Tantissimi auguri e una canzone per voi
APRENDO UNA SCATOLA (cover di “The Musical Box” dei Genesis)
Paolo Pellegrino·Sabato 24 dicembre 20162 letture
Aprendo una scatola....(Peter Gabriel, 1971, Paolo Pellegrino, 2016)
Gong! Lo stano Gong
che suonerà
lo strano Gong!
Libro esplorerò
scorrono pagine
mi porterà lassu
nella mistica via
incomincio dopo a chiedermi
io mi domanderò
da dove mai sia giunto
forse Birmania
presto scoprirò bugie
del mondo che inventi tu
la tua mente vagò
verso lidi dell'immagine
costruita da te
che saltano di qui e di là
grilli
Io scoprirò
che qualcosa già non quadra già non va
quello che non vuoi
che non ha previsto la tua mente infame
io capirò
sei presto caduto in fallo proprio tu
ciò che progetterai.
Strani serpenti grilli scabrosi là
la realtà
era ed ora è una
subrealtà
l'aldilà
tanti insetti sono sorti
e camminano nei muri
vedo verde il disuguale
vedo rosso lo spaziale e
proprio un trittico
trittico
nella chiesa di Fromista
freddo quel giorno
mai sparì
no no no
una strana luna risorge
nel deserto Scita
una musica tranquilla e
l'Ararat
una luce debole laggiù
Ziggurat
Torre di Babel
Shuttle che vaghi già
sono qua
volo nell'ambito del Trizio
un elettrone ti donerò
io un protone ti venderò
chimica
quella prima mia lezione
su quei banchi
dentro il corso
c'erano nove e settanta millibar
Gong! Suona già
sveglia!
Suore blu
astronavi e psicotici viandanti occulti
blocco!
Io scoprirò
nel deserto che non vaga che non suona
il bosone d'Higgs
quattro particelle dell'interazione debole
Io vagherò
nella cosmica stazione senza porte
cercherò il mio Tau
particella assai pesante piangerò
Ma tu
vedi
ma tu vedrai di più
ma tu
scavi
tu scaverai di più
quel che nella
tua mente non starà
in più
ma tu
il posto troverai
ma tu
scrivi
ciò che Dante dettò
ma tu
dormi
e sognerai Bodler
ma tu
vivi
nel Morto nuoterai
ma tu
sali
la scala di Kabul
uno sciame d'api strane
calabroni impazzano
e puntano
puntano
faranno un'incursione che
spodesterà dal trono il re
che governò come non sai
che esercitò il potere dell'oblio
nel tuo io
troverò che che ho anch'io
che sento
e bramo che sia tuo
che filtro con le erbe che ho raccolto
nei Carpazi e Caucaso
io scalavo
in Val Sesia sai
ma in realtà
m'appropinquavo guai
e volevo
sfondare il muro che
la tua immagine ha portato a me
poi
ora mi sveglio
e risorgo su di noi
un ibrido
ora mi desto
e nascondo ciò che puoi
quegli strani oli
Mister Call
in Sicilia vagò
e da Scilla e poi Cariddi diffamò
una strada delle tue Madonie
che camminano
nella proprietà di zie.
Sparò!
Non so!
Non so!
Trasfigurò!
Quel che sai
quel che avrai
quel che sei
tu
lo sai
ho trovato quelle penne a luce che
scrissero con quelle mani di chi è
con quelle mani di chi andò
recuperando i corpi so
che provenivano da là
prima affogati da chi sa
quello che vedevo io
che poi è comparso come un bruco che
alienato da terre del tè
che erano parte di me
già partorite con realtà
una luce biancastra
sta illuminando quella salita
che conduce in Paradiso tu lo sai
che cammina verso il Griso
che ha tradito la ragione del 2000 e tu vedrai
vedrai vedrai
vedrai vedrai
saprai saprai
saprai vedrai vivrai
la candela che arde nei resti di Joshua
e scaraventa il fuoco del dio
io non sapro quello che m'hai riferito
quest'oggi tu
io scriverò ciò che disse quel guru nel Tibet mio
ora vedo e vago nei fantasmi delle menti eccelse che
scrivono dei testi molto astrusi ma capirli puoi da me
ora una pioggia fine e impercettibile che cade
una strana immagine riflessa nella nave
La minaccia
è già qua
Vedo le sue ombre che
mi dicono che cosa vuole
quella signora
quella sua strega
Quello spirito
è lassù
ruota con momenti che
angolari non approvano
le legge che
governano.
Ora io
m'incammino verso lei
e già la vedo fredda che
mi dice che non sa che
ho visto già la tua espressione
non veniva ma io già mi calmerò qui
ma tu non sbaglierai
sbaglierai
sbaglierai
sbaglierai
qui qui qui qui qui
che solo vedi
qui qui qui qui qui
negli anatemi
qui qui qui qui qui
nei tuoi veleni
qui qui qui qui qui
son decollato
qui qui qui qui qui
sono arrivato
e dormo
felice io
che ho trasmesso agli altri
ciò che sentirò
e vedrò
ora son le sette e l'orologio batte forte
e scenderà
e spiegherà.