Non è corretto comparare i risultati ottenuti dal governo degli Stati Uniti con quanto si è fatto da noi, ma qualche considerazione è doverosa.
Primo, si evidenzia il salvataggio dei posti di lavoro
ed il taglio delle tasse specie per la "middle class" (historical low)
e per le piccole imprese
Una riflessione è d'obbligo: quanti posti di lavoro hanno salvato i due governi che si sono succduti dall'inizio della crisi (autunno 2008) ad oggi? Quante tasse ridotte?
Ma andiamo avanti:
Tagli di spesa per 1000 miliardi, ma 100 miliardi investiti in ricerca. Beh, qui un confronto purtroppo si può fare: forse riusciremo a fare tagli di spesa per 4 miliardi, se tutto va bene, e per la ricerca caliamo un velo pietoso.
Ma quello che più mi colpisce è l'ultimo claim:
Non posso non notare che il salvataggio di un settore industriale, che sia auto o chimica non rileva, non è mai stata una priorità per nessuno schieramento politico italiano.
Magari si manifesta per salvare dei posti di lavoro, ma mai per la fabbrica, con una sinistra ancora accecata dalla lotta contro "il padrone", ed una destra per cui ogni libertà, ogni arbitrio è lecito per massimizzare i guadagni delle proprietà.
Purtroppo mai nessuno potrà citare a proprio merito il salvataggio di un settore industriale, dopo aver lasciato morire la chimica, le telecomunicazioni, l'elettronica, ed aver assistito imbelli all'agonia dell'auto.
Ma nessuno l'ha mai neanche considerata una priorità, e questo sgomenta.
[Modificato da fabius039 02/05/2012 00:09]