genitori chiedetevi...

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non capisco
01lunedì 8 maggio 2017 22:26
frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?

Ho letto in un forum di vostri denigratori che in uno schema di discorso pubblico del prossimo congresso c'è la seguente frase (tradotta):

"Genitori chiedetevi: Ho addestrato i miei figli su quali sono le appropriate manifestazioni di affetto, l’importanza di vestire con modestia e la necessità di far rispettare la loro privacy?"

La frase passa per 'incredibile', 'vomitevole', 'assurda' eccetera.

A dire il vero:

1) mi sembra sacrosanto che un bambino non debba concedere manifestazioni d'affetto 'inappropriate' ad adulti (tipo carezze intime);

2) mi sembra sacrosanto che un bambino dovrebbe vestire come ci si aspetta appunto da un bambino, e quindi ad esempio troverei fuori posto che una dodicenne andasse in giro in minigonna e calze a rete;

3) mi sembra sacrosanto che si debba rispettare la privacy di un bambino, esattamente come quella di un adulto.

Insomma ho letto e riletto quattordici volte e non ci trovo niente di strano. Sono grave?

Ma com'è che i vostri ex-membri polemici fanno le tempeste nei bicchieri d'acqua? Io non mi capacito.
(SimonLeBon)
10lunedì 8 maggio 2017 22:36
Re: frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?
Ti diro' io non ci sono ancora stato all'assemblea e non ho sentito nessuna frase.

Come sai, c'è chi passa le giornate a leggere Verissimo, Novella 2000 e ad inventarsi nuovi scandali sui tdG.

Dunque aspettiamo già la prossima trovata, magari sarà meno infelice, ma dopo le lodi a Putin e alle leggi liberticide ne dubito.

Simon
dom@
00lunedì 8 maggio 2017 22:38
Dd
Perche Devi capire? Come un'uomo Che cortrolla pure la tempeste Deve essere unciso?
Il mondo non si Mai fermato un momento a fare le scielte sbagliate .
[SM=g10765]
giusyforever
00lunedì 8 maggio 2017 22:40
Re: frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?
Eh sì evidentemente non hanno di meglio da fare

Il Dottor Destino ad esempio dice che non c’è relazione tra l’abbigliamento e uno stupro, se non nelle chiacchiere da bar dello sport [SM=g28000]

Quando si dice che anche l'occhio vuole la sua parte ebbene la parte che vuole l'occhio è anche l'abbigliamento.

Non sarà così per tutti i casi ma anche l'abbigliamento fa la sua parte

Quindi un PLUG IN BABY [SM=g27989]
E così l'abbigliamento farà la sua SUPREMACY [SM=g27987]
E per la poverina di turno sarà un vero PANIC STATION

[SM=x1910950]
EverLastingLife
10lunedì 8 maggio 2017 22:43
Re: frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?
non capisco, 08/05/2017 22.26:



Ma com'è che i vostri ex-membri polemici fanno le tempeste nei bicchieri d'acqua? Io non mi capacito.



Infantilismo congenito.

barnabino
10lunedì 8 maggio 2017 23:15
Naturalmente un abbigliamento modesto non evita uno stupro e non è giustificabile uno stupro perché l'abbigliamento era immodesto, ma i consigli di insegnare ai ragazzi di non accettare carezze inappropriate, di difendere la propria privacy specialmente in campo sessuale e non vestire in modo provocante non hanno nulla di scandaloso, purtroppo viviamo in un mondo dove, giusto o sbagliato che sia, un abbigliamento provocante può attirare indebite attenzioni. Scandalizzarsi per questo consiglio sarebbe come scandalizzarsi quando viene suggerito di non indossare vistosi oggetti preziosi quando si frequentano zone malfamate.

Secondo me i nostri detrattori hanno definitivamente perso il senso della misura.

Shalom
TNM
00martedì 9 maggio 2017 05:14
Re: frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?
non capisco, 08/05/2017 22.26:

Ma com'è che i vostri ex-membri polemici fanno le tempeste nei bicchieri d'acqua? Io non mi capacito.




Tieni anche presente che tra i nostri critici ci sono diversi che dicono di essere ex Testimoni di Geova senza mai esserlo stati.


FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 07:13
non potendo rispondere nella discussione "anonimi" per una questione di orario, volevo però dire due parole sull'argomento, chiedo poi la cortesia di spostare la discussione di là. Grazie.
----
premesso che non ho letto l'articolo ma da ciò che viene riportato (probabilmente in modo parziale) c'è qualcosa che mi stona:

Intanto il verbo addestrare, non si addestrano i figli, ma gli animali. Ai figli si danno consigli, i figli si educano, le bestie si addestrano.
Forse c'è stata una scorretta traduzione.

Se l'articolo vuole preservare i bambini dallo stupro il fatto che siano vestiti in un modo piuttosto che in un altro a mio parere è assolutamente irrilevante, i predatori di bambini non vengono certamente attratti da una scollatura, e in questo modo si rischia di colpevolizzare il bambino o il genitore con la frase aberrante "se l'è andata a cercare". Andrebbe invece sottolineato con forza che il bambino abusato è sempre una vittima e anche una donna abusata è sempre una vittima in qualsiasi modo sia vestita, sono discorsi vecchi, ma è sempre in caso di tenerli ben presente.

Consiglio a tutti la visione di questo video
[SM=g1944981]




Hal.9000
10martedì 9 maggio 2017 07:23
addestrare
[ad-de-strà-re] v. (addèstro ecc.)

• v.tr. [sogg-v-arg-prep.arg] Rendere una persona o un animale abile a qlco.: a. le reclute al combattimento; anche con il secondo arg. espresso da frase (introd. da a): a. le reclute a combattere; in contesto noto, anche con il secondo arg. sottinteso: bisogna a. le reclute

• addestrarsi

• v.rifl. [sogg-v-prep.arg] Allenarsi, esercitarsi: a. al tiro con l'arco; anche con arg. espresso da frase (introd. da a): a. a cavalcare; in contesto noto, anche con l'arg. sottinteso: ti sei addestrato oggi?

• sec. XIV

dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/addestrare.shtml

=====================================

addestrare
ad|de|strà|re
v.tr.
av. 1348; der. di destro con 1ad- e 1-are.

CO
rendere abile, ammaestrare: addestrare qcn. a, in qcs.; addestrare alla guida; addestrare al, nel salto; addestrare nel gioco degli scacchi; addestrare qcn. a fare qcs.; addestrare a parlare, nuotare

dizionario.internazionale.it/parola/addestrare

=====================================

Un interessante approfondimento:

www.ilgiornale.it/news/cultura/rigattiere-parole-addestrare-858...
barnabino
10martedì 9 maggio 2017 07:34
Cara Galvani


Intanto il verbo addestrare, non si addestrano i figli, ma gli animali. Ai figli si danno consigli, i figli si educano, le bestie si addestrano



E solo un richiamo ad un passo biblico dei Proverbi: "Addestra il ragazzo secondo la via per lui; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà". Comunque addestrare significa solo rendere abile, destro. Ovviamente una persona intelligente come te avrà capito che non si paragonano i figli alle bestie.


Se l'articolo vuole preservare i bambini dallo stupro il fatto che siano vestiti in un modo piuttosto che in un altro a mio parere è assolutamente irrilevante, i predatori di bambini non vengono certamente attratti da una scollatura, e in questo modo si rischia di colpevolizzare il bambino o il genitore con la frase aberrante "se l'è andata a cercare"



Ovviamente vestire modestamente non impedisce le molestie né le giustifica se una persona è succintamente abbigliata, ma questo non toglie la realtà che un abbigliamento provocante in un adolescente potrebbe lanciare un messaggio errato e attrarre indebite attenzioni sul bus o per strada, dubito che non ti sia mai capitato di osservarlo. Io non capisco dove vedi "colpevolizzare" in un consiglio di buon senso. Nessuno sta dicendo che un molestatore è giustificato, semplicemente è meglio essere cauti. O pensi che non sia così?


Andrebbe invece sottolineato con forza che il bambino abusato è sempre una vittima e anche una donna abusata è sempre una vittima in qualsiasi modo sia vestita



E chi dice il contrario? Ti pare che l'articolo nel momento in cui da suggerimenti su come evitare qualcosa stia dicendo che la vittima se l'è andata a cercare? Semplicemente si invita ad usare cautela, o ti pare un cattivo suggerimento? Tu trai conclusioni che non ci sono nel discorso...

