ISIS

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2017 15:57
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14/11/2016 20:06

Questo è stato beccato in Sudan, si tratta del terrorista Fezzani legato alla Jhiad, indagato come ideatore della strage al museo del Bardo in Tunisia dove morirono parecchi Italiani, Fezzani ha soggiornato per 9 anni a Milano indisturbato.

L'Italia ha chiesto l'estradizione, per caso lo vogliono salvare?? [SM=x44457]
[Modificato da pliskiss 14/11/2016 20:08]
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14/11/2016 22:48

Re:
pliskiss, 14/11/2016 20.06:

Fezzani ha soggiornato per 9 anni a Milano indisturbato.




9 anni è un tempo lunghissimo, cosa avrà fatto in tutto quel tempo? [SM=x44466]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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15/11/2016 01:30

Re: Re:
Etrusco, 14/11/2016 22.48:




9 anni è un tempo lunghissimo, cosa avrà fatto in tutto quel tempo? [SM=x44466]



Si dice che lavorava [SM=x44458]

Fezzani nasce in Tunisia: «Io però mi sento libico», disse durante un interrogatorio a Milano 6 anni fa. Un annuncio il suo come quello fatto in occasione dell’espulsione dall’Italia ai poliziotti di scorta: «Sentirete ancora parlare di me». Ma il suo legame con la Penisola ha radici più antiche, nel 1988 vi approda come illegale, forse, sbarcando da un traghetto a Genova; si sposta tra Milano, Napoli, Bolzano e Valle d’Aosta. «A Napoli ho fatto il bracciante, a Milano ho venduto eroina e hashish prima di diventare un uomo pio e religioso», come racconterà ai pm alcuni lustri dopo.

Dove si può si fa, qui si può, ed è per quello che nessuno si è fatto saltare per aria.
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15/11/2016 09:49

Re: Re: Re:
pliskiss, 15/11/2016 01.30:


Dove si può si fa, qui si può, ed è per quello che nessuno si è fatto saltare per aria.




Non lo dire troppo a voce alta, perchè questi sono pazzi e non seguono sempre la stessa logica...
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Re: Re: Re: Re:
Arcanna Jones, 15/11/2016 09.49:




Non lo dire troppo a voce alta, perchè questi sono pazzi e non seguono sempre la stessa logica...



Entrano e escono quando vogliono, solo Alfano dice che sono stati sventati degli attacchi, che poi magari il terrorista sta a bere il cappuccio di fianco a lui al bar alla mattina, ma chi li controlla a questi? Mò appena quei 4 militari hanno finito al Giubileo li spostano a Milano, quando lo dicevano i leghisti un cazzo, mò piange Sala e arriva l'esercito, che poi li vedrai con la camionetta sotto le piante con lo Smartphone in mano.

Strade sicure [SM=x44457] gli spacciano a fianco.
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Ricordiamo che i militari dell'esercito non possono svolgere funzioni di pubblica sicurezza come arresti o perquisizioni, ragion per cui dovranno essere affiancati da almeno un poliziotto per poter essere utili in quel senso, altrimenti faranno solo effetto psicologico, tranquillizzeranno gli animi e scoraggeranno qualche malvivente.

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Re:
Etrusco, 11/17/2016 12:56 AM:

Ricordiamo che i militari dell'esercito non possono svolgere funzioni di pubblica sicurezza come arresti o perquisizioni, ragion per cui dovranno essere affiancati da almeno un poliziotto per poter essere utili in quel senso, altrimenti faranno solo effetto psicologico, tranquillizzeranno gli animi e scoraggeranno qualche malvivente.



Ma chi scoraggiano?!?! I "malviventi" sanno tutte queste cose gran meglio di noi. Magari non spiccicano una parola di italiano, ma come e quanto sono tutelati lo sanno benissimo.

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17/11/2016 13:09

Re: Re:
Quak150, 17/11/2016 12.26:



Ma chi scoraggiano?!?! I "malviventi" sanno tutte queste cose gran meglio di noi. Magari non spiccicano una parola di italiano, ma come e quanto sono tutelati lo sanno benissimo.




