AC Fiorentina

Ecco le parole di Prandelli a Mario Tenerani de "Il Giornale della Toscana"



"Questa stagione mi ricorda un po’ la prima perché abbiamo cambiato abbastanza e quando si cambia bisogna lavorare duro. I nuovi devono abituarsi al regime della squadra. Anche fuori campo si deve ricercare quello spirito giusto. Ma ci arriveremo presto...:E'la squadra più forte da quando alleno? La risposta precisa andrebbe data nel prossimo maggio... Ma sulla carta dico di sì.

Vargas dimostra grandi qualità, ma forse sul piano tattico deve inserirsi ancora... Io prendo sempre un esempio: Jorgensen. È disposto a migliorare sempre. Vargas sta facendo come lui. Deve crescere, ma ha già doti notevoli: corsa, piedi, tiro, vede bene il gioco, sa crossare. Se gli cambierò ruolo e lo sposterò avanti? Assolutamente no: per me resta un esterno di difesa. Ha i tempi giusti ed è bravo anche quando sta “basso“ in copertura.

Sacchi ha detto che Felipe Melo difetta in fase offensiva? Quando abbiamo rinunciato ad un giocatore bravo come Liverani, era perché volevamo prendere un centrocampista completo, che avesse le due fasi. Ma soprattutto volevamo che i tre della mediana fossero intercambiabili per evitare quello che accadeva con Liverani: essendo lui l’unica fonte di gioco gli avversari provavano a neutralizzarlo. Voglio una squadra che dia sempre pochissimi punti di riferimento.

Chiedevo una rosa di 22 giocatori più i portieri? In realtà non c’è tanta differenza perché sono 23 giocatori più i 3 portieri: totale 26. Ma con Mazuch e Gulan diventano 28. Sono due giovani interessanti, ma adesso il loro campionato è quello della “Primavera“, non il nostro.

Quanto manca per lo scudetto? Non molto. Il nostro obiettivo è vincere. Presto, ma non ora, lotteremo per lo scudetto: tra un anno potrebbe essere il momento giusto visto che non dovremo rivoluzionare la squadra. Ritoccando uno-due ruoli saremo a posto per il grande salto.L'obiettivo in Champions? Stare in partita, sempre e comunque. Con grande dignità. Se dopo dieci minuti di gara mi accorgessi che non resistiamo sarebbe la fine.

Se cambierò molti moduli? No. Noi in questa prima fase estiva abbiamo provato un assetto, il 4-3-2-1 che prevedeva due trequartisti a sostegno di Gilardino, ma per adesso ci siamo accorti che non riusciamo a sorreggerlo. Però ci arriveremo a mettere in pratica quanto desideriamo perché, ad esempio, abbiamo un giocatore come Jovetic che può partire esterno per poi buttarsi “dentro il campo“ come ha fatto in passato Mutu. Se mi piace molto Jovetic? Sì, ha doti importanti e grande tecnica. Se lo lasciamo in pace, tutti, mi riferisco anche a voi giornalisti, senza mettergli grandi pressioni, nel giro di un paio di anni può esplodere. Ha tanta personalità.

Il mio rapporto con Corvino dopo il caso Mutu? Il caso Mutu è stato chiaro: a Firenze i contratti si rispettano e la proprietà è stata bravissima. In questa storia c’entro pochissimo. Tra me e Corvino non ci sono stati cambiamenti. Il nostro è un rapporto in cui non nego ci siano discussioni, come capita in tutte le famiglie, ma resta una stima reciproca professionale.

Che regalo chiederei ancora ai Della Valle? Un giubbotto personalizzato (e scoppia in una risata, ndr)... Non se la cava solo con un giubbotto... Se la nostra proprietà riuscisse a essere più presente a Firenze, squadra e società ne guadagnerebbero tantissimo. È un sogno che cullo.

