ISIS

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2017 15:57
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 8.811
Registrato il: 03/08/2014
Città: MONZA
Età: 59
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



Vincitore del Concorso:
Iper Spettegules 2015
IperUtente 2015
16/11/2015 23:32

Re: Re:
Arcanna Jones, 16/11/2015 20:03:

Perchè non toccarla? Ormai hanno fatto attentati in Usa, Inghilterra, Spagna, Russia, Francia, Beirut, Kenya, Tunisia...
è solo questione di tempo e toccherà anche a noi [SM=x44468]





Arcanna li hai elencati tutti te, perche l'Italia no? un motivo ci sarà? A occhio e croce ripeto Mafia e Armi di cui l'Italia è una delle maggiori importatrici
OFFLINE
Post: 178.069
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
26/11/2015 18:05

Il papa, Putin e Khamenei: la Santa Alleanza contro lo Stato Islamico


Carta di Laura Canali

[Carta di Laura Canali]






Il Vaticano ha dichiarato guerra al califfo un anno prima di Hollande. Sapendo che chi sbaglia nemico ha già perso, Bergoglio punta sulle potenze ortodossa e sciita per creare un cordone sanitario di antichi imperi e civiltà contro le barbarie jihadiste.



Articolo di Piero Schiavazzi


C’è un “califfato mondiale a pezzi”, parafrasando un’espressione del papa, che emerge dal cratere del 2015 e si sparge per la pelle del pianeta, come le pustole di un’infezione, lungo la fascia d’incontinenza che va dai monti dell’Atlante alle cime afghane, dove i confini non tengono più.




Si tratta di un’eruzione a presa rapida: porzioni di territorio incandescente che ambiscono a solidificarsi e farsi Stato, distinte geograficamente, ma unite ideologicamente, dalle sabbie del Mali alle savane della Nigeria, dalle rive del Tigri – Eufrate alle spiagge del Corno d’Africa.




Un terremoto che scuote la storia come non ricordavamo da tempo, in superficie e negli strati profondi, finendo per risvegliare due giganti: è questa la cornice del summit fra l’ex Kgb Vladimir Putin e la guida suprema dell’Iran Ali Khamenei, cruciale per il prosieguo della guerra in corso.




Dietro di loro si stende l’ombra lunga degli imperi che furono, degli zar e degli scià, rispolverando e tirando a lucido antichi orizzonti, sempre attuali e duri a sbiadire.




Lo sa bene Bergoglio, pontefice francescano e gesuita, con una propensione alla profezia e al pacifismo, ma pure un senso innato della strategia e del realismo, diplomatico nonché militare, da buon discepolo di Sant’Ignazio.




Nel Risiko del Grande Medio Oriente Francesco è stato il primo a rimettere in gioco Mosca e Teheran, modificando gli equilibri dell’area e mobilitando le due potenze, ortodossa e sciita, che oggi con il loro ritorno in forze, assai più di Parigi e Washington, stringono in una morsa lo Stato Islamico.




Se i fatti di Francia non avessero indotto il presidente iraniano Hassan Rohani a fermare last minute l’aereo in pista e annullare il suo tour nelle capitali europee, l’incontro con il Papa, in programma il 14 novembre, era destinato a concludere in modo spettacolare l’iter della parabola inaugurata due anni fa: visualizzando e solennizzando agli occhi del mondo il sorprendente riposizionamento della Santa Sede nello scacchiere del Vicino Oriente, sua “zona di influenza” per diritto di nascita.




Un azzardo avviato nel settembre 2013 con la lettera meritoria e temeraria di Bergoglio a Putin, presidente del G-20 di San Pietroburgo, a 40 anni dalla guerra del Kippur e a 20 dagli accordi di Oslo, che avevano invece suggellato e sigillato l’estromissione della Russia, conosciuta in quel frangente come Unione Sovietica.




La “santa alleanza” tra il Vaticano e il Cremlino, un partenariato strategico capace di resistere alle tempeste d’Ucraina e alle proteste dei cattolici uniati, reiterate venerdì da Poroshenko nelle sacre stanze durante l’udienza con il Pontefice, costituisce la più rilevante novità della politica estera di Francesco: un aggiornamento della Ostpolitik, rinominata “principio di realtà” e rivisitata in chiave teologica nella Esortazione Evangelii Gaudium,  a metà tra il pragmatismo e l’ecumenismo.




