problema Kawasaki KLR 600

Tiriamo giù il blocchetto di accensione e diamogli una bella rinfrescata.....



Ho trovato la tomba di tutankaragnomon 🙄...... nessun tesoro però

Non è il caso di contattare la sovrintendenza alle belle arti ...😉

Continuiamo con i nostri lavori ..... anche se molto lentamente🙄

In attesa di dare un'okkiata al motore mio figlio si è inventato il kawasaki klr 48cc



..... 😂

gli ho detto che non ci siamo con le quote dei tubi radiatore🤣

Abbiamo avuto cu ..... ehm fortuna....


Alla ricerca di un paio di soffietti, ci è capitato tra le mani un paio di forche complete di piastre, soffietti, fermi, molle e perno ruota....

prezzo allettante e allora abbiamo preso tutto il kit.


Togliamo il cuscinetto di sterzo tanto andrà cambiato


..... solita tecnica: precisione, pazienza, dremel, birra ...😉

A distanza di tempo si ritorna sull'argomento.

Progetto momentaneamente accantonato per le priorità "vespistiche" di mio figlio, però non si può mollare ed allora si prova a viaggare su un binario parallelo e quindi si ricomincia.

Che spettacolo!!! Che emozione vedere rinascere una moto.... BRAVI !!!!!

grande Luca! Complimenti davvero.

bel colore come il verde della mia ex scirocco
stai facendo un bel lavoro

bel lavoro ...

Evvabbè...... abbiamo trovato un po' di tempo e ci siamo dati da fare.

Nell'ordine......

1) abbiamo "ravanato" un po' in giro per rintracciare dove avevamo piazzato i vari pezzi della moto ;
2) ci siamo fatti un'idea di quello che abbiamo ma non abbiamo capito quello che ancora ci serve ;
3) come al solito ci siamo confrontati padre-figlio sulle diverse opinioni e sul diverso modo di affrontare le problematiche ....... ovviamente è stato un confronto pacifico e sereno ;
4) cercando un paio di dadi ed altro per rimontare i cuscinetti di sterzo ci son capitate tra le mani le forcelle e ci sono rimaste tra le mani troppo a lungo




L'olio lo avevamo..... il kit paraoli nuovi anche ... la voglia vien facendo.....ed allora revisione delle forcelle fatta (speriamo fatta bene).

P.S. rileggendo il manuale officina abbiamo sbagliato, per difetto, il quantitativo di olio abbiamo calcolato 365ml, ma quando si disassemblano completamente è previsto un quantitativo tra i 426 e 434 ml....


Vediamo di trovare l'occasione di avere ancora del tempo disponibile .........ho buttato l'occhio sul forcellone e sui leveraggi

Grande! Ottimo lavoro 🤟🤟🤟 si vede che vi ci state divertendo e che sapete dove mettere le mani!

Beh eccoci nuovamente qua ………. Ho un po’ di tempo per raccontarvi qualcosa.

Ho riletto gli ultimi post che ho scritto, devo fare qualche passo indietro nel racconto ed aggiungere qualche preambolo altrimenti qualche passaggio potrebbe risultare incomprensibile.

Ma quanto tempo avete impiegato per restaurare la moto?

Visto il tempo trascorso può sembrare che sia stata chissà che avventura mettere le mani sulla Verdona…..

….. in realtà tra gli impegni di lavoro mio e di mio figlio, altre urgenze, mancanza di spazio per lavorare serenamente (tutto occupato e preso dalle vespe – vera passione di mio figlio), non da ultimo il corona virus e le clausure prima in casa e poi territoriali, insomma ci è mancata l’occasione di lavorarci sopra.

Devo anche precisare che l’altro mio figlio nel frattempo ha compiuto i sedici anni e la pressione maniacale da lui esercitata sulle deboli menti dei genitori, ha rasentato lo stress (in qualche occasione ho avuto l’idea di denunciarlo per stalking e/o tortura) .

