Risposta breve ed ironica: siamo a Genova, i turisti foresti mica li vogliamo, cosa sono tutti questi discorsi sull'agevolarli? poi arrivate e ci mangiate tutta la torta di riso :)
Risposta seria breve: sono probabilmente servizi voluti o finanziati dal comune, per cui riguardano solo la parte “comunale” dei mezzi pubblici.
Per la risposta seria lunga occorre fare invece fare un discorso più storicizzato: AMT e Trenitalia hanno unificato le loro tariffe, in ambito urbano, nella seconda metà degli anni '90 e questa integrazione al tempo è stata presentata come la modalità di trasporto cittadino che doveva servire da esempio di mobilità pubblica per tutte le città che volessero definirsi moderne. La stessa linea ferroviaria, grazie all'elevato numero di stazioni sul territorio comunale (più di venti, la maggior parte nata prima del 1926, quando i quartieri erano ancora comuni autonomi), è stata più volte presentata dai politici locali come una sorta di "metropolitana ferroviaria".
Mancando dati precisi su come si sarebbero ripartiti i passeggeri, l'accoro prevedeva che AMT pagasse a Trenitalia una cifra annuale, mantenendo AMT alcune tipologie di abbonamenti e biglietti (es quelli per gli ascensori) limitate ai suoi soli mezzi.
Negli anni seguenti AMT ha drasticamente ridotto le linee lungo le direttrici di forza che sarebbero state un doppione dei treni ("perché tanto chi fa percorsi lunghi prende il treno che fa prima"), mentre Trenitalia ha intensificato le corse nelle ore di punta dei giorni lavorativi (dove i treni viaggiavano pieni già prima dell’accordo), desertificando tutto il resto dell’orario (tutte le sere, oltre alla domenica tutto il giorno, per es sulla linea costiera ci sono buchi di orario di più di un’ora tra la periferia ed il centro città).
Ovviamente tutto questo ha modificato i flussi di passeggeri: se l’autobus che attraversava mezza città e che prima prendevo per andare a lavoro o in università, non esiste più e la scelta è tra tre o quattro cambi di bus da una parte e il treno o bus collinare+treno dall’altra, giocoforza sceglierò quest’ultimo, anche se prima il treno non l’avevo mai preso, e inizierò a pesare sui costi di Trenitalia; allo stesso modo se il treno serale che prima prendevo dopo il cinema è stato cancellato, sarò costretto a prendere quei due o tre bus delle linee serali, anche se prima non ci sarei mai salito, pesando su AMT che a causa della domanda deve mantenere frequenze superiori a quelli che avrebbe voluto in ora di calma.
A questo si aggiunge il fatto che nel frattempo Genova, sia il comune che tutta la provincia, hanno perso abitanti, hanno visto l’età media alzarsi (più pensionati che si muovono fuori della ore di punta) e grandi aziende chiudere, col risultato che le richieste di mobilità interne sono cambiate parecchio rispetto a quando il piano era stato pensato.
In questa situazione però nessuno ha mai fatto (né sarebbe facilmente realizzabile) uno studio per capire di quanti passeggeri “AMT” si fa carico Trenitalia e quando passeggeri “Trenitalia” riesce a scaricare su AMT o quanti sarebbero quelli che, dopo i succitati tagli delle linee di bus, sarebbero comunque costretti a servirsi di entrambi mezzi anche in assenza di integrazione.
Aggiungiamoci i tagli generalizzati al trasporto pubblico locale, ed il risultato è che da almeno 4 o 5 anni, ad ogni rinnovo dell’accorto, Trenitalia si lamenta che il contributo che prende è insufficiente rispetto al servizio che fornisce e che quindi l’accordo cesserà di valere, mente AMT (che è in una condizione economica disastrata) sostiene il contrario, ovvero che il contributo che dà è superiore a quanto dovuto e che quindi sarebbe addirittura da abbassare. Alla fine, dopo qualche settimana di tira e molla e di articoli terroristici sui media locali, si arriva a pochi giorni prima della fine degli accordi, con qualche ente locale (Comune, Regione) che ci mette un po’ di soldi extra, Trenitalia che taglia o riduce di percorso qualche treno, e l’accordo viene rinnovato per qualche altro mese.
Come vedi in questa condizione, più che chiedersi come mai le tariffe promozionali o legate a mezzi “anomali” come il nave bus, o i servizi accessori come il biglietto via SMS, siano legati solo ad AMT, c’e’ da chiedersi quanto reggerà ancora l’integrazione tariffaria …
[Modificato da xoth 13/05/2015 02:19]