In che mondo viviamo?

Stasera facevo questa riflessione, in che mondo stiamo vivendo e che mondo
viene offerto ai nostri bimbi?

Persone che si sacrificano per una vacanza di una settimana e vengono uccise

Persone che vanno a lavorare e vengono uccise

Madri che ammazzano i figli a calci

Figli che ammazzano genitori

Fa paura ...........

La vicenda della bimba uccisa a calci mi ha turbato molto..ma l'avete vista la foto di quell'angelo in tv?? Come si fà ad uccidere un angelo.?!

Già rinata .... come si fa?

Peraltro come si fa ad abbandonare bambini nei cassonetti della spazzatura?

Si stanno perdendo di vista certi valori... non sono un vecchietto.... lavoro in mezzo ai giovani... a stretto ocntatto coi ragazzi ma... questo mondo giovanile è troppo superficiale!...nessuno lotta per nulla!... ovvero, sono in pochi che sanno capire i sacrifici per ottenere qualcosa!...tutti cloni... tutti uguali... è la socvietà che ci rovina... fino a quando non si è in grado di pensare con la propria testa nessuno emergerà... ma tutti vogliono emergere nel qualunquismo... poi i nervi cedono... le paure aumentano... e l'unico modo per sopravvivere nel mondo che si è creato è sopraffare gli altri... vincerli e batterli... allora poi il cervello va in affanno e.... scatta il raptus omicida!....


...visione pessimistica la mia?.... forse troppo... ma io vedo questo... nessuno ti da una pacca sulla spalla se ti vede giù di morale... o sei sorridente oppure sei escluso dal gruppo... la società sta degenerando e la colpa è di tutti!.... tutti noi siamo la società!

E' un mondo che non mi piace!..troppo superficiale... stiamo troppo bene per accorgerci che l'unico bene che abbiamo è la nostra vita... e la vita è fatta sia di cose tristi sia i cose allegre... tutto passa!.... sono pessimista?

Per evitare...questa è una risposta ... forte...

Visto che sono stato fuori due giorni...e ho visto in tv, di cotte e di crude, ho sentito tg, ho ho visto visi e faccie impaurite, persone che avevano realizzato un "sogno" a costo "ridotto", famiglie spezzate, fino a sentire prima di partire della possibile C per il bene amato Genoa (che poi è il minore di tutti mali se lo rapportiamo a tutto quello che accade)...posso dire una cosa...
per rispondere alla tua domanda, Fata, e semmai mi auto-censuro, se è troppo forte come risposta...ma ci vuole.
In che mondo viviamo?
IN UN MONDO DI MERDA.

(se mi devo autocensurare...mi autocensuro...dimmi pure...nessun problema)

Nessuna censura, anche perchè la penso come te.

NOn solo gli ha dato la pedata perche aveva vomitato sul letto dell'attuale fidanzato. :smile92:

Questo mondo a dir la verità mi fa sempre più paura...
non so proprio dove andremo a finire di questo passo specialmente ora in questo periodo di terrorismo ovunque!

Persone malate, depresse che fanno finire la loro vita o quella di qualcun'altro in modi davvero orribili

Oggi qui a Genova c'è stato in centro, un'assalto a una camionetta blindata portavalori: una guardia giurata (senza però il giubbotto antiproiettile, a quanto pare) è stata uccisa.
Queste persone prendono al mese sui mille euro.

Che, che se ne dica, la polizia, i caramba e i vigili del fuoco, anche loro prendono poco rispetto a quello che fanno (soprattutto gli ultimi).

Continuiamo poi a pensare che ormai esiste il precariato e che gli stipendi medi stanno riducendosi, anche per via del potere di acquisto.

Domanda:tutto questo è giusto?


:smile55:

Ho paura solo a pensarci al futuro dei nostri figli...mi riesce difficile parlarne.

Censurami pure ma anche io sono convinto che il mondo vada in merda.

E che la merda abbia raggiunto il cervello di certe persone.