Il “colpo di fulmine” tra il papa e Putin, in omaggio al genius loci, era scoccato sulla via di Damasco, quando Bergoglio sbarrò la strada ai missili americani, puntati su Bashar Assad, e sbalzò di sella Barack Obama, novello Saulo, impedendogli di bissare gli errori di Bush e consegnare la Siria in dono allo Stato Islamico.




Uno – due: all’abbraccio asimmetrico dei russi ha fatto seguito quello ancora più audace con gli ayatollah, in una singolare applicazione alla diplomazia delle regole del tango, che impongono l’avanzata negli spazi stretti e non permettono il dietrofront dei ripensamenti.




Al ritmo deciso e decisionista di Bergoglio, le piste delle milonghe di Buenos Aires si sono sovrapposte ai cammini millenari d’Oriente, prendendo la direzione di Teheran. Una sequenza di “strappi” e fughe in avanti: dallo statement, informale, dell’Accademia Pontificia delle Scienze, laboratorio geopolitico di Francesco, fino alla posizione, ufficiale, assunta in concistoro dal Segretario di Stato, cardinale Parolin, nell’autunno dello scorso anno.




Al punto che la formula del 5 + 1, riferita come noto ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, integrati dalla Germania e protagonisti dello storico accordo sul nucleare iraniano, potrebbe a buon diritto evolvere in 5 + 2, riconoscendo il ruolo aggiuntivo e propulsivo della Sede Apostolica.




Nessun papa, nemmeno Wojtyla, che pure ricevette Tareq Aziz e intercedette per Saddam Hussein, aveva mai proceduto con tanta intraprendenza nel campo minato tra il Golfo e il Golan, senza remore ad esporsi e timore di compiere passi falsi.




Tutto questo accade mentre infuria tenace e feroce una “guerra di religione”, non però tra cristianesimo e islam, come maldestramente si tende ad accreditare, bensì all’interno della Umma. Un conflitto che vede il Vaticano neutrale, ma non equidistante, se consideriamo i sospetti, e il dispetto, che il suo riallineamento ha prodotto a Riyad e Ankara. Per non parlare di Israele, rispetto a cui non era mai sembrato così lontano.




Al cartello sunnita promosso dai sauditi per contrastare l’espansione persiana e sciita, con il concorso esterno ma non estraneo del premier Netanyahu e del sultano Erdogan, il papa oppone infatti un cordone sanitario delle antiche, e umanistiche, civiltà del Medio Oriente, nessuna esclusa, per isolare e neutralizzare il virus della barbarie, a partire da un vecchio adagio in base al quale chi sbaglia nemico ha già perso.




Nello scanner vaticano in definitiva i due islamismi militanti, degli ayatollah e dei califfi, evidenziano tratti assai diversi. Anzi divaricati: da una parte la volontà di riacquistare un primato locale. Dall’altra una velleità di conquistare il mercato mondiale.




“Con la drammatica situazione nel nord dell’Iraq e in alcune parti della Siria, constatiamo un fenomeno totalmente nuovo: l’esistenza di un’organizzazione terrorista che minaccia tutti gli Stati, promettendo di scioglierli e di sostituirli con un governo mondiale pseudo-religioso”. Era il 29 settembre 2014, festa di San Michele Arcangelo.




Rivolgendosi nell’emiciclo dell’Onu ai rappresentanti delle nazioni, calmo nei toni e apocalittico nei temi – alla maniera dei romanzi di Dan Brown interpretati sullo schermo da Tom Hanks alias Robert Langdon, cui peraltro vagamente assomiglia – il cardinale Parolin non ha esitato a identificare nell’Is una nuova specie di demone, che svela orrendamente il suo profilo mentre il mosaico mesopotamico si sgretola e cade in pezzi.




