È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Risurrezione...quando?

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2008 13:41
Autore
Stampa | Notifica email    
16/03/2008 23:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
RISURREZIONE E VITA SI MA NON IN QUEL MOMENTO
In occasione della morte e resurrezione di Lazzaro, quando Marta dice che suo fratello risorgerà nell’ultimo giorno, ebbene Gesù gli rivelò di essere lui il mezzo di tale risurrezione..
Io sono la risurrezione e la vita; cioè la risurrezione per i morti come suo fratello; e la vita per chi in quell’ultimo giorno sarebbe stato trovato vivente.
E come allora non era il tempo della risurrezione per tutti i morti, non era nemmeno allora giunto il tempo per tutti i viventi rimasti fedeli, di non morire mai.

In Giovanni è scritto di temere chi può far perire sia il corpo che l’anima nella Genna;ora se la Genna rappresenta la morte per il corpo, per logica lo rappresenta anche per l’anima .
Ma se l’anima non perisce allora non cè più motivo di temere colui che in realtà lo può fare…cosa che verrebbe indirettamente negata facendo che l’anima non muore.
In pratica proprio come nel giardino dell’Eden lo negò pure il serpente dicendo che Voi=tu=io= soggetto anima, non morirete affatto.
Difatti spesso anima viene tradotto con il soggetto io.
Persona non significa corpo…infatti parliamo di persone buone o cattive, che sono caratteristiche dell’essere persona.
In senso generalizzato e quindi sottinteso viene automaticamente incluso il corpo…così che possiamo scrivere di vita individuale intendendo anche la vita organica.
In pratica possiamo dire di anima volendo intendere anche il suo corpo.
Da morto in rapporto al concetto della risurrezione dobbiamo però necessariamente disporli nella rispettiva distinzione…il corpo muore ucciso…ma la vita dell’individuo, la sua persona può non essere distrutta: Come?
Se non credete alla risurrezione sappiate che Io sono l’iddio dei viventi, di Abraamo.
Che significa? La risurrezione vale solo per ciò che è morto; e non per ciò che è immortale; ed è certo che il corpo di Abraamo era morto..allora in che senso questi morti da risuscitare sono viventi agli occhi di Dio?
Nel senso che il loro spirito vitale, soffio, respiro = funzionamento vitale torna nelle sue mani; il concetto di funzionamento è un concetto astratto no oggettivo.
Padre nelle tue mani affido il mio spirito, Luca 23:46; nel mentre che la mia anima starà tre giorni e tre notti nell’Ades Sheol..Atti 2:27.
Ora il Cristo doveva ancora ascendere in cielo, dal Padre, Giov 20:17; e la sua anima cioè il suo corpo e la sua mente furono portati nell’Ades; quindi nelle mani di Dio Gesù affidò la sua vita come anima, questo includendo inevitabilmente un corpo reso vivo, vuoi di carne o di tipo celeste; come “casa” indispensabile perché tale anima sia..

SHEOL
Nello sheol ci va il corpo umano, possibilmente anche vivo : e scesero vivi nello sheol; ovvio che poi morirono. Scendere vivi nello sheol Numeri 16:30,33,49. 26:10.
Tale scena non ha nulla a che vedere con la credenza dei pagani delle ombre che andrebbero nell’Ades.
18/03/2008 01:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.480
TdG
Nel Capitolo LXXX del "Dialogo con il giudeo Trifone", Giustino esprime il seguente ammonimento:
"Se avete conosciuto persone che dicono di essere cristiani e che negano la resurrezione dei morti, sostenendo invece che la loro anima verrà accolta in cielo subito dopo la morte, ALLORA NON CONSIDERATELI CRISTIANI".
E' un'affermazione categorica e perentoria che non lascia adito a dubbi e ripensamenti: QUESTO ERA L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA ALL'EPOCA DI GIUSTINO. Egli afferma senza mezze misure e giri di parole che chiunque creda che ci sarà un giudizio immediato e individuale post mortem si sbaglia di grosso, ma non solo: TUTTI COLORO CHE SEGUONO QUESTE CREDENZE SONO INELUTTABILEMENTE FUORI DALLA CHIESA, cioè non sono cristiani.
________________________________________________

18/03/2008 10:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472

Tale scena non ha nulla a che vedere con la credenza dei pagani delle ombre che andrebbero nell’Ades



Infatti, a me pare del tutto abusiva l'idea di alcuni eruditi (per esempio Ravasi) secondo cui i refaim sarebbero queste "ombre" intese come esseri che hanno una vita "diminuita".

