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Legalizziamo la Prostituzione? Come in Germania?

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2019 07:06
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28/11/2008 10:23

Sul sito giustiziagiusta.info ho trovato questo articolo sulla prostituzione in Olanda che dà interessanti spunti di riflessione sul tema (a me un po' mi ha sorpreso).

Olanda e prostituzione: un fallimento taciuto


Tutti gli osservatori concordano sul fatto che il traffico di donne, avviate alla prostituzione, sia l'attività della criminalità organizzata che sta conoscendo la più fiorente espansione.
Secondo l'Ufficio Internazionale del Lavoro, i dati del 2005 attestano che nella “tratta delle bianche”, per il 90-92% dei casi, esse sono destinate alla fabbrica del sesso. La rimanente percentuale ad altri lavori forzati (soprattutto domestici o agricoli). L'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine attesta, dati alla mano, che praticamente nessun paese al mondo è risparmiato dalla tratta di esseri umani: individua 127 paesi “fornitori” e qualcosa come 137 paesi “consumatori”.
L’Olanda si staglia quale uno dei dieci maggiori referenti del traffico internazionale della prostituzione.
Lo stesso sito nazionale (www.Olanda.cc), dichiara che solo il 30% delle 25.000 prostitute regolari sono olandesi. Quello che però non dice è che esse sono molte di più, il 70% delle quali prive di documenti. Vittime della tratta delle donne a fini di prostituzione, controllata dalla criminalità organizzata.
L’Olanda, ricordiamolo, è il paese che nel 2000 ha legalizzato la prostituzione ed ha regolamentato

L’esercizio dei bordelli in specifiche zone a “luci rosse” (già presenti ad Amsterdam, ma non legali).
Grande vantaggio fiscale (un miliardo di euro annui drenati dall’erario), “normalizzazione” commerciale (i bordelli possono farsi pubblicità), nonché garanzie individuali delle professioniste (assistenza medica, pensione, ecc).
Non solo.
La legalizzazione della prostituzione, confinandola nei bordelli e nelle case di tolleranza doveva, se non cancellare, porre almeno un forte freno alla piaga della prostituzione di minorenni.
L'Organizzazione per i diritti del fanciullo, ritiene che il numero dei minori che si prostituiscono in Olanda sia passato dai 4.000 nel 1996 ai 15.000 nel 2001, un terzo dei quali provenienti dall'estero.
Il traffico dei minori non accompagnati è in piena espansione, come in altri paesi europei che hanno legalizzato la prostituzione regolamentata.
I minori rifugiati, che richiedono asilo, sin dall'arrivo all’aeroporto di Schiphol (Amsterdam) sono condotti in case di accoglienza dalle quali, puntualmente, scompaiono.
Il rapido ritmo di queste sparizioni mise la pulce nell’orecchio alle forze di sicurezza olandesi che, proprio nell’ottobre 2007, smantellarono una vasta rete di traffico di minori provenienti dalla Nigeria, destinati alla prostituzione.
Il sindaco di Amsterdam ha recentemente iniziato la chiusura del quartiere a luci rosse, ammettendo implicitamente un colossale fallimento.
Il piano, chiamato “Project 1012”, ha già trasformato parte delle famose vetrine in ateliers di alta moda.
Karina Schaapman, ex prostituta e consigliere della città, non ha peli sulla lingua: "Invece di regolamentare il settore, la politica delle licenze concesse ai bordelli, dal 2000 ad oggi, ha portato ad una situazione incontrollabile",
Da tempo la stampa (non solo nazionale), stigmatizzava il fatto compiuto di un quartiere consegnato a trafficanti di persone e di droga.
Così, la legalizzazione della prostituzione è rapidamente scaduta da simbolo della liberazione delle donne, “libere di disporre di se stesse”, ad una svilita questione di sfruttamento.
Ma guai ad ammetterlo.
Sarebbe dare ragione ad Alexander Pope: “L'orgoglio è l'immancabile vizio degli stupidi”.
E qui di vizio, ce n’è davvero tanto….



