"Avvenire" sotto attacco

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2010 10:35
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01/09/2009 16:52

Re: Re: Re: Re: Re: Gossip, paccottiglia o giornalismo?
pasquale.60, 01/09/2009 9.53:



Mah! che dirti? Se per te è tutta monnezza, è inutile continuare a discutere. Il tuo postulato è questo: il giornalismo (e non solo) s'è diviso in due fazioni: chi difende sempre e comunque Berlusca e chi attacca sempre e comunque Berlusca, da questo dualismo non si scappae quindi ne consegue che ognuno parla per partito preso. Ma a me sembra che sei proprio tu, con questo postulato, a precluderti la possibilità di vedere il reale, che esiste, e come! E infatti non intervieni sul merito delle questioni sollevate: c'è libertà di informazione in italia o questa è pericolosamente limitata da una situazione di quasi monopolio berlusconiano? Il comportamento del premier è normale in un paese civile e democratico e sedicente liberale' Il comportamento di feltri che dice di fare giornalismo e che ricorre a cartucelle false è giornalismo o paccottiglia? Al di là di roboanti postulati che fanno storcere la bocca e dire: tanto sono tutti uguali!, bisognerebbe secondo me entrare nel merito delle questioni (sempre che s'abbiano a cuore libertà e democrazia.
Ma visto che i giornalisti sarebbero tutti comunque poco credibili perché sono pro o contro (e qui sarebbe interessante analizzare gli schieramenti) leggiti, Nikki, quello che dice la stampa straniera, che dovrebbe essere neutrale: Il Times di Londra, ieri, per esempio: Il titolo è già tutto un giudizio: "C'è un abisso tra berlusconi e la realtà" e il sommario: "Un po'comico, un po' megalomane, ma questo non aiuterà l'Italia a rilanciare l'economia".





sei proprio tu (e non solo, vedo che è un atteggiamento piuttosto diffuso) che non entri nel merito delle questioni: il solo fatto che una notizia venga riportata dal Giornale, è falsa in partenza, per il solo fatto che è il Giornale a riportarla. viceversa, le altre notizie riportate su altri giornali sono vere... io non ragiono così, posso leggere il Manifesto o Libero con uguale interesse e non ritenere a priori spazzatura l'uno o l'altro per il fatto che è della "fazione" opposta. posso trovare cose interessanti nell'uno e nell'altro, punti di vista diversi (non fa male, eh), "campane" diverse e poi farmi un'idea mia. se stavolta sono con Feltri non mi ritengo affatto né boccalona né fascista, semplicemente per una volta qualcuno ha osato dire qualcosa contro le tonache intoccabili. poi Silvio andrà strisciando dal papa a promettere altri soldi (spero di no) ma lasciami la soddisfazione che qualcuno gliele canti, almeno una volta. avrei preferito che fosse qualcuno dell'opposizione a farlo, l'ha fatto Feltri. va bene così. mi dispiace ma non mi sento di solidarizzare con gente che ha coperto pedofili e nazisti. e Boffo, stai tranquillo, non rimarrà disoccupato.


01/09/2009 17:01

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Gossip, paccottiglia o giornalismo?
Etrusco, 01/09/2009 11.59:



Sembra che la tendenza di schierarsi con l'una o l'altra parte ci sia anche nei lettori,
come anche la tendenza all'estrema semplificazione dualistica delle questioni.

Per quanto riguarda Nikki ho avvertito la sensazione che nell'ultimo anno abbia un po' cambiato l'approccio intellettuale: prima era molto più riflessiva e riusciva ad articolare approfonditamente le analisi delle varie questioni. Spero che ciò sia solo un effetto collaterale transitorio dovuto alla "tempesta" che sta attraversando.... [SM=x44461]





bentornato, monsignore [SM=x44500]

tranquillo che la tempesta è passata, semplicemente mentre prima stavo sempre e comunque da una parte ora sto imparando a sentire varie voci prima di emettere giudizi. non so se le notizie su Boffo siano vere o false... ma il patteggiamento è vero, mi pare. se è vero non è indizio di colpevolezza ma consentimi di avere qualche dubbio... e non mi fido delle gerarchie vaticane, il loro ritenersi intoccabili e ritenere intoccabile chiunque appartenga alla loro cerchia... sono bravi a rivoltare le frittate, e a far sembrare il bianco nero e il nero bianco, lo so per esperienza. ora vedo gente di ultrasinistra e mangiapreti incalliti che difendono Avvenire... mi viene da ridere (o da piangere). con questo non voglio assolvere Silvio, sappiamo bene chi è. ma questo non deve farci sembrare angioletti quelli che angioletti non sono.


l'hai postato tu stesso:

Ce l'hanno fatta! Sono riusciti a convincere il magistrato di Terni a secretare i documenti del caso Boffo.
Ruini e il presidente della Cei cardinal Angelo Bagnasco sono felici come una pasquetta. Quegli atti in cui il ganzo direttore dell'Avvenire, di Sat 2000 e di Radio in Blu, etc. sgancia e patteggia un'accusa di molestie sessuali non saranno resi pubblici.


a me sta gente non piace, secondo me qualcosa sotto c'è, altrimenti il problema non sarebbe neanche nato.