Parole che seduta stante hanno eletto lo Stato Islamico, nel catalogo e dall’osservatorio della Santa Sede, a nemico assoluto del XXI secolo, additandolo in quanto tale alla comunità internazionale: “La mia delegazione desidera ricordare che è sia lecito sia urgente arrestare l’aggressione attraverso l’azione multilaterale e un uso proporzionato della forza”. È stata questa la dichiarazione di guerra del Vaticano all’Is, con un anno di anticipo su quella di Hollande a Versailles.




Secondo la “dottrina Parolin”, come scrivemmo a caldo, la minaccia esistenziale non proviene quindi dall’Iran, erede di una tradizione statuale plurimillenaria, sebbene ambigua e dispotica, bensì dall’Is, che dello stato, a dispetto del nome, rappresenta il terminator e la negazione, trasponendo su basi religiose, in via strumentale, il dispositivo dei totalitarismi del Novecento e conservandone l’impulso nichilista.




Tutt’altro che un regime teocratico, dunque. Piuttosto il suo esatto contrario. Di qui l’attivismo discreto ma concreto dei nunzi apostolici, sulla scia della parola d’ordine impartita dal Segretario di Stato: “I cristiani perseguitati e tutti coloro che soffrono ingiustamente devono poter riconoscere nella Chiesa l’istituzione che li difende”.




Lungi dal rappresentare soltanto un simbolo, la spada dell’arcangelo Michele, sguainata un anno fa nel Palazzo di Vetro, svetta sui terrazzi della Mole Adriana: sormontando il ponte dei pellegrini, che Dante Alighieri ammirò e cantò con trasporto, nel primo giubileo dell’era cristiana, e che gli angeli in divisa guardano oggi e presidiano a vista, nel primo giubileo di guerra dell’era contemporanea.




Articolo originariamente pubblicato su l’Huffington Post


_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 178.071
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
26/11/2015 20:03

<header>

Dagli Usa all'Iran: tutti i Paesi che bombardano l'Is


Mosca appoggia Assad che Erdogan considera invece un nemico. Si delinea così un complesso quadro di alleanze nel già avvelenato scacchiere mediorentale, un intreccio che Parigi faticherà a ricucire. Nella grafica la complessità della situazione e delle alleanze all'indomani dell'abbattimento del caccia russo


</header>


 

 






_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 1.246
Registrato il: 13/12/2007
Città: TRIESTE
Età: 62
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



26/11/2015 20:15

Sequestrati 800 fucili a pompa al porto di Trieste, dalla Turchia erano diretti in Belgio. Oggi li hanno trovati, ma quanti ne saranno passati...
OFFLINE
Post: 2.270
Registrato il: 04/01/2013
Città: LA SPEZIA
Età: 58
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



26/11/2015 22:39

leonzanna, 26/11/2015 20:15:

Sequestrati 800 fucili a pompa al porto di Trieste, dalla Turchia erano diretti in Belgio. Oggi li hanno trovati, ma quanti ne saranno passati...




E' risaputo che le nostre dogane sono dei colabrodo, altrimenti le mafie nostrane dovrebbero chiudere bottega.

La cosa più efficace sarebbe però un'altra, anzichè limitarsi a controllare le importazioni andare alla fonte e bloccare chi finanzia questi terroristi.
OFFLINE
Post: 20.760
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



02/12/2015 12:43

Traduco una parte, che dovrebbe far riflettere, dell'articolo di Robert Fisk apparso il 30 novembre sull'Independent.
Fonte: www.independent.co.uk/voices/david-cameron-there-arent-70000-moderate-fighters-in-syria-and-whoever-heard-of-a-moderate-with-a-a6753...


No, non siamo in guerra. L’Isis può massacrare i nostri innocenti, ma non ci sta invadendo. L’Isis non sta per prendere Parigi o Londra – come noi e gli americani prendemmo Baghdad e Mosul nel 2003. No.

Quel che l’Isis intende fare è persuaderci ad autodistruggerci. L’Isis vuole che odiamo le nostre minoranze musulmane. Vuole la guerra civile in Francia tra l’elite e i suoi musulmani privati del diritto di voto, molti dei quali sono di origine algerina. Vuole che il Belgio odi i suoi musulmani. Vuole che noi inglesi odiamo i nostri musulmani. L’Isis deve essersi sentito oltraggiato dalle migliaia di europei che hanno accolto con amore il milione di rifugiati musulmani che hanno raggiunto la Germania: i musulmani avrebbero dovuto voler raggiungere il nuovo Califfato – non scappare da esso. Così ora l’Isis vuole che ci rivoltiamo contro i rifugiati.

