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Ucraina

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09/09/2014 13:09

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 09/09/2014 00:46:



hai pienamente ragione sarebbe davvero una bella cosa sfruttare l energia rinnovabile, però x ogni tecnologia c è sempre un problema,che è sempre il solito, e mi riferisco al fatto che le centrali non vanno bene in italia: il sole 24 ore, energia rinnovabile,record al 55% avanzano solare ed eolico, arretrano centrali termo elettriche. Buona fino a qua ci siamo, però NON DOVREBBE ESSERE COSI: blog sicilia, truffa aggravata ai danni dello stato e del unione europea x un valore di 5milioni di euro nel settore dell efficenza energetica(energia rinnovabile). Accuse mosse mosse dal gruppo tutela spesa PUBBLICA(soldi nostri) e guardia di finanza di palermo nei confronti di un imPRENDITORE di 45 anni( mafia?). 5 milioni di euro(non noccioline) destinati alla realizzazione e messa in opera di un impianto x la produzione di biocombustibili utilizzando scarti di lavorazione di legno e rifiuti organici( e se era una centrale?) come sempre siamo alle solite, questo è un paese di assalto alle diligenze, cosa bisogna fare?



Esattamente proprio quello che dicevo io prima, seppur con maggiore foga perché non sopporto le corruttele, specialmente quelle fatte da chi non paga mai il conto davanti alla giustizia e poi va in televisione a puntare il dito. Il rinnovabile, in Italia ma anche in altri paesi anche fuori dall'Europa, viene usato come mangiatoia e chi si oppone o fa critiche viene additato come nazistoide... insomma, una volta c'era l'Enimont come "greppia della politica" (e, aggiungo io, delle tantissime lobby collegate alla politica: non dimentichiamocele mai... durante Tangentopoli in troppi hanno dimenticato questi "dettagli"), oggi abbiamo i finanziamenti UE e il business delle rinnovabili; inoltre, spesso accade che chi gestisce queste cose non viene mai perseguito dalla giustizia e pretende poi di fare la predica in televisione... mi sa che in Italia serve un repulisti da fare con la bomba atomica, ops! Oltre le battute, cosa si può fare seriamente per fermare l'assalto alle diligenze? Direi che c'è moltissimo da fare, a partire dal controllo dei soldi: dove vanno i soldi, trovi tutto / segui le tracce dei soldi, trovi tutto. Poi però le condanne andrebbero ESEGUITE PER DAVVERO, non che un condannato per (esempio) 10 anni esce dopo solo 6 grazie a permessi premio, sconti di pena e altre stronzate di questo tipo, altrimenti nessuno si farà spaventare dall'aspetto punitivo (cioè dalla sanzione che consegue il precetto della norma edittale). Se non si fa questo, non serve a nulla fare nuove leggi (che puntualmente finiscono sul binario morto se non si fanno i regolamenti attuativi entro un certo termine) oppure, e non sarebbe poco se venisse fatto, accelerare / modernizzare / riorganizzare i processi e le procure.

Quak150, 09/09/2014 08:19:

Il fotovoltaico e' il futuro, assieme agli eliconi giganti. Vanno ulteriormente perfezionati pero'. Cosa che si sta facendo.



Sicuramente è così e lo spero tanto. A me basta che il rinnovabile non diventi "la nuova Enimont", ma temo che sia troppo tardi. Questo era il punto focale del mio intervento. Mentre aspettiamo il perfezionamento delle rinnovabili, era meglio avere il nucleare (Caorso) invece che dipendere dall'estero per il petrolio e il gas. Se solo avessimo accettato l'alleanza nucleare con la Francia nel 1980, sigh! E non ditemi "ma in Italia non si può far nulla" perché non credo che il governo di Parigi abbia fatto quell'offerta senza sapere di come sono fatti gli italiani... di sicuro avranno avuto qualche motivo per farla oppure avranno studiato la proposta in modo tale da "controllare" la cosa (come farebbe un azionista di maggioranza nei confronti di quello di minoranza nella gestione di una azienda). Comunque, ormai è troppo tardi per ripensarci.
[Modificato da Robert - W la... foiga! 09/09/2014 13:14]

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09/09/2014 13:19

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 09/09/2014 13:09:



Il rinnovabile, in Italia viene usato come mangiatoia e chi si oppone o fa critiche viene additato come nazistoide... oggi abbiamo i finanziamenti UE e il business delle rinnovabili; inoltre, spesso accade che chi gestisce queste cose non viene mai perseguito dalla giustizia e pretende poi di fare la predica in televisione... mi sa che in Italia serve un repulisti




La mangiatoia in Italia c'è intorno qualsiasi cosa muova soldi, il ponte sullo stretto di Messina ancora non si sono aperti i cantieri ma sono anni che ci stanno mangiando milioni... per il MOSE hanno mangiato miliardi,
ma tornando all'Ucraina e alla Russia l'ENI ha fatto accordi molto strani e a tutto svantaggio dell'Italia per comprare gas a un prezzo troppo alto, a chi conviene questo accordo? Di sicuro non alle imprese italiane che dovranno pagare una bolletta energetica più salata e nemmeno alle famiglie.
Di quella mangiatoia non diciamo nulla? [SM=x44499]
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09/09/2014 13:35

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Da da da, 09/09/2014 13:19:




La mangiatoia in Italia c'è intorno qualsiasi cosa muova soldi, il ponte sullo stretto di Messina ancora non si sono aperti i cantieri ma sono anni che ci stanno mangiando milioni... per il MOSE hanno mangiato miliardi,
ma tornando all'Ucraina e alla Russia l'ENI ha fatto accordi molto strani e a tutto svantaggio dell'Italia per comprare gas a un prezzo troppo alto, a chi conviene questo accordo? Di sicuro non alle imprese italiane che dovranno pagare una bolletta energetica più salata e nemmeno alle famiglie.
Di quella mangiatoia non diciamo nulla? [SM=x44499]



Qui stiamo parlando delle rinnovabili, o almeno questo era il tema degli ultimi commenti. Verrebbe da chiedersi perché in Italia non è possibile fare i rigassificatori... la colpa è della sinistra che ha fatto pien di scenate isteriche e compulsive (l'elenco è lunghissimo) negli ultimi 20 anni (Renzi davvero non se le ricorda?), ma anche della debolezza strutturale (sanno solo lamentarsi e fare le vittime... poi però si lamentano del progressivo crollo, partito nel novembre 2011, ormai gigantesco - ma ancora troppo poco per me - dei voti) del centrodestra: considerando che i grillini sono contrari ai rigassificatori (e poi Grillo si chiede perché l'elettorato in fuga dal centrodestra non va verso di lui... se il 5 Stelle imita il centrosinistra, non solo non riesce a togliere i voti al PD, ma perde i voti ex PDL-Lega verso l'astensione), che ci consentirebbero di diversificare i fornitori del gas, l'unica strada è "tenersi buoni" i russi (cosa che l'ENI fa dagli anni 60-70 ai tempi dell'URSS). Le bollette in Italia sono più care proprio perché non abbiamo i rigassificatori, il nucleare e quindi siamo privi di alternative valide al petrolio: la colpa è dei russi (o degli algerini) oppure di chi (PD) faceva scenate isteriche a Ballarò / di chi (PDL) era impotente davanti alle scenate? E poi si lamentano se Grillo raccoglie milioni di voti: a non far nulla, si perdono voti verso l'antipolitica!
[Modificato da Robert - W la... foiga! 09/09/2014 13:41]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 09/09/2014 13:35:



Qui stiamo parlando delle rinnovabili,




no, qui si parla dell'Ucraina. [SM=x44512]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Da da da, 9/9/2014 2:39 PM:

Robert - W la... foiga!, 09/09/2014 13:35:



Qui stiamo parlando delle rinnovabili,




no, qui si parla dell'Ucraina. [SM=x44512]



Con I posts veloci e kilometrici è facile confondersi [SM=x44452]

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Quak150, 09/09/2014 21:28:



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I "buoni e democratici" combattenti per la "libertà" che contrastano i "malvagi separatisti":





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02/05/2015 12:27


Dopo Victoria "Fuck the EU" Nuland, per chi non avesse ancora capito, l'apparizione di George Friedman, consigliere politico del Dipartimento di Stato e fondatore del think tank Stratfor, si prodiga di ribadire i concetti chiave:



Ma ovviamente siamo noi che capiamo male... [SM=g1741324]



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05/05/2015 20:02

a proposito delle secessioni
Va tutto bene: i gasdotti, la nostra dipendenza dalla Russia, l'amicizia di Berlusconi con Putin, ecc.
Per l'Italia e l'Europa è pragmaticamente più comodo comprendere le ragioni e mantenere buoni rapporti con la Russia piuttosto che con la Nato e gli USA.
E ripeto, fino a qui va bene:basta dirlo chiaro e tondo e non mentire a noi stessi.
il riscaldamento invernale vale più della sovranità nazionale.