Quanti gol farà Gilardino? Non lo so, ma sono certo che ne farà tanti. L’ho rivisto col sorriso, motivato, un campione ritrovato anche per la Nazionale. Non dovevo recuperare nessuno, la scelta era già fatta. Quando un giocatore decide di rinunciare a un mucchio di soldi per abbandonare uno dei club più importanti al mondo per venire a Firenze, beh, significa che ha “palle“, stimoli, cattiveria agonistica. Poi ha anche doti umane di spessore. La verità è che giocatori che fanno scelte così sono la fortuna di noi allenatori.

Pazzini seconda punta? Giampaolo è una prima punta. Noi qualche volta potremmo giocare col doppio centravanti, ma di rado. Anche a me piacerebbe schierare quattro attaccanti, ma la gente mi prenderebbe per matto. Gli equilibri prima di tutto.

A Napoli senza tifosi viola? Anche stavolta la nostra gente ha reagito con l’ironia sferzante tipica di questa città. “Siamo i migliori, ma ci lasciano a casa...“. Hanno ragione, siamo al paradosso. Ma Firenze è un modello di fair play: abbiamo fatto tanto.E dopo essere stati i primi a varare il “terzo tempo“, mi piacerebbe che fossimo i primi anche ad abbattere le barriere. Che spettacolo sarebbe il Franchi. Questo è il mio grande sogno.

Che partita sarà? Noi per vincere dovremo giocare veramente bene: il Napoli è un’ottima squadra. A marzo giocammo male perché eravamo nel periodo della stanchezza per i troppi impegni. Ecco, al San Paolo vorrei rivedere la Fiorentina dello scorso anno, tranne tre o quattro gare, tipo quella, in cui non fummo all’altezza