Insomma per farla breve, in casa è entrata un Husqvarna SM125S del 2004 e mentre il pargolo si è messo d’impegno per conseguire la patente …… e visto i risultati mi ha anche messo un bel po’ di fretta, accantonato e catalogato le varie parti del Kawasaki, quel poco tempo libero che avevo a disposizione l’ho dovuto utilizzare per fare qualche lavoretto sulla nuova motina.

Niente di che……. Siccome era stata trattata in un certo modo dal precedente proprietario ……. vabbè lasciamo perdere ….. insomma, rifatto quasi interamente l’impianto elettrico, revisione completa dell’impianto frenante, anteriore e posteriore (si è salvato solo il disco freno anteriore), smontaggio e verifica di varie parti (la pinza freno anteriore ho dovuto sostituirla), revisione delle forche, sostituzione del trittico, maniacale ricerca della chiocciola per il rinvio contachilometri di fatto un oggetto introvabile, fortunatamente ne ho trovata una del 610 che mi è risultata totalmente compatibile e non ricordo più nemmeno io che altro abbiamo fatto, in sostanza moto pronta contestualmente al conseguimento della patente di guida.

(ve la mando o non ve la mando una foto del Husky di mio figlio?).

Un caro amico carrozziere.

“Ma dai non ci vuole nulla a verniciare il telaio di una moto …… ci penso io a farti un bel lavoretto … stai tranquillo, appena posso te lo preparo tanto hai detto che non hai fretta” …….

Queste le parole di un caro amico che di mestier fa il carrozziere. C’avevo per le mani la sistemazione dell’Husqvarna e quindi gli ho dato il telaio da sabbiare e verniciare ……..

Se dal punto vista economico l’amico è stato un AMICONE purtroppo sotto il profilo temporale le cose sono andate diversamente ……

E' mai possibile che in tutto quel tempo non abbia avuto tante altre occasioni di fare qualche altro lavoretto utilizzando quel comunissimo e diffusissimo color verde Kawasaki con cui vewrniciare quel telaio?........

Ma non ci si lamenta mai degli amici che ti fanno un favore e nemmeno di quelli che non sono chiamati a fartelo, proprio perché sono amici .

Però il carrozziere è amico mio e non di mio figlio e quindi lui si è lamentato … ovviamente con me (però c’aveva ragione).

Come avete visto il telaio alla fine e per fortuna è arrivato e con esso sono ripresi i lavori.


Ora vi lascio, nel prossimo “capitolo” della saga magari vi racconto qualcosa sulla ricerca dei ricambi.

Ciao

Salve ragazzi,

torniamo sul restauro/ripristino della Verdona.

Avendo deciso di condividere questa esperienza con voi ho pensato che fosse giusto condividerla a 360 gradi, narrando i vari aspetti comunque collegati al recupero della moto. E’ un po’ come raccontare di un viaggio, se non lo si analizza anche nella sua fase di pianificazione e studio, che a volte dura anche più del viaggio stesso, quello che si trasmette è purtroppo solo una limitata parte della storia. A livello conoscenza rischiamo di perdere qualcosa per strada.

Ricambi 1.

Quando il bocia (mio figlio) portò la moto a casa, sin da subito abbiamo notato che alcune parti erano mancanti.

Non c’erano gli specchietti, le frecce (disintegrate ed inutilizzabili) erano in una busta, mancava il codone porta targa, non c’era il borsello portattrezzi, la leva starter rotta, la leva frizione ed il cavalletto entrambi spezzati, il mono spezzato ……e tutto questo solo facendo un giro intorno alla moto…….

Vai poi ad approfondire la conoscenza del mezzo e trovi il mono spompato, il contagiri che non funziona ed ancora devi prendere il cacciavite in mano per smontare la prima vite……………

Vabbè direte voi sono due cosette, insomma specchietti, frecce eddddddai …… ce ne sono di after market per rimpiazzarle ….

