Pedofilia, processo don Seppia: l’ex parroco di Sestri Ponente condannato a 9 anni e 6 mesi
Genova. Si è concluso con una condanna a 9 anni e 6 mesi il processo a don Riccardo Seppia, arrestato un anno fa con l’accusa di violenza sessuale su minori e cessione di stupefacenti. L’ex parroco di Sestri Ponente è stato condannato per tutti i reati a lui imputati, tranne quello di detenzione di materiale pedopornografico.
Stamattina, dopo le repliche del pubblico ministero Stefano Puppo e dell’avvocato difensore del parroco Stefano Bonanni, il giudice Roberta Bossi si è chiusa in camera di consiglio.
Il pm aveva chiesto un totale di 11 anni e 8 mesi di reclusione. L’avvocato difensore aveva chiesto invece l’assoluzione da tutti i reati eccetto la cessione di droga all’ex seminarista Emanuele alfano, chiedendo comunque il minimo della pena.
Don Seppia, che è arrivato in tribunale scortato dagli agenti della penitenziaria, vestito in jeans e giubbotto sportivo, ha letto in aula una dichiarazione spontanea, chiedendo scusa per il proprio comportamento morale. Ovviamente si è riferito solo al consumo di droga e ai contenuti trovati sul suo computer, ma non alla tentata violenza, per cui si è sempre dichiarato innocente.
Secondo l’accusa Seppia tentò diversi approcci su un chierichetto quindicenne. Attenzioni morbose che culminarono in un abbraccio troppo caloroso, avvenuto in canonica, seguito da un tentato bacio. E in un’altra occasione da alcune carezze a una gamba. A ciò si aggiunge il tentativo d’induzione alla prostituzione minorile. La vittima in questo caso sarebbe un diciassettenne albanese che viveva in una casa famiglia ed è a lui che il parroco offrì della cocaina, nel tentativo, che poi non si è concretizzato, di avere un rapporto sessuale.
La versione della difesa, invece, è che il sacerdote, soprattutto a causa dell’utilizzo di droghe, parlasse molto ma in realtà non abbia mai consimato alcuna violenza di natura sessuale.
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