Parte da Lione la grande avventura della Fiorentina, del suo Cesare condottiero, di un popolo innamorato, felice già solo immaginando i viaggi che lo aspettano. Questa è una partita da non perdere. Per quello che rappresenta per i tifosi dopo anni di sofferenze, chiaro, il calcio è amore e poesia. Ma è anche vittorie, punti e matematica. Perché, considerando il girone con Bayern e Steaua, sono altissime le probabilità che questa partita risulti decisiva nella classifica finale, pensando in particolare agli scontri diretti.
COME ARRIVARE - Costano uno stipendio minimo gli unici voli diretti da Firenze a Lione, operati da Air France. Da Roma Ciampino ‘viene in soccorso’ Easyjet. Voli ogni giorno a prezzi ragionevoli. Ottima la soluzione di mercoledì 17, giorno della partita: 54 euro con partenza alle 11.50 e arrivo all’ora di pranzo, tutto il tempo per rassettarsi prima di andare allo stadio a far baldoria. La magia di questa prima di trasferta europea della nuova Fiorentina comincia all’aeroporto: in nessun altro luogo del mondo atterrate all’aeroporto Antoine de Saint-Exupéry, l’aviatore sognatore, il lionese autore de ‘Il Piccolo Principe’.
DOVE DORMIRE - Non lontano dal centro l’Hotel Stars Lyon-Bron, in rue Maryse Bastiè 16 bis. Due stelle, forse solo per motivi fiscali, perché dentro ha tutto, colorato e accogliente, anche il satellite in camera, per 19 euro a notte. Appartiene a una catena di alberghi con un’accattivante caratteristica: gli interni delle sale e delle camere sono costruiti come su una nave da crociera, con tanto di salvagente al muro stile Love Boat.
DOVE MANGIARE - La terra di Asterix e Obelix, la Bretagna, è il ciuffo in alto a sinistra dell’esagono francese, sull’Atlantico. Qua siamo sulle rive del fiume Rodano, se non il cuore di Francia, diciamo il fegato. Ma non ce n’è, sono ancora e sempre dei Galli (si fa per scherzare, s’intende, tanto la Coppa rimane da noi). Lione è ribattezzata con il tipico equilibrio francese ‘capitale mondiale della gastronomia’. Scorrendo i piatti, le ricette sembrano uscite dalla tenda di Panoramix, il druido che nel fumetto preparava intrugli e pozioni (magari non è un caso, visto che nelle storie Panoramix veniva rapito da Cesare; e nella realtà, durante la guerra in Gallia, Cesare proprio a Lione si era accampato lungamente). Mettiamola così, niente da dire sugli ingredienti: data la posizione, Lione raduna probabilmente il meglio della produzione francese; sulla maniera di prepararli, ne possiamo discutere, siamo forse all’università del supercondimento alla francese. Insalata di lumache, pasticcio di testa di maiale tritata, lingua di vitello in salsa piccante, cervellata, zampette di maiale, torta di fegatini, rognoni, fino al museau, a base di mento, labbra e guance di maiale o manzo. Mettendosi d’impegno, si rischia di non arrivarci neanche alla sera della partita, mangiando piatti del genere nelle ‘bouchon’, le tipiche trattorie. Quando la preparazione non è così elaborata, il consenso è invece molto più ampio. Consigliamo allora la Fromagerie Richard Renée e Reneée, padre e figlia, in cours LaFayette 102, dove andare avanti tutta la serata a formaggi. Oppure la storica brasserie Georges, cours de Verdun 30, tra i ristoranti più vecchi d’Europa con i suoi quasi due secoli, specialità locali e birra della casa, di cui si può osservare la produzione dal vivo, rimanendo su una ventina di euro per un pasto medio.
COME MUOVERSI - Benestante, grazie ai gruppi bancari e farmaceutici; completa, di storia e di cultura contemporanea; à la page, e lo sport non è mai un indicatore casuale, se è vero che a Lione si vince lo scudetto da 7 anni, e si conta in Europa, dopo essere stati niente per decenni. Al netto del caos e della grandeur parigina, Lione si offre grande, moderna e all’avanguardia. Rinascimentale nella città vecchia (guarda caso, la Vieux Lyon è frutto dei banchieri fiorentini emigrati), dedalo di vicoli intessuti tra botteghe e palazzi signorili, uniti dai traboules, i passaggi coperti dove a frotte fuggivano i partigiani durante l’occupazione nazista. Effervescente nella Presqu'île, la Penisola sulla confluenza tra Rodano e Saona, ovvero il cuore commerciale segnato dal simbolo della città, la place Bellecour, e dall’eleganza pirotecnica di places des Terreaux, architettura deluxe che si riflette nella notte sui giochi d’acqua e luce di 69 fontane. Splendido quadro d’insieme l’offre una gita su un bateau-city lungo i fiumi, per radunare in una sola vista la cattedrale di St. Jean, simbolo gotico della città, e la basilica di Notre-Dame de Fourniere: di spaventosa bellezza, soprattutto di notte, romanico-bizantina e sembra più un castello che una basilica, dalla collina domina la città, dalla stessa collina da cui si apprezza perché questa sia l’originale ‘ville lumière’. E a proposito, scesi dal battello e dalla collina, non dimenticate di passare dall’Institut Lumière, dedicato non alle luci, ma alla storia e alla nascita del cinema e ai suoi scopritori, i lionesi fratelli Lumière.
I BIGLIETTI - Si gioca allo Stade de Gerland, fermata omonima della metro e 41.044 posti addosso al campo. Che Mutu scaldi il calcio piazzato: qui si è giocato il celebre 3-3 tra l’Italia e il Brasile di Ronaldo, su questo campo Roberto Carlos segnò alla Francia il leggendario gol su punizione. Duemila biglietti inviati a Firenze, circa 300 ancora in vendita, acquistabili solo di presenza al Centro Coordinamento Viola Club di fronte al Franchi. Prezzi altini, 37 euro per l’anello inferiore e 57 per quello superiore, ma c’è da giocarsela, non sarà una partita banale.