Shalom [SM=g7422]

EverLastingLife
00martedì 9 maggio 2017 07:40

Una persona abusata, donna o bambino, è sempre una vittima, comunque vada in giro vestita o anche (al limite) se va in giro nuda. Nulla giustifica il gesto di uno stupratore. Ciò è ovvio. A fronte di questa ovvietà ve n'è un'altra, ovvero che un abbigliamento provocante può, come dice la parola stessa, 'provocare' pensieri o anche reazioni improprie. Evidentemente non t'è mai capitato di vedere per strada uomini che si girano, anche in gruppi di tre o di quattro o più, per guardare e fare 'complimenti' (eufemismo) a ragazze decise a mettere in mostra le proprie mercanzie. Forse 99 uomini di questo genere su 100 si fermano all'intenzione, il centesimo, nelle giuste condizioni, può anche passare alle vie di fatto. Un abbigliamento provocante giustifica l'atto violento? No, assolutamente. Può però spiegarlo o avervi in parte contribuito? Io e te non siamo dei predatori sessuali, ma la risposta è nella domanda. Il nostro abbigliamento comunica delle informazioni ben precise. Una donna che va in giro esibendo il proprio sesso è paragonabile a un uomo che passeggia per un quartiere malfamato sventolando un fascio di banconote. Il suo contegno giustificherebbe una eventuale aggressione? No. Potrebbe spiegarla?
admintdg5
00martedì 9 maggio 2017 08:52
Unite le due discussioni.
EverLastingLife
00martedì 9 maggio 2017 09:26

Se la Galvani vuole può commentare qui usando un account anonimo col nome appunto di Francesca Galvani (qualche moderatore convaliderà man mano i suoi interventi.

ELL/MOD
FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 09:29
Re:
EverLastingLife, 09/05/2017 07.40:


Una persona abusata, donna o bambino, è sempre una vittima, comunque vada in giro vestita o anche (al limite) se va in giro nuda. Nulla giustifica il gesto di uno stupratore. Ciò è ovvio. A fronte di questa ovvietà ve n'è un'altra, ovvero che un abbigliamento provocante può, come dice la parola stessa, 'provocare' pensieri o anche reazioni improprie. [...]



Ciao Ever, taglio parte del tuo intervento anche se interessante e di buon senso.
Ma soffermiamoci appunto sul termine "provocante" già stiamo dando la colpa a chi si veste in un certo modo di provocare pensieri o reazioni improprie, è giusto questo?
Se una ragazzina d'estate vuole essere libera di girare in pantaloncini corti e canotta siamo certi che voglia provocare pensieri o reazioni improprie o vuole semplicemente vestirsi come si sente?
Chi stabilisce che era vestita in modo provocante? Quelli che poi sono pronti a puntare il dito.
La prudenza può essere il giusto modo per curare il presente? Certamente può sembrare un modo per evitare lo stupro, l'aggressione, la violenza, ma allo stesso modo conferma l'idea che lo stupro, l'aggressione e la violenza dipendono da qualcosa che fai tu, non da qualcosa che stai subendo. Significa dire ad una ragazza che comunque un concorso di colpa ce l'ha, perché non è stata abbastanza attenta, non si è abbastanza coperta e non ha fatto il necessario per scatenare la bestia nascosta in qualcuno.
Con la scusa della prudenza si rischia di mantenere in piedi il sistema che vorremmo combattere.

[SM=g1944981]



Giandujotta.50
00martedì 9 maggio 2017 09:49
Le intenzioni di chi indossa un'abbigliamento che a posteriori possiamo definire 'provocante' non sono mai quelle di farsi mettere le mani addosso.
Anche perchè non tutti si sentono attirati dalla stessa parte del corpo.
I meccanismi che scattano nella testa di questi maiali non sono mai i medesimi.
Quindi è escluso che si vada in giro con gli shorts inguinali e aderenti allo scopo di provocare un'aggressione a sfondo sessuale.

ciò non toglie che se l'obbiettivo è di passare inosservati proprio agli occhi di questi sciagurati, occorra una certa prudenza.
Tutto dipende dall'obiettivo che mi pongo.
Legittima Libertà di indossare cosa voglio?
Sicurezza fisica personale?

poi ci sarebbe anche la via di mezzo. Pantaloncini con l'orlo a metà coscia...
Anche questi non garantiscono di essere lasciati in pace, ma tra una ragazzina in short inguinali e una in bermuda o pinocchietti a chi andrà l'attenzione dell'aggressore?