[Modificato da Nikki72 01/09/2009 17:04]
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01/09/2009 20:40

Cioè fateme capì!!!
Ce se iscrive al forum de cafoni pe vedè cafonate, pè sentì parlà de robba coatta... e te ritrovi drento n'a discussione seria che, ar di là delle posizioni (quelle politiche che state a pensà), prova a dà na risposta alle porcherie che succedono dentro ner nostro bel paese?

E vabbè, vor dì che ve legerò cò atenzione!!!!

(se deve pure salutà?)
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01/09/2009 20:57

Re:
PrettyWoman@, 01/09/2009 20.40:

Cioè fateme capì!!!
Ce se iscrive al forum de cafoni pe vedè cafonate, pè sentì parlà de robba coatta... e te ritrovi drento n'a discussione seria che, ar di là delle posizioni (quelle politiche che state a pensà), prova a dà na risposta alle porcherie che succedono dentro ner nostro bel paese?

E vabbè, vor dì che ve legerò cò atenzione!!!!

(se deve pure salutà?)




Non preoccuparti prima o dopo tutte le discussioni vanno a finire in vacca.... [SM=x44452]

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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01/09/2009 21:12

Re: Re:
orckrist, 01/09/2009 20.57:




Non preoccuparti prima o dopo tutte le discussioni vanno a finire in vacca.... [SM=x44452]





Se! Però darsi siccome che nà reputazione da difennerre le tengo pure io... pell'addesso leggo poi, cor tempo dovuto, poterebbe pure darsi che v'arrisponnessi... poterebbe....

(se deve pure de salutà?)
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Metallico fedelissimo
del forum
01/09/2009 21:16

Re: Re: Re:
PrettyWoman@, 01/09/2009 21.12:




Se! Però darsi siccome che nà reputazione da difennerre le tengo pure io... pell'addesso leggo poi, cor tempo dovuto, poterebbe pure darsi che v'arrisponnessi... poterebbe....

(se deve pure de salutà?)




quella della reputazione da difendere l'ho già sentita da qualche parte

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02/09/2009 10:17

Una romanaccia minorenne a Milano
PrettyWoman@, 01/09/2009 21.12:




Se! Però darsi siccome che nà reputazione da difennerre le tengo pure io... pell'addesso leggo poi, cor tempo dovuto, poterebbe pure darsi che v'arrisponnessi... poterebbe....

(se deve pure de salutà?)



Benvenuta nel Forum carina. Pretty Woman, che nonme simpatico! Ma... vedo che hai 14 anni! L'hai scritto tu nel tuo profilo. Qui non ci potresti stare, non dovresti leggere cose che sono spesso sul confine dell'immoralità. La tua anima ancora così bianca e tenera da minorenne potrebbe esserne macchiata! Attenta! Qui circolano brutti figuri!
E poi, sei sempre tu che lo riveli: scrivi da Milano ma hai un accento romanesco (de borgata!). Quindi non sei della Padania! Non sei sicuramente extracomunitaria, ma in ogni caso sei terrona e per dipiù, senza vergognartene, parli come quelli de Roma ladrona! Aoh! non sarai mica pure ebrea, comunista, negra, zingara e magari frocia?


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02/09/2009 10:36

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Gossip, paccottiglia o giornalismo?
Nikki72, 01/09/2009 16.52:




sei proprio tu (e non solo, vedo che è un atteggiamento piuttosto diffuso) che non entri nel merito delle questioni: il solo fatto che una notizia venga riportata dal Giornale, è falsa in partenza, per il solo fatto che è il Giornale a riportarla. viceversa, le altre notizie riportate su altri giornali sono vere... io non ragiono così, posso leggere il Manifesto o Libero con uguale interesse e non ritenere a priori spazzatura l'uno o l'altro per il fatto che è della "fazione" opposta. posso trovare cose interessanti nell'uno e nell'altro, punti di vista diversi (non fa male, eh), "campane" diverse e poi farmi un'idea mia. se stavolta sono con Feltri non mi ritengo affatto né boccalona né fascista, semplicemente per una volta qualcuno ha osato dire qualcosa contro le tonache intoccabili. poi Silvio andrà strisciando dal papa a promettere altri soldi (spero di no) ma lasciami la soddisfazione che qualcuno gliele canti, almeno una volta. avrei preferito che fosse qualcuno dell'opposizione a farlo, l'ha fatto Feltri. va bene così. mi dispiace ma non mi sento di solidarizzare con gente che ha coperto pedofili e nazisti. e Boffo, stai tranquillo, non rimarrà disoccupato.






Non è come dici, Nikki. Io sono entrato nel merito della questione: mi sono tolto gli schizzi che questo contrasto a palate di merda ha gettato addosso a tutti noi e ho cercato di riflettere qui e in altri thread sulla funzione del giornalismo (quello vero), sull'attuale situazione dell'informazione, quasi monopolizzata da berlusconi, e sull'uso spregiudicato dei mass media a fini di potere che fa Berlusconi(per esempio manipolando carte di dubbia provenienza, come nel caso di feltri) . Forse dico cazzate, ma ho cercato di argomentare queste faccenduole: mi piacerebbe che si discutesse su queste cosucce, senza farsi trascinare dalla strategia comunicativa del premier che tende a dire, come i bambini (traduco le sue parole non dette esplicitamente): "Ma che volete da mè? come osate criticarmi? sono stato eletto dalla stragrande maggiornanza degli italiani e quindi sono al di sopra della legge: anzi: io faccio le leggi, io sono la legge, e poi mi criticate proprio voi, che avete pagato una multa per molestie o che avete la doppia cittadinanza in italia e svizzera... io avr'ho pure rubato la marmellata, ma voi pure avete le dita sporche. E allora perché fate la spia?"
E vi prego di ricordare che tempo fa uscirono carte (???) in cui si dimostrava (???) che Prodi e Fassino erano destinatari di soldi del Kgb o di Milossevich! Chi inventò quelle carte? Chi le propalò? chi le prese per vere, tentando di affossare i leader del centrosinistra? La prima cosa che dovremmo fare è ricordare. In fondo i manipolatori di notizie hanno poca fantasia: il loro sistema è sempre quello: costruire una carta, diffonderla e sputtanare una persona. Quando poi si scopre ch'era una montatura solo pochi vengono a saperlo.
Il giornalismo vero è basato su fatti veri e verificati, magari fotografati e filmati. Il giornalismo falso si basa su paccottiglia.
02/09/2009 12:10

