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Ratzinger e la parabola del ricco epulone

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2017 10:41
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11/05/2017 12:08
 
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Nessuno dice che sono dettate da Dio, ma possiamo discuterne altrove, perché qui il punto è che tranne qualche passo, per l'appunto ambiguo, le parole di Gesù non sono in contrasto con quelle di Qoelet... e che vi sia una "rivoluzione" sulla sola base di una storiella morale che ha raccontato ai farisei rende evidente la debolezza della tua tesi che deve in buona sostanza reggersi solo sull'accettazione di concetti platonici e arustotelici da parte della chiesa ellenizzata dei secoli successivi ai testi ispirati...

Shalom
[Modificato da barnabino 11/05/2017 12:13]
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11/05/2017 12:27
 
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Caro Aldo,

Il sito LaParola.net dice che nel passo lucano ades può voler dire qualunque cosa, il DENT lo accosta perfino a quello che per te è lo stato definitivo dopo la risurrezione... il punto è che qualunque significato abbia non è il caso di trarre conclusioni teologiche basandosi sui dettagli di favola, dato che come dice l'evangelico contraddicono il resto della Bibbia.

Ecco, noi non vogliamo contraddire il resto della Bibbia... capisci?

Shalom
[Modificato da barnabino 11/05/2017 12:28]
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11/05/2017 12:34
 
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Re: non ho il tuo problema: la tua domanda NON si pone


quello che dice Gesù non è più ispirato di ciò che dice un profeta:

entrambe insegnano la Verità che proviene dal Padre.


Questo è vero, ma Gesù, essendo il Figlio di Dio, ha una conoscenza maggiore di tutti i profeti del passato e come detto non è possibile pensare che il Figlio di Dio dica qualcosa di sbagliato rispetto ai profeti perché in Lc 16 è molto chiaro: dopo la morte l'uomo subisce delle sofferenza se si è comportato male e dei premi nel caso dei giusti. Sono i TdG che per dottrina imposta non possono accettare la verità di queste parole di Gesù e cercano di confutarle in tutti i modi.


il tuo è un grande problema.

perché non accettando l'affidabilità delle Scritture sullo stesso piano
tu ti poni nella posizione di selezionare solo quei passaggi che ti permettono di confermare i dogmi della cristianità e della religione funeraria d'Egitto...


Ma questo problema ce l'hai pure tu ed è molto più grave perché di fatto i TdG hanno cambiato il significato di moltissimi passi del NT.
Si sono pure inventati la teologia secondo cui la morte annulla i peccati traducendo il passo relativo di Romani capendo fischi per fiaschi.




Il salmista ispirato afferma:
I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre” (Salmo 37:29).


E certo, per moltissimo tempo gli ebrei non avevano la speranza della risurrezione per tutti gli uomini. Fai una bella ricerca. Sempre a proposito si Salmi, ma anche in Isaia, riesci a trovare un passo dove si dice che risusciteranno i giusti e gli ingiusti come dicono Daniele (siamo qui alla fine del VT) e Gesù?


ci credi o non ci credi?


Non ci credo perché come detto la luce progressiva di Dio non aveva ancora rivelato la speranza della risurrezione per tutti.


tu credi al dogma che la Terra dopo Harmageddon sarà distrutta fisicamente... vero?


Io credo, come dice il NT, che dopo il millennio ci saranno cieli nuovi e terra nuova e questo i concretizza con l'avvento della Gerusalemme Celeste dove finalmente l'uomo potrà stare con Dio. Tu ci credi a queste parole di Apocalisse?

tu credi al dogma che quando un uomo muore, la sua anima spirituale e immortale se ne va nei Cieli o sarà tormentata in eterno nell'inferno di fuoco... vero?


Io credo che l'uomo una volta morto, se giusto, potrà vedere Dio faccia a faccia e questo per lui sarà una grande gioia. L'uomo ingiusto alla morte non potrà vedere Dio e questo per lui sarà una condizione di grande tormento. Tutto questo è ben documentato dal NT, mentre il VT non accenna mai alla possibilità che un giorno l'uomo potrà stare con Gesù e Dio in Cielo e questo lo accetti pure tu per i 144000, quindi nn puoi negare che gli uomini del VT non avessero la speranza celeste seppur per pochi eletti.


ecco, allora cosa ne fai dell'insegnamento di Salmo 37:29?
l'insegnamento che è il fondamento del MESSAGGIO DI SALVEZZA E RIVELAZIONE DEL PROPOSITO DI DIO PER LA TERRA E L'UMANITÀ?

lo ignori
lo scarti
lo butti alle ortiche


Lo leggo in termini positivi perché rappresenta sempre un premio per i giusti da parte dei Dio. Scarto la terra per come è oggi perché come detto la rivelazione divina non aveva ancora fatto conoscere la speranza celeste.


invece no.
io non procedo in questo modo.
considero TUTTA LA BIBBIA EGUALMENTE ISPIRATA DA DIO.


