Avvertimento!
Sarò ironica, ma le domande che pongo, e le accezioni che faccio, sono molto serie >_<
Non è il fatto che due uomini o donne amoreggino in pubblico. Ammetto che la cosa mi lasci perplessa ma se sono contenti chi sono io per oppormi?
Sì, anche a me la cosa dà fastidio, esattamente come mi davano fastidio le coppiette etero che parcheggiavano la macchina sulla strada per casa mia, quando ero giovane, o le coppie, sempre etero, che cercano di farsi una tonsillectomia con la lingua. Com'è che su di loro, però, quasi nessuno ha da obiettare?
Sono molto terra terra ma io vedo la questione del matrimonio dal punto di vista meramente economico. Ci sono alcune cose davvero discutibili, come la reversibilità della pensione che mi spingono a storcere il naso sui matrimoni gay.
Tempo fa, lessi di una ventenne che aveva sposato un uomo di 90. Questi era morto e, siccome era ricchissimo, le aveva lasciato una reversibilità che le permette di vivere nel lusso.
Se la mettiamo così, togliamo la reversibilità a tutti e il problema è risolto.
In ogni caso, se davvero quell'uomo era così ricco è probabile che lei sarebbe vissuta benissimo anche senza la sua pensione. Così, per dire.
E sarei anche curiosa di sapere dove hai letto quella notizia. Perché non dico che fosse falsa, ne ho conosciuto anch'io, anche se non così giovani.
Quello che forse non si è messo in evidenza è che la maggior parte di queste donne sono brave persone, che non hanno contributi, e quindi non hanno nessuna possibilità di prendere una pensione decente, e che dedicano anni della loro vita a prendersi cura di un'altra persona. Alleviano la solitudine loro e dell'uomo che sposano, indipendentemente dalla sua età e dal suo stato di salute, per tutto il tempo che è concesso loro di stare insieme, e poi possono affrontare la vecchiaia con tranquillità. Sempre se sopravvivono al marito, naturalmente.
Per molti aspetti, questo tipo di matrimonio è identico al matrimonio gay perché non dà figli ma è accettabile per questioni di genere...il che è vergognoso.
LOL
E credo che sia abbastanza esplicativo del mio pensiero, ma per evitare di essere fraintesi forse è il caso che aggiunga qualcosa.
La possibilità di procreare non è più considerata motivo di annullamento del matrimonio nemmeno dal diritto canonico, giusto per capire che l'idea che una famiglia sia tale solo in presenza di figli è una sciocchezza.
Poi, il matrimonio è, fondamentalmente, un contratto. La maggior parte delle persone mette sul piatto della trattativa l'amore, ma non è che quelli che decidono di sposarsi per altri motivi siano tutti degli abominii.
Detto questo, ci sono molte coppie etero che non possono avere figli: togliamo i diritti di legge anche a loro?
Per quelli, invece, che i figli decidono di non volerli proprio avere proporrei la fustigazzione su pubblica piazza e la confisca di tutti i beni materiali -_-
Per quanto riguarda il matrimonio tra due omosessuali sono ugualmente perplessa perché mi chiedo se debbano avere anche gli stessi particolari economici sopra detti.
E perché non dovrebbero?
Se due uomini, o due donne, decidono di passare tutta la vita insieme, perché non possono godere dello stesso trattamento di cui godete tu e tuo marito? O qualunque altra coppia etero di questo paese incivile?
Guarda che le loro promesse sono le stesse, così come sono gli stessi i loro obblighi l'uno nei confronti dell'altro. Non è che si sposano per avere la pensione e poi vanno ognuno per la propria strada, eh -_-
Una soluzione ci sarebbe: per disincentivare i matrimoni con uomini anziani, basterebbe dare la reversibilità alla vedova solo quando lei raggiungerà l'età di pensionamento, prendendo una parte di denaro pari agli anni passati insieme.
E considerando che, in una simile eventualità, sarà morta di fame molto prima di arrivarci, all'età pensionabile, direi che l'idea è geniale se vogliamo rimpinguare le casse dello Stato.
Considerando, soprattutto, che la maggior parte delle vedove appartengono a due categorie: donne anziane senza lavoro e senza contributi, o donne ancora giovani con figli a carico.
Non so perché, ma non mi pare una cosa fattibile ^_^
Passando alle nozze gay, penso che un censimento di coppie che convivono possa essere utlie anche sul piano fiscale e non vedo perché non debbano poter assistere il partner in caso di difficoltà. Sul piano economico sono contraria, a meno che uno dei due non si trovi in gravi difficoltà finanziarie.
Quindi, se stanno insieme pagano le tasse, ma non possono avere nessuno dei privilegi di una coppia sposata.