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Gossip, paccottiglia o giornalismo?
pasquale.60, 02/09/2009 10.36:




Non è come dici, Nikki. Io sono entrato nel merito della questione: mi sono tolto gli schizzi che questo contrasto a palate di merda ha gettato addosso a tutti noi e ho cercato di riflettere qui e in altri thread sulla funzione del giornalismo (quello vero), sull'attuale situazione dell'informazione, quasi monopolizzata da berlusconi, e sull'uso spregiudicato dei mass media a fini di potere che fa Berlusconi(per esempio manipolando carte di dubbia provenienza, come nel caso di feltri) . Forse dico cazzate, ma ho cercato di argomentare queste faccenduole: mi piacerebbe che si discutesse su queste cosucce, senza farsi trascinare dalla strategia comunicativa del premier che tende a dire, come i bambini (traduco le sue parole non dette esplicitamente): "Ma che volete da mè? come osate criticarmi? sono stato eletto dalla stragrande maggiornanza degli italiani e quindi sono al di sopra della legge: anzi: io faccio le leggi, io sono la legge, e poi mi criticate proprio voi, che avete pagato una multa per molestie o che avete la doppia cittadinanza in italia e svizzera... io avr'ho pure rubato la marmellata, ma voi pure avete le dita sporche. E allora perché fate la spia?"
E vi prego di ricordare che tempo fa uscirono carte (???) in cui si dimostrava (???) che Prodi e Fassino erano destinatari di soldi del Kgb o di Milossevich! Chi inventò quelle carte? Chi le propalò? chi le prese per vere, tentando di affossare i leader del centrosinistra? La prima cosa che dovremmo fare è ricordare. In fondo i manipolatori di notizie hanno poca fantasia: il loro sistema è sempre quello: costruire una carta, diffonderla e sputtanare una persona. Quando poi si scopre ch'era una montatura solo pochi vengono a saperlo.
Il giornalismo vero è basato su fatti veri e verificati, magari fotografati e filmati. Il giornalismo falso si basa su paccottiglia.




ma sul fatto che Silvio sia un s.o.b. (son of bitch, per chi non lo sapesse [SM=x44453]) nessuno lo mette in dubbio, che abbia il potere sui media ecc. e lo usa con pochi scrupoli penso siamo tutti d'accordo. penso anche che abbia avuto (e abbia) rapporti con ambienti loschi... ok. e posso anche pensare che gli articoli di Feltri siano un "avvertimento" di stile mafioso, ci sta anche questo. quello che però non accetto è di considerare a priori come prive di fondamento le notizie riportate da certi giornali. su Boffo persino Messori ha avuto parole di dubbio, ha scritto che erano anni che giravano certe voci e non capisce come mai non sia stato allontanato prima (se non altro per non danneggiare la reputazione della Chiesa), molti siti cattolici oggi non sono così compatti nel difendere la linea del Vaticano, qualche malumore è più che evidente... se tutto fosse semplicemente una "patacca", certe domande e certi dubbi non dovrebbero neanche nascere, tutto sarebbe stato liquidato in due minuti [SM=x44464]

[Modificato da Nikki72 02/09/2009 12:11]
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02/09/2009 15:39

Re: Gossip, paccottiglia o giornalismo?
Nikki72, 02/09/2009 12.10:




ma sul fatto che Silvio sia un s.o.b. (son of bitch, per chi non lo sapesse [SM=x44453]) nessuno lo mette in dubbio, che abbia il potere sui media ecc. e lo usa con pochi scrupoli penso siamo tutti d'accordo. penso anche che abbia avuto (e abbia) rapporti con ambienti loschi... ok. e posso anche pensare che gli articoli di Feltri siano un "avvertimento" di stile mafioso, ci sta anche questo. quello che però non accetto è di considerare a priori come prive di fondamento le notizie riportate da certi giornali. su Boffo persino Messori ha avuto parole di dubbio, ha scritto che erano anni che giravano certe voci e non capisce come mai non sia stato allontanato prima (se non altro per non danneggiare la reputazione della Chiesa), molti siti cattolici oggi non sono così compatti nel difendere la linea del Vaticano, qualche malumore è più che evidente... se tutto fosse semplicemente una "patacca", certe domande e certi dubbi non dovrebbero neanche nascere, tutto sarebbe stato liquidato in due minuti [SM=x44464]