[SM=x44515]

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28/11/2008 10:41

In Olanda si erano già accorti da tempo di aver esagerato,
la prostituzione avrebbero dovuta gestirla diversamente e soprattutto con controlli più capillari ed efficaci
in modo da prevenire le infiltrazioni criminali interessate al traffico di esseri umani e droghe.

Anche sul versante dei Coffee Shop stanno dando un giro di vite:
entro il 2011 dovrebbero esser chiusi un quinto degli attuali locali, iniziando da quelli in prox di scuole e parchi.

www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/coffee-shop/coffee-shop/coffee-s...

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28/11/2008 10:44

---"Chi si oppone alla chiusura - e sono davvero in tanti - non lo fa solo per salvare un simbolo nazionale, ma dice che senza i coffee shop la malavita sarebbe ancora più difficile da contrastare.
Eppure l'onda è difficile da fermare e presto l'Olanda potrebbe cambiare per sempre.

(22 novembre 2008)"

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28/11/2008 10:45


Karina Schaapman, ex prostituta e consigliere della città, non ha peli sulla lingua: "Invece di regolamentare il settore, la politica delle licenze concesse ai bordelli, dal 2000 ad oggi, ha portato ad una situazione incontrollabile",
Da tempo la stampa (non solo nazionale), stigmatizzava il fatto compiuto di un quartiere consegnato a trafficanti di persone e di droga.
Così, la legalizzazione della prostituzione è rapidamente scaduta da simbolo della liberazione delle donne, “libere di disporre di se stesse”, ad una svilita questione di sfruttamento.



Sembra quasi che non sia possibile risolvere il problema dello sfruttamento, nemmeno legalizzando.... [SM=x44471]

Ma a questo punto cosa si può fare? [SM=x44473]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

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28/11/2008 11:02

Re:
Arjuna, 28/11/2008 10.45:



Sembra quasi che non sia possibile risolvere il problema dello sfruttamento, nemmeno legalizzando.... [SM=x44471]

Ma a questo punto cosa si può fare? [SM=x44473]




Il problema olandese è di una miopia nella pianificazione sul lungo periodo:
quando intrapresero la strada delle liberalizzazioni e legalizzazioni di droga e prostituzione si trattava di un mercato locale,
hanno sbagliato a non prevedere che in pochi anni si sarebbe ingigantito in un vero mercato internazionale grazie a milioni di turisti stranieri attratti nelle città olandesi per fare tutto ciò altrove è proibito. (Ovviamente insieme ai turisti son state attratte anche le organizzazioni criminali internazionali che in Olanda hanno visto un facile business)
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29/11/2008 12:08

Roma: chiuso albergo del sesso a pagamento
29 nov 09:40 Cronache

ROMA - Chiuso un albergo del sesso a pagamento scoperto dai carabinieri nella capitale, nel quartiere Eur.
Tre persone sono state arrestate per associazione a delinquere.
L'organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ruotava intorno ai tre soggetti finiti in manette, un uomo e due donne italiani, che mettevano a disposizione dei clienti ragazze cubane, romene o moldave. (Agr)

Fonte: Corriere della Sera


A quanto pare, anche se le case d'appuntamento non sono legalizzate
abbondano in ogni città italiana. [SM=x44464]
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17/02/2009 17:13

Dopo che il Min.Carfagna ha proibito la prostituzione sulle strade
Etrusco, 08/10/2008 21.47:



---Sosteneva la tesi che col suo ddl si sarebbe potuto eliminare il problema della prostituzione nelle strade, senza creare nessun altro problema
e senza rischiare che le prostitute si spostassero in massa altrove:
secondo lei le leggi vigenti sono sufficienti per risolvere il fenomeno definitivamente.