Ho già espresso in un altro post il mio pensiero, posso passare sopra a molte cose, omicidi, rapine per esempio, questo non vuol dire che le approvi o che i colpevoli non debbano essere condannati, ma proprio non riesco a digerrire le violenze nei confronti dei bambini.
In questi casi, accertata la colpevolezza, sono per la pena di morte subito.. altro che infermità mentale e tutte le possibili scuse che si vogliono trovare.
E' proprio un mondo marcio fino al midollo il nostro, soprattutto quando nei Tg continuano a imperversare simili notizie o quando, come ieri, ci raccontano cheun certo signor Luigi Chiatti, altrimenti ricordato come il mostro di Foligno con due omicidi e violenze sessuali sui due minori sulle spalle, chiede di poter usufruire di permessi per buona condotta...
Ma dico io datemi un mitragliatore che glieli do io i permessi di buona condotta!!!

Losh

In che mondo viviamo......... non lo so
proprio questa mattina, a causa del mio lavoro, ho visto una relazione del tribunale dei minori che riguarda il figlio di una mia collega.......
sono rimasta di stucco, apparentemente una famiglia normalissima..... non vi dico cosa ha subito questo ragazzino e le complicazioni a livello psicologico che questa storia ha lasciato nella sua testolina.
Che schifo, e sta stronza, passatemi il termine, tutte le mattine viene al lavoro bella tranquilla....... è un anno che non vede il figlio, si è "rifugiato" da una zia......
Non vorrei passare per fascista ma questa gente la metteriei tutta al muro, chiunque faccia del male ai bambini non merita altro che morire....
scusate lo sfogo.

:smile92:

[Modificato da Danda63 04/08/2005 9.42]

Ci credete davvero???
Cambia forse (forse....sottolineo) la faccia del nemico, ma crediamo seriamente che questo nostro consesso sia cambiato....o forse semplicemente quello che succede ha una diversa risonanza???
Le stragi sono forse una novità?? o vogliamo fare un elenco andando indietro negli anni??
Le violenze in famiglia sono forse una novità??? davvero vogliamo credere che negli anni di boom economico, o prima quando questo era un paese di agricoltori...o meglio sempre, non ci siano stati padri che abusavano dei figli, violenze tra le mura domestiche, delitti più o meno grandi sotto le migliaia di campanili di questa Italia?
La mancanza di valori nei giovani (denunciata da una persona poco meno che trentenne sigh...!) non è forse la stessa accusa che è stata rivolta a qualunque generazione da quelle precedenti???
Chi era il nemico quando uccidevano ad agosto in una stazione italiana tra le più importanti decine e decine di persone???
Chi parlava quando gli operai uscivano dalle acciaierie dopo 10 ore di lavoro, si ubriacavano e a casa violentavano le figlie, e picchiavano le mogli?
Chi parlava quando gli aborti erano una pratica diffusa e clandestina....e si interveniva anche dopo il sesto mese sul feto????

Praimont, non ne parlava nessuno perchè avrebbero subito oltre al danno la beffa, sarebbero stati derisi.

Cmq credo che rispetto a quegli anni, la violenza sia cmq aumentata.

A proposito, sentito dell'aereo "precipitato" (anche se non è il termine più adatto...ammarato?) in mare al largo nelle vicinanze di palermo perchè non è riuscito ad atterrare all'aereoporto essendo in avaria?
Morti e feriti,e nuovamente coinvolte (sembra) persone che se ne andava in vacanza...

Allora, aerei, treni, mezzi pubblici...auto...come ci si muove....a piedi?...no non a piedi perchè sennò si rischia di esser investiti.

Partito da Bari e diretto a Djerba: a bordo 39 persone
Palermo, aereo in mare: 13 morti, 23 in salvo, 3 dispersi
Un Atr 72 della tunisina 'Tuninter' è finito in mare, alle 15.55, davanti alla costa palermitana dopo aver tentato un atterraggio d'emergenza
Palermo, 6 ago. (Adnkronos/Ign) - Un Atr 72 della compagnia tunisina 'Tuninter' è finito in mare, alle 15.55, davanti alla costa palermitana, 13 miglia a nord di Capo Gallo. A bordo del volo Tui 1153 diretto a Djerba da Bari 39 persone, tra passeggeri - tutti italiani - ed equipaggio. Sul posto i mezzi di soccorso delle forze dell'ordine e di emergenza. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di ''23 superstiti con diversi feriti gravi, 13 morti e 3 dispersi''. Tra le vittime ci sarebbero anche due bambini, rispettivamente di 2 e 8 anni. A fornire il bilancio della sciagura aerea è stato il capo della Procura di Palermo Pietro Grasso il quale ha aggiunto che sembrano esserci poche speranze per i dispersi.

L'ammiraglio Vincenzo Pace, comandante del porto di Palermo, ha spiegato che la ''carlinga del velivolo e' integra e sott'acqua, mantenuta a galla dalle ali che affiorano in superficie, manca invece la coda. Al momento stiamo tentando il rimorchio del relitto, al cui interno non sembrano esserci cadaveri, in porto''.

Il procuratore Grasso ha anche affermato che ''si è trattato di un'avaria al motore'' ed ha annunciato l'apertura di un'inchiesta. ''Il pilota - ha spiegato il procuratore capo - ha tentato un atterraggio all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo ma per l'avaria ha dovuto ammarare davanti alle coste di Palermo''.

Secondo quanto emerge dalla prima ricostruzione dell'incidente fatta ai tecnici dell'Enac dallo stesso comandante dell'Atr 72, Chafik Garbi, rimasto gravemente ferito, è stata la perdita di potenza dei motori a costringere il pilota all'ammaraggio. Manovra che, proprio a causa della perdita di potenza, non è riuscita.

L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un'inchiesta tecnica di competenza. Lo riferisce all'ADNKRONOS il responsabile dell'Ansv, Adalberto Pellegrino, che ha sottolineato come ''l'indagine va concordata con francesi e tunisini in quanto costruttori e gestori del mezzo''. Pellegrino ha anche affermato come ''non si conoscono, nonostante le parole del pilota, i motivi veri che hanno portato all'incidente, visto che l'Atr è un aereo che può volare in maniera abbastanza tranquilla anche con un motore solo. Potrebbe esserci stato dell'altro''. ''Ciò che si può apprendere - spiega Pellegrino - è che l'aereo ha risposto bene all'ammaraggio, un'operazione rischiosissima che raramente riesce e che ha contenuto i seppur tragici danni''.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato, in una nota, che ''si è trattato di un incidente e non di un attentato''.

I passeggeri diretti in Tunisia avevano acquistato il pacchetto vacanze di due tour operator romani, Swan Tour e Sprintours.

L'angoscia dei parenti all'aeroporto di Bari
Una superstite: ''Ho visto morire mio marito''
''Era accanto a me''. E' la drammatica testimonianza di una giovane tratta in salvo dopo la tregedia di Palermo
Palermo, 6 ago. (Adnkronos) - ''Ho visto morire mio marito accanto a me''. Non ha fatto altro che ripetere la stessa frase una superstite del disastro aereo avvenuto questo pomeriggio al largo di Palermo, dove un Atr 72 della Tuninter ha tentato una manovra di ammaraggio. Sottoposta a Tac presso l'ospedale Civico del capoluogo siciliano, la giovane non viene considerata grave. Durante la visita non ha fatto altro che piangere, disperandosi per quanto accaduto. ''Ho visto morire mio marito'', ha continuato a ripetere ossessivamente la ragazza, poi trasferita nel reparto di prima rianimazione.

