Vi parlerò di quella notte

Vi parlerò di quella notte in cui ho viaggiato per ore alla ricerca di qualcosa o di qualcuno che avevo a due passi da casa mia.
Vi parlerò di quella notte in cui la paura mi ha reso impotente di fronte ad una scena drammatica
Vi parlerò di quella notte in cui vidi per la prima volta la faccina di mio nipote
Vi parlerò di quella notte fatta di parole sussurrate, di sguardi, di frasi dette e di parore urlate...

E voi di quale notte parlate?

In quella notte dove eravamo...
Noi , la musica che faceva un tutt'uno con l'anima , un'amore da indovinare, da respirare,
lungo le strade dell'Ungheria.
Era il 1996 , avevo 20 anni e gia sapevo
che cosa avrei voluto fare , raccontare e scrivere
notizie.
Dopo la caduta di Ceausescu saremmo andati insieme in Romania,
sostando prima a Budapest per qualche giorno.

Era notte , intorno alla frontiera
c'erano le guardie e a tratti mi sentivo bene ,
c'era lui e la notte di San Lorenzo.

Stremati dalla stanchezza insieme abbiamo sostato
vicino una piccola casa un po' curva, costuita di poche lamiere
ma accogliente per la notte.

La luce fioca delle lampade a petrolio
accesero i cuori di due pazzi che avevano
voglia di conoscere il mondo, ma in quel momento
del mondo non ci importo' piu' nulla...

E' stata una bellissima notte ...

Grazie per avermi ricordato "della notte in Romania"
è da molto che non ci pensavo piu'.

[Modificato da IoBalloDaSola 15/09/2004 1.23]

E inevitabilmete succede...
ma tu ancora non lo sai , ma la notte
anche questa notte potrebbe essere speciale
per ognuno di noi.
Avrei potuto osare , ma non ho saputo scegliere,
e nei mille dubbi che mi offuscavano la mente...
ho trovato luce nei suoi occhi.

c'è sempre una notte da ricordare .

vi parlerò di quella notte dove eravamo a fare 1 falò di fine estate.
Ero ubriaco ed era incominciato tutto per gioco con lei.......
e poi mi sono trovato sposato:SMILE176:

Sono le 2 di questa notte fredda, mi ritrovo in terrazzo con pigiama, accappatoio e sono a piedi scalzi, non c’è nessuno a tenermi compagnia. Tutti preferiscono dormire. ‘Sto cazzo di brandy fa schifo, ma fa troppo film un “uomo” in accappatoio fuori alle 2 di notte con un bicchiere in mano!
Che cazzo ci faccio fuori al freddo?! Penso, il giorno non lascia tempo e io lo rubo ai miei sogni, alla pace del sonno, mi diverte pensare è l’unica libertà…
Non sarà una bontà ‘sto alcool, ma almeno scalda un po’ le budella. Penso. L’anno nuovo è un incognita, ma non voglio pensarci perché mi viene l’angoscia. Ricordo. L’anno scorso, quante cose, belle brutte, un totale: nullo, a cosa è servito essere felice se poi sono stato triste?! Diciassette anni di ricordi, di emozioni, di esperienze, di gioie, di sorrisi, di pianti e di amarezze, mai un momento ho staccato il cuore, ho sempre aspirato tutto, non riuscirò mai a lasciare che tutto scorra sotto di me. Fa freddo. Un altro sorso. Ho chiuso l’anno come l’ho iniziato: con una festa, per cosa? Pretesti. Noi viviamo di pretesti, scuse, invenzioni, la realtà è solo una cosa che noi distorciamo. La realtà fa male. Tanto male.
Passa una macchina veloce. Mi piace pensare a quelli che sono dentro…magari pensano ancora che la vita sia bella. Provo pena. Per loro. Per me. Ingiustizia. Non è giusto che a 17 anni sia fuori, scalzo con in mano un bicchiere vuoto che puzza di brandy. Ho voglia di qualcosa di allegro. Nulla. Tutto passa, resta solo il ricordo. Musica. Lenta. Dolce. Musica.
Amore. Un lampo nella mia mente! L’amore è una cosa…Ho detto che non voglio pensare! CAZZO! Meglio sciacquare il bicchiere. Silenzio. La vita è fatta di silenzi. Ho sonno. Vado a letto. Mi alzo. Dov’è il lettore Cd?! Ho voglia di U2. cazzo non li trovo. Bob Marley? NO. Meganoidi? NO. Voglio musica che mi inebri. Voglio ubriacarmi. Di musica. NICK CAVE trovato! Mi stendo, mi copro, poggio la testa sul cuscino. Domani quando mi sveglio avrò la bocca impastata. Ho sonno.


l'ho scritto 3 anni fa...non è un gran chè xò c'entra sempre con la notte...

c'è quella notte che la barca lasciava una scia fosforescente di placton, gocce di luna a ribollire nella schiuma
e quella notte con gli elicotteri sopra Genova e le luci blu, i fari e fumo nero
quella notte che la guardavo dormire indifesa come una bambina e guardavo i suoi sogni sotto le palpebre
c'è quella notte, cento notti, passate a pescare senza prendere mai niente, mai niente
e quella notte sul Sinai, salita immane nel buio, tra i cammelli, pietre eterne e monaci
tutte le notti che lavoro e attendo l'alba o qualcosa
le notti che vorrei dormire ma non riesco
le notti che poi non mi ricordo niente

la fine del mondo sarà all'alba o di notte (J. Dean, Gioventù bruciata)

una notte in cui...guardi le stelle, sei sdraiato in riva la mare e non fai altro che fissare quei minuscoli puntini bianchi nel buio e ti perdi in mezzo a tutto quel luccicare




E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente
e capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente
e capirai che la vera ambiguità
è la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini...
E poi, e poi, che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere,
ma il qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere, vivere e poi, poi vivere
e poi, poi vivere...

Francesco Guccini, Canzone Della Bambina Portoghese

la notte è la notte, l'unica vera amica, lei sa ascoltare