In sintesi:







Una domanda:
e se quest'impennata di stupri per le strade fosse in qualche modo
correlata alla proibizione della prostituzione per le strade voluta dal Min.Carfagna? [SM=x44466]

[SM=x44473]


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17/02/2009 17:38

Re: Dopo che il Min.Carfagna ha proibito la prostituzione sulle strade
Etrusco, 17/02/2009 17.13:




Una domanda:
e se quest'impennata di stupri per le strade fosse in qualche modo
correlata alla proibizione della prostituzione per le strade voluta dal Min.Carfagna? [SM=x44466]

[SM=x44473]






con tutto il male che poso pensare della ministra della domenica e delle sue iniziative, non credo

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20/04/2009 19:24

Viaggio nella semiperiferia di Milano
per verificare gli effetti dell'ordinanza del sindaco
«Le multe? Me le fanno e le butto via»

La prostituzione si è soltanto spostata


Sabrina: «Che mi pignorino i capelli».
Luana: «Multa mentre andavo in farmacia. Ma non pago»


NOTIZIE CORRELATE
Video: dal finestrino dell'auto


S. per non dare nell’occhio alla polizia municipale lavora in maglietta e scarpe da tennis
(foto Ketty Areddia)

MILANO - Basta farsi un giro dopo la mezzanotte, nelle vie della semi-periferia di Milano
- viale Zara, viale Sarca, viale Ortles, fra i cantieri aperti delle ex Varesine, in piazza Napoli, o più a sud, in viale Toscana -
per rendersi conto che il mestiere più vecchio del mondo continua a far girare economia e macchine attorno alle lucciole.
Il vicesindaco Riccardo De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate e le ammende raddoppiate (oltre mille nel mese di marzo), grazie all’ordinanza del sindaco Moratti firmata a novembre.

L. è stata multata mentre andava in farmacia
(foto Ketty Areddia)


Ma il giro di prostituzione in città si è soltanto spostato di un passo, nell’anello più ampio della città, adottando alcuni accorgimenti.
Il primo fra tutti? Stracciare le multe.



R., 22 anni, aspetta i suoi clienti nella sua 500 rossa, in via Sassetti
(foto Ketty Areddia)

«Mi possono pignorare giusto i capelli», alza le spalle Sabrina, 30 anni, che ha collezionato sei ammende, ma non ha intenzione di pagarne nemmeno una.
«Non ho casa, non ho macchina, ho giusto me stessa – si consola -.
Ci hanno solo complicato la vita. Io non vado più in minigonna, ma in jeans, maglietta e scarpe da tennis, ma tanto i clienti lo sanno chi siamo».
Sabrina guadagna 100-150 euro a notte, vorrebbe smettere, ci ha provato facendo la commessa, ma: «Non ho alternative, dopo un mese è punto e a capo e il richiamo della strada, del soldo facile è più forte, mi sto facendo curare da uno psicologo per cercare di smettere».



In jeans e maglietta anche Sophia, 24 anni, rumena, che lavora in viale Ortles e si guarda intorno continuamente, infastidita o impaurita: «Ne ho nove, me le fanno e le butto via, anche se ho dato la residenza e i documenti. Ho chiesto ai poliziotti e ci dicono che devono farcele, ma hanno capito anche loro che non le paghererò». Intorno a via Sassetti, chi se lo può permettere, sta in macchina, un po’ per il freddo, un po’ perché così può scappare via. Rafaela, viado di 22 anni, aspetta i suoi clienti dentro una piccola 500 rossa che profuma di fragola, le dà più sicurezza. Continua a presentare ricorsi: «Una volta mi hanno multata mentre andavo in discoteca da un’amica, un’altra mentre attraversavo la strada. Non è dignitoso, dipende solo dal fatto che vado in giro scollata?».