Infatti! Vanno a sbeffeggiare i poliziotti in servizio, figurati cosa potranno fare ai soldati che nemmeno possono fare nulla!
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Re:
Etrusco, 17/11/2016 00.56:

Ricordiamo che i militari dell'esercito non possono svolgere funzioni di pubblica sicurezza come arresti o perquisizioni, ragion per cui dovranno essere affiancati da almeno un poliziotto per poter essere utili in quel senso, altrimenti faranno solo effetto psicologico, tranquillizzeranno gli animi e scoraggeranno qualche malvivente.



Si, fanno l'accoppiata vincente, militare e poliziotto, si mettono in due a guardare lo smarthphone [SM=x44450]

La camionetta che c'era qua di strade sicure facevano il giro turistico del quartiere poi si parcheggiavano sotto l'albero della chiesa, a distanza 500mt c'erano i maroccos che facevano girare la canna.
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20/04/2017 19:38



20 April 2017


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The Man Behind The Curtain: Israeli Colonel Among ISIS Forces In Iraq



By F. William Engdahl

This was definitely not supposed to happen. It seems that an Israeli military man with the rank of colonel was “caught with IS pants down.” By that I mean he was captured amid a gaggle of so-called IS – or Islamic State or ISIS or DAESH depending on your preference – terrorists, by soldiers of the Iraqi army. Under interrogation by the Iraqi intelligence he apparently said a lot regarding the role of Netanyahu’s IDF in supporting IS.

In late October an Iranian news agency, quoting a senior Iraqi intelligence officer, reported the capture of an Israeli army colonel, named Yusi Oulen Shahak, reportedly related to the ISIS Golani Battalion operating in Iraq in the Salahuddin front. In a statement to Iran’s semi-official Fars News Agency a Commander of the Iraqi Army stated, “The security and popular forces have held captive an Israeli colonel.” He added that the IDF colonel “had participated in the Takfiri ISIL group’s terrorist operations.” He said the colonel was arrested together with a number of ISIL or IS terrorists, giving the details: “The Israeli colonel’s name is Yusi Oulen Shahak and is ranked colonel in Golani Brigade… with the security and military code of Re34356578765az231434.”

Comment: The news of this capture went further:



… that the relevant bodies are now interrogating the Israeli colonel to understand the reasons behind his fighting alongside the ISIL forces and the presence of other Zionist officers among ISIL terrorists.

The Iraqi security forces said the captured colonel has already made shocking confessions.

Several ISIL militants arrested in the last one year had already confessed that Israeli agents from Mossad and other Israeli espionage and intelligence bodies were present in the first wave of ISIL attacks on Iraq and capture of Mosul in Summer 2014, but no ranking Israeli agent had been arrested.

Political and military experts told FNA that the capture of the Israeli colonel will leave a grave impact on Iraq’s war strategy, including partnership with Israeli allies.


Why Israel?


Ever since the beginning of Russia’s very effective IS bombing of select targets in Syria on September 30, details of the very dirty role of not only Washington, but also NATO member Turkey under President Erdogan, Qatar and other states has come into the sunlight for the first time.

It’s becoming increasingly clear that at least a faction in the Obama Administration has played a very dirty behind-the-scenes role in supporting IS in order to advance the removal of Syrian President Bashar al Assad and pave the way for what inevitably would be a Libya-style chaos and destruction which would make the present Syrian refugee crisis in Europe a mere warmup by comparison.

The “pro-IS faction” in Washington includes the so-called neo-conservatives centered around disgraced former CIA head and executioner of the Iraqi “surge” General David Petraeus. It also includes US General John R. Allen, who since September 2014 had served as President Obama’s Special Presidential Envoy for the Global Coalition to Counter ISIL (Islamic State of Iraq and the Levant) and, until she resigned in February 2013, it included Secretary of State Hillary Clinton.

Significantly, General John Allen, an unceasing advocate of a US-led “No Fly Zone” inside Syria along the border to Turkey, something President Obama refused, was relieved of his post on 23 October, 2015. That was shortly after launch of the highly-effective Russian strikes on Syrian IS and Al Qaeda’s Al Nusra Front terrorist sites changed the entire situation in the geopolitical picture of Syria and the entire Middle East.