Sono d'accordo con te. E' l'errore in cui cadono 8vogliono cadere) i difensori di berlusconi, stipendiati o innamorati che siano. Per quanto riguarda il caso di Boffo, che io non ho titolo e nemmeno interesse a difenderlo, si tratta effettivamente di una patacca (lo dimostrano l'avvenire e altri giornali: carte alla mano!). Ma quello che mi preoccupa non è questo: è che sta tornando la strategia della calunnia: ieri furono colpiti Fassino e Prodi con carte false, ieri Boffo (con carta manipolata), oggi il direttore e l'editore di repubblica con bugie inventate di sana pianta... E' una strategia che sta toccando e toccherà tutti quelli che osano criticare quest'uomo ormai allo sbando (politico e umano). Suggerirei una riflessione su questi fatti, senza partito preso. Non vorrei che domani, chi ama la democrazia e la libertà, dovesse dire "E io non feci nulla per evitare questo imbarbarimanto guidato dal potere e da oscuri untorelli (dei servizi segreti privati?)! "





02/09/2009 16:23



Sono d'accordo con te. E' l'errore in cui cadono 8vogliono cadere) i difensori di berlusconi, stipendiati o innamorati che siano. Per quanto riguarda il caso di Boffo, che io non ho titolo e nemmeno interesse a difenderlo, si tratta effettivamente di una patacca (lo dimostrano l'avvenire e altri giornali: carte alla mano!). Ma quello che mi preoccupa non è questo: è che sta tornando la strategia della calunnia: ieri furono colpiti Fassino e Prodi con carte false, ieri Boffo (con carta manipolata), oggi il direttore e l'editore di repubblica con bugie inventate di sana pianta... E' una strategia che sta toccando e toccherà tutti quelli che osano criticare quest'uomo ormai allo sbando (politico e umano). Suggerirei una riflessione su questi fatti, senza partito preso. Non vorrei che domani, chi ama la democrazia e la libertà, dovesse dire "E io non feci nulla per evitare questo imbarbarimanto guidato dal potere e da oscuri untorelli (dei servizi segreti privati?)! "




c'è qualche problema con i quote, anche in altri thread sono sballati [SM=x44452]

oggi il Papa ha parlato di peccati e peccatori, non certo una coincidenza con quello che sta avvenendo... vedremo se tutto si sgonfierà o meno, se Boffo resterà al suo posto o meno (se venisse allontanato sarebbe praticamente una resa)... sono tutte calunnie? intanto leggi cosa scrivono nel sito della UAAR (tutt'altro che berlusconiani)... e poi vorrei sapere il perché di tutti questi segreti: se Boffo è candido come un giglio il problema dov'è?


Spunta il “dossier Boffo”, Adinolfi conferma: “Chiesi la sentenza, mi fu negata”

Viene diffusa dalla stampa la scansione dei quello che ormai viene definito “dossier Boffo”. Si tratta di un documento in due fogli, uno contenente l’estratto del casellario giudiziario (nel quale è riportato il reato di “molestia alle persone” e il relativo pagamento dell’ammenda) e l’altro uno scritto in stile burocratico, con alcuni errori di stampa, intitolato Riscontro a richiesta di informativa di sua Eccellenza e non firmato.

Il testo di questo secondo foglio riporta sostanzialmente ciò che già da giorni circola nei media: cioè che Boffo è stato condannato perchè avrebbe molestato una signora di Terni, col marito della quale avrebbe avuto una relazione omosessuale. Nel testo si legge che Boffo avrebbe frequentazioni gay “e gode indubbiamente di alte proteziono, correità e coperture in sede ecclesiastica. […] Risulta che il reato commesso siano stati a indubbia conoscenza il Card. Camillo Ruini, il Card. Dionigi Tettamanzi, Mons. Giuseppe Betori”. Chi sia questa “Eccellenza” alla quale l’autore del testo “rassegna” “come da richiesta” tali informazioni non si sa.

Questo breve dossier non è un atto giudiziario nè ufficiale, ma ha allegato il casellario; risulta che da mesi sia stato spedito a vari ecclesiastici ma che non sia stato preso in considerazione. Monsignor Betori fa intuire di averlo ricevuto, considerandolo “come ogni missiva anonima”, degno “del cestino della spazzatura”.

Mario Adinolfi, intervistato da ‘Il Giornale’, si è sentito chiamato in causa dalla replica di Boffo. Il blogger ed esponente Pd, che dice di aver collaborato con la pagina politica di ‘Avvenire’ (”senza contratto”, precisa), afferma: “per primo sul mio blog ho scritto della sua condanna per molestie. Ma è tutto vero, altro che patacche o veline”. “c’è una sentenza di un tribunale e di quella si deve parlare” insiste Adinolfi “L’ho scritto il 20 settembre 2005, raccontando il fatto. Nessuno allora mi diede del pataccaro, non ebbi querele nè atteggiamenti di risentimento. Forse perchè pensavano che la cosa potesse rimanere sotto silenzio”. Ribadisce di essersi rivolto al tribunale di Terni, “formalmente, per iscritto. Andai di persona a Terni e la cancelleria identificò gli estremi della sentenza. Ma poi, quando capirono a chi si riferiva, mi negarono il documento” con la giustificazione che “coinvolgeva ‘relazioni interpersonali pregresse’ e che quindi gli atti non potevano essere resi pubblici”. Sulla reazione difensiva e indignata della Chiesa, afferma: “L’ipocrisia invece fa male soprattutto alla credibilità della Chiesa. Se si comporta come un potere, perde di forza. È questo il male che stanno facendo Dino Boffo e chi lo copre. Quando si sale su una cattedra morale bisogna essere degni di quella cattedra”.
Francesco Rutelli, presidente della Commissione parlamentare per la Sicurezza della Repubblica ha affermato che il comitato non ha ricevuto fino ad ora segnalazioni su coinvolgimenti diretti o indiretti di persone legate ai servizi segreti, in merito al caso in questione.

www.uaar.it/news/2009/08/31/spunta-dossier-boffo-adinolfi-conferma-chiesi-sentenza...