E cambi però il vero significato del NT. Chiaramente non te ne accorgi perché l'indottrinamento che hai ricevuto in apparenza copre tutto, ma le incongruenze sono palesi per chi non ha studiato con i TdG.


perciò considero tutti i passaggi biblici in ugual modo
essendo ispirati da Dio, tutti devono essere coerenti... perché il messaggio è UNO e non può essere altrimenti.



Benissimo, allora oltre alla storia di Aquila che come al solito strumentalizza le parole degli altri, non si capisce come Giobbe al capitolo 14:12-14 dice che dal regno dei morti non si torna più indietro finche durano i cieli (cioè per sempre). Tu che risposta ti dai visto che la Bibbia è ispirata parola per parola?




3) NON ESISTE NESSUNA ESISTENZA UMBRATILE DOPO LA MORTE.

[SM=g7405]
Cavolo, adesso neanche ti va bene che i morti non sono consci di nulla? Questo significa esistenza umbratile che non centra assolutamente nulla con la non esistenza propria dei TdG.



11/05/2017 12:39
 
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Re:
barnabino, 11/05/2017 12.27:

Caro Aldo,

Il sito LaParola.net dice che nel passo lucano ades può voler dire qualunque cosa, il DENT lo accosta perfino a quello che per te è lo stato definitivo dopo la risurrezione... il punto è che qualunque significato abbia non è il caso di trarre conclusioni teologiche basandosi sui dettagli di favola, dato che come dice l'evangelico contraddicono il resto della Bibbia.

Ecco, noi non vogliamo contraddire il resto della Bibbia... capisci?

Shalom


Barnabino, questo concetto che se qualcosa è in contrasto al resto della Bibbia allora non conta nulla esiste solo nella tua fanta-esegesi. Tu stesso mi insegni che la Bibbia e tutta ispirata, quindi ogni frase del NT per forza sta lì perché è stato voluto da Dio e non è pertanto tollerabile questo tuo atteggiamento di fare finta che non ci sia.
Poi te l'ho ripetuto un milione di volte senza mai avere avuto risposta: dove il concetto di Ades come luogo di punizione è in contrasto con il resto delle Scritture. Mi fai un esempio scritturale dove appunto l'Ades non può mai essere un luogo triste dove l'uomo in qualche modo soffre?

11/05/2017 12:56
 
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Re: Re:
Caro Aquila,



guarda che Gesù, riguardo allo stato dei morti, dice la stessa cosa del salmista (Giovanni 11:11 ; Salmo 13:3).


Certo, per chi guarda i morti dalla prospettiva dei vivi (mondo materiale) è normale associare la morte al sonno dato i morti non parlano e sono inermi. Ma proprio prendendo spunto dall'esempio del sonno, considerando la prospettiva dei dormienti, possiamo benissimo dire che sognando questi continua ad esistere in una realtà diversa da quella del mondo materiale dei vivi.



Certo, Gesù parla di ricompensa nella risurrezione (Luca 14:14 ; Giovanni 6:39-40)


E questo è indubbiamente vero dato che la prospettiva della vita eterna per l'uomo è quella di accedere nel regno di Dio con il suo corpo gloriso e quindi bisogna aspettare la risurrezione dei morti perché ciò si compia.
Ma ciò non toglie che per l'uomo non ci sia una prospettiva intermedia che è appunto lo stato intermedio che va dalla morte alla risurrezione. In questo Gesù è chiarissimo. Infatti come più volte puntualizzato in Gv 11:24-27 io leggo
"24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo»."
Hai capito caro Aquila, anche se tu muori fisicamente, il tuoi spirito o la tua anima (chiamala come vuoi) non muore come il corpo e questo sarà per sempre. Gesù è categorico in questo. Non c'è il trabocchetto che se non si riesce a capire le istruzioni contenute nel rotolo dopo la risurrezione si viene fulminati nonostante, nella vita precedente, si è posto fede in Cristo.




