La Piovra si infratta ad Harrenhal

Il viaggio di Lord Quellon era durato poco rispetto a quello della maggior parte dei Lord e Cavalieri arrivati in città per il torneo. Una breve navigazione da Pyke a Seagard, e poi un passaggio in nave fino a Lord Harroway's Town. Da lì, il piccolo gruppo Greyjoy aveva pagato un passaggio sul carro di alcuni mercanti, diretti a Harrnehal per il torneo.

Si trattava di una ghiotta occasione per i mercanti, tutti quei lord e tutto quell'oro radunati dentro alle stesse mura. Quellon non si era presentato con il suo vero nome, e dall'aspetto si sarebbe detto più un mercenario che un Lord. Difatti le vesti non tradivano lo stemma Greyjoy, nascosto sotto i giacconi di cuoio e le tuniche di lana. Li avrebbe mostrati al momento opportuno. E il momento era arrivato.

Il maniero di Harrnehal era una vista imponente. Chilometri di mura, alte diversi metri (10? 15? Quellon non avrebbe saputo dire) proteggevano un castello ormai in rovina. Alla porta in direzione di Lord Harroway's Town, erano stanziate delle guardie Tully, che fermavano tutti per controlli ed identificazioni. Alla testa dei suoi 10 fanti, arrivò il turno di Lord Quellon.

"Siete stati fortunati, stavamo giusto per chiudere le porte alla fine del giorno" disse una guardia, a malapena prestando attenzione verso Quellon. "Nome e motivo della visita..."

"Lord Quellon Greyjoy, sono qui con i miei 10 uomini per partecipare al torneo, al cospetto del Re e di Lord Whent." rispose Quellon, iniziando a sfilarsi le vesti. Era un uomo imponente e minaccioso già di suo, ma quando si rivelò avvolto nella Piovra dorata in campo nero, assunse sembianze quasi demoniache. Ecco, alla guardia doveva proprio sembrare un demone uscito dagli abissi, pronto a ghermirlo e trascinarlo sott'acqua.

"Quando hai finito di pisciarti addosso, sono certo che vorrai informare Lord Whent del nostro arrivo. Desideriamo conferire con lui. Nel frattempo, cercherò un posto dove dormire in qualche locanda."

E con queste parole, la delegazione Greyjoy passò sotto la porta, diretta nel cuore della città.

Il tetro castello di Harrenhal, di solito talmente vuoto da apparire spettrale, si stava animando sempre più man mano che si avvicinava l'inizio del torneo.

Le strade, prima invase dalla più profonda oscurità e abbandonate ai ladri e ai tagliagole, ormai troppo baldanzosi nei confronti delle misere guarnigioni di Lord Whent, erano ormai un vero tripudio di torce e di popolani in festa, sorvegliati attentamente da nutrite schiere di armigeri che da tutte le Terre dei Fiumi erano andate a rimpinguare quelle locali.

Le locande erano strapiene della più varia umanità e per ser Roland Ryger non fu facile rintracciare quella in cui si erano acquartierati gli uomini di Quellon Greyjoy.

Dopo lunghe ed infruttuose ricerche, lui ed i suoi uomini, tutti impettiti nei nuovi farsetti con lo stemma del salice piangente, generosamente offerti da Lord Hoster, erano entrati nella Taverna del Pesce Dorato.

L'ambiente, come tutti gli altri, era saturo di odori, non tutti riconducibili al cibo o al vino, o di fumi, ma ser Roland notò subito l'imponente figura ammantata di nero, sui cui spiccavano le decorazioni in fili d'oro, di Lord Quellon, circondato dai suoi uomini che, pur nella loro rudezza da pirata, inconfondibile marchio degli Uomini di Ferro, non potevano competere né con la stazza, né con la soggezione che sapeva incutere il loro signore.

"Lord Whent vi porge i suoi saluti, mio lord" - Ryger si rivolse a Quellon con deferenza, ma senza mostrare timore -"E Vi comunica che è a Vostra disposizione domani, nel caso voleste avere un incontro con lui.
Lord Tully si è acquartierato nella Torre del Rogo del Re, mentre lui si è spostato momentaneamente in quella della Vedova, ma è sicuro che potrete trovare insieme una più acconcia sistemazione per Voi e la Vostra scorta, se volete.
Nel caso invece non aveste ancora cenato, mi ha pregato di invitarVi alla sua tavola nella Sala dei Cento Focolari."