Ma se un domani l'Austria decidesse che vuole uno sbocco al Mar Adriatico e decidesse di annettere il Friuli che era Austriaco fino alla conquista Italiana del 1918, seguita alla guerra dichiarata dall'Italia all'Austria e non dall'Austria all'Italia (pertanto una guerra di aggressione e non di difesa), che cosa diremmo tutti?
E sono anche convinto che Friulani, AltoAtesini e Trentini non sarebbero molto contrari alla annessione: moltissimi Nonni di tutti coloro che hanno la mia età sono nati come cittadini dell'Impero AustroUngarico e sono poi stati conquistati dagli Italiani.
In codesto ipotetico scenario futuro, quante invocazioni invieremmo a Nato ed Usa?
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Re: a proposito delle secessioni
pikappa69, 05/05/2015 20:02:

Va tutto bene: i gasdotti, la nostra dipendenza dalla Russia, l'amicizia di Berlusconi con Putin, ecc.
Per l'Italia e l'Europa è pragmaticamente più comodo comprendere le ragioni e mantenere buoni rapporti con la Russia piuttosto che con la Nato e gli USA.

E ripeto, fino a qui va bene: basta dirlo chiaro e tondo e non mentire a noi stessi.
il riscaldamento invernale vale più della sovranità nazionale.


Ma se un domani l'Austria decidesse che vuole uno sbocco al Mar Adriatico e decidesse di annettere il Friuli che era Austriaco fino alla conquista Italiana del 1918, seguita alla guerra dichiarata dall'Italia all'Austria e non dall'Austria all'Italia (pertanto una guerra di aggressione e non di difesa), che cosa diremmo tutti?
E sono anche convinto che Friulani, AltoAtesini e Trentini non sarebbero molto contrari alla annessione: moltissimi Nonni di tutti coloro che hanno la mia età sono nati come cittadini dell'Impero AustroUngarico e sono poi stati conquistati dagli Italiani.
In codesto ipotetico scenario futuro, quante invocazioni invieremmo a Nato ed Usa?



Invece secondo me non va bene: la sovranità nazionale dovrebbe essere sempre tutelata a livello internazionale, sul fronte diplomatico fin dove possibile, altrimenti con l'intervento militare.
Ovviamente in quest'epoca a dettare l'agenda diplomatica sono i fabbisogni energetici che fanno passare tutti gli altri diritti internazionali in secondo piano, non sperare che qualcuno abbia il coraggio di dichiararle apertamente le primarie ragioni di tante scelte, si trovano sempre molte giustificazioni secondarie, ma mai si affronta apertamente il dibattito.
Guardacaso l'intervento armato di Usa con o senza Nato è fulmineo solo in quei paesi dove ci sono fonti energetiche, facendo finta di nulla in tutti gli altri casi altrettanto gravi (nei vari stati africani, in Medio Oriente, etc.).

L'annessione all'Austria è un altro discorso, con queste amministrazioni pubbliche dove a dettare l'agenda politica sono elementi del calibro di Cosentino, Carminati, Buzzi, etc. dove gran parte delle tasse finiscono nelle mani sbagliate ed i servizi pubblici sono sempre più fatiscenti, è logico aspettarsi che chi può scappa all'estero nei vari modi possibili. [SM=x44464]

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05/06/2015 09:47

L'invasione della Russia: ecco le prove!

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09/06/2015 14:29

L'invasione della Russia: ecco le prove.

Ministro delle Finanze:
Natalia Jaresko, americana di origine ucraina, amministratore delegato di un fondo di investimenti del gruppo Horizon Capital.

Ministro dell'Economia:
Aivaras Abromavicius, banchiere lituano partner della società di investimenti East Capital,dopo aver ricoperto incarichi al Dipartimento di Stato americano.

Ministro della Sanità:
Alexander Kvitashvili, georgiano, già ministro della Salute e del Lavoro nel governo di Tbilisi.