Piazzale Lagosta, il ritrovo dei travestiti in zona Isola
(foto Ketty Areddia)

Un viado brasiliano in piazzale Lagosta
(foto Ketty Areddia)

L’ordinanza del sindaco Moratti impone 500 euro di sanzione a «chi si ferma a piedi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico». Così molte fanno finta di aspettare un autobus alla fermata. Luana, 24 anni, è stata fermata dalla polizia municipale addirittura mentre andava in farmacia. «Ti trattano come un cane: "Sgombrare, via, stai zitta". Ci hanno reso la vita un inferno, ma non pagherò, venissero a sequestrarmi i vestiti, è l’unica cosa che posseggo».

Due trans di fronte alla Stecca, in mezzo ai cantieri della futura città della moda
(foto Ketty Areddia)

Le altre strade della prostituzione in città sono virtuali. Le più avanzate, tecnologicamente si fanno adescare in Rete, su alcuni forum, i clienti scrivono anche i commenti sulle prestazioni. Sui siti specializzati si trovano le inserzioni di girls, trans e accompagnatrici in tutta Italia, con tanto di foto e cellulare. Ma anche Elvira e Zaira, travestiti di 35 anni, frequentatrici della Stecca (nella futura città della moda), usano le e-mail per farsi contattare dagli habitué.



Lucciole in viale Sarca
(foto Ketty Areddia)

Il vicesindaco De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate (da 100 a 47)
e le ammende raddoppiate, che nei primi 3 mesi del 2009 le ammende sono state 2.355, per una media di 26 sanzioni al giorno, un terzo applicate ai clienti e due terzi alle squillo.

Lucciole in jeans in via Piccinni (foto Ketty Areddia)
In via Piccinni
(foto Ketty Areddia)



Per le casse del Comune l’incasso potenziale di questi 3 mesi sarebbe di oltre un milione 177 mila euro (nei primi due mesi del 2008 si arrivava al massimo a 442 mila euro).
Ma chi le pagherà?

Lucciole romene in viale Ortles (foto Ketty Areddia)

Ketty Areddia
20 aprile 2009
Corriere della Sera
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20/04/2009 20:25

cmq ci sono ancora le prostitute sulle strade...
solo il tg4 continua a dire che sono sparite grazie alle legge della Carfagna...

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bianco77
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BROCCOLO D'ORO
per 4 edizioni
dal 2003 al 2005
20/04/2009 22:24

Qualche settimana fa un immigrato portoghese ha denunciato ai media che è aumentata anche la prostituzione intellettuale. [SM=x44473]

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It's been a long time since I Rock and Rolled,
It's been a long time since I did the Stroll.
Ooh, let me get it back, let me get it back,
Let me get it back, baby, where I come from.
It's been a long time, been a long time, been a
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21/04/2009 11:12

Re:
Arsenio Lupin, 20/04/2009 22.24:

Qualche settimana fa un immigrato portoghese ha denunciato ai media che è aumentata anche la prostituzione intellettuale. [SM=x44473]




[SM=x44455]

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PippyZzetta
21/04/2009 13:09

Re:
bianco77, 20/04/2009 20.25:

cmq ci sono ancora le prostitute sulle strade...
solo il tg4 continua a dire che sono sparite grazie alle legge della Carfagna...



sì che aiutava la marmotta ad incartare la cioccolata [SM=x44452]

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Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
You're a good man,Charlie Brown

Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
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23/06/2009 13:48

Berlusconi-Sircana, le morali capovolte
- ma il Premier ritiri il DdL anti-prostituzione:
chi ha il potere legislativo
non vieti ad altri quello che concede a se stesso
[SM=x44455]
- "INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE" è LA SPADA DI DAMOCLE CHE PENDE SU PALAZZO CHIGI...

Franco Bechis per
fbechis.blogspot.com/2009/06/berlusconi-sircana-le-morali-capovo...


