| | | Post: 14 | Registrato il: 08/05/2009
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Si tratta di un uccello da gabbia poco esigente e molto resistente; si riproduce inoltre molto facilmente in cattività:
Questa specie va allevata in una gabbia molto spaziosa o in una voliera da appartamento; la soluzione ideale è comunque la voliera da giardino, ricoperta da un tetto, dove gli uccelli possono rimanere per tutto l'anno.
L'alimentazione deve essere costituita da girasole, scagliola, avena, miglio, carota e mela grattugiata, spighe di piantaggine, more di gelso quando reperibili e verdura varia.
Nel periodo dell'alimentazione dei piccoli è necessario aggiungere alla dieta ordinaria panico germinato, pastone all'uovo, pane in zuppato e tarme della farina. Il nido può essere naturale oppure costruito con assi di legno, delle seguenti dimensioni:
altezza 35-40 cm.,
lunghezza e profondità 20 cm.
Il diametro del foro di accesso deve essere di 6-8 cm.
I calopsitte possono nidificare anche tre volte in un anno, con grave pregiudizio però per lo stato di salute dei riproduttori. La covata è di solito composta da 4-7 uova che il maschio cova durante il giorno e la femmina durante la notte. L’incubazione dura da 16 a 21 giorni.
I piccoli rimangono nel nido per 4 o 5 settimane, e dopo l'involo vengono nutriti dai genitori fino a due mesi di età I giovani esemplari assomigliano molto alle femmine, da cui differiscono per il colore del becco, che inizialmente è chiaro; diviene scuro a circa tre mesi di età Un giovane calopsitte allevato da solo si addomestica facilmente, soprattutto se si tratta di un maschio; le femmine sono di indole più diffidente.
I giovani maschi imparano a posarsi sulla spalla o sul braccio dell'allevatore, a fischiettare un breve motivetto, a pronunciare qualche parola ed a imitare i suoni più diversi.In natura questa specie è diffusa in tutta Australia con r eccezione delle regioni costiere. Vive in bande numerose nel bosco e nelle praterie; è gregario anche nel periodo della nidificazione; le coppie rimangono unite anche durante gli erratismi a grandi distanze. In alcune regioni le loro aree di riproduzione vengono talvolta colpite da gravi siccità con conseguenti penurie alimentari. Ciò costringe le bande di calopsitte a spostamenti in località anche molto distanti, allo scopo di trovare acqua e cibo.
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