Governatore della regione di Odessa:
Mikhail Saakashvili, ex presidente georgiano su cui pende un mandato d’arresto in Georgia per abuso di ufficio.


E' chiaro, quindi, che la Russia ha invaso l'Ucraina!
[SM=x44456]



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09/06/2015 20:11

Re: L'invasione della Russia: ecco le prove.
ceppognagno, 09/06/2015 14:29:


Ministro delle Finanze:
Natalia Jaresko, americana di origine ucraina, amministratore delegato di un fondo di investimenti del gruppo Horizon Capital.

Ministro dell'Economia:
Aivaras Abromavicius, banchiere lituano partner della società di investimenti East Capital,dopo aver ricoperto incarichi al Dipartimento di Stato americano.

Ministro della Sanità:
Alexander Kvitashvili, georgiano, già ministro della Salute e del Lavoro nel governo di Tbilisi.

Governatore della regione di Odessa:
Mikhail Saakashvili, ex presidente georgiano su cui pende un mandato d’arresto in Georgia per abuso di ufficio.


E' chiaro, quindi, che la Russia ha invaso l'Ucraina!
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Basta che non invade l'ITALIA, ci mancano solo i russi poi il quadro è completato [SM=x44452]
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22/06/2015 12:43

Intanto mentre l'Italia discute sui migranti, la Russia annette la Crimea e si accinge a far entrare nella sua orbita anche la Grecia che se gli attuali negoziati non andranno a buon fine si staccherà progressivamente dall'UE...
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Re:
c'eraunavodka, 22/06/2015 12:43:

Intanto mentre l'Italia discute sui migranti, la Russia annette la Crimea e si accinge a far entrare nella sua orbita anche la Grecia che se gli attuali negoziati non andranno a buon fine si staccherà progressivamente dall'UE...



La Crimea mi sembra x il gas o il petrolio? La Grecia? pure l'Albania ai tempi era sotto la Russia, con l'andare degli anni si sono visti i risultati, poi non sò?
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14/07/2015 12:47

I nostri giornali non danno più notizie dell'Ucraina, ma rimane ancora un problema aperto sul quale gli Usa hanno iniziato in silenzio le grandi manovre... se non si risolve per via diplomatica andremo verso una nuova guerra fredda... e con tutte le basi americane che dobbiamo ospitare in Italia ci troveremo di nuovo in mezzo ai due litiganti...
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22/04/2016 09:22

Ah, la democrazia in Ucraina...

Ucraina, ucciso giornalista filorusso a Kiev. È il terzo omicidio politico in 24 ore. Lo sdegno di Putin

Oles Buzina, giornalista e scrittore molto noto nella capitale ucraina, è stato giustiziato sotto casa. Il presidente russo: "uno dei tanti crimini della Nuova Ucraina"


Qui l'articolo completo


Fulgido esempio di processo democratico. [SM=g1700002]










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18/05/2016 12:27

Visto che di Ucraina non si parla più, ecco un buon riassunto della situazione.

L’Ucraina fra fascismo, oclocrazia e disgregazione


In questi giorni si parla poco dell’Ucraina, ormai ridotta ai minimi termini, nei notiziari, specialmente in quelli dei media corporativi occidentali, e c’è una una buona ragione per questo: l’effimero “Banderastan” Ukronazi sta cadendi a pezzi. Non è affatto una sorpresa, dal momento che l’intero progetto, in primo luogo, non è mai stato fattibile. Ricordiamo da cos’è nato il tutto.

E’ importante ricordare che in Ucraina non c’è stata una rivoluzione o un’insurrezione spontanea, l’Euromaidan non ha nulla a che fare con l’Europa, ma molto invece con gli Stati Uniti. Certo, agli Ucraini era stato detto che si trattava di “entrare in Europa”, ma questa non è mai stata neanche una remota possibilità. L’unico scopo dell’Euromaidan era quello di prevenire la nascita di una “nuova Unione Sovietica”. Non importa quanto ridicola possa essere l’idea di una Unione Sovietica 2.0, questo è quello che frullava nelle sempre paranoiche, illuse e ignoranti menti dei signori dello Stato Profondo americano. Due dei principali portavoce di questo “Stato nello Stato” americano, su questo, sono stati chiarissimi.

