Pedopornografia, maxi-operazione: 109 denunciati, 8 arrestati in flagranza.
I video alcuni dei quali di quasi trenta minuti, ritraevano bambini costretti ad atti sessuali, anche con adulti.
Catania, 15 giugno 2012 - Si chiama «Strike» ed è l'ultima, vasta operazione contro la pedopornografia online condotta dalla polizia postale di Catania. Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale etnea, sono state rese possibili anche grazie alla collaborazione con gli inquirenti della polizia tedesca. Centinaia le perquisizioni effettuate in diverse città italiane.
Complessivamente sono 109 le persone denunciate per divulgazione e detenzione di immagini di pornografia minorile; 8 quelle tratte in arresto in flagranza di reato.
Alcuni indagati sono recidivi.
Le indagini sono partite nel 2010 e si sono avvalse della collaborazione dell'Interpol. Due i filoni confluiti nell'operazione. Da una parte è stato individuato un sito web ubicato in Germania che diffondeva immagini di pedopornografia e sono stati identificati gli utenti italiani che avevano acquisito foto dal sito che in meno di due mesi aveva avuto oltre 44 mila accessi nella sezione nominata «Teen group» contenente centinaia di immagini di bambini coinvolti in atti sessuali. Quasi contemporaneamente, per alcuni mesi, assieme ai colleghi tedeschi la polizia ha seguito le tracce telematiche di utenti che divulgavano on line video dal contenuto pedo-pornografico. Sono migliaia le persone, residenti in vari paesi del mondo, sospettate di avere divulgato o comunque acquisito video di pornografia minorile. I video pedopornografici, alcuni dei quali di quasi trenta minuti, ritraevano bambini costretti ad atti sessuali, anche con adulti; in moltissimi casi le vittime erano in età preadolescenziale. Le persone arrestate risiedono a Siracusa, Napoli, Firenze, Massa Carrara, Modena e Bolzano.
In particolare, l'arrestato di Napoli, tra il numeroso materiale pedopornografico, era in possesso di immagini autoprodotte raffiguranti adolescenti e minorenni ripresi nel bagno di casa con le parti intime scoperte. Un altro degli arrestati ha tentato la fuga portando con sé gli hard disk; un altro ancora possedeva oltre 436.000 file di pornografia minorile.
È stata adesso avviata l'attività di approfondimento tecnico-investigativo per verificare se nelle immagini siano coinvolti bambini italiani. Le province interessate dall'operazione, dove risiedono gli indagati, sono Alessandria, Arezzo, Avellino, Bari, Belluno, Bolzano, Biella, Brescia, Brindisi, Carbonia Iglesias, Catania, Chieti, Cosenza, Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Parma, Pavia, Pisa, Pordenone, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Torino, Trieste, Trapani, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Viterbo.
Fonte:
corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/15-giugno-2012/pedopornografia-maxi-operazione109-denunciati-8-arrestati-flagranza-2016142245...