Giovedì 26 giugno 2008
Tu sarai con me in Paradiso. — Luca 23:43.
Che Geova brami, o desideri ardentemente, risuscitare i morti è evidente dalle parole ispirate del fedele Giobbe: “Se un uomo robusto muore, può egli tornare a vivere? Tutti i giorni del mio lavoro obbligatorio aspetterò, finché venga il mio sollievo. Tu chiamerai, e io stesso ti risponderò. Bramerai l’opera delle tue mani”. (Giob. 14:14, 15) Giobbe sapeva che, dopo avere cessato di vivere, avrebbe dovuto attendere per un certo periodo di tempo nel sonno della morte. Vedeva quel periodo di tempo come un “lavoro obbligatorio”, un periodo in cui sarebbe stato costretto ad attendere la liberazione. Considerava quella liberazione una cosa certa. Giobbe si rendeva conto che il sollievo sarebbe arrivato. Geova avrebbe ‘bramato’ di rivedere il suo fedele servitore. È suo ardente desiderio riportare in vita tutti i giusti. Darà anche ad altri la possibilità di vivere per sempre nel Paradiso sulla terra. (Giov. 5:28, 29) Dato che è sua volontà adempiere questo proposito, chi può fermarlo?
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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.
Lonnie D. Kliever