registrati all’Aire. Avevano acquisito il secondo cognome Koulibaly. E dietro il rapimento potrebbe esserci un gruppo jihadista

Sono Rocco Antonio Langone, 64 anni, la moglie Maria Donata Caivano (chiamata Donatella), 61, e il figlio, Giovanni Langone, 42 i tre italiani rapiti in Mali giovedì sera a Sincina, nella regione di Sikasso, a circa 300 km dalla capitale Bamako. Originari della Basilicata, da diversi anni risiedono nel paese africano con un gruppo di Testimoni di Geova. I tre non erano registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Dietro il rapimento potrebbero esserci i jihadisti «Jnim». I rappresentanti del loro culto sostengono che i tre non si trovassero in Mali per motivi religiosi. Secondo i media si stavano occupando della costruzione di una Sala del Regno, il luogo di culto usato dai Testimoni di Geova.

Il riscatto e i Testimoni di Geova
Dopo il pensionamento di Rocco Antonio Langone marito e moglie sono partiti per il Mali da Triuggio per raggiungere il figlio. Langone lasciò la Basilicata una quarantina di anni fa per trasferirsi per lavoro in Lombardia. I tre avevano acquisito un secondo cognome nel paese africano: Coulibaly. Ieri mattina quattro uomini armati sono entrati nella loro casa e li hanno portati via in un pickup insieme a un loro amico originario del Togo. A rapirli, secondo le prime informazioni, potrebbero essere stati i musulmani del gruppo Jnim, un acronimo che significa «Jama’at nusrat al-Islam wal-muslimin». L’organizzazione jihadista è localizzata tra Mali e Burkina Faso.

La Stampa racconta oggi che sono stati loro a rapire, ormai più di un anno fa, il giornalista di Libération Olivier Dubois, ad oggi ancora prigioniero. Un video del rapito è stato pubblicato lo scorso 13 marzo: l’uomo chiede ai suoi parenti e al governo di Parigi di impegnarsi per la sua liberazione. Il Corriere della Sera scrive che per questo tipo di rapimenti di solito si chiedono riscatti tra i 5 e i 7 milioni di euro. «I tre componenti della famiglia rapita sono testimoni di Geova che vivono in Mali per motivi personali e dunque non sono lì in qualità di missionari – ha chiarito ieri sera in una nota la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova -. Preghiamo per loro e ci auguriamo che questa vicenda si concluda nel modo migliore».

Lissone, il sindaco e Giovanni Langone
Giovanni Langone risulta residente a Lissone in provincia di Monza. Ma la sindaca della cittadina Concettina Monguzzi ha fatto sapere all’AdnKronos che da anni il 42enne non abita più lì: «Ho saputo la notizia dalla stampa – spiega all’Adnkronos il primo cittadino – e risulta irreperibile, un dato che emerge dal censimento del 2011» e che di fatto ha comportato la ‘cancellazione’ dall’anagrafe nel 2013.

Fonte: www.open.online/2022/05/21/mali-italiani-rapiti-chi-sono/
Giandujotta.50
00sabato 21 maggio 2022 11:58
«Non ci sono nostri missionari inviati in quel Paese. In Italia i testimoni di Geova sono 250mila quindi è possibile che qualcuno a titolo personale sia andato in Mali per aiutare le comunità locali. Ma noi non ne siamo a conoscenza, non abbiamo informazioni a riguardo». È quanto riferiscono all’Adnkronos dalla sede centrale italiana della Congregazione dei testimoni di Geova

www.ilsole24ore.com/art/mali-media-locali-rapiti-tre-cittadini-italian...

vedremo gli sviluppi.
Giandujotta.50
00sabato 21 maggio 2022 12:56
Indipendentemente che siano tdG o meno, possiamo accettare il suggerimento dell'articolo su La Stampa:

"La Farnesina che segue il caso ha confermato d'intesa con i famigliari, l'esigenza di mantenere il massimo riserbo."

FONTE

Mi sembra un suggerimento ragionevole, dato che piu si fa scalpore intorno al fatto piu i rapitori alzano il presso.
Speriamo che tutto finisca bene come tanti altri sequestri.
confa86@
00domenica 22 maggio 2022 12:38
hanno preso di mira degli italiani perchè abbiamo già dei precedenti... in passato per liberare delle persone prese in ostaggio dai jiadisti abbiamo pagato un riscatto, quindi quelli che vengono dopo sanno che l'Italia fa così e dal mio punto di vista più il governo si comporta in questa maniera e più mette a rischio gli italiani all'estero in zone a rischio!

io sono dell'idea di dire basta al pagamento di riscatti a terroristi, se uno va in una zona ad alto rischio è e diventa un problema suo
Claudia Claudia
00martedì 27 febbraio 2024 14:56
tg24.sky.it/mondo/2024/02/27/mali-italiani-rapiti-liberati

Il governo italiano ha fatto di tutto per liberarli
M71
00mercoledì 28 febbraio 2024 10:10
Claudia Claudia (1lT5230325), 27/02/2024 14:56:

https://tg24.sky.it/mondo/2024/02/27/mali-italiani-rapiti-liberati

Il governo italiano ha fatto di tutto per liberarli

Certo,
Ma non dimentichiamo il commento di Tajani, che ha ringraziato "il grande lavoro fatto dalla diplomazia e dalla intelligence per riportarli a casa"; e ha sottolineato che c'è stata, durante il sequestro, "una grande collaborazione della famiglia, che ha sempre mantenuto il silenzio con grande serietà. È così - ha aggiunto - che si ottengono i risultati"
Claudia Claudia
00mercoledì 28 febbraio 2024 21:39
Hanno seguito i consigli biblici
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