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02/09/2009 23:38

Re: Una romanaccia minorenne a Milano
pasquale.60, 02/09/2009 10.17:



Benvenuta nel Forum carina. Pretty Woman, che nonme simpatico! Ma... vedo che hai 14 anni! L'hai scritto tu nel tuo profilo. Qui non ci potresti stare, non dovresti leggere cose che sono spesso sul confine dell'immoralità. La tua anima ancora così bianca e tenera da minorenne potrebbe esserne macchiata! Attenta! Qui circolano brutti figuri!
E poi, sei sempre tu che lo riveli: scrivi da Milano ma hai un accento romanesco (de borgata!). Quindi non sei della Padania! Non sei sicuramente extracomunitaria, ma in ogni caso sei terrona e per dipiù, senza vergognartene, parli come quelli de Roma ladrona! Aoh! non sarai mica pure ebrea, comunista, negra, zingara e magari frocia?






Me sa che l'hai azzeccate tutte!
Ma ce o sai che de questi tempi mò l'età nu vò di niente più, che c'e stanno pure li regazzini che te stuprano le regazzine.

Me verrebbe de penzà che se leggo solo magari pure m'arriesce de famme n'idea, magari cafona ma buttala via!!!!

(che se deve pure de salutà?)
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03/09/2009 09:56

Re:
PrettyWoman@, 01/09/2009 20.40:

Cioè fateme capì!!!
Ce se iscrive al forum de cafoni pe vedè cafonate, pè sentì parlà de robba coatta... e te ritrovi drento n'a discussione seria che, ar di là delle posizioni (quelle politiche che state a pensà), prova a dà na risposta alle porcherie che succedono dentro ner nostro bel paese?

E vabbè, vor dì che ve legerò cò atenzione!!!!

(se deve pure salutà?)


me pare il minimo: in un forum ipercafone cosa c'è di meglio che parlare del SUPERCAFONE al governo?? [SM=x44458]

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Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne.

La situazione è grave, ma non è seria! (E.Flaiano)

"Sa cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste....cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone, ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perchè il regista non crede nelle persone....io CREDO nelle persone, però non credo nella MAGGIORANZA delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza......"

Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza, ci perdonano tutto, anche la nostra intelligenza (O. Wilde)


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03/09/2009 10:09

«a rischio la credibilità della politica, dell'informazione»
Fini e il caso Boffo: «Si rischia imbarbarimento, fermiamoci un attimo »
«Si sta andando verso il killeraggio delle persone. È la fine non della politica ma del confronto di idee»

ROMA - «Attenzione al rischio del totale imbarbarimento: da qualche tempo in Italia non si polemizza tra portatori di idee ma si tenta di demolire colui che quell'idea ce l'ha. Si sta andando verso una sorta di killeraggio delle persone, un giorno tocca a uno e poi ad un altro. È la fine non della politica con la "P" maiuscola ma di un confronto rispetto alle idee». Così il presidente della Camera Gianfranco Fini, dal palco della Festa tricolore a Mirabello sulle ultime polemiche politiche relative al cosiddetto caso Boffo.

LA TESI - «Farò il grillo parlante- sottolinea- ma dico a tutti "fermiamoci un attimo", perchè la china è pericolosa e brutta. La qualità del dibattito che si può alimentare può essere molto più alta di quello che si vede quotidianamente. Se ogni occasione diventa il pretesto o il giustificato motivo per delle randellate verbali, delle querele, delle campagne di denigrazione, alla fine diventa un'ordalia, una reiterazione, una specie di Orazi contro Curiazi a cui l'opinione pubblica non si appassiona». Infine, il presidente della Camera lancia un appello: «Dico a tutti, fermatevi, perchè se si continua con quello che abbiamo visto negli ultimi due mesi sappiamo dove è iniziata la china ma non sappiamo dove andiamo a finire, con buona pace della credibilità della politica, dell'informazione e della credibilità italiana in ambito europeo».

Fonte

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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03/09/2009 10:10

Il presidente della Camera alla Festa del Tricolore: "Rischiamo di perdere credibilità"
D'Alema dal palco del Pd a Genova: "Colpisce ferocia squadristica contro Boffo"
Avvenire, Fini: "Basta con il killeraggio
Fermiamoci, brutta china e pericolosa"


ROMA - Tutto ciò che sta avvenendo sulla questione dell'informazione non piace al presidente della Camera Gianfranco Fini. Parla di killeraggio delle persone e avverte: "Fermiamoci: siamo su una brutta china". Dalla Festa del Tricolore, l'ex festa di Alleanza nazionale organizzata quest'anno a Mirabello, vicino Ferrara, Fini ammonisce: "Fermiamoci, perché se si continua così si va verso una brutta china, una china pericolosa. Da qualche tempo a questa parte non si polemizza più fra portatori di idee, ma si cerca di demolire la persona che sostiene quell'idea. Campagne di denigrazione, querele.... E' una ordalia, gli Orazi e i Curiazi. Poi - ha aggiunto - la pubblica opinione segue all'inizio, ma non si può appassionare ad un gioco come questo, che lascia indietro temi più appassionanti. Con buona pace anche della credibilità italiana in ambito europeo''.