UN Reports cites Israel


That Netanyahu’s Likud and the Israeli military work closely with Washington’s neo-conservative war-hawks is well-established, as is the vehement opposition of Prime Minister Benjamin Netanyahu to Obama’s nuclear deal with Iran. Israel regards the Iranian-backed Shi’a Islamist militant group, Hezbollah, based in Lebanon, as arch foe. Hezbollah has been actively fighting alongside the Syrian Army against ISIS in Syria. General Allen’s strategy of “bombings of ISIS” since he was placed in charge of the operation in September 2014, as Russia’s Putin and Foreign Minister Lavrov have repeatedly pointed out, far from destroying ISIS in Syria, had vastly expanded their territorial control of the country. Now it becomes clear that that was precisely the intent of Allen and the Washington war faction.

Since at least 2013 Israeli military have also openly bombed what they claim were Hezbollah targets inside Syria. Investigation revealed that in fact Israel was hitting Syrian military and Hezbollah targets who are valiantly fighting against ISIS and other terrorists. De facto thereby Israel was actually helping ISIS, like General John Allen’s year-long “anti-ISIS” bombings.

That a faction in the Pentagon has secretly worked behind-the-scenes to train, arm and finance what today is called ISIS or IS in Syria is now a matter of open record. In August 2012, a Pentagon document classified “Secret,” later declassified under pressure of the US NGO Judicial Watch, detailed precisely the emergence of what became the Islamic State or ISIS emerging from the Islamic State in Iraq, then an Al Qaeda affiliate.

The Pentagon document stated:



…there is the possibility of establishing a declared or undeclared Salafist Principality in eastern Syria (Hasaka and Der Zor), and this is exactly what the supporting powers to the opposition [to Assad-w.e.] want, in order to isolate the Syrian regime, which is considered the strategic depth of the Shia expansion (Iraq and Iran).”


The supporting powers to the opposition in 2012 then included Qatar, Turkey, Saudi Arabia, the USA and behind-the-scenes, Netanyahu’s Israel.

Precisely this creation of a “Salafist Principality in eastern Syria,” today’s territory of ISIL or IS, was the agenda of Petraeus, General Allen and others in Washington to destroy Assad. It’s what put the Obama Administration at loggerhead with Russia, China and Iran over the bizarre US demand Assad must first go before ISIS can be destroyed. Now the game is in the open for the world to see Washington’s duplicity in backing what the Russian’s accurately call “moderate terrorists” against a duly-elected Assad. That Israel is also in the midst of this rats’ nest of opposition terrorist forces in Syria was confirmed in a recent UN report.

What the report did not mention was why Israeli IDF military would have such a passionate interest in Syria, especially Syria’s Golan Heights.

Why Israel wants Assad Out


In December, 2014 the Jerusalem Post in Israel reported the findings of a largely ignored, and politically explosive report detailing UN sightings of Israeli military together with ISIS terrorist combatants. The UN peacekeeping force, UN Disengagement Observer Force (UNDOF), stationed since 1974 along the Golan Heights border between Syria and Israel, revealed that Israel had been working closely with Syrian opposition terrorists, including Al Qaeda’s Al Nusra Front and IS in the Golan Heights, and “kept close contact over the past 18 months.” The report was submitted to the UN Security Council. Mainstream media in the US and West buried the explosive findings.

The UN documents showed that the Israeli Defense Forces (IDF) were maintaining regular contact with members of the so-called Islamic State since May of 2013. The IDF stated that this was only for medical care for civilians, but the deception was broken when the UNDOF observers identified direct contact between IDF forces and ISIS soldiers, including giving medical care to ISIS fighters. Observations even included the transfer of two crates from the IDF to ISIS forces, the contents of which have not been confirmed. Further the UN report identified what the Syrians label a “crossing point of forces between Israel and ISIS,” a point of concern UNDOF brought before the UN Security Council.

