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USA: torna la guerra fredda e la caccia alle spie russe

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2010 15:25
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30/06/2010 14:00

Usa, arrestate dieci spie russe
Fermato anche undicesimo sospetto

Il ministero della giustizia Usa ha annunciato l'arresto di 10 persone accusate di spiare per la Russia. Gli arresti sono stati effettuati domenica a Montclair, in New Jersey, Yonkers, nello Stato di New York e Arlington, in Virginia. Le indagini sul loro conto duravano da anni. Il ministero ha aggiunto che anche l'undicesimo sospetto, di nome Christopher Metsos, è stato rintracciato a Cipro ed arrestato.

Degli arrestati, solo uno, Mikhail Semenko, ha un nome russo. Tutti gli altri "fingevano" di essere americani, canadesi o peruviani. Metsos, canadese di 54 anni, è stato fermato all'aeroporto di Lanarca, Cipro, mentre si stava imbarcando per Budapest. Metsos aveva un passaporto americano ed è stato rilasciato, in attesa di estradizione, dopo il pagamento di una cauzione di 20.000 dollari.

I nomi delle altre spie, secondo fonti del Dipartimento della Giustizia citate dalla Cnn, appartenevano ad americani morti. Due gli atti di accusa presentati presso la US District Court for the Southern District of New York: per tutti gli 11, cospirazione per aver agito come agenti illegali della Federazione Russa all'interno degli Stati Uniti; per nove di loro, anche riciclaggio di denaro sporco. I sospetti rischiano fino a venticinque anni di reclusione.

L'obiettivo della missione degli agenti, spiega il Ministero della Giustizia, "era la ricerca e lo sviluppo di contatti in circoli politici americani". Otto delle dieci presunte spie arrestate ''avevano da molto tempo incarichi 'deep cover''' per conto di Mosca mentre due facevano parte del programma di intelligence russo, ha precisato l'Fbi. Tra gli arrestati, sia uomini sia donne.

Il governo Usa avrebbe in particolare intercettato un messaggio del quartier generale dell'intelligence russa a Mosca, in cui si diceva che "siete stati inviati negli Usa per una missione a lungo termine. La vostra istruzione, i vostri conti bancari, auto e casa, hanno un solo obiettivo: riempire appieno la vostra missione, ossia cercare e sviluppare legami nei circoli politici americani ed inviarci messaggi segreti".

Putin: "Arresti non danneggino rapporti Usa-Russa"
Il premier russo, Vladimir Putin, ha detto di augurarsi che la vicenda di presunte spie non danneggi i progressi fatti nei rapporti bilaterali fra Mosca e Washington. "La polizia ha perso il controllo e sta gettando persone in carcere", ha commentato il premier.

Lavrov: "Chiederemo spiegazioni"
Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, in viaggio a Gerusalemme, ha annunciato che Mosca chiederà spiegazioni a Washington sulla vicenda. Lavrov ha sottolineato che "il momento dello scandalo spionistico è stato scelto con una eleganza speciale, a noi non hanno chiarito nulla, spero che chiariranno". Lo riferiscono le agenzie russe. Lo scandalo è esploso all'indomani del viaggio del leader del Cremlino Dmitri Medvedev in America del nord, dove ha incontrato il presidente Usa Barack Obama prima e durante il G8 e il G20. Sulla vicenda è giunto il no comment da parte dei servizi segreti russi per l'estero (Svr).

Mosca: "Sono innocenti"
Per Mosca le presunte spie non hanno agito contro gli interessi americani. In un comunicato, il ministero chiede inoltre che gli arrestati possano incontrare avvocati e diplomatici negli Usa. "Stiamo parlando di cittadini russi andato negli Stati Uniti in momenti diversi e che non hanno commesso alcuna azione diretta contro gli interessi Usa", ha spiegato Lavrov, chiedendo alle autorità americane di garantire agli arrestati di essere assistiti dai consolati russi.

Fonte: tgcom

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30/06/2010 14:05

Agenti segreti russi arrestati negli Usa
Il Cremlino: "Cose da guerra fredda"

Risposte gelide e sarcastiche dal Cremlino. "Non ci hanno spiegato il nocciolo della questione", dice il ministro degli Esteri. Putin: speriamo che questo non danneggi i rapporti tra Mosca e Washington
Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov


MOSCA - I vertici russi reagiscono con sarcasmo e durezza all'arresto di dieci agenti segreti negli Stati Uniti. Una risposta gelida, ma anche venata di allusioni un po' ermetiche. "Non ci hanno spiegato il nocciolo della questione", si è limitato a commentare il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. "E' sicuro tuttavia - ha aggiunto in in un'intervista televisiva - che hanno scelto con grande raffinatezza il momento in cui fare gli arresti". Il Servizio di Spionaggio Esterno della Russia (SVR) aveva fatto sapere, in precedenza, di non voler commentare lo smantellamento negli Stati Uniti di una vasta rete di spionaggio, accusata di lavorare per Mosca. "Non commentiamo queste informazioni", aveva detto all'agenzia RIA Novosti il capo dell'ufficio stampa del SVR, Sergei Ivanov. Le autorità americane hanno annunciato lunedì di aver arrestato dieci persone sospettate di lavorare su suolo statunitense a favore della Russia.

Quanto al premier russo Vladimir Putin, che ha alle spalle una carriera nel KGB, sulle prime non aveva parlato. Né lui né uomini del suo staff. Poi ha fatto sapere di augurarsi che la vicenda di presunte spie arrestate negli Usa non danneggi i progressi fatti nei rapporti bilaterali fra Mosca e Washington. Putin incontrerà presto l'ex presidente americano, Bill Clinton, ma il suo portavoce, Dmitry Peskov, ha precisato che nell'incontro i due affronteranno solamente "temi riguardanti le relazioni tra Russia e Stati Uniti".