"Pdl non è una casermetta". Pensando poi al futuro del partito, il presidente della Camera ha aggiunto: "Il Popolo delle libertà ha senso solo se è un grande partito plurale del 40%. Se qualcuno ha in mente una casermetta in cui qualcuno comanda, sarà la sua opinione ma non è la mia e probabilmente neanche quella degli elettori".

D'Alema: "Il premier deve spiegazioni". Censura l'attacco al direttore dell'Avvenire anche Massimo D'Alema. Dal palco della festa del Pd a Genova osserva che "della vicenda Boffo colpisce la ferocia squadristica. Si è pensato di colpirne uno per educarne cento". E poi aggiunge: "Le frequentazioni di Silvio Berlusconi non sono materia di gossip, ma un fatto pubblico. Il premier deve spiegazioni sulle prostitute anche se il suo ruolo è solo quello dell'utilizzatore finale", dice D'Alema usando un'espressione che per primo usò l'avvocato del premier, l'onorevole Niccolò Ghedini.

"In gioco la credibilità del Paese". Poi la stoccata finale: "Il fatto che il capo del governo di un paese democratico sia connesso, sia pure come utilizzatore finale, a giri di prostituzione organizzata, ha a che fare con la credibilità del nostro paese nel mondo e con la credibilità delle istituzioni del paese, è un fatto pubblico. Su cui il presidente del consiglio è tenuto a dare spiegazioni".

Fonte

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

03/09/2009 17:24


AVVENIRE, BOFFO SI E' DIMESSO


ROMA - Dino Boffo si è dimesso dalla direzione di Avvenire con una lettera inviata al card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. "Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora per giorni e giorni una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani". Lo scrive Dino Boffo nella lettera al card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella quale presenta le dimissioni "irrevocabili" e "con effetto immediato" sia da Avvenire che dalla tv dei vescovi Tv2000 e da Radio Inblu.

"La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni - prosegue -, sono state violentate con una volontà dissacratoria che non immaginavo potesse esistere".

"Se si fa così con i giornalisti indipendenti, onesti e per quanto possibile, nella dialettica del giudizio, collaborativi, quale futuro di libertà e responsabilità ci potrà mai essere per la nostra informazione?", chiede Boffo.

"Grazie a Dio, nonostante le polemiche, e per l'onestà intellettuale prima del ministro Maroni e poi dei magistrati di Terni, si è chiarito che lo scandalo sessuale inizialmente sventagliato contro di me, e propagandato come fosse verità affermata, era una colossale montatura romanzata e diabolicamente congegnata", aggiunge.

Nella sua lettera di dimissioni, il direttore di Avvenire Dino Boffo afferma che sulla sua testa si é combattuta una guerra tra gruppi di potere e editoriali. Ma "Feltri non si illuda - avverte Boffo -. C'é già dietro di lui chi, fregandosi le mani, si sta preparando ad incamerare il risultato di questa insperata operazione", che è diventata "qualcosa di più articolato".


tutto l'articolo qui:

www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1649754...

03/09/2009 17:28

per dare un'idea dei commenti sui più importanti forum cattolici, ne riporto alcuni:




Ovvio e giusto il comunicato di ringraziamento: ora ci si potrebbe chiedere perché chi sapeva abbia finora taciuto, ma lasciamo stare.
Una più accurata selezione di persone che assurgono a così alti incarichi, per di più con grande visibilità mediatica, non farebbe male alla CEI per il futuro.
Se la CEI e' ricattabile, si dovrebbe comprendere che l'immagine della Chiesa ne risulta inevitabilmente appannata, almeno sui media: visti i tempi, non e' il caso.
Hai toccato un punto nodale. E' evidente che la vicenda era conosciuta dalla CEI e ciononostante si è voluto lasciare al suo posto Boffo anche dopo la sua condanna.



Da più organi di stampa si legge che la famiglia della ragazza molestata è molto infleunte nel mondo cattolico di Terni ed è legata al circuito delle radio cattoliche InBlu, di cui Boffo era presidente. La conosenza rtra i protagonisti della vicenda sarebbe avvenuta nell'ambito diocesano. La vicenda si sarebbe tutta sviluppata in ambienti ecclesiastici.

Pericò non si comprende come mai la CEI abbia creduto che la vicenda fosse irrelavante per la permanenza di Boffo allla direzione di Avvenire.

Boffo ha tentato una difesa in maniera sbagliata secondo me, perché non ha senso dire che la colpa di una sua condanna è da attirbuire a una persona morta. E non ha senso non dare spiegazioni sulla vicenda sulla scorta di un preteso errore giudiziario, contro il quale non si è nemmeno difeso.

In questa vicenda la CEI ne esce male, avendo dato la sensazione di mancanza di chiarezza nelle sue scelte. E ne esce male Boffo, che ha tentato una difesa non credibile.