VINCINO

C'è un disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri guidato da Silvio Berlusconi nel settembre 2008 e trasmesso in Senato dal primo firmatario, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, che rischia di dovere essere cestinato.
Porta il numero 1079 e il titolo «Misure contro la prostituzione». E' molto duro e punisce anche i clienti delle belle di notte.
Spiegando: «Se la prostituzione come tale deve considerarsi fenomeno di allarme sociale,
non può ammettersi un distinto trattamento fra chi la eserciti
e chi se ne avvalga (il cliente)»
. ("L'Utilizzatore Finale")
[SM=x44522]

Per entrambi quindi, in casi dettagliati dalla norma, si rischia l'arresto da 5 a 15 giorni. Norme ancora più dure per chi «compie atti sessuali con minori»... Secondo le norme in vigore salvo rari casi specificati un minore sopra i 16 anni (e con una casistica più ristretta sopra i 14 anni) può decidere liberamente di avere una relazione sessuale con un adulto maggiorenne, indipendentemente dalla sua età.


Mara Carfagna, 1° firmatario del DDL «Misure contro la prostituzione»

Secondo il ddl Berlusconi-Carfagna invece
«Chi compie atti sessuali con minori in cambio di denaro o qualunque tipo di utilità (anche non economica), anche solo promessi,
è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da 1.500 a 6 mila euro».

Norme assai dure proposte dal legislatore,
allo scopo di punire severamente la tratta delle ragazzine
- quasi sempre straniere - costrette spesso con la violenza a prostituirsi in Italia.

E' proprio per questo disegno di legge
e per i suoi contenuti particolarmente cogenti e limitanti la libertà dei cittadini che
nessun membro del governo in carica ha diritto ad invocare la privacy sulle proprie abitudini sessuali.


[SM=x44488]

Chi avendo nelle mani il potere legislativo
restringe anche in questo campo limitandola
(anche per ottime ragioni) la Libertà di tutti,
è tenuto poi a rendere conto anche dei suoi comportamenti privati nello stesso campo.

Questa - che nessuno invoca - è la vera questione politica che emerge dalla inchiesta di Bari

nata sugli appalti nella Sanità pugliese
e poi deviata sulle feste, le cene e i ricevimenti del premier Silvio Berlusconi nelle sue residenza private.

L'unico tema politico in un paese liberale
è che chi ha il potere legislativo non vieti ad altri quello che invece concede a se stesso.



Per questo oggi quel disegno di legge, che il governo per altro ha abbastanza abbandonato nel suo iter legislativo,
stride con quanto sembrerebbe emergere dalle deposizioni di alcune ragazze davanti alla procura di Bari.
Lo dico perché non è uno scandalo, anzi, è legittimo che la vicenda Bari si trasformi in polemica politica.
E non è invocabile la privacy sullo stesso tema su cui il premier legifera oltretutto in modo assai restrittivo della libertà altrui.

Detto questo appare evidente come la vicenda barese sia stata utilizzata dagli avversari politici esclusivamente come clava da bandire in campagna elettorale,
e non per sventolare un vessillo liberale.
E' una vicenda da prendere assai con le molle,...
Il paese che oggi dedica tanta attenzione alle foto-ricordo di due ragazze in un bagno di palazzo Grazioli è lo stesso che due anni fa linciò in ogni modo Maurizio Belpietro, reo di avere pubblicato una foto che era stata sequestrata: quella di Silvio Sircana, portavoce del premier Romano Prodi, in auto fermo a parlare con un travestito.

Molti di quelli che oggi si scandalizzano per la vita privata di Berlusconi, allora si indignarono per il "fango" gettato su Sircana e sull'utilizzo di alcuni media per fare solo "gossip senza rilevanza penale". Walter Veltroni chiese di "rispettare le persone ed evitare che finiscano nel frullatore. Non si può rovinare la vita delle persone per vendere mille copie in più». Berlusconi prese le parti di Sircana e perfino delle veline intercettate da un pm di Potenza. Fu coerente e liberale, anche se oggi non ha par condicio. Ma è proprio per quella coerenza che dovrebbe riporre nel cassetto quel ddl sulla prostituzione. O rivederne alcune norme, che rischiano di essere assai illiberali...