Cesare Prandelli in sala stampa: “I giocatori rimasti a Firenze stanno bene, ora cercherò di capire chi sarà disponibile tra i nazionali. Arrivano da due partite e devo valutare con loro l’eventuale utilizzo. La gara dell’anno scorso? Era un momento particolare, sappiamo che questa squadra è ancora più forte, sta crescendo. Sarà molto difficile, ma arriviamo pronti alla partita. Inizia un ciclo importante, vogliamo iniziare bene. I ragazzi rimasti fuori dalla lista Champions hanno lavorato bene, mi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte e penso ad un loro utilizzo a Napoli. La nostra forza deve essere il gruppo. Vogliamo essere protagonisti. Gamberini ko? Mai palato di Zauri centrale, è eclettico ma noi abbiamo centrali che hanno la possibilità di dimostrare il loro valore. Da Costa? Dipende dal giocatore, sempre, ma non è giusto fare nomi. Da Costa sarà uno dei 18. Gamberini ha grande voglia di tornare prima del previsto, dai primi risultati si può ipotizzare un ritorno anticipato. Lavezzi è uno bravissimo nell’uno contro uno. E’ molto temibile,lo si argina ragionando come reparto. Santana ha avuto una leggera distorsione, valuteremo. Fiorentina-Bologna per soli abbonati? La società è stata chiara e sono d’accordo. La decisione di Napoli va accettata, non commentata. Montolivo? Può dare un contributo importane per qualità e personalità. Da lui quest’anno voglio il salto di qualità definitivo sotto il punto di vista della personalità. Domani può uscire ogni risultato”.

Menarini, presidente del Bologna, dopo l'incontro con Mencucci: "La decisione di riservare la stadio per Fiorentina-Bologna ai soli abbonati è sbagliata: il nostro è stato un incontro costruttivo. Il pensiero è unico: vogliamo lo stadio aperto ad entrambe le tifoserie. Le nostre sono due tifoserie che negli ultimi anni hanno dimostrato la loro civiltà. Per questo chiediamo lo stadio aperto a tutti. Ho parlato anche con ADV che non è potuto essere qui e siamo d'accordo su tutto. Ora aspettiamo la decisione, in ogni caso rispetteremo quanto deciso. Metto la mano sul fuoco che in caso di apertura dello stadio a tutti non succederà niente".

Sandro Mencucci: "Il nostro è stato un incontro per ribadire che vogliamo lo stadio aperto a tutti. Le nostre tifoserie hanno dimostrato di essere civili. Non esistono società di serie A e serie B. Siamo sicuri del comportamento delle nostre tifoserie. Anche i due sindaci si son mossi per far sì che lo stadio sia aperto a tutti. Non dico in percentuale quanto chances ci sono, ma noi e il Bologna siamo società ottimiste di natura e speriamo che vinca il buon senso. Ci sono stati contatti tra i capi delle due tifoserie ed è tutto tranquillo".

La Fiorentina cambia. A Lione, Prandelli, potrebbe optare per il 4-4-2. Difesa sicura, con Zauri a destra (Comotto non è nella lista Champions e ancora non è al top), Dainelli e Kroldrup centrali e il ritorno di Vargas a sinistra. A centrocampo spazio al rientrante Felipe Melo assieme a Montolivo. Poi toccherà a Kuzmanovic e ad uno tra Donadel e Almiron, con il biondo centrocampista viola in vantaggio. Davanti Gilardino-Mutu. Fiorentina che potrebbe quindi abbandonare le corsie esterne vista la condizione non brillantissima di Santana e l'esclusione di Semioli dalla lista Champions. L'arma a sorpresa potrebbe invece chiamarsi Jovetic. Per lui il giorno dell'esordio dal primo minuto si avvicina. Se non sarà mercoledì, contro il Bologna, potrebbe davvero partire dall'inizio.

bernacca1, 16/09/2008 8.50:

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La Fiorentina cambia. A Lione, Prandelli, potrebbe optare per il 4-4-2. Difesa sicura, con Zauri a destra (Comotto non è nella lista Champions e ancora non è al top), Dainelli e Kroldrup centrali e il ritorno di Vargas a sinistra. A centrocampo spazio al rientrante Felipe Melo assieme a Montolivo. Poi toccherà a Kuzmanovic e ad uno tra Donadel e Almiron, con il biondo centrocampista viola in vantaggio. Davanti Gilardino-Mutu. Fiorentina che potrebbe quindi abbandonare le corsie esterne vista la condizione non brillantissima di Santana e l'esclusione di Semioli dalla lista Champions. L'arma a sorpresa potrebbe invece chiamarsi Jovetic. Per lui il giorno dell'esordio dal primo minuto si avvicina. Se non sarà mercoledì, contro il Bologna, potrebbe davvero partire dall'inizio.

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forza fiorentina!!!almeno un pari da lione bisogna strapparlo

sempre forza viola!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cesare Prandelli nella conferenza stampa prima di Lione-Fiorentina: “Sono tranquillo, nessuna emozione particolare. La tensione poi salirà con l’avvicinarsi della gara. La squadra è però concentrata e questo mi dà tanta tranquillità. Cambiameto tattico col 4-4-2? In estate abbiamo provato un modulo diverso dal 4-3-3. Ci sono idee, ma deciderò dopo l’ultimo allenamento. La reazione dopo un avvio così e così di stagione? Ogni gara ti dà delle indicazioni A Napoli abbiamo capito dove abbiamo sbagliato. Avremo un atteggiamento completamente diverso e dovremo essere il più concentrati possibile. Un atteggiamento spregiudicato? Il gioco ha due fasi. Quando hai la palla devi fare il tuo gioco, se poi ci saranno difficoltà dovremo essere bravi a capire la gara. Il Lione ha grande capacità di gioco e giocatori di grande personalità. Dovremo avere grande ordine in campo e raddoppiare il più possibile gi avversari. Cosa non voglio dalla squadra domani? Non dovremo avere paura di osare, dobbiamo affrontare la Champions con grande entusiasmo.”

il moro30, 16/09/2008 11.01:

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forza fiorentina!!!almeno un pari da lione bisogna strapparlo

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peccato per la vittoria mancata per un'ingenuità di zauri che doveva uscire fuori dal campo ed invece è rimasto in campo sperando in un gesto sportivo degli avversari che non c'è stato.
cmq la viola è superiore al lione in questo momento......bisogna battere la steaua a tutti i costi
e cmq gilardino sta tornando alla grande

Ho taciuto fino alla fine....la scaramanzia però non è bastata...ci credevo in questa vittoria...

peccato!!! complimenti alla fiorentina

complimenti anche da me..grande gila...

Brava Fiorentina, bravo Gila, in cui ho sempre creduto. Ma col senno del poi si poteva osare un pò di più, vista l'impresentabile difesa del Lione, e cercare il 3° gol. Lo si è visto dopo il pari. Probabile mancanza d'esperienza in questo tipo di competizione.

Queste le parole di Cesare Prandelli a Sky: "Rammarico o orgoglio per la gara giocata? Peccato per l'episodio sul primo gol. Ci stavamo disponendo con ordine, con molta lucidità. Avremmo dovuto fare qualcosa ma era talmente evidente. E' stato comunque un buon debutto. Siamo stati bravi nel ripartire e nel l'alzare la difesa. E' stato bravo il centrocampo nell'impedire al centrocampo del Lione nel giocare basso che è la loro specialità... Sicuramente continueremo a giocare con al convinzione di poter migliorare ancora. Abbiamo voglia di misurarci con le grandi squadre... Quando vinci 2-0 nonostante la pressone avversaria stavamo portando a casa un risultato importante. L'episodio sul primo gol del Lione ha poi fatto calare la concetrazione a tutta la squadra. Gilardino? Io ho fatto poco per lui. Quando un giocatore decide di lasciare Milano per Firenze per giocarsi le sue chance anche in prospettiva Nazionale, il merito è tutto suo. Alberto è un giocatore che quando punta l'area sa far male... Il secondo posto? Io vivo alla giornata. Adesso penso al Bologna perché abbiamo bisogno di punti in campionato. Noi siamo in Champions anche per imparare e stasera abbiamo imparato molto".