Per ottenere questo, centinaia di migliaia di rifugiati musulmani innocenti devono subire le atrocità dell’Isis, il quale deve forzare le nostre nazioni europee a introdurre lo stato d’emergenza, sospendere le libertà civili, fare raid sulle case dei musulmani.

L’Isis vuole distruggere la stessa Unione Europea. Vuole colpire il cuore dell’ideale europeo liquidando il vero fondamento dell’unione: persuadendoci a strappare il trattato di Schengen e chiudere le frontiere.

E noi stiamo facendo esattamente questo. Stiamo, in una sorta di auto-panico, lavorando per l’Isis? Se quella raccapricciante istituzione non avesse messo al bando l’alcol, i suoi membri adesso starebbero brindando con lo champagne grazie ai nostri leader politici, alla loro vacuità, ai loro sofismi, alla paura abbietta che regolarmente cercano di iniettarci usando il vecchio, pericoloso ritornello di “unificare la nazione”.
[Modificato da Leonessa73 02/12/2015 12:45]

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 1.672
Registrato il: 03/11/2005
Città: ACCUMOLI
Età: 32
Sesso: Maschile

Utente Power



02/12/2015 13:04

Non vedo perchè le nostre frontiere debbano rimanere aperte e pure senza controlli.
Non mi importa di essere accusato di essere razzista o senza cuore solo perchè chiedo che vengano identificati tutti quelli che entrano in Italia. Chi non vuole farsi identificare vada altrove, come quelli che non dimostrano di essere veri rifugiati politici, con veri passaporti.


Poi il discorso dell'ISIS è intriso di ipocrisia, perchè se volessimo distriggerlo davvero andremmo a colpire le teste che sono in occidente, sono quelli che gestiscono i traffici di petrolio e che fanno in modo che gli aerei della coalizione anti Isis bombardino tutto all'infuori dell'unica cosa utile per mettere in ginocchio i terroristi, i pozzi di petrolio da cui hanno la principale fonte di finanziamento.

Sirte
da oltre un anno è risaputo che in Libia si stanno concentrando i terroristi dell'Isis, ma nessuno vuole andare a bombardare come nel deserto siriano e irakeno. Perchè? Iniziate a farvi qualche domanda, informatevi...
OFFLINE
Post: 8.902
Registrato il: 03/08/2014
Città: MONZA
Età: 59
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



Vincitore del Concorso:
Iper Spettegules 2015
IperUtente 2015
02/12/2015 14:27

Basta con sto ISIS non se ne può più, c'è ISIS da tutte le parti.

I-istituto
S-statale
I-informazione
S-skassamento di minchia

[SM=x44520]
OFFLINE
Post: 12.033
Registrato il: 15/07/2014
Sesso: Femminile

Utente Power +



Vincitrice dei concorsi:
IperUtente 2014
Cinematografo'14
Gastronomico-Vinicolo'15
02/12/2015 15:35

I jihadisti arrestati in Italia: "Disintegreremo l'Europa e imporremo la sharia"
Le carte: "Non siamo Rambo ma facciamo sul serio"

BRESCIA. L'Europa? "Verrà disintegrata". La Francia? "Che Allah la distrugga". Anzi: "Parigi è solamente l'inizio". L'esordio trionfante di un futuro tratteggiato dalla follia di chi scrive, minaccia, straripa. "Entro cinque anni si formeranno gli stati islamici, e ci sarà una sola legge, quella della sharia". Di più. "Non ci sarà più un Papa, perché questo è l'ultimo".

Articolo


Essenzialmente, per dirla chiara, a questo punto non mi importa un fico secco del perche' e percome, chi e dove e speculazioni su razzismo o non razzismo, sei fascista, sei comunista.
Meno ce ne sono, meno rischi si corrono.
E invece ogni giorno si da il benvenuto a centinaia.