Per prima cosa, abbiamo l’importante dichiarazione rilasciata da Hillary Clinton agli inizi del dicembre 2012:

“C’è un movimento per ri-sovietizzare la regione. (…) Non verrà chiamato così. Sarà chiamato unione doganale, sarà chiamato Unione Euroasiatica, o qualcosa del genere. (…) Ma cerchiamo di non sbagliarci. Sappiamo qual’è l’obbiettivo e stiamo cercando di mettere a punto dei mezzi efficaci per rallentarlo o impedirlo”.


Ora, è assolutamente irrilevante chiedersi se Hillary avesse torto o ragione nel suo modo di vedere le cose, quello che importa è che lei, lei e i suoi boss politici, credono veramente che Putin voglia ricreare l’Unione Sovietica.

Subito dopo, dobbiamo ricordare un’altra dichiarazione importante, fatta questa volta da Zbigniew Brzezinski che aveva scritto:

Senza l’Ucraina la Russia cessa di essere un impero, mentre con l’Ucraina, dapprima comprata e poi sottomessa, si trasforma automaticamente in impero….Secondo lui, il nuovo ordine mondiale sotto l’egemonia degli Stati Uniti è stato creato contro la Russia e sui frammenti della Russia. L’Ucraina è l’avamposto occidentale per impedire la ri-creazione dell’Unione Sovietica.

Ancora una volta, non importa affatto se il malvagio Zbig abbia ragione o torto. Quello che importa è che questa è stata la vera causa dell’Euromaidan: gli Americani volevano creare una anti-Russia proprio al di là del confine russo. Questa anti-Russia avrebbe dovuto essere un vicino estremamente pericoloso e destabilizzante per la Russia. E se la Russia fosse intervenuta in Ucraina, questo avrebbe portato a nuovi livelli una Guerra Fredda dormiente, giustificando la “protezione” dell’Europa da parte degli Stati Uniti, almeno per i prossimi 50-60 anni. Lo Zio Sam era in una situazione dove era impossibile perdere. Era un grande piano, peccato che, naturalmente, non abbia mai funzionato.

Primo, i Russi hanno sbalordito due volte gli Americani: una volta usando la forza militare quando non era previsto che lo facessero (in Crimea) e poi, non usando la forza militare quando tutti se lo aspettavano (nel Donbass). Questi sono stati veramente brutti colpi per l’Impero Anglo-Sionista: la Crimea, l’indiscusso “gioiello della corona” dell'”Ucraina indipendente”, si è riunificata alla Russia senza la perdita di una singola vita umana, mentre il Donbass (certamente la regione più ricca e sviluppata dell'”Ucraina indipendente”) si è separato senza nessun palese intervento militare russo. Questo non era ciò che si aspettavano gli strateghi americani.

Nel marasma più totale, questi ultimi avevano ordinato all’esercito e agli squadroni della morte Ukronazi di riconquistare le regioni secessioniste, e la giunta c’era quasi riuscita. Solo un’ultima, disperata resistenza da parte dei Novorussi, seguita dall’apertura di un grosso voentorg (letteralmente “commercio militare”, nome della nota catena di negozi di forniture militari “Voentorg”, si riferisce in questo contesto all’invio segreto di equipaggiamento militare in Novorussia) e di un ben organizzato “vento del nord” (l’arrivo di militari volontari specialisti) sono riusciti a salvare la situazione. Passato il momento critico, gli Ukronazi non sono più riusciti a conseguire successi importanti, e le loro offensive a Saur Mogila e a Debaltsevo si sono risolte in un totale disastro.

A questo punto, la giunta di Kiev le ha tentate tutte, bombardamenti di artiglieria a casaccio, munizioni al fosforo, attacchi terroristici, persino l’utilizzo di missili balistici e, naturalmente, il false flag dell’abbattimento dell’MH-17. Ma non è servito a nulla. I Novorussi si sono trincerati, e le loro capacità tattiche e il loro morale si sono rivelati assai superiori a quelli delle forze della giunta. Cosa ancora peggiore, i Novorussi sono riusciti alla fine, anche se con grande fatica, a trasformare le loro milizie di volontari in una singola forza militare di tipo convenzionale. Naturalmente, in confronto all’esercito russo, le forze armate di Donetsk e Lugansk sono ancore ad anni luce di distanza in termini di efficacia, ma, paragonate al cosiddetto “esercito ucraino” o agli squadroni della morte nazisti, sono molto più capaci e sofisticate.

