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MV Agusta : Brutale, F4, e la nuova F3 "Brutalina" 3 cilindri

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2016 12:59
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05/04/2011 12:25

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Harley-Davidson rivende MV Agusta a Claudio Castiglioni

Harley-Davidson, nell'agosto scorso, ha concluso la vendita di MV Agusta a Claudio Castiglioni. Il Gruppo MV Agusta Motor Holding torna così nelle mani di Castiglioni che ha svolto il ruolo di presidente di MV Agusta dal 2008, da quando Harley-Davidson ha acquisito l'azienda.

Nell'ottobre 2009, Harley-Davidson annunciò l'intenzione di vendere MV Agusta, come previsto dalla nuova strategia aziendale per focalizzare le risorse sul brand Harley-Davidson. Da allora, Harley-Davidson ha aperto le trattative con vari potenziali compratori di MV Agusta.

"MV Agusta è un brand glorioso e auguriamo al Sig. Castiglioni così come ai dipendenti dell'azienda il meglio" ha detto Keith Wandell, President e Chief Executive Officer di Harley-Davidson.
"La decisione di disinvestire da MV Agusta riflette la strategia di focalizzare i nostri sforzi e i nostri investimenti sul brand Harley-Davidson, poichè crediamo che questo costituisca la via ottimale per una crescita a lungo termine".


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"La nuova F3 rilancerà MV Agusta"

Claudio Castiglioni ha svelato al Sole 24 Ore il piano di rilancio della MV Agusta. A partire dalla "Brutalina" e dalla F3 di 675 cc che costerà 9.000 €.

E' di questi giorni la notizia che Claudio Castiglioni ha riacquisito, dalla Harley-Davidson, la "sua" MV Agusta, a cui aveva dato nuovo splendore nell'ultimo decennio con la bellissima F4 progettata e industrializzata dal bravo Massimo Tamburini.
Il patron varesino ha rivelato al quotidiano Il Sole 24 Ore i piani di rilancio della MV e, soprattutto, come si è arrivati alla decisione del colosso americano di cedere la gioielleria motociclistica lombarda. Riportiamo i passaggi più significati dell'intervista rilasciata da Castiglioni.

Nuove moto e rigore nei conti
Nuovi modelli, managerialità di alto livello, rigore assoluto nei conti. Questi gli obiettivi, ma come si è arrivati alla cessione del marchio italiano da parte dell'Harley?
Non hanno avuto il tempo di fare molto - spiega Castiglioni - la crisi mondiale ha travolto il gruppo, li ha costretti a chiudere Buell, a ribaltare il management. L'attenzione era rivolta altrove e la cessione è stata una scelta conseguente.
Claudio e Giovanni Castiglioni, attraverso la loro holding di famiglia, hanno riacquistato dal gruppo Harley-Davidson di Milwaukee il 100% del capitale di MV Agusta Motor, proprietaria dei marchi MV Agusta e Cagiva.
MV Agusta era stata rilanciata da Castiglioni con i modelli Brutale e F4. L'industriale italiano, assistito nell'operazione da Lazard, investe nell'accordo 40 milioni di euro, la metà dei quali legati a crediti Harley.
MV Agusta tornerà presto sul mercato con nuovi modelli.
Il futuro si chiama F3, una nuova 3 cilindri da 675 cc che rivoluzionerà il mercato, oltre che la nostra azienda. Costerà circa 9mila euro, forse 10-11mila nella versione sportiva, e questo ci consentirà di aggredire un nuovo segmento di mercato. F4 e Brutale restano due icone, ma per rendere il prodotto più abbordabile senza rinunciare alla qualità dobbiamo fare scelte diverse. Ci aspettiamo di venderne fino a 10mila all'anno e sarà questa l'arma principale del rilancio.
Arriverà anche una Brutale low cost.
"Brutalina è la prima ipotesi del nome anche se il nome attuale è troppo bello, ci stiamo ancora pensando". A guidare la società dal punto di vista operativo, oltre al figlio Giovanni, sarà Massimo Bordi. Ingegnere meccanico, 62 anni, ex ad di Ducati e di Same Deutz Fahr.
Da annotare anche che la situazione attuale, di forte contrazione del mercato internazionale, obbligherà nel breve periodo MV Agusta ad accedere agli ammortizzatori sociali. Castiglioni assicura però che non ci saranno licenziamenti.