Comunque ciascuno i figli li può mandare in giro come gli pare.
Ma è davvero strano come la maggior parte dei genitori si adopera per
difenderli dai virus e batteri e poi non pensa a mettere anche una minima di difesa verso chi può segnarli per sempre, nel corpo e nella mente.
StanleyClarke
00martedì 9 maggio 2017 12:10
Re: frase 'incredibile' in un vostro schema. Ma perché incredibile?
non capisco, 08/05/2017 22.26:


Ho letto in un forum di vostri denigratori che in uno schema di discorso pubblico del prossimo congresso c'è la seguente frase (tradotta):

"Genitori chiedetevi: Ho addestrato i miei figli su quali sono le appropriate manifestazioni di affetto, l’importanza di vestire con modestia e la necessità di far rispettare la loro privacy?"

La frase passa per 'incredibile', 'vomitevole', 'assurda' eccetera.

A dire il vero:

1) mi sembra sacrosanto che un bambino non debba concedere manifestazioni d'affetto 'inappropriate' ad adulti (tipo carezze intime);

2) mi sembra sacrosanto che un bambino dovrebbe vestire come ci si aspetta appunto da un bambino, e quindi ad esempio troverei fuori posto che una dodicenne andasse in giro in minigonna e calze a rete;

3) mi sembra sacrosanto che si debba rispettare la privacy di un bambino, esattamente come quella di un adulto.

Insomma ho letto e riletto quattordici volte e non ci trovo niente di strano. Sono grave?

Ma com'è che i vostri ex-membri polemici fanno le tempeste nei bicchieri d'acqua? Io non mi capacito.




Ritorniamo a palla al senso del post.
L Utente chiede: Ma com'è che i vostri ex-membri polemici fanno le tempeste nei bicchieri d'acqua?
Da ex inattivo posso rispondere portando la mia esperienza, non conoscendo i siti dai quali hai estrapolato l'argomento.
Molti, anzi forse la totalità, dei disassociati/detrattori dei Testimoni di Geova, ma anche di altre religioni, sono in genere persone che non si rispecchiano nelle norme bibliche in quanto dedite ad attività immorali di vario genere. DI conseguenza, qualsiasi esortazione alla modestia, viene da loro percepito come un "attacco alla loro libertà", "simbolo di medio evo" ecc..

Chiaramente, le situazioni descritte nello schema del discorso, sono situazioni a doppia lettura. Tutti amiamo i nostri amici e le nostre amiche logicamente le nostre manifestazioni di affetto nei loro confronti vanno misurate per non ingenerare dubbi sulle nostre reali intenzioni. PUò succedere che un abbraccio o un bacio dati per affetto fraterno, siano scambiati per manifestazioni di interesse sessuale. Logicamente nessuno stigmatizza la colpevolezza di una vittima di stupro, ma mia moglie, non tdg, non farebbe mai uscire nostra figlia troppo scollata, ma per il suo stesso decoro.

Quindi,per rispondere alla domanda dell'Utente che si chiede "perchè?", la risposta è perchè loro per primi hanno pruderie irrazionali e sbagliate e quindi puntano il dito contro chi invece cerca di insegnare un briciolo di modestia, che in fin dei conti è rispetto per se stessi e gli altri, al di là delle religioni.
(nel bagno che frequento in estate ad esempio è scritto chiaro, all'ingresso, "Vietato prendere il sole in topless" e i gestori non sono TdG, ma ATEI convinti)
Seabiscuit
00martedì 9 maggio 2017 12:32
Suvvia Francesca sei donna e sai cosa potrebbe provocare un uomo, anche con l'abbigliamento

Non prendiamoci in giro please

E poi, a quanto pare, lo schema del discorso parlerebbe di "figli" senza specificare l'età

Che c'entra mo la pedofilia? Un genitore che ha a casa un adolescente anche maggiorenne, gli darà i consigli che ritiene piu adatti anche su tali argomenti
FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 12:49
Re:
Seabiscuit, 09/05/2017 12.32:

Suvvia Francesca sei donna e sai cosa potrebbe provocare un uomo, anche con l'abbigliamento

Non prendiamoci in giro please





stimo andando fuori tema, lo so e chiedo scusa..
Ma quello che può provocare in un uomo il mio abbigliamento sono esclusivamente fatti suoi, e se è un uomo malato che non riesce a tenere a bada i suoi istinti deve farsi curare. Non sono io a dover modificare il mio abbigliamento perché ci sono dei malati in giro.
Detto questo io mi abbiglio in modo normalissimo e consono, il mio era un discorso in generale sulla libertà. [SM=g1944981]