[Modificato da Nikki72 03/09/2009 17:34]
03/09/2009 19:59


un'altra cosa che mi pare sia passata sotto silenzio: il papa a Bagnasco aveva chiesto "chiarimenti", solo qualche giorno fa. i giornali hanno sottolineato altri passaggi e fatto passare in secondo piano altre sue parole ma ricordo benissimo che B16 aveva chiesto chiarimenti sul caso Boffo. e probabilmente questi chiarimenti sono arrivati. E Boffo, oggi, si è dimesso. coincidenza? sappiamo che sulle questioni sessuali B16 non transige, può chiudere un occhio su altre cose, ma su queste è un mastino [SM=x44467]


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03/09/2009 23:32

Uno di questi giorni Feltri fa dimettere pure il Papa ...

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03/09/2009 23:37

Avvenire/ Si è dimesso Dino Boffo

Dopo la polemica con Feltri si è dimesso il direttore del quotidiano Avvenire, Dino Boffo
Giovedí 03.09.2009 19:30

Terremoto a Londra. L'uscita della clamorosa notizia delle dimissioni del direttore dell'Avvenire, Dino Boffo, ha "fermato le macchine" de l'Economist. Il settimanale britannico aveva preparato un articolo sui 'guai' di Silvio Berlusconi ed è stato costretto a rivederlo in tutta fretta proprio a causa del colpo di scena arrivato da Roma.

Il numero de l'Economist in edicola venerdì 4 settembre riporta una nota sui più recenti guai di Silvio Berlusconi: le cause ai quotidiani, l'attacco de Il Giornale a Dino Boffo, lo scontro con l'Unione europea sul respingimento dei clandestini e quant'altro. Il tono è molto pacato, quasi per dire che già basta l'elenco dei fatti...

Nella prima versione, precedente alle dimissioni di Boffo, l'Economist chiudeva il pezzo osservando "che se le notizie relative al direttore dell'Avvenire fossero fondate, allora l'Italia avrebbe un problema di "accountability" non solo per Mr. Berlusconi. Per "Accountability" - probabilmente meglio reso con il termine "trasparenza" in italiano, per quanto una traduzione incompleta - si intende rendere conto del proprio operato, avere un atteggiamento responsabile. La versione definitiva diventa più pesante nei confronti della Chiesa.
"La carta più forte in mano a Berlusconi potrebbe essere a questo punto quella dell'etica. Il primo settembre un tribunale italiano (Terni, ndr) ha reso noti i dettagli della sentenza contro Boffo e sembra proprio che le accuse de Il Giornale siano confermate. L'unica cosa sorprendente, dopo le dimissioni del direttore di Avvenire, è che i vescovi italiani hanno tenuto Boffo in una posizione così prestigiosa e vulnerabile per cinque lunghi anni dopo la sua condanna".

BOFFO LASCIA. Dopo la polemica con Feltri si è dimesso il direttore del quotidiano Avvenire, Dino Boffo. Ha inviato una lettera al card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. "Basta guerre sul mio nome".

MA ATTENZIONE... Nella lettera di dimissioni, Boffo si dimette dalla direzione di Avvenire, 'Tv2000' e 'Radio Inblù ma non fa accenno né all'Istituto Toniolo, ovvero l'istituto che amministra l'Università cattolica e i vari istituti di ricerca. Ma soprattutto l'uomo di Ruini non ha lasciato la borsa, vale a dire la Struttura per il Progetto Culturale, che è il vero nocciolo del potere ruinista poiché amministra il 30 per cento delle risorse della Cei.

Il "Progetto" inventato dal mitologico vincitore del "Terni al lotto" ha in mano la cassa di tutti i grandi eventi della Chiesa: dalle settimane sociali ai convegni ecclesiali, dalla pastorale giovanile ai raduni giovanili) etc.

LA LETTERA. "Eminenza Reverendissima, da sette giorni la mia persona è al centro di una bufera di proporzioni gigantesche che ha invaso giornali, televisioni, radio, web, e che non accenna a smorzarsi, anzi. La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni, sono state violentate con una volontà dissacratoria che non immaginavo potesse esistere".

"L'attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce che è stato sferrato contro di me dal quotidiano 'Il Giornale' guidato da Feltri e Sallusti, e subito spalleggiato da 'Libero' e dal 'Tempo', non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione". afferma Boffo nella sua lettera di dimissioni da direttore di Avvenire. "Un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l'ha oggi e non l'avrà domani - continua il giornalista -. Qualcuno, un giorno, dovrà pur spiegare perchè ad un quotidiano - 'Avvenire' - che ha fatto dell'autonomia culturale e politica la propria divisa, che ha sempre riservato alle istituzioni civili l'atteggiamento di dialogo e di attenta verifica che è loro dovuto, che ha doverosamente cercato di onorare i diritti di tutti e sempre rispettato il responso elettorale espresso dai cittadini, non mettendo in campo mai pregiudizi negativi, neppure nei confronti dei governi presieduti dall'onorevole Berlusconi, dovrà spiegare - dicevo - perché a un libero cronista, è stato riservato questo inaudito trattamento. E domando: se si fa così con i giornalisti indipendenti, onesti, e per quanto possibile - nella dialettica del giudizio - collaborativi, quale futuro di libertà e di responsabilità ci potrà mai essere per la nostra informazione? Quando si andranno a rileggere i due editoriali firmati da due miei colleghi, il 'pro' e 'contro' di altri due di essi, e le mie tre risposte ad altrettante lettere che 'Avvenire' ha dedicato durante l'estate alle vicende personali di Silvio Berlusconi, apparirà ancora più chiaramente l'irragionevolezza - conclude - e l'autolesionismo di questo attacco sconsiderato e barbarico".

