Massacrate in casa dai ladri, fermati due giovani romeni
Hanno 22 e 26 anni e sarebbero i responsabili del tentato furto sfociato in aggressione
Due ragazzi sospettati di essere gli autori dell’aggressione che ha ridotto in fin di vita un’anziana e la nuora a Renazzo di Cento, nel Ferrarese, sono stati fermati dai carabinieri. Si tratta di due giovani di 22 e 26 anni di nazionalità romena. Secondo quanto si apprende il più anziano dei due stava utilizzando l’auto con cui i due banditi erano stati visti allontanarsi dalla casa dell’aggressione.
Le due donne, di 53 e 84anni, erano state aggredite dai ladri, sorpresi a rubare in casa ieri mattina, a colpi di bastone.
L’84enne Cloe Govoni, portata all’ospedale di Cona, ha subito un grave trauma cranico.
La nuora invece, Maria Humeiuc, dopo essere stata intubata, è stata trasferita con l’elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna:
per entrambe la prognosi resta riservata.
Il bottino dei malviventi era stato di appena 300 €.
Entrambi i fermati hanno a carico un fermo con le accuse di rapina e tentato omicidio firmati dal pm Filippo di Benedetto sulla base delle indagini dei carabinieri che avrebbero incrociato dati investigativi. Infatti la stessa auto, una Audi A6, era stata fermata da carabinieri per controlli e gli occupanti identificati. Da qui sono partite indagini che hanno portato ai due arrestati.
Fonti:
La StampaIl Fatto QuotidianoIl Resto del Carlino
Renazzo (Ferrrara), 7 novembre 2015 - Sono state massacrate di botte nella loro casa, ridotte in fin di vita. Per rubare 300 euro e poco altro. Una nuova barbarie terrorizza la nostra provincia e questa volta a farne le spese è Renazzo.
Erano le 9 quando da via Lunga al civico 4, una segnalazione di furto ha fatto scattare i carabinieri di Cento i quali, una volta spalancata la porta, si sono trovati davanti l’inferno. Cloe Govoni, 84 anni, e la nuora Maria Humeniuc, di 53, a terra in una pozza di sangue, brutalmente picchiate da malviventi che si erano introdotti nella loro abitazione pensando, probabilmente, di non trovare nessuno. Mentre si stavano preparando per fare razzia di oggetti preziosi, devono essere stati scoperti dalle donne. E, a questo punto, è scattata la follia.
I banditi si sono avventati su entrambe, colpendole ripetutamente alla testa con pugni (anche se gli inquirenti non escludono che possa essere stato impiegato pure un bastone o un altro oggetto contundente). Poi, per evitare di essere fermati dalle forze dell’ordine, se la sono data a gambe, facendo perdere le tracce e lasciando agonizzanti le loro vittime sul pavimento. Oltre ai carabinieri, in via Lunga sono arrivate due ambulanze del 118 e un’automedica che hanno provveduto a prestare i primi soccorsi alle due donne, le cui condizioni sono apparse subito critiche.
L’84enne è stata trasportata all’ospedale di Cona, mentre per la nuora è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso: la 53enne, dopo essere stata intubata e medicata, è stata condotta sull’elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna, dove ora si trova in prognosi riservata per un trauma cranico. L’anziana, invece, nel pomeriggio è sottoposta a un delicatissimo intervento: le sue condizioni, fino a ieri sera, erano critiche.
I militari, diretti dal pm Filippo Di Benedetto, hanno cominciato a raccogliere testimonianze da parte dei vicini di casa, per sapere se avessero sentito o visto qualcosa. Sul posto si sono portati anche gli uomini del nucleo Investigativo per i rilievi sia all’esterno che all’interno della casa alla ricerca di elementi e indizi preziosi.
Il fatto di Renazzo rievoca nella mente altri eventi che si sono succeduti in estate, uno dei quali con esiti tragici.
Basti pensare a quanto accaduto il 27 luglio 2015 ad Emma Santi, la 94enne di Mesola, picchiata, legata a letto e imbavagliata, per poi essere trovata dopo più di due giorni dal figlio in quelle condizioni;
o alla rapina del 5 agosto 2015 a Coronella dove Giulio e Cristina Bertelli sono stati tenuti in ostaggio per cinque ore.
Ultimo in ordine di tempo, l’omicidio del 9 settembre 2015 di Pierluigi Tartari, il pensionato 73enne ucciso dopo una rapina nella sua casa di Aguscello, il cui cadavere è stato ritrovato in un casolare abbandonato di Fondo Reno venti giorni dopo.
Lo stesso questore di Ferrara, Antonio Sbordone, proprio ieri sul Carlino, ha chiesto aiuto alla cittadinanza con segnalazioni, sempre preziose nello svolgimento delle indagini.
Il Resto del Carlino articolo di VALERIO FRANZONI