_________________



Il mago Oronzo mi fa un baffo

OFFLINE
Post: 20.761
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



02/12/2015 15:45

Re:
cannonball, 02/12/2015 13:04:


Poi il discorso dell'ISIS è intriso di ipocrisia, perchè se volessimo distriggerlo davvero andremmo a colpire le teste che sono in occidente, sono quelli che gestiscono i traffici di petrolio e che fanno in modo che gli aerei della coalizione anti Isis bombardino tutto all'infuori dell'unica cosa utile per mettere in ginocchio i terroristi, i pozzi di petrolio da cui hanno la principale fonte di finanziamento.




Oh poffarbacco, guarda un pò chi ti da ragione, nientemeno che Putin!

oggi il ministero della Difesa russo attacca senza mezzi termini il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia, incolpandoli di essere coinvolti direttamente nel traffico di petrolio organizzato dallo Stato islamico. Le imputazioni sono state mosse pubblicamente nel corso di un briefing dei vertici militari russi aperto ai giornalisti.

La conferenza stampa della Difesa russa. "Il principale consumatore del petrolio rubato dai legittimi proprietari, Siria e Iraq, è la Turchia" - ha detto il viceministro Anatoly Antonov nel corso di una conferenza stampa con i vertici delle autorità militari russe. "In base alle informazioni disponibili - ha continuato l'esponente del governo di Mosca - il massimo livello della leadership politica del paese, il presidente Erdogan e la sua famiglia sono direttamente coinvolti in questa attività criminale". "Le dimissioni di Erdogan non sono il nostro fine, è un compito che spetta al popolo turco" ha concluso Antonov, sottolineando che è necessario "un controllo di queste ruberie".

"A voi giornalisti stiamo presentando una serie di prove inconfutabili, non solo sul traffico di petrolio, ma anche sul traffico di armi attraverso il confine turco-siriano" ha aggiunto il vicecapo di Stato Maggiore Sergei Rudskoi. Sottolineando anche che "la coalizione internazionale a guida Usa non conduce raid aerei contro le autocisterne e le infrastrutture dell'Is in Siria per la produzione e il commercio del petrolio".


Fonte: www.repubblica.it/esteri/2015/12/02/news/mosca_attacca_erdogan_lui_e_la_sua_famiglia_coinvolti_in_traffico_di_petrolio_con_l_is_-128624197/?re...

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 20.762
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



02/12/2015 15:49

Re:
cannonball, 02/12/2015 13:04:

Non vedo perchè le nostre frontiere debbano rimanere aperte e pure senza controlli.



Sirte
da oltre un anno è risaputo che in Libia si stanno concentrando i terroristi dell'Isis, ma nessuno vuole andare a bombardare come nel deserto siriano e irakeno. Perchè? Iniziate a farvi qualche domanda, informatevi...




Su questi altri due punti che sollevi vorrei confrontarmi con te.

1) frontiere aperte/chiuse. La domanda a monte che ci dovremmo fare credo sia: su cosa si fonda l'Unione Europea? Non nella pratica (=unione bancaria e interessi di pochi), ma nello spirito: cosa fa dei cittadini degli Stati dell'EU, cittadini europei? Quali sono, se esistono (come credo), valori condivisi che hanno fatto sì che aprissimo le frontiere?

2) Libia. Secondo una mia fonte confidenziale, entro 14 giorni da oggi inizieranno i bombardamenti "alleati" in Libia.
Non ci resta che aspettare il 15 dicembre e vedere se è una fonte attendibile.

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 1.786
Registrato il: 23/09/2012
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



03/12/2015 12:26

Re: Re:
Leonessa73, 02/12/2015 15:49:




Su questi altri due punti che sollevi vorrei confrontarmi con te.

1) frontiere aperte/chiuse. La domanda a monte che ci dovremmo fare credo sia: su cosa si fonda l'Unione Europea? Non nella pratica (=unione bancaria e interessi di pochi), ma nello spirito: cosa fa dei cittadini degli Stati dell'EU, cittadini europei? Quali sono, se esistono (come credo), valori condivisi che hanno fatto sì che aprissimo le frontiere?

