Da bambino vidi una vespa. Ero già stato punto. Pensai: "Adesso ti sistemo io." La schiaccio, ma invece di ucciderla la faccio cadere...nella tela di un ragno. Mi sentiì in colpa per la povera vespa, che un secondo prima volevo ammazzare.
Terza liceo. Gita scolastica. Sono sotto la doccia.
Dallo scarico esce un ragno. Incredulità, terrore, adrenalina. Recupero una ciabatta
e lo accoppo. Ma chi sono, James Bond?! Nemmeno un pericolosissimo opilione (pseudoragno incapace di mordere)
mi mette in crisi!
Penso di aver già detto che ho paura dei ragni. Non so perché.
Ne vedo uno? Mi blocco, indietreggio (con cautela) e cerco qualcosa con cui ammazzarlo.
Finché non é morto non mi sento tranquillo. Alla fine, sono io ad essere pericoloso
per il ragno, non viceversa. E' tutto così assurdo.
Alla fine riesco a sostenerne l'immagine, ma mi da molto fastidio e se posso la evito. Se in un sito web penso che che ci sia la foto di un aracnide non lo apro. Se un documentario alla televisione ne parla, esco dalla stanza con una scusa. E magari origlio da fuori...meglio conoscere il proprio nemico, no?
Ieri ascolto un programma che parlava di aracnofobia. Veramente, ero fuori dalla porta, perché inquadravano degli esemplari sotto una teca. Poi sono entrato. Una tarantola, gigantesca e pelosa. Una malmignatta, dall'addome rossastro. Quella é pure pericolosa... Ammazza che schifo.
Uno psicologo spiegava il perché di questa paura. Sono scuri, un colore che consideriamo agressivo. Sono imprevedibili, stanno fermi per un'ora e poi partono a razzo.
Infine tessono tele, avvolgono, intrappolano, intontiscono le loro prede col veleno.
Prima di mangiarle.
Lo psicologo distingueva la semplice repulsione, dall'aracnofobo che ha paura semplicemente di pensarci. Più l'aracnofobo si affanna a mettersi al sicuro da questi orribili mostri, più la sua paura aumenta. Quindi bisogna progressivamente metterlo a contatto con la realtà. Bisogna abituarlo a guardare strutture filiformi, tentacolari.
Si inizia con un treppiede (in testa?)
Poi si passa all'Atomium di Bruxelles. Poi...
BOH.
Mio babbo fa il geometra e io i treppiedi (d'appoggio agli strumenti di misura) li vedo da sempre. Non mi fanno ne caldo ne freddo.
Ho visto l'Atomium in fotografia, mi pare bruttino e kitsch, ma non mi fa nemmeno imperlare la fronte.
Andassi a Bruxelles (e prima o poi lo farò), c'andrei sicuramente.
Ma l'hai mai vista una di quelle orribili entità filiformi a sei zampe, che si appigliano su tele di bava, in attesa di avvolgere, catturare, colpire le loro sventurate prede? Eh, psicologo, sai di cosa parli? Degli indicibili orrori che si nascondono dietro gli armadi, negli anfratti dei muri, negli arbusti...ovunque.
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-Ho sentito parlare di Phum: si trova nell'Oriente Inesplorato,
oltre il Deserto del Pianto,
oltre il Deserto dei Sospiri, addirittura
oltre Elwher.[...]
-Esatto. Tuttavia contesto che l'oriente sia
inesplorato: lo è soltanto per i selvaggi dell'Occidente