A Bari, decine di parenti dei passeggeri dell'Atr 72 affollano una sala dell'aeroporto in attesa di notizie dei propri familiari. Con loro anche il sindaco del capoluogo pugliese Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il questore Franco Grasseri. Numerosissime sono le telefonate arrivate allo scalo. Un fascicolo d'inchiesta per disastro colposo sarebbe stato aperto dalla Procura della Repubblica di Bari sull'incidente aereo. Fatto confermato dal procuratore capo della Repubblica di Bari Emilio Marzano che, giunto allo scalo di Bari-Palese, ha detto ai cronisti che l'apertura di un fascicolo ''è d'obbligo''. Intanto, all'aeroporto di Bari staziona un C 130 dell'Aeronautica militare che, secondo voci non confermate, potrebbe partire alla volta di Palermo, con a bordo i parenti dei passeggeri dell'aereo caduto. L'assessore alla Sicurezza Emanuele Martinelli conferma la presenza sull'Atr 72 di molti giovani di Bari e provincia che hanno prenotato il viaggio per Djerba.

Intanto chi volesse informazioni può telefonare al centralino del Comune allo 080 5771111.

Russia. Il batiscafo è stato riportato in superficie, tutti vivi i 7 marinai a bordo


Decisivo l'intervento dello Skorpio-45 britannico



Mosca, 7 agosto 2005


Sono salvi. Il batiscafo bloccato da giovedì a 190 metri di profondità al largo della penisola della Kamchatka è stato disincagliato ed è potuto tornare così in superficie.

Lo Stato maggiore della Marina militare russa assicura che tutti i membri dell'equipaggio sono vivi e stanno bene.

I sette marinai dopo una prima visita medica a bordo di una delle navi che hanno partecipato alle operazioni di soccorso, saranno ricoverati in un ospedale di Petropavlovsk Kamciatki, la città della penisola di Kamchatka circa 70 km a nord del luogo in cui il batiscafo è rimasto bloccato.

La riemersione del batiscafo è stata resa possibile dall'intervento del minisommergibile telecomandato britannico 'Scorpio-45', che ha tranciato, in due immersioni successive, i cavi e i pezzi di rete che lo bloccavano.

Sono occorse in tutto circa cinque ore di lavoro del robot perché la vicenda si risolvesse felicemente. Con il passare delle ore, cresceva la preoccupazione per il progressivo esaurirsi delle riserve d'ossigeno a bordo, anche se vi erano informazioni discordanti su quanto tempo sarebbero potute durare.

Le operazioni di salvataggio sono state segnate anche da un finale al cardiopalma. Mentre operava, il minisommergibile telecomandato britannico 'Scorpio-45' è stato costretto a risalire a causa di un malfunzionamento. Per fortuna però il problema tecnico è stato rapidamente risolto e così il robot speciale è tornato in profondità per liberare il batiscafo russo dai cavi che lo tenevano ancora al fondo.

Un alto responsabile della Marina militare russa ha ringraziato i soccorritori britannici per il loro ruolo nella liberazione del batiscafo che era bloccato da tre giorni a 190 metri di profondità al largo della penisola
di Kamchatka (Estremo Oriente russo).

"Vorrei ringraziare i nostri colleghi britannici per l'aiuto prestato nell'operazione di salvataggio", ha detto il vice ammiraglio Vladimir Pepelaiev, capo di stato maggiore aggiunto della Marina russa, citato dall'agenzia Interfax.




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Nucleare. Corea del Nord: fabbrichiamo armi atomiche per difenderci dagli Usa


Colloqui a 6 a Pechino



Pechino, 7 agosto 2005


La Corea del Nord ha ribadito oggi di avere armi nucleari, affermando che queste sono indispensabili finché gli Stati Uniti rappresentano una minaccia.

E' quanto è emerse da dichiarazioni fatte a Pechino, al termine dei colloqui a sei sul nucleare, del capo delegazione nord coreano Kim Kye-gwan.

"Noi fabbrichiamo armi nucleari perché gli Usa minacciano di attaccarci con armi nucleari", ha detto Kim, aggiungendo che gli Usa devono cambiare politica: "La nostra controparte nel dialogo ci chiede di abbandonare l'attività nucleare civile durante la sospensione. Spero che gli Usa cambieranno politica".