2) Libia. Secondo una mia fonte confidenziale, entro 14 giorni da oggi inizieranno i bombardamenti "alleati" in Libia.
Non ci resta che aspettare il 15 dicembre e vedere se è una fonte attendibile.




Quello che fu lo spirito ispiratore dell'Unione Europea era bello quando sembrava realizzabile, ma adesso sembra sempre più come la carota che si mette davanti al mulo per fargli tirare il carretto con un carico di zavorre che tornano utili solo a poche grandi lobby, in pratica l'Ue cura gli interessi di pochi a discapito della maggioranza di tutti gli altri cittadini Ue, contro lo spirito della democrazia e del buon senso.

Sulla Libia non ci vuole la sfera di cristallo, sui giornali si legge da mesi che intorno a Sirte ci sono basi di addestramento dell'Isis e che in questi ultime settimane stanno confluendo convogli provenienti dalle zone sotto i bombardamenti per rifugiarsi in Libia, migliaia di combattenti. Se lo scrivono i giornali c'è da immaginare che i servizi di intelligence lo sapevano da molto prima.
Ma dubito che gli italiani andranno a bombardare in Libia considerando le dichiarazioni di Renzi che prima voleva il mandato Onu e che ora invece vuole pure una preventiva strategia di lungo termine...
OFFLINE
Post: 178.146
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
03/12/2015 13:06

Dom Pérignon, 03/12/2015 12:26:

Sulla Libia non ci vuole la sfera di cristallo, sui giornali si legge da mesi che intorno a Sirte ci sono basi di addestramento dell'Isis e che in questi ultime settimane stanno confluendo convogli provenienti dalle zone sotto i bombardamenti per rifugiarsi in Libia, migliaia di combattenti. Se lo scrivono i giornali c'è da immaginare che i servizi di intelligence lo sapevano da molto prima.
Ma dubito che gli italiani andranno a bombardare in Libia considerando le dichiarazioni di Renzi che prima voleva il mandato Onu e che ora invece vuole pure una preventiva strategia di lungo termine...




Invece posso dirti che, passando spesso vicino a due centri d'addestramento dell'esercito (fanteria elitrasportata) è dall'estate scorsa che ho notato un'eccessiva intensificazione delle esercitazioni, con elicotteri in volo d'addestramento anche di notte e, cosa mai vista prima, in colonne ordinate di 9 e 12 elicotteri... oltre alle esercitazioni ai cannoni che si sentono da svariate decine di Km di distanza...
E la cosa preoccupante è che ad esercitarsi sia la fanteria: significa che stiamo preparando l'esercito italiano a un'invasione di terra, forse a prendere il controllo di questa Libia ormai divisa in due e che ormai è fuori controllo: l'Eni astutamente paga gli stipendi sia della Cirenaica, sia della Tripolitania, per tenerseli buoni entrambi, ma è un equilibrio instabile, tantopiù ora che stanno confluendo in Libia i guerriglieri del califfato scacciati dai raid russi, francesi ed inglesi.
Considera pure che non è una situazione tranquilla avere una concentrazione così alta di guerriglieri Isis armati fino ai denti a 600km dall'Italia.

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 12.051
Registrato il: 15/07/2014
Sesso: Femminile

Utente Power +



Vincitrice dei concorsi:
IperUtente 2014
Cinematografo'14
Gastronomico-Vinicolo'15
03/12/2015 13:08

Mano leggera con i jihadisti L'Italia "preferisce" espellerli
Finora ne sono stati mandati via 62, l'ultimo il capo di una rete bresciana. Una soluzione adottata quando i giudici (spesso) rifiutano la carcerazione

...Le 62 espulsioni di jihadisti annidati nel nostro Paese fino al 26 novembre sono in gran parte un palliativo quando la magistratura non sbatte in galera i presunti terroristi. Cavilli, interpretazioni discutibili di norme, lacune legislative, una certa propensione «politicamente corretta» a non usare la mano pesante con gli islamici aiutano tanti jihadisiti a farla franca.«La custodia cautelare è più sicura dal punto di vista della prevenzione, ma si utilizza l'espulsione come seconda battuta quando risulta impossibile ottenere un provvedimento giudiziario», ammettono gli addetti ai lavori.