Franco Bechis per fbechis.blogspot.com/2009/06/berlusconi-sircana-le-morali-capovo...

[23-06-2009]
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28/07/2009 21:04

Fonte: Corriere della Sera - 27 luglio 2009

ministro Land Banden-Württemberg, Ulrich Goll: violata dignità umana delle prostitute
Germania, guerra ai bordelli All Inclusive
Retata di massa, chiusi due locali.
Nel mirino le case di piacere che offrono "pacchetti anti-crisi"


Dal nostro corrispondente Danilo Taino


BERLINO – L’idea, per affrontare la crisi, era sembrata ad alcuni brillante. Prendere a modello quel che fanno certi ristoranti in giro per il mondo: prezzo fisso e "all-you-can-eat" buffet, cioè mangiate tutto quel che potete. Il particolare – decisivo – è che i locali in questione, in alcune città tedesche, non erano ristoranti ma bordelli. Legali. Ma bordelli, quindi con prostitute, cioè donne, non hamburger e salsicce. Non una buona idea di marketing.

LE POLEMICHE - Succede che le case del sesso sono in crisi dal momento che i tedeschi e i turisti hanno tagliato molte spese voluttuarie. In più, sono imprese che, se anche falliscono non costituiscono un «rischio sistemico» all’economia tedesca, cioè non minacciano di fare fallire a catena altre attività: quindi non hanno accesso agli aiuto di Stato contro la recessione. Devono trovare vie nuove per attrarre o almeno mantenere stabile la clientela.
La catena Pussy Club, dunque, ha pensato di offrire una flat rate: 70 euro e lo slogan "Sesso con tutte le donne, fino a che volete, ogni volta che volete e come volete".
Comprese bevande, dalle 10 del mattino alle quattro del pomeriggio. Altri l’hanno seguita. Ne è nato ovviamente un caso. Parecchi politici e le organizzazioni di difesa della dignità della donna hanno protestato.
Il ministro della Giustizia del Land Banden-Württemberg, Ulrich Goll, ha sostenuto che nel modo in cui i bordelli fanno pubblicità «c’è una violazione della dignità umana delle prostitute che lavorano lì». In qualche modo vanno fermati. Il ministro degli Interni dello stesso Land, Heribert Rech, ha aggiunto che «il prezzo suggerisce che lì le donne sono sfruttate».

LA RETATA - È così partita una retata di massa, effettuata da 700 poliziotti in numerose città.
Due bordelli sono stati chiusi per cattive condizioni igieniche e sospetto sfruttamento di lavoratrici emigrate clandestine.



La vicenda, però, non sembra chiusa.
Un gruppo di 77 lavoratori e lavoratrici di questi club ha pubblicato a pagamento sui giornali un atto d’accusa contro le autorità:
dietro gli attacchi alla flat rate, dicono, c’è l’obiettivo di mettere al bando le case di piacere.
Patricia Florieu, una delle responsabili della catena Pussy Club, sostiene che la flat rate non è niente di strano.
I clienti, chiarisce, raramente vanno oltre le due sessioni di incontri sessuali, ragion per cui le donne non sono costrette a fare più lavoro di prima.
«Semplicemente, porta più clienti – ha spiegato –.
Difficilmente qualcuno lo può fare più di due volte.
Di base, quindi, la flat rate si riduce a una birra gratis».