F4Brutale il 11 agosto 2010 11:31
[Modificato da Etrusco 05/04/2011 12:36]

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05/04/2011 12:34

MV Agusta Brutale 920 2011
 Schiranna (VARESE) MOTORE MV Agusta Brutale 920.
Sarà disponibile nei concessionari dal mese di febbraio 2011 ad un prezzo indicativo chiavi in mano di 11.990 euro

è equipaggiata con un motore 4 cilindri in linea di 921 cc, con distribuzione a quattro valvole per cilindro a disposizione radiale e doppio albero a camme in testa. Eroga una potenza massima dichiarata di 96 kW (129 CV) a 10.500 giri, con il limitatore che interviene a 11.600 giri, e una coppia di 95 Nm (9,5 kgm) a 8.100 giri. Il raffreddamento è a liquido. Ha misure di alesaggio per corsa di 73 mm x 55 mm e un rapporto di compressione di 13:1. L'alimentazione è ad iniezione, con corpo farfallato della Mikuni da 46 mm. Il cambio è a 6 marce. L'elettronica è la stessa montata sulla MV Agusta Brutale 1090 RR: una centralina Marelli 5SM. Consente di selezionare la modalità di guida preferita fra le 2 disponibili: normale e sport sono le mappature prefissate per l'erogazione.
La MV Agusta Brutale 920 ha il controllo elettronico di trazione regolabile su 8 livelli di intervento.
Il serbatoio del carburante ha una capacità di 23 l.

CICLISTICA Il reparto ciclistico è composto da un telaio a traliccio in tubi d'acciaio con piastre in alluminio e da un forcellone monobraccio in alluminio. L'interasse misura 1.430 mm e l'avancorsa 103,5 mm. L'angolo di sterzo ha un'inclinazione di 25°.
La forcella è una Marzocchi USD con steli da 50 mm e un'escursione alla ruota di 125 mm ed il monoammortizzatore è un Sachs regolabile in estensione e nel precarico molla, con escursione di 120 mm. L'impianto frenante monta un doppio disco flottante da 310 mm di diametro all'anteriore, azionato da pinze radiali della Brembo a 4 pistoncini, e un disco singolo posteriore da 210 mm, stretto da una pinza sempre della Brembo a 4 pistoncini. I cerchi sono in lega da 3,50' x 17' all'avantreno e da 6,00' x 17' al retrotreno. Montano pneumatici Pirelli Angel da 120/70 davanti e 180/55 dietro.
La MV Agusta Brutale 920 pesa 190 Kg a secco.


 
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29/09/2011 20:07

Claudio Castiglioni. L'uomo dei sogni... Così potremmo definirlo, un industriale delle moto si , ma prima ancora un appassionato, un innamorato delle due ruote. Come tutti coloro che vivono una qualsivoglia passione con ardore, era una persona che amava sognare, ma soprattutto riusciva poi a materializzare i propri sogni che ogni motociclista poi poteva fare propri.

  • Cagiva Ducati Mv

Si è spento all’età di 63 anni Claudio Castiglioni, presidente del gruppo MV-Cagiva, cogliendo tutti di sorpresa. Immediato è stato il tam-tam sulla rete, nei Tg e forse ora anche chi aveva solo sporadicamente sentito il suo nome….ora sa chi era il “signor Claudio”.

Come detto prima, era innanzitutto un sognatore, ma anche un meraviglioso e folle genio. A detta di molti, a dispetto del ruolo che ricopriva, forse non era bravissimo con strategie di marketing, bilanci d’azienda e quant’altro, ma aveva un talento raro, saper creare quel desiderio, quella adrenalina che ogni motociclista conosce benissimo quando si avvicina alla propria moto o alla moto che forse un giorno riuscirà a portare a casa.

Sotto la sua gestione coadiuvato da un altro artista delle due ruote, Massimo Tamburini, sono rinate case come Ducati ed Mv, con modelli che hanno fatto scuola in tutto il mondo, portando il made in Italy a vette di stile degne del suo blasone. Soluzioni che sono studiate dai designer di tutto il mondo.

Grazie a lui nacquero miti come la Ducati Monster e 916, la Cagiva Mito, la MV F4 e Brutale e di prossima uscita la già desideratissima F3. Modelli che hanno fatto e fanno la storia per soluzioni tecniche e soprattutto di design. Fu grazie alla sua passione e tenacia che la Cagiva riuscì, dopo molti sacrifici, a competere ad armi pari con le case giapponesi nel mondiale 500 dei primi anni ’90. Per non parlare della Ducati che, da essere sull’orlo del baratro, è diventata una realtà apprezzata in tutto il mondo.

Esempi di stile? Il famoso scarico a “canne d’organo” della F4, a voler sottolineare il suono (non il rombo) che usciva dagli scarichi. Il colpo di genio del faro della Brutale che fece realizzare dopo aver visto quello di una Porsche dando un tocco personalissimo alla regina delle naked.

Questi sono solo alcuni dei tanti aneddoti del “signor Claudio” che ebbi la fortuna incontrare tanti anni fa ad un salone quando fu scoperta la Mv F4 750. Aveva gli occhi di un bambino quando guardava la “sua” creatura, a dispetto del suo ruolo, tradiva delle emozioni da veri appassionati di moto. Un “bambino” come se ne possono incontrare pochi.