Link

_________________



Il mago Oronzo mi fa un baffo

OFFLINE
Post: 1.673
Registrato il: 03/11/2005
Città: ACCUMOLI
Età: 32
Sesso: Maschile

Utente Power



03/12/2015 13:24

Re: Re:
Leonessa73, 02/12/2015 15:49:

Su questi altri due punti che sollevi vorrei confrontarmi con te.

1) frontiere aperte/chiuse. La domanda a monte che ci dovremmo fare credo sia: su cosa si fonda l'Unione Europea? Non nella pratica (=unione bancaria e interessi di pochi), ma nello spirito: cosa fa dei cittadini degli Stati dell'EU, cittadini europei? Quali sono, se esistono (come credo), valori condivisi che hanno fatto sì che aprissimo le frontiere?

2) Libia. Secondo una mia fonte confidenziale, entro 14 giorni da oggi inizieranno i bombardamenti "alleati" in Libia.
Non ci resta che aspettare il 15 dicembre e vedere se è una fonte attendibile.




L'Unione europea si fonda su ideali utopici, ma guardiamo quello che è stato realizzato in concreto, pochi benefici concreti e tante penalizzazioni per le aziende italiane, nemmeno sui marchi e le etichette riusciamo a farci sentire per difendere i prodotti tipici italiani, migliaia di allevatori sono andati falliti e tanto altro fino a queste frontiere colabrodo e i terroristi liberi di scorrazzare dal Balgio alla Grecia senza problemi.

Se l'UE è fallita prendiamone atto e iniziamo subito la manovra per uscirne, ma iniziamo subito perchè ci vorranno almeno venti anni per ritornare a battere moneta, perchè la cosa più importante per noi italiani è riappropriarci anche della sovranità monetaria per giocare sulla svalutazione della Lira per ridare ossigeno alle esportazioni all'occorrenza.

Dalla Libia finora abbiamo avuto solo problemi, immigrazione e discontinuità sulle forniture di gas e petrolio, allora visto che nessuno verrà a combattere le nostre battaglie rimbocchiamoci le mani e andiamo a mettere ordine in Libia, così prenderemo due piccioni in un colpo solo, immigrazione e approvvigionamento energetico.
OFFLINE
Post: 20.765
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



03/12/2015 15:46

Re: Re: Re:
Dom Pérignon, 03/12/2015 12:26:



Sulla Libia non ci vuole la sfera di cristallo, sui giornali si legge da mesi




No, la notizia è che i bombardamenti iniziano il 15 dicembre, questo è il dato interessante... e verificabile.
Qualcosa in Libia per forza lo si andrà a fare...

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 20.766
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



03/12/2015 15:50

Re:
Etrusco, 03/12/2015 13:06:




Invece posso dirti che, passando spesso vicino a due centri d'addestramento dell'esercito (fanteria elitrasportata) è dall'estate scorsa che ho notato un'eccessiva intensificazione delle esercitazioni,




Parli di Sigonella?

Ho un'altra fonte confidenziale che mi diceva un paio di settimane fa che sono in arrivo là 15.000 soldati americani

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 20.767
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



03/12/2015 15:51

Re: Re: Re:
cannonball, 03/12/2015 13:24:




L'Unione europea si fonda su ideali utopici,




Sì, ma io mi chiedo quali sono questi ideali [SM=x44464]

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 178.151
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
03/12/2015 16:34

Re: Re:
Leonessa73, 03/12/2015 15:50:




Parli di Sigonella?

Ho un'altra fonte confidenziale che mi diceva un paio di settimane fa che sono in arrivo là 15.000 soldati americani




No, si tratta di un paio di basi dell'esercito nel centro Italia, stanno facendo volare pure nuovi elicotteri che prima non si erano mai visti nelle loro rare esercitazioni...

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 20.770
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



03/12/2015 17:12

Re: Re: Re:
Etrusco, 03/12/2015 16:34:




No, si tratta di un paio di basi dell'esercito nel centro Italia, stanno facendo volare pure nuovi elicotteri che prima non si erano mai visti nelle loro rare esercitazioni...




Sono indecisa se sia molta fuffa Alfano Style, o se qualcosa bolle in pentola sul serio...

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone