barnabino, 26/06/2013 11:50:
Caro VVRL,
Caro Barnabino,come al solito facciamo due letture diverse del testo
Abbiamo detto fin dall'inizio che tanto grammaticalmente che interpretativamente il testo permette due letture, per cui non capisco che cosa vuoi dire, quella era la premessa...
In questo caso al versetto 23 Paolo usa il termine "analuo" che signidica partire/essere sciolto (da questa vita) per essere con Cristo e non di essere liberato (dalle sofferenze) come vuoi far credere tu
Ma guarda che non ho mai detto che
analyo qui indichi l'essere "liberato dalla sofferenze". Mi pare che tu non abbia molto capito quello che ha scritto Kelillo circa una terza opzione, cioè liberazione per essere risuscitato alla vita celeste e stare con Cristo alla sua parousia. Il verbo analyo può benissimo essere reso con sciogliere, slegare, disfare, liberare oltre che partire (anche nel senso di morire) o ritornare.
Shalom
Francamente, come già detto, questa terza ipotesi è veramente debole alla luce della vostra visione circa lo stato dei morti.
Infatti che senso avebbe per Paolo ricercare la morte quando questa comporterebbe uno stato di incoscienza? Tanto vale rimanenre in vita e aspettare che arrivi la parusia per essere veramente con Gesù. Da questo punto di vista Paolo non avrebbe avuto alcun tipo di combattimento interiore tra il morire e il continuare a vivere, dato che la scelta di rimanere con i fratelli era la più ovvia e profiqua.
Invece Paolo ha la piena consapevolezza di raggiungere Gesù subito dopo la morte e questo gli crea il turbamento che esprime in Filippesi.
Caro Barnabino, siamo sempre alle solite, credo che alcune volte voi TdG fate di tutto per negare il significato più ovvio e immediato del testo Sacro, specie quando contraddice la vostra dottrina.