[Modificato da Aldo_evangelico 11/05/2017 12:57]
11/05/2017 12:56
 
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Re:
Caro Aldo,
In merito alla parabola del ricco epulone io la penso come Ratzinger, e intuisco che gli insegnamenti sottesi non concernono né l'ontologia, né della la condizione dei morti.
[SM=g1871112]


barnabino, 01.04.2008 18:04:

Riprendo in mano in questi giorni il libro "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger. Mi pare interessante quanto scrive a proposito della parabola del ricco epulone e Lazzaro, che spesso i TdG sono accusati di interpretare in maniera "forzata" per negare la presunta immortalità dell'anima.

A pag. 254, riprendendo Jeremias, scrive:

"nella descrizione dell'aldilà, che segue puoi nella parabola, Gesù si attiene ai concetti nel giudaismo del suo tempo. Pertanto non è lecito forzare questa parte del testo: Gesù adotta gli elementi immaginifici preesistenti senza con questo elevarli formalmente a suo insegnamento sull'aldilà"

E poi continua

"Approva, tuttavia, chiaramente la sostanza della immagini. Non è privo d'importanza che Gesù riprenda le idee dello stato intermedio tra morte e risurrezione (...) Il ricco si trova nell'Ade come luogo provvisorio e non nella "geenna" (l'inferno) che è il termine per lo stato definitivo (Jeremias, p.152). Gesù non conosce una 'risurrezione nella morte'."

Ovviamente Ratzinger non condivide e non arriva alle nostre conclusioni... ma notate: Gesù usa solo elementi immaginifici, li usa solo come simboli. l'ades è solo un luogo provvisorio, uno stato di inesistenza, di morte, di sonno (diremmo noi) in attesa delle risurrezione, ed diverso dalla geenna, che invece è lo stato definitivo, cioè la distruzione eterna... Interessante.

Shalom

[SM=g8948]











11/05/2017 13:08
 
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Re: Re: Re:
Aldo_evangelico, 11/05/2017 12:56:

Caro Aquila,



guarda che Gesù, riguardo allo stato dei morti, dice la stessa cosa del salmista (Giovanni 11:11 ; Salmo 13:3).


Certo, per chi guarda i morti dalla prospettiva dei vivi (mondo materiale) è normale associare la morte al sonno dato i morti non parlano e sono inermi. Ma proprio prendendo spunto dall'esempio del sonno, considerando la prospettiva dei dormienti, possiamo benissimo dire che sognando questi continua ad esistere in una realtà diversa da quella del mondo materiale dei vivi.
...




Apprendo oggi un altro pezzo di aldo-gelismo: i morti sono morti, ma sognano! [SM=g7348]

Simon
11/05/2017 13:09
 
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Re: Re:

"nella descrizione dell'aldilà, che segue puoi nella parabola, Gesù si attiene ai concetti nel giudaismo del suo tempo. Pertanto non è lecito forzare questa parte del testo: Gesù adotta gli elementi immaginifici preesistenti senza con questo elevarli formalmente a suo insegnamento sull'aldilà"

E poi continua

"Approva, tuttavia, chiaramente la sostanza della immagini. Non è privo d'importanza che Gesù riprenda le idee dello stato intermedio tra morte e risurrezione (...) Il ricco si trova nell'Ade come luogo provvisorio e non nella "geenna" (l'inferno) che è il termine per lo stato definitivo (Jeremias, p.152). Gesù non conosce una 'risurrezione nella morte'."


Caro I-gua il problema è sempre lo stesso: i TdG hanno questa malsana abitudine di strumentalizzare le parole altrui per fargli dire quello che in realtà non dicono.
Ratzinger dice che le immagini (usate in senso simbolico) sono vere, cioè veramente l'uomo quando muore avrà una ricompensa o una punizione.
In cosa consiste allora la non elevazione formale ad insegnamento dell'aldilà?
La risposta è in quello che Ratzinger chiama "risurrezione nella morte" che per noi cristiani significa semplicemente la possibilità di andare in Paradiso con Gesù e Dio subito dopo la morte. Infatti il racconto lucano nn dice che Lazzaro va in paradiso, ma va nel seno di Abramo che sicuramente non era un luogo di tormenti, ma allo stesso tempo non era neanche un luogo dove risiedeva Dio.
E' stato proprio Gesù, in Lc 23:43, a rivelare per la prima volta questo concetto rivoluzionario rispetto al passato.
Cosa dicono i TdG di Lc 23:43? E meglio che tu non lo legga perché è davvero mortificante vedere come la Parola di Dio a volte possa essere martoriata e mortificata. [SM=g10765]