E’ grazie a gente come lui, Ivano Beggio, Enzo Ferrari per la 4 ruote, che si dimostra a tutti che è con il cuore più che con la calcolatrice che si possono realizzare i sogni

Leggi anche:
  1. Lettera aperta di Giovanni Castiglioni: mio padre…un vulcano di energia, non mollava mai!
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MV Agusta Brutale 675 2012: 115 CV per 163 kg!

Pubblicato: 04 nov 2011 da Gianluca

 

 

Dopo il video teaser eccola finalmente nella versione integrale: stiamo parlando della MV Agusta Brutale 675 2012.

La famiglia della Brutale, mito della categoria naked, si allarga introducendo una moto completamente inedita pronta a diventare il nuovo riferimento del segmento di media cilindrata.

La Brutale 675 ricalca gli stilemi di successo della sorella maggiore rispecchiandone la forte identità e performance, ma aprendo il mercato a nuovi clienti.

La raffinatezza meccanica e l’eccellenza ciclistica, fiori all’occhiello della Casa varesina, sono ancora una volta le carte vincenti della nuova Brutale 675.

Un progetto innovativo edesclusivo, ma anche alla portata di tutti e per un utilizzo globale: dall’utilizzo quotidiano, all’utilizzo in pista, MV Agusta Brutale 675 è in grado di affrontare qualsiasi situazione regalando autentico piacere di guida ed emozioni tipiche delle moto MV Agusta. Leggera, agile la Brutale 675 è equipaggiata con il rivoluzionario motore già in uso dalla F3, il nuovissimo 3 cilindri in linea, compatto che vanta soluzioni tecniche uniche come l’albero motore controrotante, soluzione utilizzata fino a oggi solo in MotoGP e l’evoluta gestione elettronica con sistema MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System), un sistema Full Ride by Wire multimappa integrato al controllo di trazione.

La potenza (115 CV a 12.500 giri) si accompagna a un’erogazione formidabile a tutti i regimi e a una coppia degna di una maxi. La ciclistica, come da tradizione MV Agusta, non trova rivali nella categoria. Il suo telaio misto traliccio/alluminio offre rigidità da riferimento. Solo 163 kg a secco. La nuova Brutale 675, esposta al Salone Eicma di Milano (stand P30 – Pad. 2), sarà disponibile presso la rete vendita da marzo 2012. Tre le colorazioni proposte: Rosso/Argento, Bianco Perlato/Oro opaco e Grigio Magno opaco/Antracite opaco al prezzo di 8.990 euro.

MV Agusta Brutale 675 2012
MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012

 
IL DESIGN:

Come ogni prodotto MV Agusta, anche la Brutale 675 è caratterizzata da uno stile unico, dove nulla è lasciato al caso. Forma e funzione si uniscono a creare un oggetto praticamente perfetto. Il gruppo serbatoio-sella-codino è il fulcro del design della Brutale 675 ed evidenzia ancor di più la compattezza dimensionale della moto. Il pilota diventa parte integrante del mezzo, perfettamente inserito in una moto corta, agile e con la “vita stretta” che consente a chiunque di posare i piedi a terra senza problema.

Questo favorisce l’instaurarsi immediato di un grande feeling tra la Brutale 675 e il suo pilota. Chiunque salga a bordo ha l’impressione di aver guidato la moto da sempre. Il codino estremamente rastremato, il faro tipicamente Brutale, la strumentazione interamente digitale sono elementi distintivi che rendono la MV Agusta Brutale 675 unica nella sua categoria.

 

MV Agusta Brutale 675 2012

IL MOTORE:

L’inedito motore 3 cilindri in linea da 675 cc, che ha fatto il suo debutto sulla sportivissima F3, trova collocazione ideale anche sulla Brutale 675 dopo aver ricevuto alcune modifiche che lo rendono perfetto per l’utilizzo stradale e sportivo che ogni naked MV Agusta richiede. Un motore incredibilmente stretto, ma anche corto come mai nessun altro in questa categoria grazie a una disposizione degli organi interni del tutto particolare. Con un alesaggio da ben 79 mm e una corsa di soli 45,9 mm, il tre cilindri MV Agusta è un propulsore fortemente superquadro capace di raggiungere regimi elevatissimi.

Sulla Brutale 675 il picco di potenza è di 115 cv a 12.500 giri, la coppia è di 71 Nm a 10.600 giri, ma molto più importante è la curva di erogazione che “spalma” la potenza e la coppia lungo un arco di giri estremamente ampio, assicurando non solo prestazioni da sportiva pura, ma anche facilità di utilizzo ed efficacia nella guida di ogni giorno. Con la F3, la Brutale 675 condivide l’albero motore controrotante, soluzione utilizzata fino ad oggi solo in MotoGP, che contribuisce a raggiungere il miglior bilanciamento dinamico possibile, aumentando anche la maneggevolezza della moto.