Non è la prima volta che Pyongyang afferma di avere armi atomiche.

Durante tutti i colloqui di questi giorni la Corea del Nord ha insistito nell'individuare solo negli Usa la parte che vuole la cessazione totale da parte nordcoreana di attività nucleari, sebbene anche altri paesi partecipanti al negoziato siano collocati su posizioni analoghe a quelle di Washington.

Intanto i colloqui a sei sul programma nucleare nordcoreano in corso da 13 giorni a Pechino sono stati ufficialmente sospesi per tre settimane. A Seul, l'agenzia sudcoreana Yonhap ha precisato che le delegazioni dei sei Paesi (le due Coree, Cina, Giappone, Stati Uniti e Russia) ritorneranno al tavolo negoziale il 29 agosto prossimo.

Secondo fonti diplomatiche, i negoziatori ritorneranno nelle rispettive capitali per consultazioni, dopo il mancato raggiungimento di un accordo su un progetto di dichiarazione comune.

I sei erano riuniti dal 26 luglio scorso a Pechino. La Corea del nord continua a insistere sul mantenimento del suo programma nucleare, che afferma essere unicamente civile, mentre gli Stati Uniti vogliono che Pyongyang abbandoni ogni progetto in materia, sia militare che civile.

Prima della sospensione dei colloqui, si lavorava alla messa a punto di un documento che sancisse la rinuncia nordcoreana al programma nucleare in cambio di aiuti e cooperazione in campo energetico e di garanzie per la sicurezza del Paese.


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Dopo tutte queste notizie, che non hanno un filo logico comune, essendo "casi della vita differenti":disgrazia, incidente, minaccia; mi chiedo nuovamente, facendo mia la domanda iniziale: in che mondo viviamo?
E aggiungo: siamo sull'orlo di una crisi di nervi?

Non ho aggiunto il caso delle intercettazioni perchè se ne parla già in altra sede e quindi è bello discuterne in quella sede.

Mi associo alle vostre dichiarazione alla qualiotà del mondo in cui viviamo e soprattutto quoto integralmente la presa di posizione di griforoby sui ragazzi e sui giovani miei coetanei. Cresciuti in un mondo in cui tuto sembra esergli dovuto, in cui non esiste più un ideale per cui valga la pena di lottare perchè tanto è impossibiole conseguirlo, cresciuti sotto una campana di vetro e davanti allo schermo di un pc o di un televisore.

Cresciuti nella più incredibile , e soprattutto volontaria, ignoranza degli eventi che li circondano; cresciuti nel mito dei calciatori e degli attori superpagati o delle veline e delle letterine. cresciuti in un mondo in cui l'estetica sembra essere un valore. Un estetica fatta di stupidi e consumistici stereotipi (piercing, tatuaggi, pantaloni a vita bassa, etc.).

E poi ci stupiamo se il mondo va come va? Quanti di noi hanno lottato o lottano nel loro piccolo per cambiare le cose? Quanti sono disposti a sacrificare tutto ciò che hanno per ciò in cui credono. Pochi, davvero troppo pochi. Sono molto preoccupato per il futuro perchè non vedo nessun segnale di miglioramento. In nessun caso . Mai. Dal più importante, sia esso di attualità o di politica, al più sciocco come la possibilità di creare relazioni sociali tra ragazzi e ragazze non finalizzate ad una mera notte di sesso .

Di recente mi è capitato di voler fare amicizia (e sottolineo, finalizzata alla sola amicizia) con una ragazza e lei ha pensato che "ci stessi provando con lei". Ed è sparita. Ma si può pensre che solo perchè si è di sessi diversi non possa esistere un normale rapporto di amicizia?

E questo è il più blando degli esempi. Ma se capita questo in queste sciocche situazioni figuriamoci in quell più serie.