11/05/2017 13:15
 
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Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 11/05/2017 13.08:



Apprendo oggi un altro pezzo di aldo-gelismo: i morti sono morti, ma sognano! [SM=g7348]

Simon


Simon,scusa se mi faccio gli affari tuoi. Ma tu che titolo di studio hai? Da come parli sembra che ti sei fermato alla quinta elementare, perché non è possibile che ogni volta travisi e mal interpreti tutto quello che dico.

11/05/2017 13:19
 
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Re: Re:
Aldo, a me cosa dice e pensa Ratzinger, o qualsiasi altro,
Interessa relativamente poco: intuisco che gli insegnamenti sottesi nella parabola non concernono né l'ontologia, né della la condizione dei morti.

Le parabole parlano di una cosa, magari anche assurda e fantasiosa, per poi parlare d'altro, il vero punto della questione, l'insegnamento reale.

Ecco, io distinguo le parabole da altri insegnamenti da prendersi nel senso letterale.
Non è che uno sia più o meno ispirato dell'altro, magari a dipendenza di chi è l'autore del brano...




11/05/2017 13:21
 
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Anche questa la vorrei incorniciare!
Aldo_evangelico, 11.05.2017 13:15:


Simon,scusa se mi faccio gli affari tuoi. Ma tu che titolo di studio hai? Da come parli sembra che ti sei fermato alla quinta elementare, perché non è possibile che ogni volta travisi e mal interpreti tutto quello che dico.





[SM=g7405] [SM=g7405]
11/05/2017 17:50
 
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Re: Re: Re:
caro Aldo,

Aldo_evangelico, 11/05/2017 12.56:

Caro Aquila,



guarda che Gesù, riguardo allo stato dei morti, dice la stessa cosa del salmista (Giovanni 11:11 ; Salmo 13:3).


Certo, per chi guarda i morti dalla prospettiva dei vivi (mondo materiale) è normale associare la morte al sonno dato i morti non parlano e sono inermi. Ma proprio prendendo spunto dall'esempio del sonno, considerando la prospettiva dei dormienti, possiamo benissimo dire che sognando questi continua ad esistere in una realtà diversa da quella del mondo materiale dei vivi.




direi di no!
Infatti leggi bene Giovanni 11:11-13

"11 Egli disse queste cose, e dopo ciò disse loro: “Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare, ma io vado a svegliarlo dal sonno”. 12 Perciò i discepoli gli dissero: “Signore, se è andato a riposare, sarà sanato”. 13 Gesù aveva comunque parlato della sua morte. Ma essi immaginavano che parlasse del riposo del sonno.".

Pertanto, è del tutto evidente da queste parole che quella del "sonno", relativamente alla morte, è solo una metafora, usata per indicare che a quel "sonno" segue il "rialzarsi" della risurrezione (Luca 8:54). Nel sonno inteso come riposto notturno chi dorme è cosciente, ma qui il "sonno", stando alle parole di Gesù, è solo una metafora che indica che la morte non ha l' ultima parola e null' altro...infatti dopo un pò Gesù avrebbe risuscitato Lazzaro

Aldo_evangelico, 11/05/2017 12.56:



Certo, Gesù parla di ricompensa nella risurrezione (Luca 14:14 ; Giovanni 6:39-40)


E questo è indubbiamente vero dato che la prospettiva della vita eterna per l'uomo è quella di accedere nel regno di Dio con il suo corpo gloriso e quindi bisogna aspettare la risurrezione dei morti perché ciò si compia.
Ma ciò non toglie che per l'uomo non ci sia una prospettiva intermedia che è appunto lo stato intermedio che va dalla morte alla risurrezione. In questo Gesù è chiarissimo. Infatti come più volte puntualizzato in Gv 11:24-27 io leggo
"24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo»."
Hai capito caro Aquila, anche se tu muori fisicamente, il tuoi spirito o la tua anima (chiamala come vuoi) non muore come il corpo e questo sarà per sempre. Gesù è categorico in questo. Non c'è il trabocchetto che se non si riesce a capire le istruzioni contenute nel rotolo dopo la risurrezione si viene fulminati nonostante, nella vita precedente, si è posto fede in Cristo.








fai sempre il solito errore, ma te lo avevo già spiegato, perchè me lo fai ripetere?

da capo!