Dimensioni e peso al minimo e prestazioni al top della categoria sono le caratteristiche che rendono unico il motore della nuova MV Agusta Brutale 675, destinato a diventare una pietra miliare tra i propulsori grazie a soluzioni tecniche radicali come il basamento di tipo “closed deck” fuso in conchiglia con canne integrali o il sistema MVICS. Caratteristica peculiare è anche quella di avere i circuiti acqua e olio integrati: il gruppo pompe (acqua e olio) è posto interamente all’interno del motore e anche i condotti passano tutti all’interno contribuendo alla grande pulizia estetica, fondamentale su una naked, del 3 cilindri italiano più potente di sempre.

MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012

L’ELETTRONICA:

L’elettronica, di gestione più avanzata mai utilizzata su una moto di questa cilindrata, è naturalmente elemento essenziale per l’ottimizzazione delle prestazioni. Un sistema d’iniezione estremamente sofisticato, sfrutta 3 corpi farfallati da 47 mm di diametro per avere una combustione perfetta a ogni regime.

Il sistema MVICS offre una gestione perfetta della potenza, dando la possibilità al pilota di selezionare una delle 4 mappe disponibili per ottenere l’erogazione di potenza più adeguata al percorso o al proprio gusto. Una di queste è customizzabile consentendo di perfezionare ulteriormente l’erogazione.

Con questo sistema è stato poi possibile mettere a punto un sistema di controllo di trazione regolabile su 8 livelli di intervento, tutto gestibile direttamente dal cruscotto digitale che funge da vero e proprio terminale, oltre a fornire qualsiasi indicazione necessaria al pilota.

In caso di slittamento il sistema è in grado di intervenire su apertura farfalle, anticipo d’accensione e alimentazione per ripristinare l’aderenza ottimale.

TELAIO:

La Brutale 675 conferma con i fatti come MV Agusta sia riuscita nell’intento di proporre una ciclistica estremamente facile e intuitiva, ma al tempo stesso incredibilmente performante. La parte superiore a traliccio di tubi in acciaio è collegata a piastre laterali in alluminio. La realizzazione di un nuovo modello comporta sempre un lavoro sinergico tra telaisti e motoristi. La compattazione longitudinale del motore ha consentito di realizzare una moto corta, agile, reattiva, cui contribuisce anche il monobraccio molto lungo che aiuta anche a scaricare perfettamente la potenza a terra.

MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012

SOSPENSIONI

La definizione ottimale delle sospensioni è stato un punto fisso durante la progettazione della Brutale 675. Anche una moto “semplice” come una naked deve avere il meglio disponibile sul mercato. La forcella a steli rovesciati da 43 mm offre una scorrevolezza da riferimento. La sua escursione di 125 mm consente di affrontare in scioltezza i percorsi stradali urbani, di essere efficaci in montagna e imprendibili in pista. L’ammortizzatore posteriore con leveraggio progressivo, è regolabile nel precarico molla, la corsa della ruota posteriore è di 123 mm.

FRENI

Il meglio della tecnologia attualmente disponibile trova spazio anche su MV Agusta Brutale 675, che offre un impianto con pinze Brembo radiali e pompa Nissin con serbatoio integrato, una soluzione che sottolinea la sportività del progetto. I dischi da 320 mm all’anteriore sono gli stessi adottati dalla sportivissima F3, per una frenata potentissima ma anche perfettamente gestibile in tutte e situazioni di guida.

La nuova BRUTALE 675 sarà presentata al Salone Internazionale del Motociclo (EICMA), stand P30 – Pad. 2, e disponibile presso la rete vendita ufficiale da marzo 2012.

3 le colorazioni proposte: Rosso/Argento, Bianco Perlato/Oro opaco e Grigio Magno opaco/Antracite opaco al prezzo di 8.990€. [SM=x44450]

MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012MV Agusta Brutale 675 2012

 

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[Modificato da Etrusco 16/04/2012 18:38]

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MV Augusta F3
Ed ecco qui la sorella carenata della brutalina a 3 cilindri [SM=x44479]
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MV Augusta F4
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La maxi naked di Schiranna è ora disponibile anche col più avanzato ABS Bosch,
disattivabile e con la doppia modalità Normal e Race. Intervista esclusiva a chi l’ha sviluppato, tecnica e prezzi.

MV Agusta Brutale 1090: arriva l�ABS

La gamma delle MV Agusta Brutale 4 cilindri ha recentemente ricevuto un consistente aggiornamento con la versione 2013 (ripassate l’argomento cliccando qui), ma ecco un ulteriore step evolutivo con l’arrivo delle versioni ABS.