The UNDOF was created by a May, 1974 UN Security Council Resolution No. 350 in the wake of tensions from the October 1973 Yom Kippur War between Syria and Israel. It established a buffer zone between Israel and Syria’s Golan Heights according to the 1974 Disengagement of Forces Agreement, to be governed and policed by the Syrian authorities. No military forces other than UNDOF are permitted within it. Today it has 1,200 observers.

Since 2013 and the escalation of Israeli attacks on Syria along the Golan Heights, claiming pursuit of “Hezbollah terrorists,” the UNDOF itself has been subject to massive attacks by ISIS or Al Qaeda’s Al Nusra Front terrorists in the Golan Heights for the first time since 1974, of kidnappings, of killings, of theft of UN weapons and ammunition, vehicles and other assets, and the looting and destruction of facilities. Someone obviously does not want UNDOF to remain policing the Golan Heights.

Israel and Golan Heights Oil


In his November 9 White House meeting with US President Obama, Israeli Prime Minister Netanyahu asked Washington to reconsider the fact that since the 1967 Six-Days’ War between Israel and the Arab countries, Israel has illegally occupied a significant part of the Golan Heights. In their meeting, Netanyahu, apparently without success, called on Obama to back formal Israeli annexation of the illegally-occupied Golan Heights, claiming that the absence of a functioning Syrian government “allows for different thinking” concerning the future status of the strategically important area.

Of course Netanyahu did not address in any honest way how Israeli IDF and other forces had been responsible for the absence of a functioning Syrian government by their support for ISIS and Al Nusra Front of Al Qaeda.

In 2013, when UNDOF began to document increasing contact between Israeli military and IS and Al Qaeda along the Golan Heights, a little-known Newark, New Jersey oil company, Genie Energy, with an Israeli daughter company, Afek Oil & Gas, began also moving into Golan Heights with permission of the Netanyahu government to explore for oil. That same year Israeli military engineers overhauled the forty-five mile border fence with Syria, replacing it with a steel barricade that included barbed wire, touch sensors, motion detectors, infrared cameras, and ground radar, putting it on par with the Wall Israel has constructed in the West Bank.

Interestingly enough, on October 8, Yuval Bartov, chief geologist from Genie Energy’s Israeli subsidiary, Afek Oil & Gas, told Israel’s Channel 2 TV that his company had found a major oil reservoir on the Golan Heights: “We’ve found an oil stratum 350 meters thick in the southern Golan Heights. On average worldwide, strata are 20 to 30 meters thick, and this is 10 times as large as that, so we are talking about significant quantities.” As I noted in an earlier article, the International Advisory Board of Genie Energy includes such notorious names as Dick Cheney, former CIA head and infamous neo-con James Woolsey, Jacob Lord Rothschild and others.

Of course no reasonable person in their right mind would suggest there might be a link between Israeli military dealings with the ISIS and other anti-Assad terrorists in Syria, especially in the Golan Heights, and the oil find of Genie Energy in the same place, and with Netanyahu’s latest Golan Heights “rethink” appeal to Obama. That would smell too much like “conspiracy theory” and all reasonable people know conspiracies don’t exist, only coincidences. Or? In fact, to paraphrase the immortal words of Brad Pitt in the role of West Virginia First Lieutenant Aldo Raine in the final scene of Tarantino’s brilliant film, Inglorious Basterds, it seems that ‘Ol Netanyahu and his pecker-suckin pals in the IDF and Mossad just got caught with their hands in a very dirty cookie jar in Syria.

Comment: Israel and Western powers have been creating, funding, directing, and fighting among terrorists for a long time. Its nothing new, but is a fact that rarely seems to make it into the Western media and to the awareness of most people. Or if it does, the implications are never explored. No surprise there. Perhaps that will now begin to change since these types of ‘smoking guns’ have never been better documented and more apparent.