Giandujotta.50
00martedì 9 maggio 2017 12:58
Capisco perfettamente la richiesta di potersi vestire come ci pare.
Resta da decidere se, per la nostra persona, viene prima la libertà o la sicurezza.
e anche questa decisione deve essere personale.Nessuna imposizione.
Si accettano consigli ma poi si deve decidere da soli.

ci sono quelli che a Forcella vanno in giro con la macchina fotografica a tracolla, l'iphon in mano e al collo una catena d'ora che pesa mezz'etto..
è giusto che possano decidere di farlo...

Ma un sorriso di disapprovazione per la scelta, nel caso vengano scippati, non possono evitarlo.

E' un brutto mondo questo che stiamo vivendo, dove le scelte sono tra libertà e sicurezza. Ma tant'è.
Però i nostri figli, fino a che non hanno la maturità per fare una scelta consapevole, hanno diritto ai nostri consigli... e noi il dovere di darglieli.

barnabino
00martedì 9 maggio 2017 13:01
Purtroppo bisogna prendere atto di certe realtà, giuste o sbagliate che siano, i testimoni di Geova educano i figli a rispettare le donne ma è innegabile che in certe culture non sia possibile ignorare l'effetto che un certo modo di vestire può avere... trovo strano che tu continui a polemizzare su quel suggerimento che non vuole colpevolizzare nessuno.

Shalom
EverLastingLife
00martedì 9 maggio 2017 13:13
Re: Re:
FrancescaGalvani, 09/05/2017 09.29:



Se una ragazzina d'estate vuole essere libera di girare in pantaloncini corti e canotta siamo certi che voglia provocare pensieri o reazioni improprie o vuole semplicemente vestirsi come si sente?




La mia tesi non è che voglia provocare un'aggressione ma che comunque il risultato potrebbe essere quello.


Significa dire ad una ragazza che comunque un concorso di colpa ce l'ha, perché non è stata abbastanza attenta, non si è abbastanza coperta e non ha fatto il necessario per scatenare la bestia nascosta in qualcuno.



Possiamo non dire che sia colpa sua, e infatti nessun tribunale la configurerebbe come tale, ma è certamente una questione di scarsa prudenza. È esporsi volontariamente ad un pericolo. Se lascio l'auto aperta con le chiavi nel quadro ed il motore acceso, invocando la libertà di fare quel che mi pare della mia auto, non ho tecnicamente una "colpa" dell'eventuale furto, che resta sempre un reato senza attenuanti, ma si potrà almeno dire che il furto sia dovuto anche alla mia imprudenza.
FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 13:15
Re:
barnabino, 09/05/2017 13.01:

Purtroppo bisogna prendere atto di certe realtà, giuste o sbagliate che siano, i testimoni di Geova educano i figli a rispettare le donne ma è innegabile che in certe culture non sia possibile ignorare l'effetto che un certo modo di vestire può avere... trovo strano che tu continui a polemizzare su quel suggerimento che non vuole colpevolizzare nessuno.

Shalom




Non era una polemica Barnabino, mi dispiace che tu abbia colto questo.
Ho preso spunto dall'articolo per fare qualche riflessioni su un tema che mi coinvolge molto e che secondo me andrebbe affrontato continuamente. Anch'io da madre mi chiedo continuamente quando dovrei proteggere i miei figli e quindi accettare e adeguarmi ad un certo sistema e quanto invece valga la pena lottare per cambiarlo almeno un po'. Probabilmente anche la madre di Rosa Parks le avrà consigliato o se preferisci l'avrà "addestrata" a non sedersi negli autobus con i bianchi. Ma lei lo ha fatto, rischiando tanto. E grazie al suo gesto qualcosa è cambiato. Forse l'uguaglianza legale per i neri non sarebbe arrivata negli anni '60 e nemmeno negli anni '80 e magari non sarebbe arrivata mai. Nessun sistema di potere si mette in discussione da solo; solo chi lo subisce lo può discutere.
Di questo sto parlando e su questo sto cercando un confronto.
[SM=g1944981]
'Andros'
00martedì 9 maggio 2017 13:37
Re: Re:
FrancescaGalvani, 09/05/2017 12.49:




stimo andando fuori tema, lo so e chiedo scusa..
Ma quello che può provocare in un uomo il mio abbigliamento sono esclusivamente fatti suoi, e se è un uomo malato che non riesce a tenere a bada i suoi istinti deve farsi curare. Non sono io a dover modificare il mio abbigliamento perché ci sono dei malati in giro.
Detto questo io mi abbiglio in modo normalissimo e consono, il mio era un discorso in generale sulla libertà. [SM=g1944981]