Si siamo stati polli, bastava tenere di più palla nella ripresa e avremmo vinto. Il momento decisivo è stato il gol del 1-2, in quel frangente nemmeno i giocatori della Fiorentina si erano accorti che Zauri era a terra, altrimenti non avrebbero applicato il fuorigioco.
Peccato, se non passiamo per un punto sappiamo dove ci sarà mancato.

Il giorno: domani. L'ora: alle 11 di mattina. Il luogo: all'hotel Four Seasons di Firenze. L'evento: una conferenza di presentazione. Di cosa: del nuovo stadio della Fiorentina. Protagonisti: i fratelli Andrea e Diego Della Valle.
Il giorno è finalmente arrivato. La società viola a poco più di 24 ore dal suo esordio in Champions League è pronta a presentare ufficialmente il progetto del nuovo impianto moderno e polifunzionale come i «theatre of dreams» inglesi (e spagnoli, tedschi, americani, francesi...), gli stadi che ospitano i sogni dei tifosi dei grandi club.
Ma è riduttivo chiamarlo solo progetto stadio (studio, creazione e realizzazione dell'impianto è stato affidato al celebre architetto Massimiliano Fuksas) perchè «Viola » - si dovrebbe chiamare proprio così - è una vera e propria cittadella, dello sport e non solo, che sorgerà su un terreno di 40-50 ettari di cui solo 7-8 saranno occupati dallo stadio e il resto invece ospiterà areee espositive, parchi giochi, attività ricreative, musei, locali, ristoranti, alberghi, negozi. Un potente «indotto » che permetterà alla società di sfruttare il suo marchio, attirare sponsor, curare e lanciare il merchandising. Nell'area dovrebbero sorgere anche il centro sportivo e il quartier generale della Fiorentina. Ma per avere le idee più chiare basterà attendere domani mattina.
La location di quella che si prevede come una grande kermesse, è di impatto: lo splendido Four Seasons. I fratelli Andrea e Diego Della Valle faranno da padroni di casa. Incerta invece la presenza di Fuksas. Si entrerà solo per invito: politici (a partire dal sindaco Domenici, chiamato direttamente da Andrea Della Valle), imprenditori, personaggi della città, oltre alla stampa locale e nazionale.
La presentazione si annuncia in stile ultramoderno con video del progetto. L'iniziativa è solo della Fiorentina, Comune e Regione al momento non c'entrano. Tutti insieme invece dovranno poi decidere quale sarà l'area più giusta per creare la cittadella Viola. In pole position resta Castello, che piacerebbe sia alla società che a diversi politici, tra cui l'assessore allo sport Giani. Ma restano in lizza anche Signa, Campi, Scandicci, Osmannoro. Anche in questo caso si vedrà. E non si escludono colpi di scena. l'importante adesso è dare il via alle operazioni, al dibattito. Cominciare a ipotizzare date. I pessimisti ritengono che per mettere in piedi un'operazione simile servano 8 anni. Ma all'estero, dove è giusto ricordare che ci sono molti meno lacci, laccioli ed esasperanti lungaggini burocratiche rispetto all'Italia, ci si riesce anche in 3-5 anni.
Sarebbe bello se la Fiorentina, che nelle ultime stagioni ha inaugurato comportamenti legati al fair play come il Terzo tempo, fosse anche il primo club italiano a dotarsi di uno stadio moderno, polifunzionale in grado di produrre redditi e di sdoganare i bilanci dai diritti tv o dalla generosità di un presidente. Non sarà facile, perchè c'è chi si è mosso in anticipo (ma sempre in grave ritardo rispetto alle più importanti società europee), di sicuro la Fiorentina non si è fatta staccare dal piccolo gruppo di club italiani che sta guardando al futuro, continuando comunque a restare sentimentalmente e orgogliosamente legata alla propria storia e al proprio passato. Il Franchi resta la culla delle imprese, dei trionfi (e anche delle delusioni) della Fiorentina, ma bisogna guardare al futuro. Come ad esempio sta facendo il Lione per il quale Andrea Della Valle ieri ha speso parole di ammirazione per la gestione societaria. Ebbene il Gerland, monumento storico nazionale, come il Franchi, andrà in pensione per lasciare lo spazio a un nuovo impianto. Lo presentiamo in questa pagina insieme ad altre sette meraviglie in costruzione nel mondo. Tra poco (speriamo) a loro si unirà anche lo stadio della Fiorentina.