TECNOLOGIA TOP AL SERVIZIO DEL PILOTA
Brutale 1090, Brutale 1090 R e Brutale 1090 RR, sono ora disponibili anche con sistema antibloccaggio ABS. Il dispositivo è incentrato sulla centralina Bosch 9MP, riferimento per dimensioni e peso, quindi ideale per trovare posto poco sopra il motore. L'ABS sfrutta due ruote foniche e un sensore di pressione ed è stato sviluppato in vista della sicurezza senza perdere nulla delle performance tipiche degli impianti frenanti MV Agusta. Su tutti e tre i modelli l'ABS è disattivabile.


Z O O M


SOLO SPORT, GRAZIE
Sulla Brutale 1090 RR il dispositivo può essere impostato alternativamente su 2 modalità:
 Normal per la guida stradale; Race Mode per l'utilizzo specifico in pista o per l'impiego stradale estremamente sportivo. 

 


INTERVISTA ESCLUSIVA AL RESPONSABILE PIATTAFORMA MV AGUSTA 3 E 4 CILINDRI

Per capire meglio cosa significhi mettere l’ABS su una MV Agusta, abbiamo intervistato Brian Gillen, platform manager 3 e 4 cilindri, che ha seguito lo sviluppo.
 

Ing. Gillen, senza le nuove normative europee l’ABS sarebbe arrivato lo stesso sulle MV Agusta?
La decisione era già stata presa. Noi vogliamo dare ai nostri clienti il massimo della tecnologia disponibile, ma solo per aiutare il pilota ad avere il massimo piacere di guida. Poi anche la sicurezza, ma questa non deve mai (per noi) compromettere il piacere di guida. All’inizio in azienda qualcuno era scettico, ma poi è bastato provare un ABS tarato in modo giusto per MV Agusta per eliminare ogni dubbio. Ai clienti piacerà.

Quanto tempo è durato lo sviluppo?
Tutto è cominciato a novembre 2011 e, per quanto riguarda la Brutale 4 cilindri, è finito dieci giorni fa.

E allora ci spieghi com’è questo ABS stile MV.
Bisogna distinguere tra l’ABS di Brutale 190 e R da quello della RR. I primi due hanno formalmente una sola mappa, che però di fatto implementa due algoritmi: quello per l’anti ribaltamento e quello per l’anti bloccaggio. Il tutto con la centralina Bosch più evoluta che c’è, la 9MP, e sviluppato in collaborazione con noi. Ad esempio, l’anti ribaltamento che abbiamo noi è molto più sofisticato di quello della concorrenza. Il nostro ABS noi lo definiamo “trasparente”, nel senso che non ti accorgi che c’è anche mentre sta lavorando. Non disturba.

La taratura dell’ABS della 1090 e della R corrisponde a quella della mappa Normal della RR?
Assolutamente no, poiché la RR ha sospensioni più leggere e sofisticate, oltre all’impianto frenante racing Brembo.

La mappa Race in che cosa si distingue?
Tutti i limiti spostati più in là, dato che è pensata per un uso espressamente sportivo. In particolare in pista, dove il fondo è perfetto e l’aderenza è quindi maggiore, ma anche pensando a piloti che ricercano la massima performance prima di tutto. Questo significa, ad esempio, che abbiamo tarato l’anti ribaltamento in modo da permettere maggiori trasferimenti di carico sull’anteriore, col contorno di belle derapate in ingresso, per chi le vuole fare ed è capace.

Che modifiche avete dovuto fare per montare l’ABS sulla Brutale?
Sostanzialmente quelle che permettono di alloggiare sulla moto il modulo Bosch. Quindi abbiamo modificato la parte centrale del telaio (ma questo già col lancio della Brutale 4 cilindri 2013) e spostato il regolatore di tensione da sinistra a destra. Poi ovviamente cambiano i cablaggi e il cruscotto.

Le ruote foniche vengono usate come sensori anche per il traction control?
In questo momento solo per l’ABS, a causa del fatto che l’elettronica che usiamo sulla Brutale 1090 (Magneti Marelli, nrd) non prevede il ride by wire. Ma nel prossimo futuro l’elettronica diventerà più sofisticata e simile a quella usata sulle altre moto MV Agusta (non lo dice, ma si tratta della sofisticata centralina Eldor, montata prima sulla F3 ma in realtà nata per motori a 4 cilindri, ndr) e allora anche la Brutale 4 cilindri seguirà la strada tracciata dagli altri modelli

E tutto questo quando succederà?
Al prossimo salone di Milano comincerete a vedere qualcosa in questo senso, ma arriverà anche la Rivale di produzione e un nuovo modello.