Il tuo discorso non fa una piega, cara Francesca, ma devi riconoscere che viviamo un un mondo e in una epoca corrotta e depravata e se è pur vero che un essere degradato puo fare violenza gratuita senza bisogno di essere provocato, è altrettanto vero che si possono inviare messaggi anche con un linguaggio non verbale.

Rifletti, però, se io vado in giro dando dell'imbecille alla gente che incontro, non pensi che aumenteranno le probabilità d'essere prima o poi malmenato ?

E se giro per strada mostrando a tutti il mio portafogli gonfio di banconote, non pensi che in tal modo mi attirerò le attenzioni di qualche ladro?

Anche un certo tipo di abbigliamento, volenti o nolenti, lancia dei messaggi è se la stragrande maggioranza delle persone non ci farà caso, qualche individuo 'malato' potrebbe considerarlo un invito.

Accorto è chi vede la calamità e si nasconde, saggiamente raccomanda la Bibbia ed è quindi appropriato che i genitori tutelino i figli anche con azioni preventive.
FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 13:42
Re: Re: Re:
EverLastingLife, 09/05/2017 13.13:




Possiamo non dire che sia colpa sua, e infatti nessun tribunale la configurerebbe come tale, ma è certamente una questione di scarsa prudenza. È esporsi volontariamente ad un pericolo. Se lascio l'auto aperta con le chiavi nel quadro ed il motore acceso, invocando la libertà di fare quel che mi pare della mia auto, non ho tecnicamente una "colpa" dell'eventuale furto, che resta sempre un reato senza attenuanti, ma si potrà almeno dire che il furto sia dovuto anche alla mia imprudenza.



No Ever, una ragazza non si espone VOLONTARIAMENTE ad un pericolo se gira per strada con dei pantaloncini corti, così come non ti esponi tu in quanto uomo se fai altrettanto. E' questo assioma che va combattuto con grande forza. Noi donne non siamo prede, siamo persone, e gli uomini non sono animali in preda a degli istinti che non possono controllare.
Non c'è nulla di VOLONTARIO altrimenti torniamo a "se l'è andata a cercare".

Il paragone tra donna e automobile è estremamente illuminante [SM=g7556]

Giandujotta.50
00martedì 9 maggio 2017 14:13

"Noi donne non siamo prede siamo persone"



certo! lo penso anche io...

poi leggo i dati ISTAT


"La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri."

allora penso che una T-shirt con scritto sono una donna e non una preda mi serve a poco... meglio se escogito qualcosa di piu funzionale.

come ho già detto...ciascuno può vestirsi come vuole...a mia figlia insegno la prudenza che passa anche dal percorrere strade sicure non a notte fonda magari tenendo un mazzo di chiavi in mano e farne spuntare una le dita e a vestirmi in modo da non attirare troppo l'attenzione.

e perchè no, non salire su un ascensore, anche di casa, con sconosciuti...meglio aspettare che torni vuoto a p.t.
Si accettano altri suggerimenti pratici.

EverLastingLife
10martedì 9 maggio 2017 14:55
Re: Re: Re: Re:
FrancescaGalvani, 09/05/2017 13.42:



No Ever, una ragazza non si espone VOLONTARIAMENTE ad un pericolo se gira per strada con dei pantaloncini corti, così come non ti esponi tu in quanto uomo se fai altrettanto. E' questo assioma che va combattuto con grande forza. Noi donne non siamo prede, siamo persone, e gli uomini non sono animali in preda a degli istinti che non possono controllare.
Non c'è nulla di VOLONTARIO altrimenti torniamo a "se l'è andata a cercare".

