Il caldo subtropicale di questi giorni può invitare alla mini e agli hot pants, ma sappiate che la tendenza della stagione è chiarissima: ragazze, coprite le ginocchia.
Anzi, già che ci siete abituatevi al lungo fin dalla mattina, e non stiamo evocando un lungo da ballo delle debuttanti, istituzione peraltro già abbastanza squalificata di suo.
Quello che va nel 2011 è floreale, hippy e molto libertario: per ispirarsi, serve dare un’occhiata alle foto della mamma quando occupava il liceo, o cercare in Rete il sito My mom, style icon (http://momstyleicons.blogspot.com).
Altrimenti riguardarsi il film di Woodstock, e anche, in fase più chic, documentarsi sul lavoro di Yves Saint Laurent e cercare di riprodurne lo spirito e la leggiadria con tutti i mezzi a disposizione, compreso lo shopping nelle catene della grande distribuzione.
Ma l’importante è venire a patti con le nuove proporzioni, perché un orlo più abbondante implica un certo tipo di scarpa, giacche o spolverini ridimensionati alle nuove lunghezze, accessori in scala; e il rischio da evitare come la peste è l’effetto bambola di pezza, oppure peggio ancora quello Morticia o figlia di Boemia.
Avevano cominciato già un paio di stagioni fa certe avvedute ragazze di Londra o di Manhattan a presentarsi, invece che in leggings o in jeans, con abitoni lunghi fino ai piedi e infradito: come ha riassunto al «New York Times» Holli Rogers, buyer per il sito di vendita online Net-a-Porter, «le gonne lunghe erano in fase d’incubazione».
Sono poi esplose sulle passerelle, per esempio da Marc Jacobs, da Karl Lagerfeld per Fendi, da Ferragamo. Missoni ha fatto sfilare certe tuniche in fantasie afro, nei toni del blu elettrico e dell’arancio, con sandali piatti e grandi cappelli.
Diane Von Furstenberg, che dell’abito è stata una geniale reinventrice proprio nei fatidici Settanta, ha disegnato certi sciolti vestiti stampati, alcuni perfino col cappuccio.
D&G non hanno avuto paura del look Holly Hobbie, o di certi grembiulini alla «Piccola casa nella prateria», che vanno portati con senso dell’umorismo e falcata elegante. Ma anche da H&M e da Zara proliferano i look Talitha Getty e Ali MacGraw, e forse questo è l’anno giusto per tentare il pigiama palazzo.
Intanto, fra le ragazze famose, hanno adottato il nuovo look, tra le altre, Jade Jagger, Nicole Richie e Vanessa Paradis.
Secondo un certo George Taylor, economista americano, l’andamento della Borsa è legato all’altezza degli orli: a gonne corte corrisponde una certa euforia finanziaria, a gonne lunghe la crisi.
Taylor formulò la sua teoria nel 1926 e tre anni dopo ne ricevette la meno piacevole delle conferme: crollo di Wall Street, Depressione, fine delle flapper alla Zelda Fitzgerald con sottane sopra le ginocchia e trionfo della longuette stile Joan Crawford. Oggi che certe equazioni non funzionano più, tutto va con tutto e al medesimo istante, ma è necessaria qualche piccola precauzione.
I pro, intanto. L’abito lungo preserva dal complesso delle gambe non impeccabili, è femminile, è fresco e non costringe. Nonostante i pregiudizi lo può portare anche una donna minuta, magari accessoriato di scarpe con una (piccola) zeppa.
Chi ha la fortuna di essere esile preferirà un modello a fascia, chi ha un fisico mediterraneo un corpino più sagomato: non è difficile, basta usare gli stessi criteri che guidano nella scelta del costume da bagno.
Piuttosto, occhio alle fantasie troppo aggressive e alle balze troppo numerose. Se la voglia di flower power vi ha contagiato, vi verrà voglia di zoccoli di legno, créoles metalliche alle orecchie, borse con le frange e profumo al patchouli.
Coraggio, è tutto divinamente alla moda. Ma non mischiate più di due elementi alla volta, perché il rischio di strafare è altissimo.
di EGLE SANTOLINI
Fonte:
http://www3.lastampa.it/moda/