Roma, Totti fuori per 5 mesi
Quando i guantoni di Amelia diventano il muro dove si spezza la rincorsa scudetto della Roma, il ginocchio di Totti è ancora appeso ad un verdetto che, da lì a poco, diventerà tremendo. Il pomeriggio giallorosso vive a strappi, finisce presto in apnea non appena la maglia numero dieci del capitano sparisce nel tunnel degli spogliatoi e passa dalla gioia per l’urlo di Vucinic alla disperazione per la magia di Diamanti, in campo giusto il tempo per indovinare il colpo della vita e del pari con l’unico tiro in porta del Livorno.
La Roma perde il sorriso, Totti la stagione in corso e, forse, parte di quella che verrà. Una botta sotto al ginocchio destro che ha fatto vacillare l’ex Pupone al quarto d’ora della prima parte di gara, un fitta che, venti minuti dopo, lo ha costretto ad alzare bandiera bianca: questa mattina Totti sarà visitato dal professor Mariani, lo stesso che lo operò alla caviglia sinistra il 19 febbraio del 2006. Poi la decisione, con la possibilità che il capitano giallorosso finisca sotto i ferri più che concreta per colpa di una lesione al crociato anteriore del ginocchio. Tempi di recupero? Se sarà necessaria l’operazione, Totti entrerà in rotta di collisione con la prossima stagione perchè la tabella di recupero potrebbe costringerlo ai box per un periodo fra i quattro e i sei mesi.
Destino come avversario, campionato che saluta uno dei suoi attori protagonisti e Capitale che perde la bussola. Il giorno più nero della Roma, almeno degli ultimi tempi, lascia spazio alla preoccupazione di un giocatore, Totti, nuovamente di fronte al dolore. «Sono preoccupato, molto preoccupato... Ho sentito crack e ho capito che mi dovevo fermare, ora aspetto il verdetto del professore», riesce a sussurrare il capitano «ferito» e con il ginocchio nascosto da un grande tutore mentre sale in macchina accanto alla mamma Fiorella e all’amico Vito Scala. La preoccupazione è quella per un futuro tutto da decifrare e che, inevitabilmente, pone già degli interrogativi sul dopo.
Roma in ginocchio e numeri che, improvvisamente, tornano impietosi. Sedici i punti lasciati sul terreno dai giallorossi contro le ultime nove della classifica, ben quattro al Livorno, è il magro bottino della truppa Spalletti ora ad un passo dalla resa. «Siamo stati sfortunati, ai ragazzi non posso rimproverare niente. Adesso non ci resta che vincerle tutte, ma raggiungere l’Inter è più difficile», così Spalletti. Quando il tecnico giallorosso parla, Totti è già a casa. Oggi tornerà a Villa Stuart dove ad attenderlo ci sarà il professor Mariani rientrato nella notte da Bologna per dire l’ultima parola sull’infortunio del capitano. Totti aveva provato a resistere dopo l’impatto con Galante, una botta che lo aveva costretto a bordo campo e alle cure del medico che gli dava il via libera («Per me è ok, ma decidi tu», così il dottor Brozzi a Spalletti) per tornare nella contesa. Passano 20’ e, dopo aver fatto venire i brividi ad Amelia con una saetta da 30 metri, il sipario. Un errore lasciarlo in campo? Forse sì.
e con questa notizia diciamo addio alle minime speranze che avevamo per lo scudetto!
Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.
IDOLO
V: Buona sera, Londra. Vorrei potermi presentare, ma a dire il vero non ho un nome. Potete chiamarmi "V". Fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremo dove ci condurranno... al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta. Eppure la notizia della mia morte era esagerata. Domani Downing Street sarà distrutta, la testa devastata, e non sarà più come prima. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente. E ora, adieu..