Tema difficile Herm ;_;
Ma rispondo perché è un dubbio che mi fagocita la mente T_T.
Io sono contraria (nonostante il mio odio per i bambini *-*) alle punizioni corporali, o alle punizioni in generale.
Cioè. Tu puoi anche punirmi, farmi del male, togliermi ciò a cui tengo di più, ma ciò che io capisco è che se faccio questa cosa poi la mamma mi dà le botte oppure mi toglie i giocattoli.
E quando la mamma non ci sarà più? Chi è che mi impedisce di fare quella cosa?
Secondo me un genitore fallisce nel momento in cui deve imporsi in modo violento. Se non sei riuscito a far capire a tuo figlio che una cosa non va fatta e perché, vuol dire che non sei in grado di crescerlo.
Molti genitori a ragionamenti del genere mi rispondono di provare ad avere un figlio; e io di solito replico che c'è un motivo per cui non ne voglio avere, e cioè che appunto è DIFFICILE, e i figli non vanno fatti perché è una tappa fondamentale della vita o perché a un certo punto bisogna averne o perché 'se non hai un figlio cosa fai?'.
Non saprei. C'è chi mi fa notare che a volte lo schiaffo, quando uno sta proprio facendo degli stupidi capricci, ci può stare. Ma io preferisco ignorare i capricci piuttosto che fare del male a una persona.
Ma metti che lo schiaffo, se è sporadico, posso anche ignorarlo - seppure a fatica.
Ciò che non TOLLERO, non AMMETTO, non CONCEPISCO, è che una persona si senta in diritto di fare del male a un bambino perché un mocciosetto di cinque anni gli ha fatto girare i cinque minuti. Non esiste, non deve esistere in nessun modo, che un adulto si permetta di valicare il limite dello schiaffo. A parte che dal punto di vista educativo questo ha un valore pressoché nullo, e se produce dei risultati sono basati puramente sulla paura indotta nel soggetto e sugli strascichi che questa potrà avere nel futuro; ma come può essere che un adulto non si senta in colpa dopo aver preso a calci o sbattuto contro un muro suo figlio?
Possono dirmi quanto vogliono che la linea dura è quella che funziona; certo che funziona, il terrore funziona dappertutto. Rimango però della mia idea.
Hai riassunto perfettamente tutto il pensiero di mio padre. Lui la pensa così, e io dal "basso" della mia adolescenza, sarebbe molto paradossale se non dicessi che sono d'accordo. xD
Papà punta molto su questo nelle discussioni che ha con mamy:
E quando la mamma non ci sarà più? Chi è che mi impedisce di fare quella cosa?
Sostiene che oltretutto, non si può fare il carabiniere tutta la vita, e menare e sottrarre e proibire continuamente. Diventa anche stressante alla lunga.
Ora, partiamo con l'esempio personale (cerco sempre di evitarli, ma questo si presta é_è).
Quando ero nella pre- adolescenza, provavo un gran gusto a fare le cose che mamma mi aveva proibito di fare (piccole cose eh xD "non accendere la macchina" "non giocare coi pomelli del gas" "non mettere le dita nella presa" li ho SEMPRE seguiti xDDDDD) e quando lei mi sottraeva le cose et similia, io accettavo la cosa. Facevo resistenza passiva.
Me ne fregavo xD mi togli il Gameboy? Bene. Io mi rileggo Harry Potter (allora eravamo al terzo xD) fino a svenire, tientelo pure Pokemon Giallo. xD
Insomma, con me servivano a pochissimo. Sono sempre stata una bimba tranquilla e poco capricciosa, ma mi facevo valere!
Ma mettiamo il caso che ero una peste indiavolata: mi sarei imbestialita! Mi togli il Gameboy? E io ti spacco un vaso, per dire. u.u
Non fa che rivoltare contro le cose, secondo me.
Poi, può darsi che ci siano più bambini paurosi della mamma e ubbidientissimi di quanto io creda, non è escluso ;_;
Invece di sottrarre e punire, si prende da parte il bambino e gli si spiega che non deve farlo. u.u so che è difficile, ma mio padre ha sempre sostenuto questo. Completamente pacifista.
herm
[Modificato da herm88 06/11/2007 00:26]