Intanto in Giovanni 6:40 Gesù mette in relazione la vita eterna con la risurrezione dell' ultimo giorno, così come in Luca 14:14 mette in relazione la ricompensa con la medesima risurrezione e non con qualcosa di precedente ad essa, in Giovanni 11:24-25 Gesù dice, letteralmente dal testo greco:

"Io sono la risurrezione e la vita il credente in me benchè muoia vivrà e ogni vivente e credente in me non morirà nei secoli (o "in eterno") " .

Gesù dice che il credente in Cristo, benchè muoia, vivrà ma con la risurrezione, perchè è di questo che Gesù sta parlando.
Qual' è il significato del versetto 25?
Semplice: ogni vivente e credente in me non morirà nei secoli (o "in eterno"), in questo contesto in cui si parla di risurrezione, indica - ricollegandosi a Giovanni 5:24-25, che chi crede "ha vita eterna" perchè egli è già passato in senso spirituale dalla morte alla vita e avrà la ricompensa nella risurrezione dell' ultimo giorno (Luca 14:14 ; Giovanni 6:39-40).

Ma è ovvio che tu, infarcito come sei di dottrine ellenistiche, non possa accettare ciò:

La sapienza non entra in un'anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
“ (Sapienza 1:4)

Nota in calce della Bibbia CEI:
anima e corpo: i due elementi di cui è costituito l’ uomo, SECONDO LA FILOSOFIA GRECA, alla quale attinge anche l’ autore del libro della Sapienza


Ripeto: ricorda sempre la prima menzogna di Satana, Genesi 3:4.


Ciao.

[Modificato da Aquila-58 11/05/2017 17:51]
11/05/2017 18:48
 
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Caro Aldo,


Barnabino, questo concetto che se qualcosa è in contrasto al resto della Bibbia allora non conta nulla esiste solo nella tua fanta-esegesi



Per la verità che l'Ades come descritto nella parabola del Ricco e Lazzaro non debba assere preso con valore teologico non te lo dico io, te lo dice un sito evangelico, e non si tratta neppure di "esegesi" ma di una banale considerazione: solo in quel versetto e in nessun altro troviamo descritto l'Ades come luogo di tormento.


Tu stesso mi insegni che la Bibbia e tutta ispirata, quindi ogni frase del NT per forza sta lì perché è stato voluto da Dio e non è pertanto tollerabile questo tuo atteggiamento di fare finta che non ci sia



Nessuno lo mette in dubbio, ma se per te è logico trascurare tutto il resto delle Scritture per una frase inserita non in un discorso teologico ma in una illustrazione c'è qualcosa che non funziona. Sarebbe come usare l'illustrazione dell'economo infedele per sostenere che Gesù approva il furto... perché non trai quelle conclusioni? Perché conosci quello che Gesù e tutto il resto della Bibbia dice del furto.


Poi te l'ho ripetuto un milione di volte senza mai avere avuto risposta: dove il concetto di Ades come luogo di punizione è in contrasto con il resto delle Scritture



Quello che non riesci a capire è che se tu ritieni che il concetto di Ades sia mutato l'onere della prova spetta a te. La concezione antropologia delle Scritture, e qui mi dispiace dirlo ma le prove sono schiaccianti, non conosce alcuna esistenza cosciente dopo la morte e dunque va da sé che nell'Ades non ci sono ne premi né punizioni. Quello è il contesto, se poi vuoi stravolgerlo perché i farisei si erano lascianti forse influenzare da visioni ellenistiche lascio a te farlo, io mi voglio attenere al contesto scritturale.

Come dice quel sito evangelico: "...è meglio non basare una dottrina sui dettagli di una parabola, soprattutto quando contraddicono l'insegnamento del resto della Bibbia".