Com'è che la cosa mi puzza tanto di ingiustizia? O_o
La questione dei figli la vedo diversamente. Nel caso che uno dei due abbia avuto un figlio, non vedo perché la coppia non debba riconoscerlo.
Qua la cosa si fa complicata. Innanzitutto un bambino può avere due genitori, quindi se la madre lo ha riconosciuto, il compagno del padre si attacca, e giustamente, come si attaccherebbe una sua eventuale compagna donna. Idem se il genitore omosessuale è la madre.
In caso uno dei genitori non lo avesse riconosciuto, invece, o se fosse morto, il compagno dell'altro non avrebbe comunque nessun diritto di riconoscerlo. Al massimo, potrebbe adottarlo, ma in questo paese non è possibile. Non solo perché le coppie omosessuali non sono riconosciute, ma perché non è permessa nemmeno l'adozione ai single.
Nel caso delle adozioni da gruppi esterni, invece, penso che bisogna andarci cauti. Non possiamo prendere un bambino e buttarlo così, senza criterio. Una soluzione potrebbe essere quella di permettere gli incontri con la coppia che intende adottarli ed abituarli gradatamente alla loro presenza, con una buona dose di apertura mentale e buon senso. Data la delicatezza della situazione, possiamo assicurarci che l'adottato venga trattato bene dalla nuova coppia, in modo da evitare possibili lamentele in proposito e che la coppia abbia buoni rapporti con la propria famiglia, così da permettere al piccolo la presenza comunque di un individuo di sesso diverso dai due coniugi.
Tu non hai mai avuto nessuna esperienza con le adozioni, vero?
Guarda che i genitori devono sottoporsi a severi controlli, sia economici che psicologici. C'è un motivo se le adozioni, in Italia, sono così difficili.
Per carità, non dico che non si debba stare attenti, ma qui da noi si esagera in prudenza.
Ti faccio un piccolo esempio. I miei genitori erano sposati da nove anni quando mia madre è rimasta incinta di me, tanto che si erano convinti di non poter avere figli. Hanno fatto domanda per l'adozione e gli è stata rifiutata perché non erano abbastanza ricchi. Solo che poi hanno allevato tre figli, con un solo stipendio, senza farci mai mancare nulla. Per dire quanto poco legati alla realtà siano certi criteri. ^^
In ogni caso, non me la sento di equiparare completamente queste famiglie alle altre...non ci riesco e non per questioni di omofobia perché onestamente non ho niente contro di loro
Quindi, se non è omofobia, allora che cos'è? O_o
Il mio dubbio è che con l'adozione dei figli, i gay possano entrare in conflitto per questioni come la cessione delle case da parte del comune (avendo un figlio possono competere con altre famiglie) ed altri benefici che, almeno sulla carta, sono date ai gruppi standard...con ulteriori attriti sociali.
In conflitto con chi? Con le famiglie "normali"? E l'uso delle virgolette è totalmente voluto.
Primo, il gruppo standard non esiste. Qualcuno mi spieghi che cosa significa, per cortesia.
Secondo, le famiglie che tu definisci standard, nella mia esperienza, nove volte su dieci sono disastrate, tanto che ti chiedi perché non ci sia una legge per sterilizzare certe persone e impedire loro di fare figli.
Detto questo, se una coppia adotta un bambino deve già avere una casa, altrimenti nemmeno prendono in considerazione la domanda, quindi il problema non si pone proprio.
E, in ogni caso, le case del comune devono andare alle persone bisognose, chiunque esse siano. E in questo Paese, per fortuna, la Costituzione è molto chiara quando dice che non ci devono essere distinzioni a causa della razza, del sesso, della religione o dell'indirizzo politico.
Penso che debbano dimostrare di avere maggiori disponibilità economiche per volere un figlio, dal momento che l'averlo è un loro desiderio più che una casualità.
E' un desiderio anche per tutte quelle coppie etero in cui uno o entrambi i partner sono sterili. Ora emarginiamo anche loro perché non possono espletare la sacra funzione della procreazione? O per un uomo e una donna etero volere dei figli è naturale, mentre per un uomo e una donna omossessuali no? O_o
In questo senso, posso accettare anche l'adozione...solo se i due hanno davvero tutte le possibilità di crescere un bambino e sono disposti a dimostrare al resto della comunità che la crescita del piccolo non risente del fatto che sono due individui dello stesso sesso.
Altra cosa complicata, soprattutto se la comunità non accetta a prescindere le coppie gay, figuriamoci poi le coppie gay con figli -_-
Io per parte mia, chiederei una patente di paternità e maternità a tutti gli individui. Così, giusto per essere sicuri che i loro piccoli non risentano del fatto che i loro genitori sono individui senza la pur minima capacità di allevare un bambino.
E ce ne sono... oh, se ce ne sono, indipendentemente dai loro gusti sessuali -___-