Fonte: Corriere della Sera - 27 luglio 2009
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21/09/2009 12:30

Milano, foglio di via per Bocca di rosa
Ma il giudice ordina: "Torni in paese"

Una sentenza dà ragione a una prostituta romena colpita, a luglio, da un provvedimento del questore di Milano che le intima di non rimettere più piede a Cisliano per tre anni. Per il tribunale amministrativo la donna, difesa dall’avvocato Caccamo, non è pericolosa per la sicurezza pubblica. Anche perché, ricordano i giudici, "la prostituzione non è reato"

Bocca di rosa ha avuto la sua rivincita. Se a Sant’Ilario, il paesino della ballata di Fabrizio De Andrè, l’invidia delle donne l’aveva condannato all’esilio, a Cisliano, nel Milanese, i giudici del Tar hanno deciso che non dà fastidio a nessuno. Una sentenza dà ragione a una prostituta romena colpita, a luglio, da un provvedimento del questore di Milano che le intima di non rimettere più piede nel paese per tre anni. Per il tribunale amministrativo la donna, difesa dall’avvocato Filippo Caccamo, non è pericolosa per la sicurezza pubblica. Anche perché, ricordano i giudici, «la prostituzione non è reato».

Non si possono, dunque, applicare a lei le misure di prevenzione che la legge prevede per i malavitosi. E non si dica che esponendo le sue nudità turba la sensibilità dei più piccoli: «Neppure è decisivo evocare (come vorrebbe suggerire l’amministrazione intimata nei propri documenti difensivi) la possibilità che l’e sercizio della prostituzione possa di per sé mettere in pericolo l’i ntegrità morale dei minorenni, giacché, anche volendo condividere tale assunto, la norma richiede comunque che questo pericolo sia cagionato da coloro che siano “dediti alla commissione di reati”». Pazienza se la donna, con diversi alias, è stata «indagata per sostituzione di persona e falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità». E anche per il «notevole pericolo e intralcio alla circolazione stradale» provocato con la sua attività.

Secondo il Tar la questura «deve indicare con precisione quali siano le fattispecie di reato che, al di là del mero esercizio della prostituzione (che reato non è), ritenga possano essere integrate, e che possano far ritenere la prostituta soggetto pericoloso». Emilio Simonini, sindaco di Cisliano, sospira: «Nel tentare di contrastare la prostituzione abbiamo le lance spuntate». Anche i suoi vigili, spiega, hanno provato a scoraggiare i clienti con le multe: «Ne abbiamo comminate dieci. Ma diciamo la verità: non serve a molto. Il mestiere più vecchio del mondo non lo si ferma nel 2009. Ci attacchiamo ai divieti di sosta, ma sono cavolate: nessuno parla più della diffusione dell’Hiv. Invece di contrastare un fenomeno che non è reato, sarebbe più efficace una liberalizzazione controllata».

Non la pensano così i leghisti che a Pieve Emanuele hanno manifestato contro le prostitute che esercitano lungo la Val Tidone. C’era anche il sindaco di Opera, Ettore Fusco, che su Facebook esulta: «La prima battaglia è stata vinta, zero battone sulla strada!».

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(Voltaire)

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04/11/2010 10:57

Re:

Da Ruby Rubacuori a Mouna, Jasmina, Aicha: la nuova frontiera del sesso mercenario

Escort marocchine per le notti di movida

Ascesa-lampo, da Marrakech a Milano: «Solo clienti vip e locali di lusso. E le nostre famiglie sanno»

MILANO - Mouna ha 22 anni. Da Marrakech è arrivata a Milano quando ne aveva 4. Una storia come tante, come quella di Ruby Rubacuori. Alta, pelle ambrata, due occhi grandi grandi. Trucco marcato. Professione escort.
È la nuova frontiera del sesso mercenario per un giro d'affari a tanti zeri. E, come Mouna, anche Jasmina, Houda, Aicha. Tutte belle e fascinose e con un unico denominatore comune: clienti di alto livello, amanti più che facoltosi e l'obiettivo di un matrimonio da favola. Mouna, un passato da entraineuse, adesso si è piazzata. «Si chiama Giovanni, vive in Veneto e fa l'imprenditore edile. Mi passa un assegno di 10'000€ al mese per essere sempre a sua disposizione. Ma, se capita, non dico di no a chi mi offre anche 2'000€».
 Soldi. E regali. Spesso con la complicità della famiglia. «I miei - continua Mouna - non sanno come guadagno, ma a loro fa piacere avere una figlia che veste bene e frequenta persone importanti».