Shalom

[Modificato da barnabino 11/05/2017 18:51]
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11/05/2017 22:44
 
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Re:
Aldo_evangelico, 5/11/2017 1:15 PM:


Simon,scusa se mi faccio gli affari tuoi. Ma tu che titolo di studio hai? Da come parli sembra che ti sei fermato alla quinta elementare, perché non è possibile che ogni volta travisi e mal interpreti tutto quello che dico.




Ho tre master universitari, ma forse l'Alzheimer ti gioca brutti scherzi, cosi' ti riporto le tue stesse parole, prima che tu neghi di averle dette, pardon, scritte:

Aldo:

"Certo, per chi guarda i morti dalla prospettiva dei vivi (mondo materiale) è normale associare la morte al sonno dato i morti non parlano e sono inermi. Ma proprio prendendo spunto dall'esempio del sonno, considerando la prospettiva dei dormienti, possiamo benissimo dire che sognando questi continua ad esistere in una realtà diversa da quella del mondo materiale dei vivi."



Secondo me con i tuoi post farai scappare anche tutti gli altri potenziali aldo-gelisti, anche quelli con le fette di salame sugli occhi! [SM=g10765]

Simon


11/05/2017 22:55
 
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Ah, i morti sognano... geniale!

Shalom
[Modificato da barnabino 11/05/2017 23:19]
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12/05/2017 10:05
 
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Re:


Per la verità che l'Ades come descritto nella parabola del Ricco e Lazzaro non debba assere preso con valore teologico non te lo dico io, te lo dice un sito evangelico, e non si tratta neppure di "esegesi" ma di una banale considerazione: solo in quel versetto e in nessun altro troviamo descritto l'Ades come luogo di tormento.


Ma allora fai finta di non leggere quello che scrivo?
Ti ho detto il senso del sito: l'inferno in questo caso è un "luogo" definito e non provvisorio come si addice per tutti i morti in generale.
Del resto lo stesso DENT (scritto da teologi evangelici) afferma che in questo passo l'Ades indica appunto la Geenna.



Nessuno lo mette in dubbio, ma se per te è logico trascurare tutto il resto delle Scritture per una frase inserita non in un discorso teologico ma in una illustrazione c'è qualcosa che non funziona. Sarebbe come usare l'illustrazione dell'economo infedele per sostenere che Gesù approva il furto... perché non trai quelle conclusioni? Perché conosci quello che Gesù e tutto il resto della Bibbia dice del furto.


Guarda che Gesù parlava prevalentemente con parabole. Stai quindi affermando che tutte le parabole di Gesù non hanno nessuna rilevanza teologia? Roba da matti [SM=g10765]


Quello che non riesci a capire è che se tu ritieni che il concetto di Ades sia mutato l'onere della prova spetta a te. La concezione antropologia delle Scritture, e qui mi dispiace dirlo ma le prove sono schiaccianti, non conosce alcuna esistenza cosciente dopo la morte e dunque va da sé che nell'Ades non ci sono ne premi né punizioni. Quello è il contesto, se poi vuoi stravolgerlo perché i farisei si erano lascianti forse influenzare da visioni ellenistiche lascio a te farlo, io mi voglio attenere al contesto scritturale.


Certo che sei proprio forte tu a negare l'evidenza dei testi scientifici che dici di consultare.
Il DENT associa la Geenna all'uso di Ades in Lc 16 e tu sostieni ancora che il significato di Ades non è mutato rispetto allo Scheol? [SM=g27993]


Come dice quel sito evangelico: "...è meglio non basare una dottrina sui dettagli di una parabola, soprattutto quando contraddicono l'insegnamento del resto della Bibbia".


Certo perché come spiegato prima nella Bibbia l'Ades in generale è un luogo da cui si esce, mentre, nel caso dell'uso di Ades di Lc 16, non si esce più dato che si indica la seconda morte in questo caso.



12/05/2017 10:11
 
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Re: Re:


Ho tre master universitari, ma forse l'Alzheimer ti gioca brutti scherzi, cosi' ti riporto le tue stesse parole, prima che tu neghi di averle dette, pardon, scritte:


Beh, il troppo studio produce gli stessi effetti del poco studio.
Avresti fatto bene a fermanti al diploma come me. [SM=g27988]



Secondo me con i tuoi post farai scappare anche tutti gli altri potenziali aldo-gelisti, anche quelli con le fette di salame sugli occhi! [SM=g10765]