In secondo luogo, il livello di cattiva amministrazione, corruzione e semplice stupidità mostrato dalla nuova “elite” (si fa per dire) al potere è stato veramente di qualità africana. Da una parte, questi imbecilli nazionalisti hanno attuato un karakiri economico, tagliando praticamente tutti i legami con la Russia. Se questi vincoli economici erano importanti per la Russia, per l’Ucraina erano di importanza assolutamente vitale. Inoltre Poroshenko, e la cricca di oligarchi pseudo-nazionalisti che lo circonda, hanno rubato tutto quello che valeva la pena rubare, e hanno semplicemente trafugato tutti i soldi che l’Occidente aveva erogato come “aiuti” per sostenere la Nuova Ucraina.

Terzo, nonostante il fatto che dai media corporativi occidentali fosse stata organizzata una enorme e strategica operazione psicologica volta a presentare gli Ukronazi come patrioti ben intenzionati, con l’unico desiderio di entrare in Europa e poter vivere in libertà, gli Ucraini sono stati così stupidi e trasparenti nelle loro parole, azioni e simbologie che è diventato sempre più evidente alle popolazioni occidentali come, ben lontano dall’aver a che fare con “democratici amanti della libertà”, l’Occidente si era portato a letto dei nazisti con tutti i crismi. Non solo, ma adesso l’Occidente paga per essere andato a letto con loro. Non che i leaders aziendali occidentali fossero particolarmente schizzinosi da non volersi associare a degli psicopatici assassini, il fatto è che, nel caso dell’Ucraina, questo significava la perdita di un mercato molto più importante: la Russia.

Così adesso, maggio 2016, è diventato sempre più evidente, per non dire innegabile, che l’intero “Progetto Ucraina” è un pasticcio totale, potenzialmente peggiore e più pericoloso di quello libico o iracheno. Almeno la Libia ha una popolazione esigua, mentre l’Iraq può probabilmente essere riportato ad una qualche parvenza di normalità dagli Iraniani, sempre che che l’Occidente la smetta di usare il Daesh per destabilizzare tutta la regione. In Ucraina rimangono però circa 40 milioni di persone (ufficialmente sarebbero 45 milioni ma, fra Crimea, Donbass e tutti quelli che sono emigrati, ora siamo probabilmente ben al di sotto di 40 milioni) proprio nel bel mezzo dell’Europa (se, a differenza di quanto faccio io, voi considerate l'”Europa orientale” come parte dell’Europa). E sta andando tutto a catafascio. In fretta.

Il Colpo di Stato in Ucraina è stato descritto come il golpe dei “milionari contro i miliardari” e in questo c’è parecchio vero. Gli oligarchi sono chiaramente fra i protagonisti chiave della Nuova Ucraina. Gli altri gruppi di potere importanti sono i neo-nazisti, sopratutto nell’Ucraina occidentale. Il terzo elemento, spesso dimenticato, è rappresentato dalle varie cosche della criminalità organizzata (etniche e regionali) che, anche se spesso strettamente collegate agli oligarchi e ai nazisti, operano volentieri in maniera autonoma, sopratutto per motivazioni e mentalità differenti. La cosa più importante che hanno in comune tutti questi gruppi è di essere armati fino ai denti. Proprio così, gli oligarchi hanno i loro propri “servizi di sicurezza”, i nazisti i loro squadroni della morte e la malavita le sue bande di tagliagole armati. Per quanto riguarda poi i poliziotti ucraini, loro non si intromettono, mentre la tanto temuta SBU (il KGB ucraino), che in tutta la sua storia non ha mai catturato una singola spia occidentale, è così impegnata a rapire, torturare e comunque terrorizzare gli Ucraini antinazisti rimasti, da non avere nè tempo, nè voglia di far qualcosa per imporre il rispetto della legge. Come se non bastasse, la SBU è praticamete “affittata” dagli oligarchi, dai nazisti e dalla malavita.

Per quanto riguarda poi le forze armate ucraine, queste sono sopratutto composte da uomini provenienti dall’Ucraina orientale, a cui manca quel tipo di pulsione ideologica che invece caratterizza gli squadroni della morte, costituiti sopratutto da ucraini dell’ovest. Essi dispongono comunque di più potenza di fuoco delle squadre naziste e questo parzialmente spiega come mai nè le truppe regolari, nè gli squadroni della morte abbiano dato buoni risultati in combattimento. Quello che è certo è che nessuno dei due gruppi ha i mezzi o la volontà di ripristinare l’ordine pubblico, non parliamo poi di fare qualcosa contro il disastro economico.

