Nudi artistici & Scatti d'Autore : Quadri, Sculture e Foto dei migliori Artisti: J.Sieff, N.Araki, N.Goldin, Helmut Newton, etc. ...

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Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:22
Per il sublime fotografo Frank Hogart:
"la fotografia è l'arte di non premere il pulsante".
Perché una bella foto è una cosa molto rara, non è un prodotto meccanico, ma il frutto di una coincidenza miracolosa.
E' una scarica di energia che permette di vedere il mondo da più punti di vista, perfino da tutti i punti di vista possibili, scovando e praticando le mille angolazioni possibili di una scena, scoprendo la psicologia di una persona, approfittando della mossa giusta al momento giusto.

Ecco. In un'epoca di affabulazione dei segni, di idee deboli senza ideali forti, di fanta-massa senza santa-messa,
il nostro modo di vedere sembra a volte un vedere senza sapere quello che realmente ci accade.
Vediamo senza guardare, senza mai entrare in un rapporto di reciprocità con le cose viste.


Ecco: le immagini di Araki, Sieff, Nan Goldin (per gentile concessione della galleria di Valentina Moncada - Roma, via Margutta 54, tel. 06-3207956) rappresentano una specie di "protesi dello sguardo" capace di spiegare la sottile differenza tra vedere e guardare.

(Copyright Dagospia.com)

[Modificato da Etrusco 02/08/2004 17.24]

Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:23
Nobuyoshi Araki
ARAKI

Gli sono bastati pochi anni per diventare uno dei clic-men più ammirati e richiesti del mondo.
Lo stile di Araki?
Quello che potete immaginare in un giapponese alla ricerca dell'oscenità.

by Nobuyoshi Araki
theworldofphotographers.files.wordpress.com/2011/09/nobuyoshi-araki-e88d92e69ca8-e7b58ce6839...

"Senza l'oscenità", dice Araki, "le nostre città sono luoghi vuoti e la vita è senza interesse".
Se cerchiamo una definizione, Araki è un "pornografo candido". Non inventa niente, tutto è autentico, quindi innocente.
Mentre inautentica, quindi volgare, è quella dei calendari alla Ferilli e Falchi, dove l'attrice recita una sessualità che non le appartiene. E infatti Araki non distingue tra vita privata e vita documentata dalle foto e resa pubblica: "Per me le fotografie sono un diario, un modo di annotare il pasaggio di cose e emozioni".


Araki è in mostra presso la Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956.






[Modificato da Etrusco 02/08/2004 17.38]

Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:25
Jeanloup Sieff
Sito ufficiale...







Nu dans une bibliotheque(1976)J.l. Sieff




Ambroisine from behind ,Paris 1972 Jean-Loup Sieff


Jeanloup Sieff Derrière anglais, 1969. Silver Gelatin Print 30 x 40 cm

Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:28
DA ARAKI A OLAF, LA LIBERAZIONE DEL CORPO



OLAF

Fra gli anni Cinquanta e i Sessanta l'immaginario omosessuale americano costruisce l'immagine del "macho". Un modello di uomo abbagliante, orgoglioso della propria bellezza, fotografato alla stregua di un eroe antico e classico finito in un sabato picchiatello. Il bruciante successo di Erwin Olaf, quarant'anni, olandese, ha insegnato che il "macho" non è abitato da baffuti manichini alla Village People, ma da volti normali, corpi surreali o corpi distratti. Scrive Jonathan Turner che ha presentato la mostra "Fashion Victims" presso la galleria romana Il Ponte Contemporanea - tel. 06-68801351: "Olaf è riuscito a sintetizzare sensualità e bellezza estetica esprimendo così le caratteristiche preminenti di questi due mondi: gay e moda".






( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )


( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )


( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )


( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )


( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )


( Erwin Olaf - Galleria Il Ponte Contemporanea, tel. 06-68801351 )
ARAKI
Gli sono bastati pochi anni per diventare uno dei clic-men più ammirati e richiesti del mondo. Lo stile di Araki? Quello che potete immaginare in un giapponese alla ricerca dell'oscenità. "Senza l'oscenità", dice Araki, "le nostre città sono luoghi vuoti e la vita è senza interesse". Se cerchiamo una definizione, Araki è un "pornografo candido". Non inventa niente, tutto è autentico, quindi innocente. Mentre inautentica, quindi volgare, è quella dei calendari alla Ferilli e Falchi, dove l'attrice recita una sessualità che non le appartiene. E infatti Araki non distingue tra vita privata e vita documentata dalle foto e resa pubblica: "Per me le fotografie sono un diario, un modo di annotare il pasaggio di cose e emozioni".
Queste le immagini di Araki in mostra presso la Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956.


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )


( ARAKI - Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956 )

Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:29
Helmut Newton

Helmut Newton in mostra a Parigi

28/03/2012 | Valentina Galleri | arte Colpo d’OcchioPrint This Post Email This Post

Oltre 200 scatti del fotografo berlinese ripercorrono la sua celebre carriera.

A curare la mostra: la vedova June Browne

Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare:

tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”. – Helmut Newton

Sono passati otto anni dalla sua morte (il 23 gennaio del 2004), a stroncarlo fu un attacco di cuore mentre era alla guida della sua Cadillac, aveva 83 anni. Parigi oggi ha deciso di rendergli omaggio con la prima grande retrospettiva al mondo delle sue opere, fra le quali mancano solo i collage. Lui è Helmut Newton, il celebre fotografo di moda tedesco, nato a Berlino negli anni Venti. Certi fotografi fanno arte, ma non io. Se le mie foto sono esposte nelle gallerie o nei musei tanto meglio. Ma non è per questo che le ho realizzate”. Infatti la fotografia per Newton non è mai stata una macchina per far soldi, lavorava solo su commissione: restando sempre nel campo della moda, è riuscito a “dare colore” attraverso le sue foto in bianco e nero, alternando collaborazioni con grandi riviste (come Elle, Vogue, Harper’s Bazaar e Vanity Fair) con quelle per le grandi case (come Chanel, Gianni Versace e Yves Saint Laurent). Gli scatti, visibili fino al 17 giugno, sono in esposizione presso il Gran Palais a Parigi. In tutto sono 250, per la maggior parte stampe originali, e sono state selezionate anche grazie all’aiuto della moglie, l’attrice australiana June Browne, che dopo il matrimonio ha presto lasciato la carriera per dedicarsi totalmente al marito ed appassionarsi anche lei alla fotografia. Con lo pseudonimo di Alice Springs è diventata la sua assistente e ha posato anche per lui in qualche scatto.

Maggiori informazioni su: www.rmn.fr/helmut-newton

di Valentina Galleri

#gallery-1 { margin: auto; }#gallery-1 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 25%; }#gallery-1 img { border: 2px solid rgb(207, 207, 207); }#gallery-1 .gallery-caption { margin-left: 0pt; }
Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:33
Nan Goldin

Kat and Sarah kissing - 2006
- 4" x 6" - O.B. Collection - acquired from visual aids benefit

Nan Goldin Devil’s Playground

   
         

The Devil’s Playground presents a major collection of photographs by Nan Goldin. Since the 1980s Nan Goldin has consistently created photographs which are intimate and compelling – they tell personal stories of relationships, friendships and identity, but simultaneously chronicle different eras and the passage of time.

This book features a significant body of new work by Goldin, including photographs from series such as Still on Earth (1997–2001), 57 Days (2000) and Elements (1995–2003), many of which are previously unpublished. Laid out in sequences by Goldin herself, like a diary, the material is both courageously candid and affirmative. The photographs are grouped into themed chapters and between these are interspersed a number of texts, poems and lyrics by prominent writers – including Nick Cave, Catherine Lampert, Cookie Mueller and Richard Price. The Devil’s Playground is the first major book to be published on Goldin’s work since 1996 and is her most significant to-date. It brings to light the source of Goldin’s inspiration and her life as a prominent contemporary artist.

