19/10/2015
La carta ritrae la frammentazione della Libia.
Il paese è diviso tra le aree sotto la potestà del governo di Tripoli e quelle del governo di Tobruk, i quali vantano comunque un controllo assai labile e conteso. Il sud ovest è a sua volta diviso tra le aree controllate dai miliziani tuareg e quelle sotto il controllo di trafficanti saheliani.
Nella carta sono rappresentate anche le cellule dello Stato Islamico (presenti da Derna a Tripoli) e le città con forte presenza di gruppi jihadisti.
L’anarchia ha aperto la strada ai flussi dei migranti e dei commerci illeciti, nuovi motori economici di ciò che una volta si chiamava Libia.
Questa carta è tratta dal numero 9/15 di Limes Le guerre islamiche.
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La Libia è sempre più importante per l’Italia per gli investimenti economici di quel paese, per il petrolio e il gas e per i flussi migratori dall’Africa. Il trattato di amicizia e cooperazione e le ferite del periodo coloniale.
LE CARTE A COLORI DI LIMES 1/2011 "Il grande tsunami"
LE CARTE A COLORI DI LIMES 1/2011 "Il grande tsunami"
(clicca sulla carta per ingrandirla)
Nella ‘nuova Libia’, se mai ci sarà, i contratti energetici non saranno toccati. Come si riposizionano occidentali e locali in vista della battaglia delle concessioni. I problemi dell’Eni. I sauditi hanno bisogno di prezzi petroliferi alti per pagare la stabilità.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.