In altre parole, non è rimasto alcun rispetto per la legge, e se la nazione non ha ancora imboccato la “strada della Somalia” è solo per una questione di inerzia. Appena le conseguenze del collasso economico diventeranno evidenti esploderà la violenza.

Ora gli aiuti occidentali si sono più o meno prosciugati, la nazione è stata spolpata fino all’osso, il governo centrale ha sempre meno autorità sulle regioni, che adesso sono governate dagli oligarchi o dai signori della guerra locali. Questo è molto probabilmente il primo stadio dell’inevitabile processo di disgregazione di ciò che rimane dell’Ucraina, con Lvov e Ivano-Frankovsk che si unificano per creare un mini-Banderastan nell’ovest del paese. Odessa e l’Ucraina del sud faranno di tutto per liberarsi, prima o poi, del controllo di Kiev per guadagnare l’indipendenza o unirsi alla Russia, in un modo o nell’altro, mentre nell’Ucraina centrale rimarranno solo gruppi di sbandati nomadi, tipo Mad Max.

Per quanto riguarda il Donbass (e la Crimea, naturalmente), queste sono andate, per sempre, e Kiev lo sa. La prova migliore della consapevolezza di Kiev è nel fatto, innegabile, che la giunta ha fatto esattamente zero tentativi per cercare di riportare indietro o allettare in qualche modo le popolazioni delle regioni secessioniste dell’Ucraina, per farle ritornare nell’ovile di Kiev. Invece di pagare le loro pensioni (cosa che legalmente erano obbligati a fare), i soldi per le pensioni del Donbass li hanno rubati. In Crimea, Kiev ha bloccato le forniture idriche, ha posto l’embargo sui trasporti, sul cibo e sull’energia elettrica. E, mentre la Russia ha fornito tutto quello di cui la gente della Crimea aveva bisogno, questo genere di molestie meschine e francamente sgradevoli difficilmente permetteranno ai Crimeani di sopportare la giunta di Kiev. Il fatto è che Kiev ha ormai abbandonato da molto tempo l’idea di convincere i “vatniki“, che ha comunque sempre odiato e considerato alla stregua di meticci subumani mezzo-asiatici.

Il nuovo presidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, e personalità n° 2 del paese, Andrei Parubii, un nazista dichiarato con, secondo alcune voci, problemi mentali, sta seriamente discutendo di imporre l’obbligo del visto con la Russia, privando così 4-5 milioni di Ucraini della possibilità di lavorare in Russia e mandare le rimesse a casa. Sembra folle? Lo è. Ma queste sono le stesse persone che hanno vietato agli aerei di linea russi di attraversare lo spazio aereo ucraino, con il risultato che la Russia ha chiuso il suo agli Ucraini. Una sguardo alla carta geografica vi dirà chi ha perso di più.

Naturalmente, man mano che l’economia rallenta, le lotte ideologiche saranno gradatamente sostituite da forme di competizione ancora più primitive per merci e servizi e, in certe regioni, anche per cibo e ricovero. Quando comincerà questa fase, l’Ucraina andrà incontro ad un processo di trasformazione dal fascismo all’oclocrazia, e a questo punto quello che resta dell’Ucraina andrà probabilmente a gambe all’aria e una nuova ondata di rifugiati si riverserà in Europa.

La cosa più stupefacente in tutto questo è che i nazionalisti ucraini hanno veramente fatto tutto da soli. Se fra il 1991 e il 2014 l’Ucraina era stata governata in modo corrotto e incompetente, dopo il 2014, i nuovi leaders di Kiev hanno preso una direzione che può essere solo definita suicida. Guardando il caos nell’Ucraina di oggi, è difficile credere che nel 1991 questo paese era una nazione altamente sviluppata, con un immenso potenziale, e che sembrava in procinto di trarre grossi benefici dal fatto di essere il ponte naturale fra oriente ed occidente. L’apocalisse attuale è interamente dovuta all’uomo, è spinta da un’illusione ideologica alimentata dall’odio, da una corruzione a livelli stratosferici e da una mancanza, apparentemente totale, di comune buon senso.