Il paragone tra donna e automobile è estremamente illuminante [SM=g7556]





Forse dovresti leggere con più attenzione quello che scrivono gli altri, invece di sparare giudizi, sia pur velati. Il paragone non è donna <-> automobile, ma fra un crimine e un altro, e l'elemento accomunante è l'imprudenza. Il problema non è se la donna sia preda o persona, ma se esistano in giro individui che considerino la donna appunto una 'cosa' di cui disporre a piacimento, e se ciò possa eventualmente indurre una donna prudente ad evitare vestiti provocanti. Un abito provocante può non fare la differenza fra pensiero e azione su 999 uomini, e farla sul millesimo. Il quale poi, sia chiaro, non è nè giustificabile nè assolto se passa alle vie di fatto. Il quesito come ripeto non è il grado di colpa (involontaria) da ascrivere ad una donna che provoca col suo abbigliamento e che viene fatta oggetto di molestie, ma la cautela o la mancanza della medesima.

Vorrei che fosse chiaro che le donne tdg non vestono 'con modestia' per scongiurare il pericolo di uno stupro ma perchè, come tutti i cristiani, ritengono che sia un modo di onorare la santità del Creatore. Vestire modesto che però, come ulteriore vantaggio, può anche ridurre il rischio di 'attenzioni' indesiderate. Siamo esseri umani, siamo pezzi di carne, siamo chimica. L'esibizione del sesso non lascia indifferenti un uomo o una donna normali.
Seabiscuit
20martedì 9 maggio 2017 15:45
Cara Francesca

te sei o eri un insegnante catechista se non ricordo male

Se un alunno ti chiedesse cosa s'intende con la scrittura dove i cristiani vengono esortati a vestire con modestia, cosa rispondi?


FrancescaGalvani
00martedì 9 maggio 2017 16:56
Re:
Seabiscuit, 09/05/2017 15.45:

Cara Francesca

te sei o eri un insegnante catechista se non ricordo male

Se un alunno ti chiedesse cosa s'intende con la scrittura dove i cristiani vengono esortati a vestire con modestia, cosa rispondi?






Sono ancora catechista [SM=g27985]
Dico che bisogna vestirsi con abiti con cui ci si sente bene, senza bisogno che siano firmati o particolarmente appariscenti.
Seabiscuit
00martedì 9 maggio 2017 17:06
Diciamo che il dizionario è un tantino più preciso


modèstia s. f. [dal lat. modestia, der. di modestus «modesto»]. – 1. a. Qualità morale, opposta alla vanità e alla presunzione, consistente nel non sentire e non mostrare vanto dei proprî meriti: si schermiva dalle lodi per una sua naturale m.; m. sincera; m. affettata, ipocrita, falsa; moralmente ti colpisce la m. di un miliardario, non la m. di un povero, perché la prima è artefatta, la seconda genuina (Aldo Busi); parlava con m. della propria opera; debbo dire, senza falsa m., che solo il mio intervento ha salvato la situazione; a parte la m., o più efficacemente m. a parte, espressione di scherzosa giustificazione con cui s’introduce il racconto di cosa che costituisca un vanto o torni a proprio onore. Ironicamente: quanta m.!, nel sentire qualcuno parlar troppo di sé; un po’ di m. non gli nuocerebbe; la m. non è certo il suo forte. b. Atteggiamento femminile ispirato a pudore e riserbo, che si manifesta negli atti, nelle parole, nella compostezza del vestire e del portamento: è una ragazza piena di m.; contegno ispirato a m.; la sua naturale m. la fece arrossire; iron.: una stabile guarnigione di soldati spagnoli che insegnavan la m. alle fanciulle e alle donne del paese (Manzoni). c. non com. Sobrietà, moderazione nel tenore di vita, nel modo di vestire, nell’arredamento della casa e sim., quando ciò dipenda da una libera scelta, e non da necessità economiche. d. Nella teologia cattolica, virtù morale connessa con la temperanza, capace di moderare atti interni ed esterni dell’uomo. 2. Aspetto dimesso, tono modesto, come indice di possibilità economiche limitate: la m. delle sue condizioni; la m. dell’appartamento; gli arredi non riuscivano a celare la m. dell’ambiente (Melania Mazzucco). Con sign. più astratto, carattere quantitativamente modesto, cioè modico, esiguo: la m. del compenso; la m. dei risultati; la m. delle sue capacità, del suo ingegno, delle sue risorse. 3. Con valore concr., lo stesso che modestina, striscia di tulle usata nell’Ottocento per coprire in parte le scollature femminili.

www.treccani.it/vocabolario/modestia/
Seabiscuit
00martedì 9 maggio 2017 17:21
Francesca

scrivi anche qua da loggata cosi sappiamo che non sono altri ad usare il tuo nome

Grazie

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