Di che si tratta?
È presto per parlarne, ma sappiate che ogni anno presenteremo modelli nuovi. D’ora in poi sarà così.

Torniamo all’ABS. Come è stato collaudato e sviluppato?
Quello della 1090 e della R è pensato per un uso al 75% stradale, quindi l’abbiamo sviluppato praticamente solo su strada. Con questo intendo dire che inizialmente abbiamo ricreato in modo controllato le condizioni più proibitive che si possono trovare tutti i giorni (ghiaccio, bagnato, ecc.). Ad esempio siamo andati a Balocco. Poi abbiamo usato le moto su strade aperte, ma sempre cercando condizioni difficili, come il pavé bagnato a Milano.

Siete andati anche in pista?
Certamente. Ad esempio ad Adria e Valencia, con piloti in piena attività, oltre ai nostri collaudatori.

Parliamo prezzi: quello della 1090 e della R aumenta di 600 euro, quello della RR di 700. Perché?
Capisco che il pubblico possa vederla come una cosa non totalmente giustificata, ma la RR ha richiesto uno sviluppo completamente diverso, con software dedicato e soprattutto molti collaudi in pista. Tutto questo costa, ma il risultato merita.

 

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ABS sulla MV Agusta F4
L'ABS ormai non è più un intruso nel segmento sportivo, le superbike lo adottano in molti casi come standard, ora anche la serie F4 di MV Agusta. Design, stile, tecnologia e prestazioni sono qualità tipiche della F4, ora anche la sicurezza. Cuore Bosh per l'ABS dell...
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MV Stupisce tutti e presenta la nuova F3 Tre Cilindri 800 cc: la schiena ai medi di un bicilindrico e l'allungo "cattivo" agli alti di 4 in linea!
Vuoi scoprirla? Vieni ai test Ride MV Agusta, presso Misano Adriatica, Sabato 8 Giugno 2013 [SM=x44517]
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08/10/2014 01:08

Mercedes AMG-MV Agusta: annuncio a EICMA

Il "matrimonio" s'ha da fare e si farà entro l'anno. Mercedes AMG acquisirà una quota della storica Casa italiana delle due ruote entro la fine del 2014.


L'annuncio dell'accordo tra Mercedes AMG e MV Agusta arriverà in occasione del Salone EICMA di Milano, in programma i primi di novembre. Svanito il binomio con Ducati (dopo la partnership datata 2010, la Casa di Borgo Panigale ha deciso poi di monetizzare vendendo il pacchetto completo all'altro colosso tedesco Audi) Mercedes AMG ha puntato forte sull'altro Marchio storico e vincente del motociclismo di casa nostra. Per entrare quasi in punta di piedi nel mondo delle due ruote.

Quasi, perché dopo aver resistito ad una proposta del Gruppo Fiat, Giovanni Castiglioni ha ceduto alle lusinghe di Stoccarda grazie ad un particolare di non poco conto: Mercedes AMG entrerà in società con una quota di minoranza (massimo il 20%) e non avrà nessun tipo di pretesa né dal punto di vista decisionale né produttivo. Progettazione e realizzazione dei modelli MV continueranno ad essere sviluppati a Schiranna dalla "squadra" capitanata da Castiglioni jr. E la MV Agusta, vincitrice di 38 titoli mondiali con (tra gli altri) Agostini, Hailwood, Surtees e Ubbiali) rimarrà italiana a tutti gli effetti.

Fonte: Motociclismo...

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20/10/2014 19:46

MV Agusta Brutale Dragtser RR
MV Agusta Dragster RR

MV Agusta Dragster RR 800

MV Agusta Dragster RR 800

MV Agusta Dragster RR 800

MV Agusta ha rilasciato un breve video in cui lascia intravedere alcuni particolari della nuova Brutale Dragster RR che dovrebbe arrivare ad EICMA.
Le immagini ci lasciano intuire che sarà ancora più cattiva.

Fonte: Motociclismo...

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20/10/2014 20:11

MV Agusta Brutale Dragtser RR: motore 800 cc tricilindrico, 125 CV. Cambio elettronico, ride by wire e traction control

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20/10/2014 20:17


MV Agusta Brutale Dragster 800 RR: le prime foto "ufficiose"





Proprio nel giorno della presentazione ufficiale (noi ci siamo, ovviamente anche con test dinamico), ecco le prime immagini sfuggite in rete della nuova varesina. Con cerchi a raggi, nuovo frontale e inedite livree, la Dragster diventa una roadster ancor più cattiva






Ve l’abbiamo anticipato con un video e con le primissime immagini “non ufficiali” (cliccate qui): MV Agusta porterà a Eicma una versione inedita della Brutale Dragster 800, che riceve la sigla “RR” nel nome. Proprio oggi e domani c’è la presentazione stampa e vi stiamo per dire tutto. Ma intanto approfittiamo dei colleghi americani di www.asphaltandrubber.com, che sono riusciti a scovare le prime immagini ufficiali della moto: guardate la gallery, poi ci ragioniamo un po’ su.