"Nonostante le polemiche, e per l'onesta' intellettuale prima del ministro Maroni e poi dei magistrati di Terni, si è chiarito che lo scandalo sessuale inizialmente sventagliato contro di me, e propagandato come fosse verita' affermata, era una colossale montatura romanzata e diabolicamente congegnata". "Questa risultanza è ciò che mi dà più pace, il resto verrà, io non ho alcun dubbio - continua -. E tuttavia le scelte redazionali che da giorni taluno continua accanitamente a perseguire nei vari notiziari dicono a me, uomo di media, che la bufera e' lungi dall'attenuarsi e che la pervicace volonta' del sopraffattore e' di darsi ragione anche contro la ragione".

"Non potro' mai dimenticare, nella mia vita, la coralita' con cui la Chiesa e' scesa in campo per difendermi". "Mai - devo dire - ho sentito venir meno la fiducia dei miei Superiori, della Cei come della Santa Sede - afferma il giornalista nella missiva indirizzata a Bagnasco -. Se qualche vanesio irresponsabile ha parlato a vanvera, questo non puo' gettare alcun dubbio sulle intenzioni dei Superiori, che mi si sono rivelate sempre esplicite e, dunque, indubitabili. Ma anche qui non posso mancare di interrogarmi: io sono, da una vita, abituato a servire, non certo a essere coccolato o ancor meno garantito. La Chiesa ha altro da fare che difendere a oltranza una persona per quanto gratuitamente bersagliata".

Boffo ringrazia nella sua lettera anche i lettori di Avvenire: "In questi giorni - dice - ho sentito come mai la fraternita' di tante persone, diventate ad una ad una a me care, e le ringrazio della solidarieta' che mi hanno gratuitamente donato, e che mi e' stata preziosa come l'ossigeno. Non so quanti possano vantare lettori che si preoccupano anche del benessere spirituale del 'loro' direttore, che inviano preghiere, suggeriscono invocazioni, mandano spunti di lettura: io li ho avuti questi lettori, e Le assicuro che sono l'eredita' piu' preziosa che porto con me".

L'ormai ex direttore nella lettera inviata a Bagnasco ringrazia anche "sine fine" la redazione "per il bene che mi ha voluto, per la sopportazione che ha esercitato verso il mio non sempre comodo carattere, per quanto di spontanea corale intensa magnifica solidarieta' mi ha espresso costantemente e senza cedimenti in questi difficili giorni. Non li dimentichero'". Per Boffo "gli obiettivi che 'Avvenire' ha raggiunto li si deve ad una straordinaria sinergia che puntualmente, ogni mattina, e' scattata tra tutti quelli impegnati a vario titolo nel giornale. So bene che molti di questi colleghi e collaboratori non condividono oggi la mia scelta estrema, ma sono certo che quando scopriranno che essa e' la condizione perche' le ostilita' si plachino, capiranno che era un sacrificio per cui valeva la pena".

IL GIORNALE: FELTRI VINCE LA SUA PRIMA BATTAGLIA. Vittorio Feltri vince la sua prima 'battaglia' da quando ha preso le redini del quotidiano di via Negri. Lo afferma un articolo sulle dimissioni del direttore di Avvenire, Dino Boffo, pubblicato sull'edizione online de 'Il Giornale'. "Sono affari interni alla Chiesa. Io non pensavo minimamente a questo quando ho scritto e ho fatto scrivere le cose che hanno provocato tutto questo problema". E' questo il primo commento di Vittorio Feltri. "Immagino che Boffo avesse i suoi buoni motivi - dice Feltri - la cosa che mi piacerebbe succedesse è che si tirassero fuori i documenti che provano quanto scritto dal Giornale".

BAGNASCO: INQUALIFICABILE ATTACCO MEDIATICO. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha preso atto, "con rammarico, delle dimissioni irrevocabili del dottor Dino Boffo dalla direzione di Avvenire, TV2000 e RadioInblu. Nel confermargli, personalmente e a nome dell'intero episcopato, profonda gratitudine per l'impegno profuso in molti anni con competenza, rigore e passione, nel compimento di un incarico tanto prezioso per la vita della Chiesa e della società italiana, esprime l'inalterata stima per la sua persona, oggetto di un inqualificabile attacco mediatico. Apprezzando l'alta sensibilità umana ed ecclesiale che lo ha sempre ispirato, gli manifesta vicinanza e sostegno nella prova, certo che il suo servizio alla Chiesa e alla comunità civile non verrà meno.
REDATTORI: BASSA MACELLERIA DA GIORNALE. Per i redattori del quotidiano Avvenire, che hanno appena terminato un'assemblea, la vicenda che ha portato alle dimissioni del direttore Dino Boffo e' stata "un'operazione di bassa macelleria giornalistica: il direttore de Il Giornale, e gli altri che via via si sono accodati - si legge nel documento approvato all'unanimita' al termine della riunione -, nascondendosi dietro il diritto di cronaca ha frantumato la deontologia del nostro mestiere, ha calpestato i sentimenti e l'onore di Boffo e della sua famiglia, nonche' degli altri protagonisti, loro malgrado, della vicenda, dimostrando un grande disprezzo per le notizie che contraddicevano le sue presunte verita'".

Fonte: Affaritaliani

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