F. William Engdahl is strategic risk consultant and lecturer, he holds a degree in politics from Princeton University and is a best-selling author on oil and geopolitics, exclusively for the online magazine “New Eastern Outlook”. (NEO)

Additional comment by Sott.net: Israel and Western powers have been creating, funding, directing, and fighting among terrorists for a long time. Its nothing new, but is a fact that rarely seems to make it into the Western media and to the awareness of most people. Or if it does, the implications are never explored. No surprise there. Perhaps that will now begin to change since these types of ‘smoking guns’ have never been better documented and more apparent.

Remember these British SAS guys – who were caught dressed as Arabs red-handedly inflicting violent chaos among the Iraqi population several years ago?

SAS_terrorists  Pubblicato su Middle East Rising

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21/04/2017 11:50

Re:
Freedom's promoter, 20/04/2017 19.38:



20 April 2017


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The Man Behind The Curtain: Israeli Colonel Among ISIS Forces In Iraq



By F. William Engdahl

This was definitely not supposed to happen. It seems that an Israeli military man with the rank of colonel was “caught with IS pants down.” By that I mean he was captured amid a gaggle of so-called IS – or Islamic State or ISIS or DAESH depending on your preference – terrorists, by soldiers of the Iraqi army. Under interrogation by the Iraqi intelligence he apparently said a lot regarding the role of Netanyahu’s IDF in supporting IS.

In late October an Iranian news agency, quoting a senior Iraqi intelligence officer, reported the capture of an Israeli army colonel, named Yusi Oulen Shahak, reportedly related to the ISIS Golani Battalion operating in Iraq in the Salahuddin front. In a statement to Iran’s semi-official Fars News Agency a Commander of the Iraqi Army stated, “The security and popular forces have held captive an Israeli colonel.” He added that the IDF colonel “had participated in the Takfiri ISIL group’s terrorist operations.” He said the colonel was arrested together with a number of ISIL or IS terrorists, giving the details: “The Israeli colonel’s name is Yusi Oulen Shahak and is ranked colonel in Golani Brigade… with the security and military code of Re34356578765az231434.”

Comment: The news of this capture went further:

Pubblicato su [URL=/the-man-behind-the-curtian-israeli-colonel-caught-among-isis-forces-in-iraq/]Middle East Rising





Ma forse sarà solo un caso isolato di un colonnello dell'esercito israeliano che per sua iniziativa personale si arruola coi terroristi dell'Isis, figurati se lo stato maggiore israeliano possa essere favorevole a una cosa simile, cosa ci guadagnerebbe? Se venissero scoperti poi come farebbero a giustificarsi? Perderebbero tutti gli appoggi internazionali che per loro sono di vitale importanza.
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21/04/2017 11:51

è disinformazione
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21/04/2017 15:54

Re:
jaena pliskin, 21/04/2017 11.51:

è disinformazione




Cioè? Tu sai darci qualche informazione in più?
Perchè la notizia è verosimile, più volte nell'esercito israeliano si sono verificati casi analoghi, furono trovati armi e missili col marchio dell'esercito israeliano in mano ai guerriglieri Isis, oltre ad altri militari eccessivamente violenti, ricordo ancora il caso del militare che dopo aver arrestato un sospettato, insieme agli altri suoi commilitoni ed ufficiali, su una pubblica piazza, davanti ad altri civili che videro e filmarono tutto, si avvicinò al sospettato ammanettato e gli sparò un colpo di fucile alla testa.
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21/04/2017 16:30

Re:
jaena pliskin, 21/04/2017 11.51:

è disinformazione




Scusa, è stato pubblicato un articolo dettagliato sui giornali, ci sono pure le foto dell'ufficiale israeliano,
se fosse una notizia falsa come minimo il governo israeliano avrebbe diramato un comunicato stampa per smentire la notizia o parte di essa o chiarire qualcosa, se hanno scelto il profilo basso, cioè silenzio assoluto, significa che sono dalla parte del torto e sperano che col tempo e col silenzio passi tutto in sordina...
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22/04/2017 10:37

Re: Re:
Dom Pérignon, 21/04/2017 16.30:




Scusa, è stato pubblicato un articolo dettagliato sui giornali, ci sono pure le foto dell'ufficiale israeliano,
se fosse una notizia falsa come minimo il governo israeliano avrebbe diramato un comunicato stampa per smentire la notizia o parte di essa o chiarire qualcosa, se hanno scelto il profilo basso, cioè silenzio assoluto, significa che sono dalla parte del torto e sperano che col tempo e col silenzio passi tutto in sordina...




