Scatta la foto e compare un "fantasma" Si riapre il caso per l'omicidio di un prete
Un turista scatta una foto nella chiesa di Vernazza, nello Spezzino, e in controluce appare una figura sfocata, simile a quella di don Emilio Gandolfo, il sacerdote ligure ucciso nella canonica della sua parrocchia il 2 dicembre 1999, socio della Compagnia di San Paolo. Scatta l’allarme fantasma, e intanto il sostituto procuratore di La Spezia chiede di sottoporre tutti gli abitanti del paese al test del Dna per trovare il colpevole del delitto.
Sul luogo del delitto fu trovato un capello, e oggi la Procura di La Spezia potrebbe chiedere a tutti i cittadini di Vernazza, meno di un migliaio, di sottoporsi al test del Dna. Il sindaco si è già detto pronto, anche se tutti sono convinti che il colpevole non sia un concittadino. Don Emilio, da socio della Compagnia di San Paolo, aveva fortemente criticato gli investimenti spregiudicati che poi la portarono al fallimento per 400 miliardi di lire e, la sera che fu ucciso, sparì la cartellina in cui il sacerdote custodiva gelosamente i suoi documenti.