L'AT usa mai il termine "ombre" o simili per indicare i morti nello sheol? A me non risulta e l'identificazione di esse con i refaim è a mio parere molto controversa.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
18/03/2008 13:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.480
TdG
Il termine ebraico refa’im compare 34 volte nel TM (testo masoretico). Di queste circostanze, 26 volte è usato in testi narrativi, e tradotto solitamente come “refaim” (nome patronimico di un popolo di Canaan), mentre 8 volte è usato in testi poetici (Gb 26:5; Sl 88:10; Prov 2:18; 9:18; 21:16; Isa 14:9; 26:14; 26:19). Nei testi poetici, il termine è associato ai morti. In quest’ultimo caso, la TNM traduce sempre “quelli impotenti nella morte”, riferendosi semplicemente ai defunti. La LXX (insieme alla versione siriaca e alla Vulgata), confondendo l’uso refa’im in testi narrativi con quello in testi poetici, spesso traduce “i giganti”. In Salmo 88:10 traduce “i guaritori”, collegando il termine con il verbo rafa’ “guarire”. In Prov 2:18 “l’Ades con i nati della terra” (Vulgata Clementina: “gli inferi”), in Prov 9:19 “i nati delle terra”. La traduzione “i figli della terra” è usata dal Targum e dalla Siriaca in Prov 21:16.
Altre traduzioni moderne, invece, lasciano intendere che i refa’im siano le “ombre” dei morti, che conducono una semi-esistenza nel regno dell’aldilà (lo Sceol). Ad esempio, la Nuova Riveduta traduce 4 volte “i defunti” e 4 volte “le ombre”, mentre Rotherham traduce sempre “le ombre”. La traduzione di Young, invece, semplicemente traslittera il termine (“Rephaim”).
La parola refa’im si pensa sia correlata al verbo rafa’ “guarire”, o al verbo rafah “indebolirsi, sprofondare” (46 volte nel TM). BDB collega la parola col verbo rafah, dandole il significato “sprofondati, impotenti”, citando il fenicio rp’m.
Comunque, la traduzione “ombre” dei morti risente del criticisimo e dell’interpretazione delle parole ebraiche alla luce dell’ugaritico e di altre lingue affini (fenicio), come lo studioso M. Dahood e altri hanno fatto. Cercare di capire l’ebraico alla luce dell’ugaritico è possibile, ma non è conclusivo e non è l'unica chiave di lettura.
In ugaritico, la parola refa’im è usata in riferimento agli eroi e re del passato. In fenicio, iscrizioni del 5° secolo aEV indicano i refa’im come “coloro che i viventi incontrano nella morte”, e considerano i “divini Refaim” come “le ombre sacre”. Comunque, non è possibile affermare con certezza che in ugaritico ci sia la incontestabile evidenza che la parola “ombra” sia usata come designazione dei morti.
Leggere nella parola refa’im l’idea di una esistenza semicosciente nello Sceol significa introdurre la mitologia cananea nel testo biblico. Non c’è un solo passo nell'AT in cui si sostenga l’idea che i morti siano “vivi”, o in cui si dica che i morti vivono come “ombre”. Questa idea è estranea al concetto ebraico della morte, che invece afferma il concetto di inesistenza nello Sceol (cfr. Sl 146:6; Eccl 9:5, 10; Isa 38:18).

Volendo si potrebbe aprire un'apposita discussione sul tema dei refaim, spesso strumentalizzato dagli "immortalisti", non avendo altri basi bibliche a supporto della loro tesi!
[Modificato da christofer2006 24/03/2008 09:40]
________________________________________________

25/03/2008 13:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Refaim
Riguardo la parola refaim ho trovato sempre in internet questa dichiarazione
Refaim
Uno dei popoli che abitavano nella Palestina prima della conquista da parte di Israele. 'Refaim' è un plurale in ebraico, così a volte sono anche chiamati i Refei, usando un plurale italiano. Alcuni versioni hanno invece 'giganti', seguendo la LXX - infatti erano grandi come Anac. Da Ammon (1) furono chiamati i Zamzummin De 2:11,20-21.

Erano già in Palestina al tempo di Abraamo, quando furono sconfitti dal re Chedorlaomer e i suoi alleati a Asterot-Carnaim Gen 15:20; 14:5. Ammon (1) li scacciò dal loro paese De 2:20-21, e Og di Basan fu l'ultimo dei Refaim De 3:11,13; Gios 12:4; 13:12; 17:15.

La valle di Refaim sembra invece di essere nel territorio della tribù di Giuda (1), vicino a Gerusalemme e Innom. La Filistia ci salì diverse volte per combattere contro Israele Gios 15:8; 18:16; 2Sam 5:18,22; 23:13; 1Cr 11:15; 14:9; Is 17:5.

Mi sembra che ci sia una certa confusione sul tema....e ti pareva in tema di ombre diventa tutto fittizio, a parte le ombre sui muri [SM=x1408399]
[Modificato da dispensa. 25/03/2008 13:41]
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com