In tutto il mondo la linea generale è questa, se esce una notizia dettagliata, con riscontri oggettivi, fonti di riferimento, documentazioni fotografiche e nomi precisi a cui far riferimento,
qualora non arrivassero smentite o reazioni dai diretti interessati o chi per loro, è lecito prendere per veritiera la notizia almeno nella sua sostanza, fermo restando che i contorni della vicenda, i dettagli, possano essere meglio chiariti ed approfonditi.

Aspettiamo ancora qualche giorno e se non arrivasse una smentita ufficiale tireremo le conclusioni.
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22/04/2017 12:55

forse questa notizia è solo su giornali di sinistra e blog palesemente complottisti,filo palestinesi e in generale zecche del cavolo ?

a me ricorda qualcosa che esce ogni anno e ogni anno smentiamo ,anche per il 2017 eccoci:


LA BUFALA DELL’UFFICIALE ISRAELIANO CATTURATO INSIEME A MEMBRI DELL’ISIS

Articolo 21, portale dedicato all’informazione, ha pubblicato un mio articolo in merito ad una vicenda che da un paio di settimane sta tenendo banco sul web e sui social network: l’arresto, avvenuto nella zona di Mosul da parte delle “forze popolari irachene” (le milizie sciite sostenute da Teheran), di un colonnello israeliano impegnato in attività insieme a membri dell’Isis. Il sito statunitense Veterans Today, in un articolo a firma di Nahed Al-Husaini, si è spinto fino a pubblicare le “ammissioni” fatte dal “colonnello” (che, secondo il sito U.S.A. sarebbe addirittura un generale della Brigata Golani), così come gliele ha riportate un certo Dr. Haissam Bou-Said, “ambasciatore” e Alto Rapppresentante per gli Affari Esteri U.S. al Parlamento e segretario generale del DESI – European Department for Security and Information. Dopo alcuni giorni dalla sua prima diffusione, la notizia dell’arresto dell’alto ufficiale israeliano – che non era stata oggetto né di conferme, né di interessamento da parte di agenzie professionali – è stata rilanciata in Italia sia dal Televideo che da Rainews, con il risultato di conferirle autenticità e credibilità. Riporto integralmente il mio intervento su Articolo 21, cui faccio seguire qualche ulteriore osservazione (parzialmente già postata sulla mia pagina Facebook) sull’origine di quella che appare come una colossale bufala, che però impazza come se fosse una verità su siti e social network di mezzo mondo, anche grazie al pressappochismo e alla incompetenza delle redazioni di Televideo e Rainews.

Siria, la guerra si combatte anche sul terreno della propaganda e della disinformazione
Come tutte le guerre, quella che da anni insanguina la Siria si combatte anche sul terreno della propaganda e della disinformazione. Il regime di Assad e i suoi potenti alleati russi e iraniani hanno investito molto su questo terreno.

L’agitprop del regime siriano si manifesta principalmente sul web e sui social network, dove una moltitudine di siti e pagine si incaricano di tradurre e diffondere viralmente le veline dei media di Damasco, Mosca e Teheran. Proprio gli Iraniani sembrano essersi specializzati nella costruzione di false notizie, vere e proprie bufale, che però trovano nel mondo migliaia di megafoni virtuali pronti a rilanciarle, e l’Italia appare come uno dei Paesi più esposti a questo nuovo tipo di black propaganda, dove i boatos rimbalzano in poche ore sulle bacheche e nelle caselle di posta elettronica di milioni di persone. Una delle agenzie più attive nella fabbricazione di notizie false è l’iraniana Fars News, della quale riporto qui alcuni degli scoop più clamorosi.