Ruby:

Ruby    Ruby    Ruby    Ruby    Ruby    Ruby    Ruby

E le persone importanti si trovano in luoghi noti, che fanno tendenza.

Frequentati da personaggi dello sport e dello spettacolo. Ma anche da rampolli o da attempati estimatori, tutti con una caratteristica comune: la possibilità di spendere. «Non scopriamo niente di nuovo. Per agganciare chi ha potere e denaro non vai nelle bettole. After-hours da Bulgari. Cena da Nobu Armani o alla Mediterranea. E più tardi da Just Cavalli, l'Hollywood. Insomma i soliti posti del giro notturno di livello. Ma anche la tribuna d'onore di San Siro è una bella vetrina per mettersi in mostra». E ricorda l'estate scorsa in giro per discoteche: «Al The Club non mancava mai Bobo Vieri. Sempre scatenato. Ballava, si divertiva». Ma di nomi noti nel giro by night ce ne sono tanti: da Ronaldinho, tiratardi tra i tavoli del marocchino Yacout di via Cadore con qualche capatina al ristorante libanese Joy Grill, in via Noè. Mentre il lunedì, nel privé dell'Old Fashion, si può incappare anche in personaggi politici. «All'Old Fashion - spiega una magrebina che dice di chiamarsi Halima, di avere 23 anni e di essere di Fez - spesso mi ritrovo a ballare in compagnia e l'altra sera c'era accanto a me Raffaello Tonon (ex La Fattoria, ndr)».

Halima confida poi di aver rotto con i suoi per venire in Italia. «Col tempo, però, i rapporti con i miei li ho ricuciti. Ma ho comunque il terrore che mio fratello venga a sapere cosa faccio davvero per vivere. Mi ammazzerebbe. A casa mando molti soldi e loro non fanno domande scomode». In alcuni giorni della settimana, quelli frequentati da vip e bellocce, in un locale alla moda del centro, i camerieri filippini spesso litigano per chi deve ripulire il privé il giorno dopo il festino. Sui tavoli o per terra si trova di tutto: orecchini, denaro, ferma-soldi, portachiavi. È il gran circo del divertimento milanese osé che si ripete ogni sera, spesso con avventori diversi. Kabira, 26 anni, e Loubna, di 28, lavorano in coppia. Una si prostituiva già al suo Paese. L'altra era venuta per studiare, ma si è ritrovata senza soldi e senza permesso di soggiorno. «Prostituirsi? Fare sesso al di fuori del matrimonio, nelle società islamiche è peccato, vergogna. Se si fa non si racconta certo in giro».

Fonte: Corriere della Sera - Michele Focarete
04 novembre 2010



Notizie correlate:

Michele Focarete - 16 maggio 2007 - Corriere della Sera.
Milano - I quartieri a luci rosse
 
[Modificato da Etrusco 04/11/2010 11:54]
04/11/2010 11:48

Re: Re:
[QUOTE:107358968=Etrusco, 11/4/2010 10:57 AM


Mi passa un assegno di 10'000'000€




Mi pare che hai esagerato con gli zeri....
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04/11/2010 11:54

Re: Re: Re:
squonkie, 04/11/2010 11.48:




Mi pare che hai esagerato con gli zeri....




[SM=x44457] Corretto! [SM=x44462]
[SM=x44460] per la segnalazione [SM=x44461]
04/11/2010 12:01

Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 11/4/2010 11:54 AM:




[SM=x44457] Corretto! [SM=x44462]
[SM=x44460] per la segnalazione [SM=x44461]




[SM=x44462] Per quella cifra avrei fatto l'escort pure io [SM=x44452]
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