 CHE BEI (BI)COLORI


Due cose saltano immediatamente all’occhio: i cerchi a raggi e le nuove livree. Le ruote sono le splendide Kineo, che uniscono il fascino dei raggi alla tecnologia del particolare sistema di unione degli stessi al cerchio e al mozzo (nippli in lega leggera posti parallelamente all’asse ruota e fissaggio tangenziale al mozzo: l’estetica è unica e si possono usare pneumatici tubeless). Per restare nei... dintorni di MV Agusta, le abbiamo già viste sulla Magni StoriaLe colorazioni sono due: rosso/bianco (ruote bianche) e rosso/nero (ruote nere), entrambe le versioni con forcella (sempre Marzocchi) e mozzi in rosso, il “puntale” e il motore in nero. Le grafiche sono dedicate e scompare il fregio sui convogliatori. Lasciateci dire che le nuove colorazioni ci paiono davvero riuscite, riuscendo a trasmettere efficacemente l’idea di una moto cattiva e unica: vistosa ed eccentrica la bianca, più muscolosa la nera.


 ALMENO 125 (CV)


Per quanto riguarda la tecnica, c’è l’introduzione dell’ammortizzatore di sterzo, mentre non ci dovrebbero essere clamorose novità per quanto riguarda il motore, che resta l’ormai classico tricilindrico di 798 cc e 125 CV (cliccate qui per vederlo in azione al banco durante il rilevamento delle prestazioni della Rivale, che ha identico propulsore. A proposito: lo sapete che ora la Rivale esiste anche in versione… Polizia?). L’adesivo “ABS” sul parafango anteriore e le ruote foniche confermano che l’elettronica sarà presente ed avanzata, presumibilmente oggetto degli inevitabili miglioramenti di cui questi dispositivi (anti bloccaggio in frenata, traction control, ride by wire, cambio elettronico, ecc.) possono facilmente essere oggetto.


 ANCHE LA SORELLA


Tutte le novità introdotte sulla Dragster dovrebbero essere estese alla Brutale 800 “standard”, che infatti dovrebbe accogliere in gamma della versione RR. Contrariamente a quanto successo col modello a… coda corta, finora non ci sono immagini della “Brutalina” RR. Saranno le stesse le livree? E la tecnica sarà confermata o riceverà un upgrade, magari derivato dall’esperienza con la F3 nel Mondiale Supersport (cliccate qui per l’ultima vittoria di Cluzel) e nel CIV (doppietta di Roccoli nell’ultima tappa al Mugello)?


 Tra qualche ora sapremo tutto: state connessi. Infine, non perdetevi Eicma, dove lo stand MV Agusta sfoggerà ben più di una novità.




Il cerchio posteriore a raggi Kineo della MV Agusta Brutale Dragtser RR.
[Modificato da Etrusco 20/10/2014 20:25]

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13/04/2015 10:57

2015 MV Agusta Brutale 800 Dragster RR

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MVAgusta Brutale 800 (edizione 2016)

Nuova MV Agusta Brutale 800: la video presentazione da Eicma



La Casa varesina rinnova la propria naked da 800 cc, che presenta ora un nuovo un design, più snello e moderno,
e un motore rivisto, con coppia più robusta a tutti i regimi. Scopritela nel video 

NUOVO LOOK E MOTORE RIVISTO

Per il 2016, la MV Agusta Brutale 800 è stata completamente rivista (qui le foto): cambia sia nel look che nella sostanza. Per quanto riguarda il design troviamo linee più affilate e muscolose, un nuovo serbatoio e nuovo telaietto posteriore. Il gruppo ottico anteriore mantiene la forma ellittica, ma ora è full-led; lo scarico cresce di volume. Anche il motore è stato rivisto: a parte le rifiniture in nero lucido, ora è omologato Euro 4 e ha una nuova curva d’erogazione.
 Cliccate qui per conoscere i dettagli di questa nuova moto;
qui  trovate il video di presentazione, dallo stand MV Agusta ad Eicma, di Federico Aliverti.

Cliccate qui per conoscere le altre novità di MV Agusta esposte al Salone di Milano 2015.