E c’avete ragione ma sono tanti soldini perché sono per tante cose e comunque qualche precisazione……:

- Le frecce, chi ce le ha in buono stato se le tiene, se le trovi usate saranno vecchie e prossime alla rottura (in realtà sono già rotte), le originali sono economicamente un salasso, le simil copie orientali inguardabili …….si dovranno montare alla fine …… se ci si arriva alla fine...... ;
- Gli specchietti sono un discorso già più abbordabile non sono un problema ……. A meno che non ti fissi che vuoi solo quelli originali ;
- La leva dello starter è sotto il devio luci di sinistra e chi lo smonta dal devio luci per darti solo quel pezzetto ?
- E per il codone porta targa? Lo avevo già scritto e lo ripeto, sembra che fosse consuetudine smontarlo e con esso la luce targa con relativo supporto. Nella migliore delle ipotesi lo si metteva da parte per poi dimenticarsi, a distanza di anni, dove cavolo lo hai piazzato, nella peggiore delle ipotesi direttamente nella spazzatura tanto è un inutile pezzo di plastica. Evvabbè il ricambio originale costa poco … si vero, ma non è più disponibile e tra l’altro è uno dei pochi ricambi non compatibile con altre moto della stessa Casa ;
- E per il contagiri? Appurato che è proprio il tachimetro a non funzionare, il nuovo ha il suo costo ed usato lo trovi solo con la strumentazione completa e più o meno spendi uguale tra le due opzioni;
- E per il borsello porta attrezzi? Era sempre lo stesso modello fatto in colori diversi ….. da quando ho iniziato a sfruguliare su internet alla ricerca di pezzi e pezzetti vari non mi è mai capitato di trovarne in vendita uno usato ed azzurro neanche a prezzi esorbitanti…

Per noi (me) è stato il primo vero restauro, mio figlio è di suo già abituato con le vespe e gli altri motorini, la sua vera passione ma, in quel caso, a parte alcune rare e particolari eccezioni bene o male si trova di tutto.

Vabbè, ma qual è il senso di raccontare tutte queste cose?

Insomma tra le varie opzioni percorribili l’argomento ricambi lo abbiamo affrontato in diversi modi e, si ritiene che siamo riusciti a trovare le soluzioni più accettabili per risultati e spesa.

Per l’usato ci è parso inutile andare alla ricerca di ogni singolo pezzo mancante, era snervante impraticabile ed oneroso. Ci sono capitate alcune occasioni di stock all’interno dei quali c’era qualcosa di quello che ci serviva ed altro di cui non ne avevamo bisogno, ma dal punto di vista economico è risultato più utile acquistare in blocco, tant’è vero che poi qualcosa che si pensava già di avere è invece stata rimpiazzata con altro vuoi perché messa male o perché non funzionante.

Per il nuovo ….. beh chiaramente su alcune cose non ci abbiamo proprio perso tempo, disco freno, pastiglie vari kit di revisione, carburatore, pinza….etc etc insomma cose del genere.

E gli after market …… se si cerca di mantenere per quanto possibile l’originalità del mezzo son quasi tutti da scartare a parte qualche piacevole e rara eccezione.

Insomma io non dico che lo sapessi con certezza, ma lo avevo immaginato e detto a mio figlio “...coi ricambi e con la loro ricerca ci facciamo male per tempo energie e soldi...” ed in effetti in parte è stato così ... però...poi quando si sono iniziati a vedere i primi risultati, sono arrivate anche le prime soddisfazioni.

Il primo stock di ricambi è arrivato da Firenze, acquistati da Paolo un simpaticissimo toscanaccio che dopo un paio di foto per capire di che si parlava e qualche chiacchierata al telefono ci manda su la roba che è in foto …….

.........continua

Buon divertimento.
Ridare vita ad una moto è una soddisfazione impagabile!!!
BRAVO!

Bellissima descrizione, letta tutta in un fiato.
Mi piace molto vedere con quanta passione ci si applica a queste moto. Non è da tutti.Bravo.

Vi ringrazio ragazzi per l' appoggio morale

Off topic fotocinematografico

Prima di smontare la moto il mio terzogenito…..

... eh sì, parlo del padrone dell’Husqvarna...,

... è stato letteralmente schiavizzato .