Corriere Fiorentino

Queste le parole di Cesare Prandelli nella sala stampa dello stadio Artemio Franchi: "Quella di domani è una partita molto complicata, molto delicata. Dobbiamo pensare che stiamo per affrontare una formazione che ha vinto a San Siro, che ha entusiasmo e idee. Novità rispetto a Lione? Dobbiamo vedere nell'ultimo allenamento. L'idea è di proporre ogni gara giocatori freschi, per essere sempre una formazione frizzante. Non so quante novità ci saranno, deciderò dopo l'allenamento. Fiorentina che cala nel secondo tempo? Mercoledì dopo il 2-1 abbiamo vuto paura di non portare a casa la vittoria. Non dobbiamo avere più quella paura, cercando sempre di accorciare e di ripartire. Noi stiamo bene e gare come quella di Lione ci devono convincere che possiamo fare bene. Abbiamo cambiato molto e per questo serve tempo per creare una squadra importante. La voglia c'è e questo è l'importante. A Lione abbiamo tenuto il campo fino al 2-1 quando poi la concentrazione è calata ed è venuta fuori una paura figlia dell'inesperienza. Il nostro cammino ci porterà a crescere settimana dopo settimana. Gilardino? Sta bene ed è quasi impossibile lasciarlo fuori. Santana? Sta bene fisicamente e sta dando una grandissima continuità. In più ha la capacità di adattarsi ad almeno tre ruoli. Il Bologna? E' una formazione interessante, composta sia da giovani che da elementi esperti come Volpi e Di Vaio che in questo momento stanno facendo la differenza. Dovremo stare attenti a loro quando cercheranno di ripartire. Il progetto dei Della Valle? L'idea della proprietà è quella di cambiare la situazione di Firenze. E' un progetto straordinariamente bello ed affascinante.e Spero che tutte le componenti si trovino d'accordo.... Realizzato in tre-quattro anni? Spero di esserci ancora e di non dover aspettare come per i campini..."

Una Fiorentina decisamente diversa da quella di Lione è attesa dal match di domani contro il Bologna. Prandelli ha infatti deciso di effettuare un ampio turnover in tutti i settori del campo, tornando inoltre al 4-3-3. I dubbi però non sono ancora sciolti del tutto, principalmente per quanto riguarda la difesa. Detto che Frey è titolare fisso, sulla destra dovrebbe esserci Martin Jorgensen, mentre uno fra Gobbi (favorito) e Pasqual occuperà l'out mancino. Al centro, confermato Dainelli dopo l'ottima prova di Lione, ci potrebbe essere una nuova opportunità per Da Costa con Gamberini prima alternativa. A centrocampo spazio a Donadel, con Melo davanti alla difesa e Montolivo sul centro-sinistra. Davanti, assieme alla coppia Gilardino-Mutu dovrebbe toccare ancora a Santana, vista l'indisponibilità di Semioli e Papa Waigo.

Fiorentina (4-3-3): Frey, Jorgensen, Dainelli, Da Costa (Gamberini), Gobbi (Pasqual), Donadel, Melo, Montolivo, Santana, Gilardino, Mutu. All: Prandelli

supergila!

E meno male, perchè anche ieri abbiamo sbagliato lo sbagliabile...