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22/11/2015 23:18

MVAgusta Brutale 800 (edizione 2016)
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27/11/2015 11:51

tanta roba
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MV Agusta: nubi all’orizzonte


Giovanni Castiglioni
notizie / 22 marzo 2016 di Riccardo Piergentili



Cambia il periodo storico ma per la MV Agusta il problema resta sempre lo stesso: la liquidità. La storia dell’azienda varesina è sempre stata caratterizzata da alti e bassi: presentazione di moto dal design apprezzato in tutto il mondo, alternate a periodi in cui la mancanza di denaro non ha permesso di esprimere l’elevato potenziale tecnico di una media impresa che, nella produzione e nello sport, riesce a competere con le grandi realtà industriali. La MV Agusta è una delle poche aziende che non ha problemi a vendere ma a produrre. In pratica, ci sono momenti in cui la richiesta di moto non può essere soddisfatta a causa della mancanza di liquidità.


ALTI E BASSI - È dall’inizio del 2000 che la MV Agusta viaggia in un mare burrascoso. Nel 2004, dopo l’accordo con la malese Proton, sembrava che il futuro del Gruppo (composto da MV Agusta stessa, Cagiva e Husqvarna) potesse essere positivo, però, nel 2005, la Proton ha smesso di credere nell’azienda italiana, cedendo la quota aziendale di maggioranza (e i debiti) della MV Agusta alla GEVI S.p.A, al prezzo simbolico di 1 euro. Il 2007 è stato ancora un anno nero, a causa della dello scorporo delle attività e della vendita della Husqvarna alla tedesca BMW Motorrad (che 2013 ha ceduto il brand alla KTM).


DALL’ASIA ALL’AMERICA - Il 2008 è stato l’anno in cui Harley-Davidson ha rilevato la MV Agusta e la Cagiva per circa 70 milioni di euro. Con il colosso americano, la MV Agusta sembrava finalmente entrata a far parte di una realtà industriale in grado di assicurare una continuità ma nel 2010, un altro colpo di scena ha di nuovo cambiato le carte in tavola: un’altra cessione simbolica a 1 euro, questa volta a Claudio Castiglioni, tornato di nuovo al comando della MV Agusta.


L’ARRIVO DEI TEDESCHI - Claudio Castiglioni, “Il Presidente”, purtroppo scomparso nel 2011, ha lasciato al figlio Giovanni Castiglioni (in alto, in apertura) un’azienda pronta a essere rilanciata e Giovanni ha dato il via a un ambizioso progetto, che avrebbe dovuto portare la MV Agusta alla quotazione in borsa. In questo percorso MV Agusta è stata affiancata da Mercedes-AMG, che grazie a un investimento di circa 20 milioni di euro è diventato azionista di minoranza, acquisendo il 25% delle quote. Ai 20 milioni di euro della Mercedes-AMG vanno aggiunti i 15 milioni di euro che la MV Agusta ha ricevuto dalla Banca Popolare di Milano.






GLI ERRORI STRATEGICI - Le premesse per fare bene c’erano, però qualcosa è andato storto, forse perché la MV Agusta ha cercato di attuare un piano industriale troppo ambizioso, che prevedeva la realizzazione di numerosi modelli (con poche piattaforme), senza avere una rete vendita adeguata alla situazione e senza avere mai sfruttato davvero la partnership con Mercedes-AMG per risolvere questa problematica.


TROPPE VERITÀ - Oggi la MV Agusta ha bisogno di un’iniezione di liquidità per portare avanti il suo piano industriale e questo vuol dire che l’azienda si è indebitata. I documenti ufficiali parlano di aumento del fatturato ma è fatto noto che analizzare i bilanci aziendali non è mai facile, perché si possono leggere tante verità. I fatti, però, dicono che ce n’è una, infatti il fatturato può anche aumentare ma quando le spese sono maggiori dei ricavi, non c’è utile e si perdono soldi. L’unica verità è che oggi la MV Agusta ha bisogno di denaro e per evitare di bloccare l’attività produttiva è stata chiesta l’ammissione al concordato in continuità. Semplificando, si tratta di una richiesta di pagare solo una parte dei debiti, per creare una nuova base di partenza.


QUALE FUTURO? - Ovviamente la situazione ha richiesto l’intervento di Fiom, Cgil e Fim Cisl, che stanno cercando di capire quanti soldi saranno necessari per portare avanti il piano industriale e assicurare un futuro ai 197 dipendenti. Il futuro della MV Agusta sembra strettamente collegato a quello della Mercedes-AMG, che o non è riuscita a venedere le sue quote azionarie o non le ha volute vendere. La differenza tra queste due realtà è sostanziale, in quanto nel primo caso la MV Agusta dovrà contare solo sulle proprie forze, mentre nel secondo caso la Mercedes-AMG potrebbe aspettare che la situazione degeneri per acquisire la maggioranza aziendale, magari spendendo il solito euro simbolico, che permetterebbe ai tedeschi di acquistare un altro tassello del motociclismo italiano…


Fonte: In Moto   Twitter: @Hokutonoken_79


 

 




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