Nell’agosto del 2012, si diffonde la notizia agghiacciante di un bambino di un quartiere sciita di Damasco barbaramente assassinato dall’Esercito Siriano Libero, dopo essere stato costretto ad assistere all’uccisione dei genitori. Non contenti, i feroci terroristi dell’ESL hanno diffuso la fotografia del bimbo impiccato. Come è naturale, questa notizia suscitò in Italia reazioni sdegnate, fino a quando l’Osservatorio Italo-Siriano non dimostrò che la fotografia terribile rilanciata dall’agenzia iraniana era quella di un bimbo vittima di un crimine a sfondo sessuale, perdipiù risalente a tre anni prima: “Il primo lancio della foto risale a dicembre 2009, quando l’Esercito Libero, fiero e sostenuto dall’Occidente, neanche sapeva di esistere, e purtroppo si tratterebbe di uno stupro, di un povero piccolo bambino che uno schifoso pedofilo avrebbe violentato e poi impiccato – Dio lo maledica – direi che questo bambino ne ha subiti anche troppi di abusi.. e sarebbe ora di finirla!!”. Qui il link al mio articolo dell’epoca: vicinoriente.wordpress.com/2012/08/10/la-bufala-iraniana.

Sempre di matrice iraniana la “notizia”, del febbraio 2013, di un’eroica impresa dell’aviazione siriana, che avrebbe sorvolato con i suoi Mig Tel Aviv e Haifa, lanciando non bombe ma volantini. Non solo falso, ma anche ridicolo, eppure questa “notizia” suscitò l’entusiasmo – sia pure di breve durata – di molti attivisti “antimperialisti”, nonostante fosse veramente incredibile. Qui il link ad uno dei lanci della redazione italiana di IRIB, la radio iraniana, con tanto di filmato sottotitolato: italian.irib.ir/notizie/mondo/item/120867-caccia-siria-sorvolano-telaviv-le-immagini-diffuse-dalla-tv-israeliana-video-sottotitoli-in-i...

Infine, da ricordare la “notizia” di un F16 isareliano abbattuto nell’ottobre 2013 dalla contraerea di Assad sui cieli siriani, compresa di foto del relitto, poi rivelatasi quella di un F16 dell’aviazione pakistana precipitato – in Pakistan – per un’avaria. Un mese prima, l’aviazione siriana aveva abbattuto addirittura un ultramoderno caccia U.S.A. F22 “Raptor”. Tutte balle, ovviamente, ma non per migliaia di followers più o meno orientati verso il sostegno al regime siriano.

La novità di questi giorni non è rappresentata, dunque, dalla diffusione – ancora una volta, da parte dell’agenzia Fars News – di un’altra “notiziona”, ma dal fatto che, ad una settimana dalla sua comparsa sul web e sui social network, la stessa “notiziona” sia stata rilanciata dal servizio pubblico italiano, precisamente da Televideo e Rainews

Il lancio originale di Fars News pubblicava, oltre al numero di matricola del “colonnello israeliano” , una sua fotografia, ovviamente ripresa e diffusa ampiamente sul web. Eccola:(non ce l'ho la foto,ma è la stessa ,solo un anno l'avevano cambiata)

La notizia, se vera, sarebbe stata senz’altro dirompente: la prova provata, anzi, la famosa “pistola fumante” a dimostrazione della complicità di U.S.A. e, soprattutto, di Israele nei confronti dei terroristi del sedicente Stato Islamico, con conseguenze politiche e diplomatiche di prima grandezza. Sarebbe stato, quindi, lecito attendersi dalla Rai un minimo di verifica, che invece, in tutta evidenza, non c’è stata.

Eppure, non era difficile capire che si trattava dell’ennesima bufala: anche a colpo d’occhio, si nota la giovane età del militare, incompatibile con il grado di colonnello o, addirittura, generale, come affermato in altri lanci. Inoltre, nei giorni scorsi, in molti avevano notato come il numero di matricola diffuso dall’agenzia iraniana fosse discorde da quelli comunemente utilizzati dall’esercito israeliano (e, quindi, dalla Brigata Golani), composti da sole sette cifre. Infine, avrebbe dovuto costituire motivo di prudenza il fatto che un tale evento – a distanza di una settimana dal primo lancio – non fosse stato minimamente preso in considerazione da alcuna agenzia di una qualche importanza e professionalità.