Gli ho affidato l’incarico di eseguire un accurato reportage fotografico della moto man mano che essa veniva smembrata.

Per le foto aveva ricevuto precise indicazioni del tipo FMI / ASI.

Avete presente quel passaggio della foto del numero di telaio? Da fare in due step, prima da lontano e poi da vicino? Beh stessa roba: 1 foto del particolare; 2 foto del contesto in cui il particolare è inserito; 3 foto del particolare
“papà ma perché devo fare due foto dello stesso particolare?”…….
“…perché io pago le bollette e la spesa, fallo che ne capirai i motivi….”.

Dopo qualche giorno: “ohi bello vieni a darmi una mano” ….
“che c’è da fare papà?” ….
“devi fare qualche foto alla moto” …..
“ma se le ho fatte l’altro ieri” …..
“si ma oggi c’è il sole sicuramente vengono meglio” .....

...... e qualche giorno ancora dopo….. “Ahò…. Ma quella macchina fotografica fa pure i video?” (domanda retorica)
“Si papà ..... perché?”
“beh allora se ti fai un giro della moto e fai qualche video di come corrono i cavi e l’impianto elettrico ….. ahhh fai come il 4barrato ”
“…e cioè?...in che senso?”
“parti dal capolinea arrivi a destinazione e dalla destinazione torna al capolinea”.

Nel frattempo le viti, i dadi ed i bulloni passavano dalla moto a comode buste corredate di etichetta descrittiva.
Al contempo, inoltre, il regista in erba veniva educato al rispetto ed alla necessità di prestare le dovute attenzioni al suo nero cavallo
“dai una pulita alla catena della tua moto”
“papà ma se dobbiamo montare quella nuova” ...
“fintanto che non arriva e giri con la catena vecchia la tieni in ordine”.

bella la Husqvarna di tuo figlio

Anche la "schiavizzazione" del figlio ,ha la sua importanza. Lo stai inziando bene.

claudio(50), 12/05/2022 20:07:

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Anche la "schiavizzazione" del figlio ,ha la sua importanza. Lo stai inziando bene.

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che brutta parola Claudio schiavizzazione magari passione, va sicuramente meglio

claudio(50), 12/05/2022 20:07:

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Anche la "schiavizzazione" del figlio ,ha la sua importanza. Lo stai inziando bene.

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Quando abbiamo preso l'Husqvarna sono risultati evidenti alcuni problemi causati da incuria e scarsa manutenzione della moto. Ci abbiamo fatto qualche lavoretto ed ai quali mio figlio ha partecipato volentieri e con giusto spirito.

franktmaxgs, 13/05/2022 08:48:

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che brutta parola Claudio schiavizzazione magari passione, va sicuramente meglio

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Frank l'ho scritta io, tra virgolette, per fare ironia e per rendere in modo scherzoso l'idea di come si siano svolti i fatti.

L'intento era semplice, nel primo passaggio fotografico mio figlio mi chiedeva continuamente spiegazioni sulle varie parti, le funzioni delle varie cose che fotografava e di come e perchè certi perni e bulloni avessero un determinato senso di montaggio. Nel secondo passaggio era già in grado di riconoscere le parti e soprattutto si era fatto un'idea di come osservare una moto. I video sui cavi ed impianto elettrico sono serviti a fargli capire che non si mettono a casaccio ma seguono un preciso e prestabilito percorso per evitare strozzature e malfunzionamenti. "Schiavizzato" per imparare qualcosa facendo pratica.

lo avevo capito iluKe era per sfottere Claudio che scritto così

lo avevo capito iluKe era per sfottere Claudio che scritto così

Segue ricerca ricambi….

…. quando sono arrivati i ricambi da Paolo, nel giro di pochi minuti il contagiri del suo quadro strumenti è finito in quello della moto di mio figlio e funzionava perfettamente ….. ehhhh già, ancora non avevamo smontato la moto!

Ricambi 2 – i soffietti.

