L'INTERVISTA
Fisichella, padre di AN, incorona Fini
"E' il nuovo leader del CentroDestra"
Parla l'ispiratore della svolta di Fiuggi:
"Se non ci fosse il premio di maggioranza, il leader di Fli andrebbe al voto anche domani. E' questo, insieme alla questione delle risorse finanziarie, a frenarlo. Ma resta bipolarista. Il centrosinistra? Tragico"
di MATTEO TONELLI
ROMA - "Osservo preoccupato quello che sta accadendo in questo Paese". Domenico Fisichella commenta con amarezza l'attuale fase politica italiana. Lui che fu uno degli ispiratori della svolta di Fiuggi, uno dei padri fondatori di An, ma anche senatore della Margherita nel 2006, adesso è tornato all'insegnamento universitario. Ma non ha smesso di studiare e analizzare le dinamiche politiche. "Se non ci fosse il premio di maggioranza Fini andrebbe al voto anche domani. E' questo, insieme alla questione delle risorse finanziarie a frenare il leader di Fli", spiega.
Professore che consiglio darebbe a Fini?
"A Bastia è stata delineata una strategia che sgombra il campo dalle ipotesi che quello di Fini fosse solo mero tatticismo. Oggi il quadro è chiaro e contempla questi elementi: Fini anzitutto è un bipolarista e Fli si colloca culturalmente e sistemicamente nel centrodestra. Questo non significa che Fini debba avere nei confonti del centrosinistra un atteggiamento negativista e demonizzatore, ma è altrettanto chiaro che Fini è alternativo al centrosinistra".
Quindi che dovrebbe fare?
"A breve la delegazione di Fli al governo si dimetterà anche perché non è immaginabile annunciare certe cose e poi non farle. A quel punto il governo dovrà fare qualcosa, magari sostituirli. Certo è che Fini continuerà nella linea di autonomia rispetto a Berlusconi. Se questa è la situazione credo che l'unica cosa che passerà è il patto di stabilità".
Si parla molto di un governo tecnico. Ipotesi percorribile?
"Non credo ai governi tecnici in questo caso. C'è chi dice che l'unica giustificazione per farlo sarebbe il cambiamento del sistema elettorale, ma io resto convinto che la via maestra sia quella dell'iniziativa parlamentare. Fli faccia una proposta, magari alla Camera, e su questo cerchi il consenso. C'è poi un altro rischio da evitare: quello che Fini, incontrandosi con il centrosinistra sul terreno dell'apertura ad un governo tecnico, offra il fianco alla propaganda di chi lo descriverebbe come subalterno al centrosinistra"
Si parla anche di un Berlusconi bis con l'ingresso dell'Udc.
Che ne pensa?"Mi pare molto difficile anche in considerazione della preclusione della Lega verso Casini. Inoltre Fini non potrebbe consentire un governo con l'Udc che risultasse a lui politicamente sgradito".
In tutto questo come giudica le mosse del centrosinistra?"È in crisi e sta dando prove tragiche. Non è costruttivo che centrosinistra e sinistra sollecitino Fini a togliere le castagne dal fuoco e non è pensabile che possano fare tutto gli altri al loro posto".
Lega e federalismo. Altro tema su cui Fli si caratterizza. "Dico subito che Fli non può essere un partito del sud che si contrappone alla Lega al nord: Fli deve avere un radicamento nazionale. Sul federalismo Fini ha richiamato la modifica dell'articolo 117 in senso maggiormente restrittivo dal punto di vista delle competenze regionali. Io ritengo che questa modifica debba intervenire prima dell'approvazione del federalismo fiscale".
Con che tipo di sistema elettorale sarebbe neglio andare al voto?
"Votare con questa legge è indecente. Io sostengo dal '65 il doppio turno in collegi uninominali, che oggi però mi pare difficilmente attuabile ed allora penso ad un sistema che preveda il 50/60% dei seggi assegnati in collegi uninominali, il 40/50% dalle liste bloccate senza preferenza, il tutto in un quadro nel quale la distribuzione dei seggi avvenga su base proporzionale salvo uno sbarramento intorno al 4/5%".
Nel caso di voto a marzo (con la medesima legge elettorale) con chi si dovrebbe alleare Fini?"Con questa legge bisogna aggregare più forze, ma questo non significa entrare nell'ottica del terzo polo".
Che spazio politico può avere Fli?"Penso che abbia davanti un grande spazio, in particolare guardando al 30% degli indecisi. Un progetto siffatto potrebbe attrarre anche svariati elettori della sinistra moderata, come coloro che arrivano dalla tradizione democristiana. Anche perché quello di Berlusconi non è un centrodestra ma un movimento oligarchico, demagogico, che ha sviluppato un estremismo culturale intollerante che non corrisponde ai valori del centrodestra. Senza dimenticare che verso Fli potrebbero arrivare dal Pdl nuovi consensi elettorali, e un segmento di selezionata classe dirigente, nel momento in cui il Cavaliere uscirà di scena".
Professore, Berlusconi è finito?
"Credo abbia ancora delle carte da giocare, ma Fini si candida ad essere il leader di un centrodestra alternativo".
Fonte: La Repubblica (09 novembre 2010) © Riproduzione riservata
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.