colonnelloAl sottoscritto sono stati sufficienti cinque minuti per risalire alla vera identità rappresentata nella foto del “colonnello”: si tratta del sergente Oron Shaul, 21 anni, effettivamente appartenente alla Brigata Golani, rimasto ucciso a Gaza nell’operazione “Protective Edge” del luglio 2014. Qui il link al sito – in italiano! – che riporta l’elenco dei caduti israeliani, con foto e breve biografia:http://www.conqueritalia.com/Ic/caduti.htm. E questo è il link al lancio effettuato proprio da Rainews all’epoca dei fatti: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/crisi-di-gaza-israele-rende-noto-il-nome-del-soldato-disperso-oron-shaul-sergente-hamas-rivendicato-rapimento-21-anni-45ba9b84-cb6f-4bda-8757-5e33879da7... Evidentemente, oggi nelle redazioni di Televideo e Rainews non c’è nessuno che abbia cinque minuti di tempo da dedicare alla verifica di una notizia di questa portata, prima di darla in pasto al pubblico.
.

Ce n’è abbastanza per considerare destituite di ogni fondamento, nonché assolutamente ridicole, le “rivelazioni” di Veterans Today, così come ridicola è la “notizia” di un alto ufficiale israeliano di un’unità di èlite che, impegnato in un’operazione segretissima, si porta appresso il numero di matricola, come una recluta qualsiasi. Magari, aveva addosso anche le lettere della mamma e della fidanzatina.
Insomma, dato che per ricostruire questa insulsa vicenda un dilettante come me ha impiegato esattamente un quarto d’ora, mi piacerebbe sapere quanto guadagnano i “giornalisti” di Televideo e Rainews che hanno diffuso – al pari di un qualsiasi sito spazzatura – una frescaccia di questa portata, alimentando le paranoie delle migliaia di complottari (di destra, di “sinistra” e a 5 stelle) che infestano il web. Last but not least, appare assolutamente evidente come la diffusione di “notizie” così clamorosamente false faccia perdere credibilità alle vere denunce delle violenze e dei crimini quotidianamente commessi nel Vicino Oriente, come avvenuto proprio in occasione dell’operazione “Protective Edge” contro la Striscia di Gaza, quando in molti diffusero immagini delle città siriane devastate dai bombardamenti di Assad, spacciandole come immagini provenienti da Gaza, con il risultato di minare la credibilità di chi documentava le reali atrocità commesse dall’esercito israeliano in quell’occasione.

P.S. Naturalmente, sono in trepida attesa di conoscere il seguito delle “rivelazioni” del “generale israeliano” che certamente Veterans Today pubblicherà.




ragazzi ma secondo voi un ufficiale in missione segreta si porta i documenti appresso ?

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22/04/2017 22:48

Jaena, hai scritto tanto però le fonti che hai citato sono di 4 e 3 anni fa, cosa puoi portare per approfondire il fatto di attualità?
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Re:
Ignazzio, 22/04/2017 22.48:

Jaena, hai scritto tanto però le fonti che hai citato sono di 4 e 3 anni fa, cosa puoi portare per approfondire il fatto di attualità?




non esiste nessun fatto di attualità .è la stessa bufala ,aggiustata e cambiata un pochino

non esiste nessun militare israeliano ,non è mai esistito
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Re:
Ignazzio, 22/04/2017 22.48:

Jaena, hai scritto tanto però le fonti che hai citato sono di 4 e 3 anni fa, cosa puoi portare per approfondire il fatto di attualità?




Quando ci sono notizie di dubbia affidabilità, bisogna andare a cercare tra le agenzie di stampa, non proprio su Google che anch'esso è di dubbia affidabilità. [SM=g1700002]

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Re: Re:
Etrusco, 24/04/2017 10.36:




Quando ci sono notizie di dubbia affidabilità, bisogna andare a cercare tra le agenzie di stampa, non proprio su Google che anch'esso è di dubbia affidabilità. [SM=g1700002]



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