Tra le varie cose che mancavano, e della loro assenza te ne accorgi immediatamente, in precedenza non avevo citato i soffietti. All’inizio si pensava fosse qualcosa di semplice da reperire nel mercato degli after market, insomma sai quanti ne troviamo di soffietti azzurri per il KLR 600………

..... si come no!......

Scopriamo che l’azzurro che c’è in giro non è uguale, che bisogna fare attenzione alla lunghezza dei soffietti e soprattutto alla loro larghezza perché quelli che girano tra i compatibili sono …. Come dire un po’ abbondanti.

Quando finalmente si pensa di aver trovato qualcosa di accettabile al comodo prezzo di 30 euro sbattiamo il muso su un annuncio dove per 70 euro (spedite) compriamo piastre e forche con relativi soffietti montati sopra.

Dalle foto non sembrano bellissimi, non si vedono danni, tagli o crepe ma tutto dipende da che angolazione fai la foto.

Il venditore conferma che sono integri ci fidiamo e prendiamo il tutto. Quando arrivano le forche scopriamo che è solo sporcizia e non solo i soffietti sono in buono stato ma anche le piastre e le forche son messe meglio di quelle che già abbiamo.

Decidiamo che questo sarà l’avantreno che monteremo sulla moto.

continua ricerca ricambi

Segue ricerca ricambi….

Ricambi 3 – il codone porta targa.

Insomma, lo sapevo, cioè le informazioni che avevo raccolto erano tutte concordanti. Questo mitico oggetto dal costo di un ventina di euro, quale ricambio ufficiale e nuovo, è di fatto introvabile!

Analizzando le immagini postate in rete dai vari possessori di klr, la targa è molto spesso appoggiata direttamente al codone.

Le ore trascorse a cercare questo pezzo di plastica sono incalcolabili , l’ho persino cercato in varie lingue o sul noto sito della baia basato in Germania ma nulla da fare.

Ho spulciato anche tra gli annunci di moto purtroppo pronte per essere smembrate ma erano già tutte prive di questo fantomatico oggetto del desiderio.

Tutto inutile finchè……. un giorno, FINALMENTE, trovo un annuncio del tipo “ricambi vari klr”, spulcio le foto e nell’angolo di una di queste noto qualcosa di familiare…… chiamo Giovanni da Benevento, domanda secca e risposta precisa

------------------------------------------ “Si, ce l’ho!” --------------------------------------------------------



Prendo accordi sul prezzo con colui che per me, da quel momento, diventa “san Giovanni da Benevento”.

Quando finalmente arriva a casa il codone porta targa ci facciamo una domanda che può avere solo due plausibili risposte, “san Giovanni da Benevento”:
- è in realtà Takahashi Gesshin, responsabile di magazzino presso la Kawasaki Heavy Industries di Akashi;
- ha smontato il porta targa direttamente in concessionaria e prima ancora di ricevere la targa ma, a differenza di altri non solo non lo ha buttato, si è persino ricordato dove lo aveva messo.

Piccola nota... "il santo" ci manda anche lo specchietto che ci mancava e una pinza freno perchè.....non si sa mai


continua ricerca ricambi

Ricambi 4 – è materiale che abbiamo già, però……….

In una delle solite levatacce notturne, perché per il resto della giornata di tempo ce n’è poco, quasi sicuramente ero impegnato a cercare il porta targa , ricerca estesa come detto ad ogni possibile annuncio riguardante il KLR anche quelli che in teoria non mi interessavano, faccio un frontale con un annuncio di vendita proveniente dalle Marche. Leggo motore, carburatore, cerchio anteriore, cerchio posteriore, quadro strumenti .

Allora il motore ce l’abbiamo già, ed ha pochi chilometri sulle spalle. Vero è che causa abbandono le condizioni esterne sono da rivedere e che ha l’avviamento solo a pedale.

Per il quadro strumenti avevo già risolto il problema con il fiorentino Paolo.
Per i cerchi, sulla carta siamo a posto, ma mio figlio continua a dire che vorrebbe un secondo set da super tassellate (evvabbè ).