Agli Ucraini era stato promesso un futuro come quello della Germania, invece hanno avuto quello della Somalia. Ci sarà un conto salato da pagare per tutti i soggetti coinvolti in questo gigantesco inganno.

The Saker

Pubblicato su Thesaker.is il 14 Maggio 2016
Tradotto in Italiano da Mario per Sakeritalia.it





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17/11/2017 11:19

La verità sull'Ucraina

Ucraina, le verità nascoste Parlano i cecchini di Maidan


Alcuni estratti dell'inchiesta:

[...]

“La cosa più inquietante – spiega Paet – è che tutte le evidenze dimostrano che le persone uccise dai cecchini – sia tra i poliziotti, sia tra la gente in strada – sono state uccise dagli stessi cecchini…”. Davanti alla perplessità di una Ashton visibilmente imbarazzata il ministro cita la testimonianza della dottoressa ucraina. “Lei parla come medico dice che si tratta della stessa firma, dello stesso tipo di proiettili. È veramente inquietante che ora la nuova coalizione – ribadisce Paet – si rifiuti di indagare su cosa è realmente successo. C’è una convinzione molto forte che dietro i cecchini ci siano…. Che non ci sia Yanukovich, ma qualcuno della nuova coalizione…”.

[...]

Sia Nergadze sia Zalogy sono legati all’ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, protagonista nell’agosto 2008 di una breve, ma sanguinosa guerra con la Russia di Vladimir Putin. Nergadze, come dimostra un tesserino identificativo rimasto in suo possesso, è stato membro di un servizio di sicurezza agli ordini del presidente. Zalogy è un ex attivista del partito di Saakashvili. “Ho deciso di venire a Skopije per raccontarvi tutto quello che sappiamo su quel che è successo….io e il mio amico l’abbiamo deciso assieme, bisogna far luce su quei fatti” – ripete Nergadze. Lo stesso dirà qualche mese più tardi Alexander Revazishvilli, un ex tiratore scelto dell’esercito georgiano protagonista della sparatoria di Maidan, incontrato in un altro Paese dell’Est Europa. Tutti e tre i nostri protagonisti raccontano di esser stati reclutati alla fine del 2013 da Mamuka Mamulashvili, un consigliere militare di Saakashvili che dopo i fatti di Maidan si sposterà nel Donbass per guidare la cosiddetta Legione Georgiana negli scontri con gli insorti filo russi. “Il primo incontro è stato con Mamulashvili all’ufficio del Movimento Nazionale – racconta Zalogy – la rivolta Ucraina nel 2013 era simile alla “Rivoluzione rosa” avvenuta in Georgia anni prima. Dovevamo indirizzarla e guidarla applicando lo stesso schema utilizzato per la “Rivoluzione Rosa”.

[...]

“Un giorno intorno al 15 febbraio – rammenta Alexander – Mamualashvili visitò personalmente la nostra tenda. Con lui c’era un altro tipo in uniforme. Ce lo presentò e ci disse che era un istruttore, un militare americano”. Il militare americano si chiama Brian Christopher Boyenger ed è un ex ufficiale e tiratore scelto della 101esima divisione aviotrasportata statunitense. Dopo Maidan si sposterà sul fronte del Donbass dove combatterà tra le fila della Legione Georgiana al fianco di Mamulashvili.

[...]

“Il 18 febbraio – rammenta Zalogy – qualcuno ha portato delle armi anche nella mia stanza. Nella stanza con me c’erano due lituani, le armi se le sono prese loro”. “In ogni borsa – ricorda Nergadze – c’erano pistole Makarov , mitragliatori Akm, carabine. E poi c’erano pacchi di cartucce. Quando le ho viste sulle prime non ho capito…. Quando è arrivato Mamulashvili l’ho chiesto anche a lui. “Cosa sta succedendo – gli ho detto – a che servono queste armi? E’ tutto a posto? “Koba le cose si stanno facendo complicate, dobbiamo incominciare a sparare – mi ha risposto – non possiamo andare alle elezioni presidenziali anticipate …” “Ma a chi dobbiamo sparare? E dove?- gli ho chiesto – Lui mi ha risposto che il dove non importava, bisognava sparare da qualche parte… tanto per seminare un po’ di caos”.






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