Nan Goldin is internationally recognized as one of today’s leading photographers. Nan Goldin was born in Washington, D.C. in 1953, and grew up in Boston, Massachusetts. At the age of eighteen she began to photograph her family and friends—whom she considered her extended family—in New York, Boston, Provincetown, London, and Berlin. She has since lived in New York, Bangkok, Berlin, Tokyo and Paris, amassing an extensive body of work that represents an intimate and compelling photographic portrait of our time. First published in 1986, her Ballad of Sexual Dependency is a contemporary classic and one of the most influential series of photographs of the 1980's. It was originally presented as a slide show accompanied by a rock soundtrack and brought an intimate, even amateur, use of photography into the arena of contemporary art. It is a pictorial journey, documenting, with total candour, Goldin’s ‘extended family’ of Bohemian friends, drug addicts, transvestites, clubbers and battered lovers.


Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:34
Erwin Olaf

Z O O M

HAMILTONS GALLERY: ERWIN OLAF, BERLIN | Tefkros Christou
Berlin, Clarchens Ballhaus Mitte, 10 July 2012



artnet Galleries: Hotel Moscow - Room 168 by Erwin Olaf from Hamiltons Gallery
www.artnet.com - Erwin Olaf, Hotel Moscow - Room 168


Workshop “Excalibur” sul Ritratto | Massimo Talamini
www.massimotalamini.it - dalla serie Hotel, di Erwin Olaf


Отель... Фотограф Erwin Olaf | Розум - www.rozym.org
Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:39

PHOTO GALLERY - INDEX


  • LA PREVALENZA DEL CLIC.
    Valentina Moncada presenta i più grandi fotografi del nostro tempo:
    Araki, Sieff, Nan Goldin....
  • DA ARAKI A OLAF, LA LIBERAZIONE DEL CORPO
    La trasformazione del corpo in oggetto sessuale si è verificata solo grazie alla fotografia. Dietro l'obiettivo, Olaf e Araki. Dieci scatti baciati dal desiderio....
  • SAN DOMENICO AIUTACI TU!
    Una discesa al Grand Hotel San Domenico di Taormina non è solo lasciare il proprio stipendio per una stanza, ma è una immersione nella storia della Celebrità. Alla reception, Rita Hayworth, Cocteau e D'Annunzio, Callas e Greta Garbo. Un portfolio di 50 incredibili e imperdibili foto...
  • LETTURE - HOLLYWOOD-BABILONIA
    Epico e topico, ricco di atrocità e infamie, prepotenze di donne potenti, cattiverie di uomini impotenti, colpi di fulmine e colpi di rivoltella, "Hollywood Babilonia" di Kenneth Anger (Adelphi) è la sublime Bibbia della Città dei Lustrini e delle Illusioni.
  • IO BARILLARI, TU BARILLASTI, LORO SBARELLARONO
    Rendiamo omaggio al più pazzo protagonista del paparazzismo romano. Dal Papa che gioca a bocce a Lady Diana che gioca a fare la principessa, Rino Barillari è il testimone per immagini della Truce Vita contemporanea. Un portfolio per i vostri occhi, più una nota di Ennio Flaiano sul destino del nome paparazzo....

Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:40
Helmut Newton: retrospettiva a Parigi, "Come nasce uno Stile"


Etrusco
00lunedì 2 agosto 2004 17:41
Helmut Newton


Etrusco
10lunedì 2 agosto 2004 17:41
Padma Lakshmi by Helmut Newton – model
A beautiful model, chef and linguist! This post pays out respect to Helmut Newton (whose book i shared earlier) and Padma the Top Chef host.
Z O O M
Etrusco
10martedì 3 agosto 2004 02:45
Ph. Jeanloup Sieff
Etrusco
10martedì 3 agosto 2004 02:46
Ph. Jeanloup Sieff
Par un jour pluvieux, Paris, ...


Etrusco
10martedì 3 agosto 2004 02:49
Nan Goldin
Etrusco
10martedì 3 agosto 2004 02:59
Walter Spaeth
Visionary Computer Art by Walter Spaeth Title: The Human Machine project I:



Printmaking by Walter Spaeth titled: Fairytale Queen, created in 2002. EPSON2000P Print for a longer lasting Artwork - more than 100 Years!



Other Printmaking by Walter Spaeth titled: Flo with chair, created in 2002. EPSON2000P Print for a longer lasting Artwor
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 02:59
Gaetan Caputo
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:00
Freek Peters
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:01
David Glover
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:03
Rob Debenport
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:06
HELMUT NEWTON
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:10
Charisma Carpenter
fotografata da ISABEL SNYDER


Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:11
HELMUT NEWTON
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:15
Shalom Harlow
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:17


Foto di Paul Gremmler
Etrusco
00martedì 3 agosto 2004 03:24
Erik Kroll
Kimberlydevotion
00lunedì 13 settembre 2004 00:53
[SM=x44488] saranno anche d'autore ma a casa mia le chiamano TOPE!!!!
Etrusco
00lunedì 13 settembre 2004 00:59
Re:

Scritto da: Kimberlydevotion 13/09/2004 0.53
[SM=x44488] saranno anche d'autore ma a casa mia le chiamano TOPE!!!!



Ok:
tope d'autore [SM=x44461]

ludimonio
00lunedì 13 settembre 2004 02:14
Re: Nobuyoshi Araki

Scritto da: Etrusco 02/08/2004 17.23
ARAKI

Gli sono bastati pochi anni per diventare uno dei clic-men più ammirati e richiesti del mondo.
Lo stile di Araki?
Quello che potete immaginare in un giapponese alla ricerca dell'oscenità.
"Senza l'oscenità", dice Araki, "le nostre città sono luoghi vuoti e la vita è senza interesse".
Se cerchiamo una definizione, Araki è un "pornografo candido". Non inventa niente, tutto è autentico, quindi innocente.
Mentre inautentica, quindi volgare, è quella dei calendari alla Ferilli e Falchi, dove l'attrice recita una sessualità che non le appartiene. E infatti Araki non distingue tra vita privata e vita documentata dalle foto e resa pubblica: "Per me le fotografie sono un diario, un modo di annotare il pasaggio di cose e emozioni".


Araki è in mostra presso la Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54, tel. 06-3207956.



[Modificato da Etrusco 02/08/2004 17.38]





Oh Etrusco, sei tu che ti dai a queste elette prose estetiche?

Senti le foto sono belle, ancorché non originalissime, 'sta roba l'abbiamo già vista, però il bello non disturba mai...

al quale proposito c'è una cosa che non mi torna: in queste foto l'osceno in cosa consisterebbe? Nel corpo nudo? Nel fatto che quella si mette la papaya sulle tette? (oddio, dato il prezzo della papaya, usarla così è osceno[SM=x44466] )
Beh, per essere un pornografo 'sto giapponese amico tuo è un po' bacchettone. Non mi paiono particolarmente oscene.

Quanto al fatto che ci sia qualcosa di autentico di fronte ad una macchina fotografica, beh, questa è una tesi da dimostrare. Penso che la distinzione volgarità non-volgarità che tu giustamente cerchi, non stia nell'autenticità (le une non sono più autentiche delle altre se no sarebbe un reportage e non foto d'arte) ma nella "ovvietà" commerciale delle une (i calendari) contrapposta alla "singolarità" delle altre che appaiono così come oggetto contemplato e contemplabile.

Ma 'un si doveva parlà di topa in questo sito?[SM=x44510]
Etrusco
00lunedì 13 settembre 2004 09:56
Re: Re: Nobuyoshi Araki


Scritto da: ludimonio 13/09/2004 2.14
Oh Etrusco, sei tu che ti dai a queste elette prose estetiche?

Senti le foto sono belle, ancorché non originalissime, 'sta roba l'abbiamo già vista, però il bello non disturba mai...

al quale proposito c'è una cosa che non mi torna: in queste foto l'osceno in cosa consisterebbe? Nel corpo nudo? Nel fatto che quella si mette la papaya sulle tette? (oddio, dato il prezzo della papaya, usarla così è osceno[SM=x44466] )
Beh, per essere un pornografo 'sto giapponese amico tuo è un po' bacchettone. Non mi paiono particolarmente oscene.



Per capire l'oscenità come la intende Araki bisognerebbe immedesimarsi nella cultura nipponica, credo che sia riconducibile all'intento di immortalare immagini particolari che suscitino forti emozioni.
Ora però non so quali possano essere le oscenità classificabili come tale in un Giappone dove alle fermate degli autobus non è raro che alcuni signori leggano tranquillamente fumetti pornografici [SM=x44503] davanti donne e bambini... dove esistono negozi specializzati nella vendita di soli oggetti da feticisti (la lista sarebbe lunga)... insomma per dire che l'oscenità in senso lato andrebbe di molto ridimensionata nel paese del Sol Levante. [SM=x44503]
Dovremmo tener presente le parole del fotografo:
"Senza l'oscenità", dice Araki, "le nostre città sono luoghi vuoti e la vita è senza interesse".

Di qui si capisce la sua intenzione di scioccare, di colpire l'attenzione e suscitare forti emozioni... [SM=x44485]
"Per me le fotografie sono un diario, un modo di annotare il pasaggio di cose e emozioni".
E sembra che l'obiettivo sia un valido strumento per immortalare emozioni anche del quotidiano che altrimenti andrebbero perdute...


Quanto al fatto che ci sia qualcosa di autentico di fronte ad una macchina fotografica, beh, questa è una tesi da dimostrare. Penso che la distinzione volgarità non-volgarità che tu giustamente cerchi, non stia nell'autenticità (le une non sono più autentiche delle altre se no sarebbe un reportage e non foto d'arte) ma nella "ovvietà" commerciale delle une (i calendari) contrapposta alla "singolarità" delle altre che appaiono così come oggetto contemplato e contemplabile.



Araki generalizza col termine volgarità tutte quelle foto che sono frutto di un'artificio esasperato: lui predilige immortalare le sue modelle nella loro semplice quotidianità...
Sembrerebbe quasi che scatti le sue foto mosso da uno slancio egocentrico: quasi ad annotare quelle immagini che nella sua psiche suscitano forti emozioni e sensazioni erotiche...
come a dire che una ragazza normale in alcune particolari situazioni possa avere una carica d'erotismo ancor più forte
di qualsiasi altra top model ritratta nelle pose più sexy [SM=x44451]


Ma 'un si doveva parlà di topa in questo sito?[SM=x44510]


Ma infatti, però c'è modo e modo di parlare di IperFemmine! [SM=x44450]
ludimonio
00mercoledì 15 settembre 2004 01:10
Re: Re: Re: Nobuyoshi Araki

Per capire l'oscenità come la intende Araki bisognerebbe immedesimarsi nella cultura nipponica, credo che sia riconducibile all'intento di immortalare immagini particolari che suscitino forti emozioni.
Ora però non so quali possano essere le oscenità classificabili come tale in un Giappone dove alle fermate degli autobus non è raro che alcuni signori leggano tranquillamente fumetti pornografici [SM=x44503] davanti donne e bambini...

Araki generalizza col termine volgarità tutte quelle foto che sono frutto di un'artificio esasperato: lui predilige immortalare le sue modelle nella loro semplice quotidianità...
Sembrerebbe quasi che scatti le sue foto mosso da uno slancio egocentrico: quasi ad annotare quelle immagini che nella sua psiche suscitano forti emozioni e sensazioni erotiche...
come a dire che una ragazza normale in alcune particolari situazioni possa avere una carica d'erotismo ancor più forte
di qualsiasi altra top model ritratta nelle pose più sexy [SM=x44451]

E su quest'ultimo punto siamo tutti d'accordo con il buon Araki.

Riguardo all'oscenità giapponese è vero tutto ciò che dici, ed è ben noto che i giapponesi sono dei bei maialoni, però sappiamo anche che non ammettono la raffigurazione esplicita degli organi sessuali, forse sarà quello...


quanto al suo slancio egocentrico devo ancora trovare un artista o sedicente tale che non sia mosso da uno slancio egocentrico e dal suo impatto emotivo. Però sull'autenticità, beh, diciamo che is tratta di un'autenticità ricostruita se mai una simile definizione può avere senso.
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