L'operazione del FBI è stata portata a termine a pochissimi giorni dalla visita di Dmitry Medvedev negli Stati Uniti. Il capo del Cremlino aveva siglato un accordo per l'acquisto di 50 Boeing, per un prezzo complessivo di 4 miliardi di dollari e aveva visitato Silicon Valley, inviando nella sede di Twitter il suo primo messaggio sul social network, per poi festeggiare lo sbarco nella terra dell'ex nemico storico con hamburger e patatine fritte, pagate da Barack Obama in un fast-food nei pressi della Casa Bianca.

Fonte: Repubblica

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30/06/2010 14:07

Spie russe, c'è anche Anna la rossa
Usa: giovane, bella e dalle curve sexy

Tra le 11 spie russe arrestate negli Usa c'è anche 007 dalla bellezza mozzafiato: Anna Chapman, 28 anni, occhi capelli rossi e curve sexy. La giovane, smascherata dall'Fb, guidava ufficialmente una società immobiliare online, con un giro d'affari da 2 milioni di dollari, per i clienti di lingua russa. Anna abitava in un lussuoso appartamento a Manhattan e da gennaio passava informazioni a un funzionario del governo di Mosca.


Laureata in economia alla Rossijskij Universitet Druzby Narodov, la giovane "mata hari" trasmetteva le sue informazioni alla luce del sole attraverso una rete web criptata: dai tavolini dei caffè o nelle librerie. Una settimana fa, un agente del'Fbi sotto copertura l'ha avvicinata chiedendole di consegnare un passaporto falso a un'altra agente segreta. "Sei pronta per questo passo?", le aveva chiesto la falsa spia. "Shit, yes", aveva risposta la Chapman. L'accordo era che Anna avrebbe incontrato il suo contatto e scambiato frasi di riconoscimento: "Non ci siamo incontrati in California l'estate scorsa?". "No, credo fossero gli Hamptons" (le spiagge per i vip newyorchesi).

La 28enne era amica su Facebook dell'economista Nouriel Roubini. Il professore della New York University, noto per la sua visione catastrofica dell'economia mondiale, ha però cancellato la ragazza dal suo elenco di amicizie online. "Potrei averla incontrata socialmente a uno o due gradi party, mai a casa mia", ha detto Roubini alla Abc. "Ma non abbiamo mai parlato faccia a faccia", ha precisato il professore.

Fonte: tgcom

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30/06/2010 15:25

Agenti segreti in sonno? Costano troppo per la Russia di oggi

La Guerra Fredda è finita: la loro era una strana missione
GIULIETTO CHIESA
MOSCA

Ogni tanto, fino a qualche anno fa emergevano dalle giungle tropicali delle isole del Pacifico, residui umani viventi di quella che fu l’armata del Mikado.

Fedeltà d’acciaio all’imperatore, durata vite intere. Avevano perso contatto e non sapevano che il Giappone aveva perduto la guerra. E che, nel frattempo, il Sol Levante aveva inondato il mondo con Sony, Mitsubishi, Toyota, eccetera. Che il Tenno fosse stato messo in una gabbia dorata dal generale MacArthur non potevano nemmeno immaginarlo.

Ma questi agenti del Kgb che non c’è più, rimasti perduti nella giungla americana, sono la più fantastica metafora dell’inerzia, della vischiosità della storia. Fernand Braudel quello delle «correnti profonde», se fosse vivo, ci avrebbe scritto un saggio, forse un libro.

Perché gli agenti russi - rimasti rossi in un Paese che ha abbandonato perfino il ricordo del socialismo - non potevano non sapere. Sembra assodato che avessero dei Nokia in tasca, oltre a ombrelli con punta avvelenata per uccidere gli spioni nemici. Si immagina che fossero alla caccia di documenti segretissimi sul petrolio che continua a uscire dal buco nel Golfo del Messico. O forse erano degli «agenti in sonno», nel senso proprio del termine: cioè dormivano.

In attesa che qualcuno li svegliasse - magari, come pare sia capitato a Harvey Lee Oswald - per mandarli a uccidere il presidente di turno. Solo che queste cose succedono una volta al secolo. E qualcosa di simile è già successo l’11 settembre, quando il compito fu affidato ai «verdi» e non ai «rossi».

Tuttavia resta un mistero: chi pagava? Perché sembra accertato che ricevessero uno stipendio mensile. Se non in rubli, in dollari. La giungla americana ha i suoi vantaggi. Viverci costa. Dunque c’era qualcuno a Mosca, che ufficialmente pensava a loro. A meno di immaginare che, nella Lubianka e dintorni sotto la ex Piazza Dzerzhinskiy, capo della ex Commissione Straordinaria, ci fosse una cellula niente affatto dormiente dedita a tenere accesa la fiaccola del Sol dell’Avvenire.

Ma anch’essa doveva avere un budget. Anche gli agenti «in sonno» mangiano e bevono. Forse è per questo che gli hanno scoperti: per risparmiare. Perché in tempi in cui Putin e Medvedev riaprono la Via della Seta per consentire alle truppe della Nato di portare armi e munizioni in Afghanistan, è assai improbabile che Fbi abbia scoperto da solo la cellula ex rossa. È più verosimile che gli abbiano fatto un regalo i dirimpettai di Mosca.

Fonte

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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