Il carburatore diventa invece l’oggetto del desiderio , averne uno di riserva già bello che pronto sò, per esperienza, che può tornare utile.

Ok telefono all’inserzionista, Nicola, ci facciamo una bella e simpatica chiacchierata scopriamo di essere coetanei e, per varie ragioni, ci si intende al volo .

Alla fine gli chiedo di mandarmi qualche foto in più di tutto quello che ha in vendita.

Nicola per prima cosa mi manda la storia della moto ….. eccola qua:

“Ti racconto brevemente la storia della moto:
L'ho presa 2 o 3 anni fa, ma era ferma già da 4 o 5!!! Non l'ho mai messa in moto perché aveva in problema all'impianto elettrico, ma il motore (provato in discesa con la marcia innestata) gira! Aveva 40mila km circa.
Volevo fare una "special" ma non ho mai avuto tempo. Quando mi sono rotto le scatole di pagare il bollo.. l'ho smontata e radiata. Ti mando le foto che mi hai chiesto.”

Alle foto di motore, cerchi carburatore e quadro strumenti aggiunge una foto della moto prima che venisse smembrata e demolita, un immatricolato nel 1991.

Nonostante non siano proprio necessari per il nostro restauro, Nicola per l’acquisto in blocco mi propone un prezzo così allettante cui sarebbe da folli rinunciare, ma mi rappresenta anche una complicazione , spedire il materiale potrebbe costituire un problema tra costi di spedizione, ingombro ed imballo.

Beh io ogni tanto devo pur scendere dal Veneto per tornare nel Lazio a salutare amici e parenti. Mi studio la strada ed una deviazione con prosieguo alternativo del viaggio lungo la dorsale appenninica pare cosa fattibile .

Non tutte le ciambelle escono col buco e una rogna a darti fastidio, complicarti la vita ed invogliarti a desistere dai tuoi progetti ci deve pur essere .

Io, Nicola e come tutti voi del resto, siamo reclusi nei rispettivi confini regionali, come previsto dalle norme anticovid di allora….. Che si fa ?

Bonifico un acconto a Nicola quale segno tangibile del mio interesse, lui dice che non serve neanche, ma a me è sembrato giusto. Nicola da par suo toglie l’annuncio di vendita da internet.

Riaperti i confini regionali, dopo più di due mesi dal raggiunto accordo, per impegni miei o suoi non troviamo una giornata adatta per entrambi, Nicola mi dice di partire ugualmente e che lascerà le incombenze al padre ….. ma io ho voglia di conoscere Nicola di persona e, quando finalmente capita la giornata giusta, parto per raggiungere l’entroterra marchigiano.

Giungo nel paese di Nicola e mi rendo conto che dimenticare quelle cose che non ti hanno toccato direttamente è veramente facile . Trovo una cittadina che porta i vistosi e drammatici segni del sisma del 2016 . La stessa palazzina dove Nicola mi aspetta, casa dei genitori, è stata dichiarata inagibile. Raggiungo Nicola impegnato a preparare la sua Yamaha MT 09 per il suo giro del giorno dopo .

Dopo le abbondanti chiacchierate al telefono finalmente ci si conosce di persona, due chiacchiere (forse di più), ma lui ha impegni ed io devo continuare il viaggio, carico il tutto e saldo il conto, Nicola rientra ed esce dal garage con uno scatolone e mi fa….: “ascolta io non so che farmene carica e porta via che mi fai un piacere”……..

Quando termino il viaggio scarico la macchina ed ho occasione di verificare che nello scatolone c’è una Arrow (non omologata), un impianto elettrico completo, un mono (messo così-così), i due radiatori, il parafango anteriore, i convogliatori dell’aria, un serbatoio, due soffietti azzurri (quando si dice che cu….o) ed altro che non ricordo e di cui ho purtroppo perso le foto.

Ringrazio Nicola mi farò risentire quando (e se) avremo finito il restauro del KLR.

Vi allego le foto dei ricambi di Nicola e della moto da cui provengono.

.... Continua ricambi