Pensa pure quello che vuoi. Di certo uno che dorme non è morto per il senso che gli date voi TdG al termine. Del resto la Geenna l'associate al fatto che gli empi non saranno risorti, mi sembra quindi chiaro la morte indica la distruzione e chi dorme non è affatto distrutto
[SM=g10765]




12/05/2017 10:26
 
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Caro Aldo...

ma chi dorme non piglia pesci
anche quelli con le fette di salame sugli occhi
e chi muore non sogna
esiste solo nella memoria
del resto, che ne è?
polvere, sabbia, humus, materia minerale...
un soffio, forza attiva... sale? scende?
la Bibbia dice esplicitamente che non ci è dato sapere se sale o scende.
Conosci quel versetto?
è un soffio di energia dinamica, vitale... ritorna a Dio,
rimessa nel circolo della Creazione

ma non è un entita. Punto.
non è più entità, persona..
non è entità spiritica, sanziente o dormiente, né umbratile né personale.

cosa significa?
non fa più parte della persona, che dalla morte è stata disintegrata
non esiste più quanto tale, né come entità con corpo naturale, né persona con corpo spirituale.
il ruach che torna a Dio alla morte di animali, piante e uomini.... non è più il nostro spirito, l'io individuale...
quando moriamo, non ci trasformiamo in angeli...
stiamo quieti, custoditi nella memoria di Dio

allora?

Lo spirito santo non è una persona è l'anima non è immortale

taluni credono o forse vogliono fare credere
che l'anima è immortale e noi tutti (a parte i cattivi che vanno all'inferno)... tutti diventiamo angeli nei ciel con il Padre...
ma è un'illusione
[SM=x1408447]
ne sono convinto
[SM=g27989]


I-gua



[SM=g10765]
[Modificato da I-gua 12/05/2017 10:37]
12/05/2017 10:44
 
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Caro Aldo...

la vita nuova molto più bella di quella vecchia

... sarà tale solo quando Cristo, quale Re governerà attivamente sulla Terra e farà rispettare i principi divini, educandoci e rinnovando la nostra mente con le sue qualità divine, è il Grande Insegnante.

prima ci vuole Harmageddon.

Fin quando questo non accade,
non sarà resuscitato nessuno.

ma dopo, sì... per tutta la Terra in Cristo, allora la vita sarà effettivamente nuova, molto più bella di quella vecchia.

nel frattempo dei morti non resta traccia se non nella memoria immensa e nella grazia di Dio.


[SM=g1871112]

I-gua
12/05/2017 10:44
 
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Re:
I-gua, 12/05/2017 10.26:

Caro Aldo...

ma chi dorme non piglia pesci
anche quelli con le fette di salame sugli occhi
e chi muore non sogna
esiste solo nella memoria
del resto, che ne è?
polvere, sabbia, humus, materia minerale...
un soffio, forza attiva... sale? scende?
la Bibbia dice esplicitamente che non ci è dato sapere se sale o scende.
Conosci quel versetto?
è un soffio di energia dinamica, vitale... ritorna a Dio,
rimessa nel circolo della Creazione

ma non è un entita. Punto.
non è più entità, persona..
non è entità spiritica, sanziente o dormiente, né umbratile né personale.

cosa significa?
non fa più parte della persona, che dalla morte è stata disintegrata
non esiste più quanto tale, né come entità con corpo naturale, né persona con corpo spirituale.
il ruach che torna a Dio alla morte di animali, piante e uomini.... non è più il nostro spirito, l'io individuale...
quando moriamo, non ci trasformiamo in angeli...
stiamo quieti, custoditi nella memoria di Dio

allora?

Lo spirito santo non è una persona è l'anima non è immortale

taluni credono o forse vogliono fare credere
che l'anima è immortale e noi tutti (a parte i cattivi che vanno all'inferno)... tutti diventiamo angeli nei ciel con il Padre...
ma è un'illusione
[SM=x1408447]
ne sono convinto
[SM=g27989]


I-gua



[SM=g10765]


I-gua, in tutta sincerità, mi dici perché devi rifiutare le parole di Gesù che ti danno veramente una prospettiva fantastica?
Gesù ti sta dicendo che quando muori, se hai fede in Lui, benché il tuo cuore non batte più, continuerai a vivere.
Perché quindi non devi credere a Gesù per dare ascolto ad un passo del VT di diversi secoli prima?
Mi rispondi specificatamente su questa obiezione? [SM=g27985]

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